Il titolo, purtroppo, non sarà in grado di mantenere quel che promette: l'incubo (vero) per lo spettatore proseguirà con un altro film firmato da Craven ed uno sfacciato cross-over. Qui una delle menti (femminili) produttive della New Line Cinema pensa bene di mettersi dietro alla camera da presa per dare la sua ennesima (e ormai lacrimevole) versione della storia: che si mescola con tematiche limitrofe alla magia nera, prospettando Fred Krueger come una sorta di incarnazione malevola e/o dèmone della schiatta infernale. 3D abbarbagliante!
Sesto capitolo, addirittura in 3d, che non risolleva la situazione, ormai ipersfruttata. La storia è nota, con alcuni giovani perseguitati dall'indistruttibile Krueger, con una certa dose di ironia e violenza in puro stile cartoon. Ormai il mostro non spaventa più ma è ridicolizzato al massimo. Persino Englund delude le aspettative e il resto del cast non si eleva da una certa mediocrità. Regia così così della Talalay.
A mio avviso il peggiore della serie. Noioso all'inverosimile, visivamente piatto come non mai (e le scene finali in 3D - da vedere al cinema con gli appositi occhiali bicolori - facevano pena, diciamocelo), con una sceneggiatura che cerca spunti innovativi cadendo però spesso nell'approssimazione. Carina la parte che racconta la storia di Krueger prima di essere bruciato, per il resto buio totale. Quando Krueger gioca col videogame umano si tocca definitivamente il fondo, per una serie tristemente degenerata nel teen-horror per eccellenza.
Giunti a quello che avrebbe dovuto essere l'ultimo capitolo (ma non fu così) della serie, produttori e sceneggiatori hanno pensato bene (si fa per dire), per attirare il pubblico di affidarsi al 3D (ma solo gli ultimi 15 minuti). I risultati però sono impietosi. La regia è quello che è, la sceneggiatura fa piangere ed anche Kruger, come accadeva già nel film precedente, è l'ombra di se stesso: più un personaggio comico che di un film horror. Impresentabile!
Se si pensava che il peggio fosse passato, questo sesto film della serie creata da un Craven sempre più lontano, ha sicuramente fatto cambiare idea agli attoniti spettatori. Un Krueger che esordisce a cavallo di una scopa è l'emblema della svolta irrimediabilmente buffonesca di un personaggio spremuto come un limone, che gioca ai videogame e si esibisce in una serie senza sosta di mossette e ammiccamenti ridicoli. Si cerca di interessare il pubblico con il (debole) 3D, ma c'è ben poco da stare allegri. Pietoso.
Doveva essere il capitolo conclusivo della saga di Krueger, ma come tutti sanno non sarà così. La cosa certa è che è il peggiore episodio dopo l'inarrivabile (per bruttezza) secondo capitolo. Peccato, l'incipit iniziale non è neanche male e l'idea di "umanizzare" Krueger con le scene precedenti al suo castigo (non) divino è buona, ma il problema è che tutta la pellicola ha un non so che di approssimativo. La regista vorrebbe privilegiare la storia alla rappresentazione scenica e agli effetti speciali (come negli ultimi 2 episodi) ma fallisce in pieno.
Orrido film che fa davvero toccare il fondo alla saga. L'impostazione televisiva sbandiera automaticamente ai quattro venti tutte le premesse, che vanno da un cast assolutamente dimenticabile a scenografie scarnissime, con la sola eccezione di una fotografia non così orribile. La regia è quasi passabile e gli SFX mediocri (inclusi quelli per il trucco di Freddy), anche se, va detto, il budget è misero. Il 3D, su cui si puntava tutto, è fuori luogo e discutibile. Fred è diventata una macchietta, che vergogna. Bodycount = 3. Che brutto declino...
MEMORABILE: L'omicidio all'interno del videogame (quasi trash!), quello del sordo e quella del protagonista (il cambio di protagonista è rubato a Nightmare 4).
