Il promontorio della paura - Film (1962)

Il promontorio della paura
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Cape fear
Anno: 1962
Genere: thriller (bianco e nero)
Note: Rifatto da Scorsese col titolo di "Cape fear".

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Lovejoy 14/12/07 20:45 - 1823 commenti

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Da un romanzo di John D. MacDonald, Lee Thompson trae un thriller che si regge per lo più sul fascino esercitato dalla figura dello psicopatico Max Cady, interpretato in maniera indimenticabile dal grande Robert Mitchum. Per il resto la confezione è più che onesta e gli altri attori, a partire da Peck, se la cavano con indubbio mestiere. Resta impressa nella memoria la bellissima colonna sonora di Bernard Herrmann.
MEMORABILE: Il primo incontro tra Cady e Bowden; L'inseguimento davanti e dentro la scuola; La resa dei conti finale.

Galbo 16/12/07 16:58 - 12372 commenti

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Una storia di vendetta contro una (presunta) ingiustizia affidata ad uno psicopatico. Questa in breve la (non originale) storia de "Il promontorio della paura". JL Thompson ne costruisce un film ricco di tensione, come si conviene per film di questo genere, affidandosi ad una coppia di star, quella perbene (Peck) e quella maledetta (Mitchum). È proprio quest'ultimo che vince ai punti, regalando una sublime interpretazione di cattivo contro il più controllato Peck.

B. Legnani 9/01/08 23:42 - 5519 commenti

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Francamente non indimenticabile. Pellicola che si basa più sulle grandi prestazioni di Robert Mitchum e di Gregory Peck (due miti), che sul meccanismo di tensione, abbastanza altalenante. Per qualcuno è il capolavoro del regista: a mio parere è inferiore a Il misterioso caso Peter Proud, a sua volta con ambientazione anche acquatica.

Ciavazzaro 22/05/08 14:56 - 4768 commenti

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Classico, neanche paragonabile allo scialbo remake degli Anni Novanta, con una strepitosa interpretazione di Robert Mitchum. Bravo Gregory Peck, perfetta madre di famiglia Polly Bergen. Girato in uno stupendo bianco e nero. Da vedere il finale sul promontorio.

Homesick 28/05/08 09:13 - 5737 commenti

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Il climax di morbosità e tensione si avvolge intorno agli incontri-scontri tra il Bene e il Male, rispettivamente impersonati da Peck e Mitchum: il primo perfeziona il suo ruolo di borghese marito e padre di famiglia dabbene – che tuttavia si renderà conto di come il Male possa imperversare anche in ossequio alla legge -, il secondo quello di psicopatico senz’anima – al contempo affascinante e repellente -, già delineato in La morte corre sul fiume. Gran duello finale acquatico, in stile western-thriller.

Sunchaser 14/10/08 11:07 - 127 commenti

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Thriller classico costruito con intelligenza e mestiere da Jack Thompson, con due punti di forza: la colonna sonora di Bernard Herrman, collaboratore di Alfred Hitchcock per Psyco, l'interpretazione di Robert Mitchum, di nuovo nella parte dello psicopatico dopo il memorabile La morte corre sul fiume, Gregory Peck nel ruolo che gli riesce meglio, l'americano onesto a 18 carati. Fotografia di taglio espressionista, finale ai limiti dell'horror. Sottovalutato alla sua uscita, dovette attendere il remake di Scorsese per la giusta rivalutazione.
MEMORABILE: L'inseguimento nella scuola e il finale.

Daidae 28/02/09 16:53 - 3163 commenti

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Uno dei pochi film Anni Sessanta in bianco e nero che sono riuscito a digerire bene (sono abituato ai film post 1960...) La tensione c'è, la trama è solida e gli attori sono dei mostri sacri: Mitchum su tutti, ma anche Peck e altri a seguire. Siamo negli Anni Sessanta, per cui la violenza viene solo sottintesa e si punta di più sulla psicologia. Un film fatto come si deve. Trent'anni dopo Scorsese tenterà un rifacimento che gli verrà molto, molto male.

Didda23 7/01/15 15:25 - 2424 commenti

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Il grandioso scontro titanico fra un misurato Peck e un diabolico Mitchum è il vero motivo d'interesse di questa pellicola che parte veramente in sordina per poi esplodere in un finale di rara suspense. La sceneggiatura - dalla chiara matrice manichea - non aggiunge sfumature e questo è un vero peccato. Brillante la regia classica di Thompson, che segue quatta quatta le vicende del duo protagonista, non prendendo il rischio di oscurarli. Un bel classico sempreverde, senza troppi acuti che si fa seguire senza troppi fronzoli.
MEMORABILE: La resa dei conti finale.

