Raremirko ebbe a dire:
Gestarsh99 ebbe a dire:
Raremirko ebbe a dire:
Gestarsh99 ebbe a dire:
Kanon ebbe a dire:
Ma veramente guardando il trailer e vedendo la presenza di Zalone, qualcuno ha pensato che il film fosse contro gli immigrati?
Anche perché il trailer sfodera un'ironia scientificamente bipartisan, secondo i dettami del classico cerchiobottismo nazionalpopolare cui Zalone ci ha da sempre abituati.
D'altronde come potrebbe il Nostro assicurarsi incassi tanto massimizzati senza strizzare entrambi gli occhi alla più ampia e variegata fetta di pubblico possibile?
Certo, non sarà un tipo di satira d'alto livello ma la messa alla berlina di certi stereotipi pro e contro il tema immigrazione è chiara ed evidente (nonostante qualche articolista webbico abbia comunque accusato il trailer di "passiva accettazione di stereotipi e pregiudizi come fatti").
Gest sei una risorsa, mitico, grandissimo, quoto ogni parola, anche il post precedente su Lourdes.
Ah, vedi, una volta tanto concordiamo.
Fermo restando che a me Zalone, con tutti i suoi piccoli limiti, sta comunque molto simpatico, anche per mere questioni di conterraneità (quando vedo un suo film o una sua esibizione sul palco sento sempre profumo di casa).
Va che abbiam sempre concordato; quando vedrò comunque posterò il commento.
Io ti suggerisco di vederlo un paio di volte (la prima per digerirne a dovere l'estraneità rispetto all'ingombrante trailer promozionale).
La mia fortuna infatti è stata quella di rivisionarlo prudentemente anche a casa, senza il contorno distraente di schiamazzi, risatacce, commenti e battutine di tutta la sala pagante (una di quelle situazioni critiche in cui un lanciafiamme tascabile tornerebbe utile, ahah!).
Visto al cinema, vuoi per il frastuono, vuoi per la scarsa concentrazione dovuta ai succitati fattori esterni, il film mi aveva lasciato parecchia insoddisfazione in pancia; infatti avevo già preparato un commento di quelli severi e mazzuolanti, in cui addebitavo la scarsa vis comica e il surplus smodato di freddure gratuite all'assenza del "controllo qualità/quantità" del fidato
Nunziante: in pratica stroncando l'autodirezione di
Luca Medici.
Pallinaggio provvisorio: *1/2.
Rivedendolo con saggezza tra le quattro mura domestiche (prassi utilissima spesso ingiustamente demonizzata - vedasi ad esempio la storica discussione in zona
Prometheus) me lo son potuto godere con molta più rilassatezza, senza quella preoccupazione assillante di volerne cogliere e giudicare ad ogni costo i tanto sbandierati messaggi sociali.
Zalone ha interpretato il suo classico personaggio, lo stessissimo dei quattro film precedenti, né più né meno. Solo al timone, orfano della supervisione del precedente regista, avrà forse calcato maggiormente la mano senza scorciare lo scorciabile, ma per questo esordio dietro la macchina da presa va più che bene. Ha trattato un tema spinoso senza troppi peli sulla lingua; si è sforzato di tener buone entrambe le fette ideologiche del pubblico (una più rancorosa e permalosa dell'altra) ma senza rinunciare ai suoi classici affondi naïf, disarmanti e infantili come solo i bambini sanno essere nella loro spontaneità non filtrata: insomma, ha fatto un lavorone equilibristico da sette camicie sudate. Per me può bastare; al massimo lo attenderò al varco della sua (eventuale) seconda regia: quello sarà il banco di prova definitivo che farà testo.
Pallinaggio ricorretto: **1/2.