Quel che più indispone non è il tono farsesco adottato dalla Talalay (naturale conseguenza dei precedenti capitoli) quanto le soluzioni forzate, atte a soddisfare la curiosità e il divertimento dello spettatore estemporaneo: la figlia di Krueger, le evidenze truci (e banali) nell'infanzia dello stesso, il finalone in 3D, il taglio drastico alla preziosa continuity. Se ne va così all'aria l'idea buona sottesa all'operazione, quella di ri-umanizzare il mostro, scovarlo dalla "dimensione cinema" per poterlo tumulare. Tra grossolanità e qualche guizzo, trionfa uno spirito di diffusa inconsistenza.
Come rivivere una saga se non con una bella sequenza finale in 3D? Puah. Il capitolo "finale" di Nightmare tenta di dare un finale (appunto) alla storia, infarcendo tutto di traumi infantili, padre violento (ma... è Alice Cooper!), bla bla... Per cortesia. Il personaggio di Freddy è sempre amato da piccini e ragazzi e non meritava questo ignobile polpettone di verdure bollite e carne putrefatta. Il cast è roba da cinofili, più che cinefili e l'unica sequenza che ricordo con affetto è Super Freddy Bros. Però ci sono due belle canzoni dei Goo Goo Dolls.
MEMORABILE: "I'm awake now" utilizzata in apertura; il cameo di Depp in uno spot anti-droga interrotto da Freddy.
Incredibile abominio, imbarazzante e sconclusionato che merita il titolo che ha. È talmente piatto da risultare offensivo ed è incredibile che sia stato prodotto anche solo per raschiare il fondo del fondo del barile. Rumori da cartone animato, scenette e umorismo pietosi, ritmo inesistente, fotografia prossima allo zero, attori allo sfascio. Prodotto con i soldi destinati ai sacchetti del pranzo della troupe, questo inarrivabile fallimento è più trash di Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento. MIserabile.
La figlia di Freddy Kruger decide di affrontare il padre nel suo elemento: risultato imbarazzante. Che si tratti di un'operazione malefica del vecchio Freddy per farci addormentare? Perché altrimenti non si spiega questo sesto, imbarazzante capitolo della saga di Nightmare. I realizzatori avranno pensato di poter spacciare come umorismo nero il ridicolo involontario di sequenze pseudo-horror d'infimo livello. La parte finale fu proiettata in 3D, ma non c'era comunque un granché da mostrare.
MEMORABILE: Lo spot antidroga in cui compare Johnny Depp.
Sembrava difficile fare peggio dello scalcinato quinto film ma in questo capitolo finale (!) regista e sceneggiatori hanno superato loro stessi. È vero che il personaggio era già stato spremuto oltre il lecito, ma piuttosto che vedere trame così scontate e insulse, scene che vorrebbero essere originali e divertenti (il videogioco umano) ma che risultano solo ridicole sarebbe stato meglio che il buon Freddy, qui sempre più macchietta, avesse appeso l'artiglio al chiodo un paio di film fa. E pensare che una volta questa serie faceva paura...
Unica ragione d'essere di questo capitolo: la straordinaria performance di Englund, qui molto più presente che negli altri (anche senza trucco), scatenato e formidabile. La storia chiude finalmente tutto il mistero attorno alla vita di Krueger e, pur con parecchie pecche (il videogame è tremendo), si lascia guardare fino alla fine. Nel cast c'è anche Yaphet Kotto. Simpatici camei di Depp e Alice Cooper (come padre adottivo di Freddy). Nient'affatto male, nonostante ciò che si dice in giro.
L'esordiente regista Rachel Talalay sceglie di puntare di più sul lato comico che sul quello prpriamente horror e il risultato è divertente. Si scoprono l'infanzia e la famiglia di Freddy (qui davvero molto divertente, anche se ormai è l'ombra di se stesso). Gli attori fanno pena tranne l'attrice Lezlie Deane (una spanna sopra gli altri) e Robert Englund. La regia non è molto curata ma il film si lascia guardare. Da vedere senza grandi aspettative, esclusivamente per i fan di Freddy, che troveranno il loro idolo molto in forma.
