Un horrible cauchemar - Corto (1902)

Un fumatore d'oppio si sta riposando sotto l'effetto della sostanza quando improvvisamente si ritrova in una sorta di prigione. Non solo faticherà a uscirne, ma si ritroverà tra i piedi anche una specie di diavoletto che lo perseguiterà prendendolo letteralmente a calci nel sedere. Classico corto che mescola la parte onirica con quella reale e che si avvale del solito stratagemma delle apparizioni e delle sparizioni. In realtà non ci sono da segnalare grandi novità, ma il corto è leggero e scorrevole e a tratti anche divertente. Lo si guarda con piacere anche per la breve durata.

Brutto incubo per il protagonista (un po' fumato). Sogna di essere in una sorta di carcere dal quale non può uscire, per poi essere assalito da un nemico mascherato apparentemente invincibile. Soggetto molto diffuso all’epoca, il quale dà qui vita a un corto molto movimentato, ma che non si segnala né per originalità né per altri motivi. Del tutto ordinario.

Zecca dirige un corto assai movimentato, ma che non si eleva rispetto a lavori che trattano argomento simile (molto in voga all'epoca, in quanto permetteva di stupire il pubblico con effetti speciali). Siamo dalle parti della "casa infestata da fantasmi", questa volta sostituita da un semplice incubo, in cui il protagonista subisce i peggiori tormenti. Il film ha buon ritmo ma le situazioni non sono molto originali e il divertimento è limitato. Sicuramente il regista ha girato cose migliori.

È davvero orribile l’incubo che infesta il sonno del protagonista, sbalzato dal comodo giaciglio a una prigione dove è aggredito da un oscuro figuro. Pellicola fulminante ed efficace, che in pochi attimi ci trasporta in una condizione angosciante e tenebrosa, che si avvale dei mezzi sorprendenti del cinematografo per creare una discreta tensione, sciolta poi molto bene nel guizzo umoristico finale. Insomma, un cortometraggio relativamente semplice e forse anche per questo particolarmente riuscito. Godibile.