Saintgifts 1/01/10 09:42 - 4098 commenti

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Fotografato in un bel bianco e nero, con una ottima colonna sonora (di sapore Hitchcockiano, come del resto molte parti del film), interpretato come si deve da due grandi attori. Anche la trama, all'apparenza scontata, è buona e tocca diversi temi e non solo quello del bene e del male. Ci sono di mezzo l'animo umano, la società, la giustizia degli uomini e altro. La tensione, fulcro di questo genere di film, è sempre mantenuta sui livelli giusti e sono poche le scene mediocri. Rivisto oggi regge ancora bene. Pessimo il remake di Scorsese.
MEMORABILE: L'incipit dove Mitchum, salendo le scale del tribunale, si rivela subito per quello che è ignorando di aiutare la signora a raccogliere i libri.

Pinhead80 1/05/10 14:37 - 4715 commenti

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Buon film che vede come antagonisti gli inossidabili Peck e Mitchum, dalle espressioni marmoree e allucinate. Tema attualissimo, quello della persecuzione, che viene affrontato senza mezzi termini e che trova il coraggio di denunciare l'impotenza della legge nei confronti di determinate situazioni, che obbligano così i cittadini a difendersi da soli.
MEMORABILE: Il finale al Cape fear.

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Myvincent 30/03/13 09:01 - 3721 commenti

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Due mostri sacri del cinema d'ogni tempo a confronto in questo thriller che va bene solo se visto una sola volta, perché la seconda mostra già tutti i suoi difetti. Uno di questi è aver scelto Robert Mitchum nella parte del violento picchiatore e assassino di donne, vista la sua eterna espressione da bonario fumatore di sigari. Il resto fa bene alla tachicardia dello spettatore.

Delpiero89 5/04/13 14:13 - 263 commenti

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Il film di Thompson sembra un film del grande Alfred Hitchcock. Tensione alle stelle per una pellicola non più giovanissima. Bravissimo Gregory Peck, da applausi Robert Mitchum nella parte del maniaco. Rifatto piuttosto bene da Martin Scorsese nel 1991.

Almicione 3/08/13 18:45 - 764 commenti

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Da una parte il film risulta coinvolgente per la tensione, l'angoscia, l'impotenza, il disprezzo trasmessi da Peck nei panni del logico Sam; dall'altra mancano dei veri e propri colpi di scena e la maggior parte delle azioni dei personaggi sono piuttosto prevedibili (e ciò è micidiale per un thriller); ne esce fuori una pellicola discreta, la quale non conta nulla di speciale eccetto le lodevoli performance di Mitchum e Peck, il quale quest'ultimo riesce ottimamente a trasmettere le paure proprie e della famiglia allo spettatore.

Modo 2/11/14 18:17 - 948 commenti

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Film coinvolgente interpretato da due attori monumentali. Nonostante siano passati anni la tensione non ne esce per nulla ridimensionata, anzi il bianco e nero dona una lucentezza sinistra. Datato solo nell'assenza di violenza esplicita. Pellicola che, nel boom e spensieratezza di una cotonata America, riesce a mettere in mostra tutti gli incubi di una famigliola alto-borghese.

Mtine 28/07/15 09:10 - 224 commenti

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Banale ma efficace: due personaggi agli antipodi (il miserevole ed eroico Peck e lo scaltro e deviato Mitchum) si scontrano prima verbalmente per poi arrivare a un vero e proprio duello fisico. Se il film pecca di scontatezza, nulla si può dire sulla grande prova degli attori, protagonisti e non, sulle musiche di Herrmann, sull'impeccabile fotografia o sull'onnipresente suspence. Come film di puro intrattenimento è ottimo, ma non si può trascurare un fastidioso manicheismo nella descrizione dei personaggi o un finale tutto sommato loffio.
MEMORABILE: Peck che utilizza mezzi sempre meno "legali" per sconfiggere Mitchum.

Lythops 20/11/15 08:53 - 1019 commenti

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Morboso, strisciante, sottile, tutto il film si regge sull'interpretazione di Robert Mitchum, grande attore fortunatamente, finalmente fuori dai suoi personaggi del genere western o guerra. Il film si basa sul contrasto tra bene e male, i cui confini non sono sempre nitidi soprattutto per la logica presenza nel comportamento deviato dello psicopatico Cady. L'opera, che si avvale di un'ottima fotografia, nononostante gli accorgimenti in sceneggiatura dove venne eliminato il termine "stupro" ebbe seri problemi con la censura inglese e americana.