Assieme al secondo, il capitolo più fiacco della saga. La trama ormai è priva di idee, gli omicidi pochi e decisamente meno spettacolari rispetto a quelli dei film precedenti, la regia discreta e Freddy è diventato un clown malvagio che spara battute a raffica. Tuttavia il film diverte, con la sua (troppa) comicità voluta, e i flashback in cui si vede Freddy prima di essere bruciato vivo sono davvero belli. Robert Englund è fenomenale come al solito, il resto del cast passabile. Apprezzabile solo dai fan di Freddy come me.
MEMORABILE: Freddy che gioca al videogame; I flashback che raccontano le origini di Freddy; I camei di Johnny Depp e Alice Cooper.
Si rimane abbastanza interdetti a visionare questo sesto capitolo. La regia, infatti, sembra puntare maggiormente sull’aspetto parodistico, piuttosto che sull’horror duro e puro. Ciò che ne viene fuori è un film che scontenterà coloro i quali desiderano sangue a fiotti (comunque presente), ma che potrebbe, di contro, essere apprezzato proprio per il fatto di non prendersi eccessivamente sul serio. Personalmente mi posiziono tra quelli che non lo disprezzano particolarmente: la regia è svelta e il divertimento, seppur a sprazzi, c’è.
Dopo il deludente quinto capitolo eccoci arrivati alla fine (ma non ci credeva nessuno nemmeno all'uscita). La battaglia finale contro lo spietato maniaco dall'artiglio più letale della televisione si svolge in 3D. Tante trovate, anche pubblicitarie, per richiamare a sé il pubblico che era rimasto scottato e deluso dall'ultimo film della saga, ma poco costrutto. Il killer è diventato un chiacchierone che uccide dimenandosi nei videogame e facendosi infinocchiare come un pivellino. A me piace ricordarlo spietato e silenzioso come all'inizio.
Considerato da molti tra i peggiori della serie, questo stanco film sembra un'operazione commerciale alquanto bieca. L'inesperienza della Talalay si vede tutta, il cast non è poi così malvagio e il film, pur rimanendo mediocre, non è poi così malvagio. Diciamo che negli anni 80 si è visto ben di peggio. Un punto a favore per gli effetti speciali.
In genere bistrattato e quasi dimenticato, l'ultimo capitolo della saga (poi seguiranno riletture, remake ecc.) merita di essere rivalutato. Si tentano infatti vie nuove trasformando Freddy in una specie di malefico Mago di Oz, dominatore di un mondo incantato (bellissimo l'inizio con Freddy "strega dell'est"). Si scava nelle origini del mito (la sua infanzia) anche se il tema delle figlia (una inespressiva Lisa Zane) non è sfruttato molto bene. Effetti speciali non al massimo. ma gli scorci visionari non mancano e Englund è sempre un grande.
MEMORABILE: La casa volante; Il tipo trasformato in videogioco.
Operazione riuscita a metà: se da un lato è molto apprezzabile il voler dare un maggiore spessore (finalmente) al personaggio di Freddy, con una sceneggiatura che va a scavare a fondo nelle sue origini, dall'altro la componente horror è pressoché assente (tolta una sequenza, quella dell'apparecchio acustico, memorabile). Inoltre il trucco del volto del mostro è molto gommoso e poco spaventoso, gli effetti digitalizzati non sono riusciti e la trovata in 3D ci poteva stare se gestita meglio. Rimane comunque un capitolo divertente e godibile.
MEMORABILE: Il ragazzo dentro il videogame; Le origini di Freddy con Alice Cooper che fa da patrigno; La testa esplosa di Carlos.
Krueger è ormai arrivato a essere la parodia di se stesso e quella componente non seriosa che lo aveva contagiato esala qui l’ultimo tragico respiro. Non rimane nulla dell’inventiva che esaltava le uccisioni e in una di esse tocca uno dei punti più bassi di tutta la serie per ridicolaggine. Vengono svelati ulteriori particolari che chiudono il cerchio attorno alla genesi di Krueger, motivo per cui un appassionato intransigente potrà trovare un senso nel considerarlo, mentre per il resto è alquanto dozzinale.
MEMORABILE: Hai dimenticato da dove vieni ragazzo... ma in compenso io so dove stai andando!
Ci siamo, anche per Freddy è arrivato il momento del congedo e per l'occasione una delle produttrici della saga passa alla regia. Il budget inferiore al solito si nota immediatamente e Krueger che vola sulla scopa nell'incipit manco fosse la Befana mette tristezza e sconforto nel fan appassionato. Freddy trapassa definitivamente la dimensione onirica e si fa carne quando ritrova la figlia perduta che ha il compito di rispedire all'inferno il paparino. Personaggi bruttini e gore grande assente fanno da corollario a un finale per niente memorabile.
MEMORABILE: Il pessimo videogame con il ragazzino inseguito da Freddy.
Visionario come tutti gli altri e questo è un merito, anche se già dal numero cinque il tutto si risolve in un pastrocchio. Freddy ormai versa pochissimo sangue e preferisce fare il pagliaccio a tempo pieno. Divertenti alcune trovate sulla vita passata di Krueger, ma fanno venire nostalgia dell'originale, quando il mostro era solo un un'ombra malvagia dei sogni. Non mancano situazioni interessanti legate agli incubi, che sono caratteristica intrinseca della serie.
Seguito realizzato per soddisfare ogni possibile sogno proibito dei fan della saga, i quali, peraltro, si riveleranno i primi a essere insoddisfatti del risultato. Si cerca di inserire Krueger - qui mattatore assoluto - in tutti i possibili contesti, dal fantasy al videogioco, svelandone l'infanzia, l'inedito passato da genitore e accentuandone la verve comica. Il risultato è confusionario, infantile (ma l'omicidio del ragazzo sordo è bello tosto) e spesso stucchevole, ma scorre discretamente e possiede qualche soluzione visivamente fantasiosa.
MEMORABILE: L'omicidio del ragazzo con apparecchio acustico; L'apparizione dello sbandatissimo padre di Freddy (Cooper), che regala la risata migliore del film.
Ultimo capitolo (avremo poi una grande festa (Nuovo incubo) un crossover e un pessimo remake) della saga, il tutto ammantato in un’aurea che porta dritti a Twin Peaks (il villaggio senza giovani); bravi i ragazzi, ognuno con la propria problematica, ottimi Lisa Zane e Yaphet Kotto, mentre Englund ormai si può permettere uscite kitsch ma divertenti (strega volante e videogioco) e interagisce nuovamente con Depp, qui in un cameo “antidroga” (finirà dritto negli annali il momento in cui indossare gli occhialini 3d). Film da riscoprire!
Per fortuna Craven sistemerà la saga col capitolo successivo, perché lasciar finire il mito di Freddy con un filmetto tanto insulso sarebbe stato un peccato. Si cerca di dare qualche pennellata di novità inserendo un improbabile progenie di Krueger, ma ormai è chiaro che il camp parodistico ha preso il sopravvento (il ragazzo tramutato in videogioco con sound effect da cartoon, inguardabile). Il terzo atto pensato per il 3D è pacchiano, specialmente se visto in versione bidimensionale. Non un prodotto terribile, ma il più debole della saga.
MEMORABILE: Freddy in versione gioco arcade prende a pedate la sua vittima; Il flashback con Englund uxoricida; I demoni del sonno serpiformi; Il brutto finale.
Ingiustamente bistrattato, possiede ritmo, una buona dose di humor e una trama interessante (il ragazzo affetto da amnesia alla ricerca delle proprie origini, il riformatorio con giovani problematici, il mistero sull'identità del figlio avuto da Freddy). Macabro il sopralluogo di Maggie a Springwood, il cui nome è un'inquietante presa in giro, giacchè si tratta di una cittadina desolata priva di ragazzi e abitata da sinistri personaggi. Non particolarmente esaltante il finale.
Questo sesto film piace proprio. Con uno stile molto personale, tendente verso l'horror comico, la Talalay snatura il personaggio di Freddy Krueger (complice un gustosissimo doppiaggio italiano) offrendo a Englund un doppio ruolo, assolto benissimo. I sogni ricorrenti, i viaggi nella mente, l'introduzione di nuovi elementi rendono il film ancora valido. I kruegeriani doc giustamente storceranno il naso, ma il film ha momenti di innegabile genialità e il cast, comprendente la Zane e Kotto, funziona benissimo.
MEMORABILE: L'esordio di Freddy; Springwood sotto psicosi di massa; I demoni dei sogni; Le prese in giro a Carlos e Spencer; "Ogni città ha la sua Elm Street".
Le atmosfere ottantiane hanno preso letteralmente il volo, non c’è un minimo di tensione e il film non sembra affatto preoccupato di destare terrore. Grossolano, cartoonesco e con un cast privo di fascino. Si salvano comunque alcuni omicidi e i grotteschi camei della Barr e di Depp. Peccato, perché i cinque film che lo precedono sono davvero meritevoli, ma questo è proprio un buco nell’acqua.
Non è la fine della saga come il titolo lascia intendere, ma la fine della pazienza anche dei fan più accaniti: stavolta c'è anche una regia davvero non all'altezza (lo dimostra la scena del videogioco, di un trash abissale); la sceneggiatura tenta qualche trovata innovativa, anche se tutta la prima parte è sempre la solita solfa, con gli adolescenti più antipatici del mostro (che l'effetto non sia involontario?), mentre il resto sembra fatto in fretta per arrivare al finale in 3d. Il sempre godibile Englund e la morte di Carlos evitano il disastro. Il nadir della serie.
MEMORABILE: La tortura di Carlos; Alice Cooper in versione pater familias sordidissimo; In negativo, il ragazzo nel videogioco ed i pietosi demoni dei sogni.
Sempre più difficile cavare sangue dalla rapa Freddy, ormai ridotto a una macchietta (Englund sembra tra l'altro divertirsi un mondo) per compensare con la simpatia la carenza di nuove idee. Rispetto al quinto capitolo l'umorismo è ancor più sfacciato, e questo se non altro spinge a familiarizzare maggiormente con il cattivo in quanto i protagonisti sono fra i peggiori della serie (sia per la recitazione offerta che per il ruolo in sé), mentre effetti speciali e scenografie sembrano al risparmio. Un brutto epilogo per una saga troppo lunga (Craven avrebbe rimediato di persona).
MEMORABILE: Il delirante incipit stile Mago di Oz; La morte di Carlos; Il videogame.
Sesto, sfiancante e noiosissimo sequel che non solo fatica a sviscerare un banalissimo intrattenimento, ma abbandona fin da subito ogni parvenza di paura aggrappandosi a dinamiche causa-effetto che hanno del ridicolo. Scontato e strabordante l’auto-citazionismo, innocuo il body-count. E mentre tutto viene trascinato a forza verso un epilogo macchinoso, la mefitica figura di Freddy diventa la sagoma sbiadita di se stessa.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
La scena della moto l'ho sempre intesa come un omaggio a Tsukamto e al cyberpunk, per me è divertente, e anche il baby krueger non lo trovo così pessimo (ma è il pre-parto il momento che preferisco, con il lettino spinto all'impazzata per i corridoi del manicomio e la suora che urla, e poi i volti impietriti dei medici...). Insomma, il tentativo di innovare l'immaginario della serie c'è, dai, poi il risultato complessivo è sicuramente inferiore alle singole scene, ma direi la stessa cosa per il sesto, ecco.
Rebis ebbe a dire: La scena della moto l'ho sempre intesa come un omaggio a Tsukamto e al cyberpunk, per me è divertente, e anche il baby krueger non lo trovo così pessimo (ma è il pre-parto il momento che preferisco, con il lettino spinto all'impazzata per i corridoi del manicomio e la suora che urla, e poi i volti impietriti dei medici...). Insomma, il tentativo di innovare l'immaginario della serie c'è, dai, poi il risultato complessivo è sicuramente inferiore alle singole scene, ma direi la stessa cosa per il sesto, ecco.
Appunto, non amando Tsukamoto non mi e piaciuto nemmeno questo "non troppo velato omaggio" :) (io , però, quando lo vidi, ho pensato subito a Crony) e il pupazzetto Freddy/Baby killer l'ho trovato davvero ridicolo e pupazzoso
Poi, per carità, ripeto, e un buon sequel nella linea della saga (e ripeto, nessun sequel mi ha fondamentalmente deluso), anche se il sesto lo preferisco di molto, per ludibrio e gran divertimento (il videogioco di Freddy mi fece scompisciare)
Dico solo che in ordine di preferenza seriale è in fondo alla lista (seguito, subito dopo, da Freddy vs Jason)
Esaurienti entrambe le analisi di Buio e Rebis, su cui mi trovo d'accordo rispettivamente su quasi tutto. Mi associo a Buio nel parteggiare per il secondo Freddy, veramente tetro e inquietante.. Ci saranno elementi non del tutto riusciti, ed è vero che sembra un po' un sequel posticcio, ma al tempo stesso la reinterpretazione di Sholder lascia il segno. Ricordo che da giovincello il film mi impressionò parecchio, cosa che mi successe solo coi primi 2 Nightmare.. Gli altri li apprezzai ma non mi inquietarono minimamente, a riprova del fatto che se l'impressione primeva fu quella è perchè i primi 2 effettivamente sono nettamente più seriosi e spaventosi del resto della serie, specialmente il secondo. Ci sono un sacco di elementi strani e malsani, persino la voce di Freddy (di sicuro nel doppiaggio originale, ma credo anche in quello italiano) è modificata, resa più cupa tramite -presumo- un effetto di pitch-shifter in post-produzione. Persino una scena che altrove sarebbe risultata improbabile o baracconesca come il massacro in piscina, in questo film viene resa senza ironie di sorta e Freddy fa paura, cosa che è stata stemperata nei film successivi con le varie battute sarcastiche. Altre scene che non ho mai dimenticato in quanto ad inquietudine, sono quella del protagonista che sogna di spiare Freddy mentre arrostisce qualcosa che assomiglia a un arto umano nella caldaia; il pullman della scuola guidato da Freddy verso un paesaggio apocalittico e ultra-terreno; Freddy che rinasce dal corpo del ragazzo spezzandolo in due e infilza il ragazzo contro la porta; i mostruosi cani con la testa umana di guardia alla vecchia fabbrica..
Herrkinski ebbe a dire: Esaurienti entrambe le analisi di Buio e Rebis, su cui mi trovo d'accordo rispettivamente su quasi tutto. Mi associo a Buio nel parteggiare per il secondo Freddy, veramente tetro e inquietante.. Ci saranno elementi non del tutto riusciti, ed è vero che sembra un po' un sequel posticcio, ma al tempo stesso la reinterpretazione di Sholder lascia il segno. Ricordo che da giovincello il film mi impressionò parecchio, cosa che mi successe solo coi primi 2 Nightmare.. Gli altri li apprezzai ma non mi inquietarono minimamente, a riprova del fatto che se l'impressione primeva fu quella è perchè i primi 2 effettivamente sono nettamente più seriosi e spaventosi del resto della serie, specialmente il secondo. Ci sono un sacco di elementi strani e malsani, persino la voce di Freddy (di sicuro nel doppiaggio originale, ma credo anche in quello italiano) è modificata, resa più cupa tramite -presumo- un effetto di pitch-shifter in post-produzione. Persino una scena che altrove sarebbe risultata improbabile o baracconesca come il massacro in piscina, in questo film viene resa senza ironie di sorta e Freddy fa paura, cosa che è stata stemperata nei film successivi con le varie battute sarcastiche. Altre scene che non ho mai dimenticato in quanto ad inquietudine, sono quella del protagonista che sogna di spiare Freddy mentre arrostisce qualcosa che assomiglia a un arto umano nella caldaia; il pullman della scuola guidato da Freddy verso un paesaggio apocalittico e ultra-terreno; Freddy che rinasce dal corpo del ragazzo spezzandolo in due e infilza il ragazzo contro la porta; i mostruosi cani con la testa umana di guardia alla vecchia fabbrica..
Credo che tu sia uno dei pochi, Herr, che apprezza e ama il secondo Nightmare come il sottoscritto
Rebis ebbe a dire: Ragazzi, prima o poi gli concederò una quarta visione e vi farò sapere... Da come ne parlate mi avete fatto venire voglia di rivederlo :)
Numerose le comparsate di celebrità in questo film!
Incominciando dall'allora coppia Tom Arnold-Roseanne Barr, che qui interpretano dei coniugi in cerca di figli da "acquisire":
Poi ci appare in TV Johnny Depp che ci spiega come sarà il nostro cervello dopo uno spinello (Video completo):
Infine Alice Cooper che fa la parte del padre alcolizzato di un giovane Freddy (Video completo in italiano):
Nei Contenuti Speciali del DVD, la allora produttrice (insieme al marito) della saga - qui al debutto come regista - Rachel Talalay spiega che voleva ripetere l'esperimento delle ospitate illustri del film Cry Baby, prodotto da lei stessa. Ed inoltre, a sua detta, aveva intenzione di creare - insieme allo sceneggiatore Michael De Luca - una sorta di atmosfera à la Twin Peaks mista a quella del film Carnival of Souls.
Dice: "Era appena uscito Twin Peaks quando a Mike De Luca fu affidata la stesura del copione. A Mike e a me piaceva moltissimo Twin Peaks [...] Avevo appena finito di lavorare con John Waters al film Cry Baby che era pieno di partecipazioni straordinarie. Mike e io pensammo di usare la stessa tecnica delle partecipazioni straordinarie nel nostro Nightmare [...] Volevamo creare dei personaggi sul modello di David Lynch. Molte delle idee più bizzarre sono il frutto della visione del film Carnival of Souls e di Twin Peaks. Il mio Nightmare ha un aspetto più antiquato rispetto agli altri."
I famosissimi occhiali 3D, dati in dotazione per la visione del finale del film nei cinema, son già ben visibili nello studio dello psicologo interpretato da Yaphet Kotto:
Casualmente(?), durante il film, per ben due volte si legge sulle pareti dell'istituto il nome della metal band brasiliana Sepultura:
DiscussioneCaveman • 19/11/18 10:26 Servizio caffè - 403 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Herrkinski ebbe a dire: Esaurienti entrambe le analisi di Buio e Rebis, su cui mi trovo d'accordo rispettivamente su quasi tutto. Mi associo a Buio nel parteggiare per il secondo Freddy, veramente tetro e inquietante.. Ci saranno elementi non del tutto riusciti, ed è vero che sembra un po' un sequel posticcio, ma al tempo stesso la reinterpretazione di Sholder lascia il segno. Ricordo che da giovincello il film mi impressionò parecchio, cosa che mi successe solo coi primi 2 Nightmare.. Gli altri li apprezzai ma non mi inquietarono minimamente, a riprova del fatto che se l'impressione primeva fu quella è perchè i primi 2 effettivamente sono nettamente più seriosi e spaventosi del resto della serie, specialmente il secondo. Ci sono un sacco di elementi strani e malsani, persino la voce di Freddy (di sicuro nel doppiaggio originale, ma credo anche in quello italiano) è modificata, resa più cupa tramite -presumo- un effetto di pitch-shifter in post-produzione. Persino una scena che altrove sarebbe risultata improbabile o baracconesca come il massacro in piscina, in questo film viene resa senza ironie di sorta e Freddy fa paura, cosa che è stata stemperata nei film successivi con le varie battute sarcastiche. Altre scene che non ho mai dimenticato in quanto ad inquietudine, sono quella del protagonista che sogna di spiare Freddy mentre arrostisce qualcosa che assomiglia a un arto umano nella caldaia; il pullman della scuola guidato da Freddy verso un paesaggio apocalittico e ultra-terreno; Freddy che rinasce dal corpo del ragazzo spezzandolo in due e infilza il ragazzo contro la porta; i mostruosi cani con la testa umana di guardia alla vecchia fabbrica..
Credo che tu sia uno dei pochi, Herr, che apprezza e ama il secondo Nightmare come il sottoscritto
Ci sono pure io. Non sarà un capolavoro, ma è un film estremamente sottovalutato.