Puppigallo 3/09/16 18:15 - 5250 commenti

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Pellicola che risente della datazione, soprattutto nel doppiaggio della ragazzina e in alcuni scambi verbali. Ma a parte questo, il ritmo è buono, Mitchum è uno psicopatico più che convincente (nell'ultima parte darà il meglio di sè) e Peck non delude, essendo un attore di razza. Una nota di merito va anche alla moglie, perfetta per la parte, grazie soprattutto agli occhi spiritati, che enfatizzano i momenti di tensione, assieme alla colonna sonora. Pur senza grandi pretese, raggiunge comunque lo scopo e merita la visione.
MEMORABILE: Mitchum al poliziotto che sta affogando "Te ne andrai così, senza far rumore".

Belfagor 13/12/16 00:07 - 2689 commenti

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Come psicopatico che terrorizza una famiglia di innocenti, il Max Cady di Mitchum non è altro che una versione più brutale e meno profonda del suo diabolico Harry Powell. La famiglia borghese che ha preso di mira potrebbe sembrare il solito gruppetto di protagonisti anonimi, ma la coppia Peck-Bergen riesce a rendere credibile e coinvolgente il tormento degli innocenti che, perseguitati dal male, finiscono per subirne la tentazione. Inevitabilmente datato, può comunque vantare un'ottima fotografia e un climax tuttora invidiabile.
MEMORABILE: L'inseguimento nella scuola; Il confronto finale sul fiume.

Il Dandi 26/08/18 00:18 - 1917 commenti

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Non solo un film solido (nella miglior tradizione di Hitchcock e Preminger) ma anche uno degli ultimi grandi thriller della Hollywood classica che sarebbe stata soppiantata di lì a poco. Infatti, pur riscoperto alla luce del remake di Scorsese (che ovviamente esaspera esplicitamente tutto ciò che qui è invece sottinteso), l'originale ancora lo supera in morbosità proprio a causa della sua capacità di fare di necessità virtù, lasciando qualcosa del Male all'immaginazione. Cast perfetto, anche se i due protagonisti mettono tutti in ombra.
MEMORABILE: Diane, prima di essere brutalizzata: "Il bello di te, Cady, è che con te una donna sa di non poter cadere più in basso di così".

Giacomovie 31/07/18 23:56 - 1397 commenti

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Un ex detenuto perseguita l'avvocato che contribuì a mandarlo in prigione. In raffronto al remake con De Niro, questo presenta un clima tensivo meno incalzante ma di adeguata densità. Il film è valido ma chi ha visto prima il remake lo potrebbe considerare inferiore, dato l'ottimo lavoro fatto da Scorsese e il fatto che De Niro è più convincente di Mitchum, ma entrambi sono film notevoli (anche se per motivi diversi).

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Rocchiola 10/10/18 14:27 - 952 commenti

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Un buon thriller che è diventato un oggetto di culto riscoperto in occasione del remake di Scorsese. A spiccare è soprattutto l’interpretazione per l’epoca piuttosto spregiudicata di Mitchum, che valse al film un divieto ai minori. Comunque le situazioni più violente si esplicano quasi sempre fuori campo e la divisione tra buoni e cattivi è talmente netta che si finisce col simpatizzare per il criminale. A spiccare, oltre a Mitchum, sono il tema musicale di Bernard Hermann divenuto ormai un classico e uno splendido bianco-nero quasi espressonista.
MEMORABILE: Il pestaggio della prostituta; Il confronto finale nelle paludi tra luci e ombre.

Nicola81 15/01/20 23:13 - 2827 commenti

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Non ha avuto la notorietà del remake di Scorsese, ma la qualità è superiore. Meno articolato nella trama, più netto nella distinzione tra buoni e cattivi, ma è proprio l'apparente semplicità il suo punto di forza, che si traduce in una tensione persistente e in un maggior realismo (specialmente nello scontro finale). Prima di mettersi al servizio di Charles Bronson, Thompson era regista piuttosto versatile. Ottime prove non solo delle stelle Peck e Mitchum, ma anche della Bergen, Balsam e Savalas comprimari di lusso e della piccola Lori Martin.

Deepred89 6/02/20 16:42 - 3701 commenti

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Il codice Hays sta cadendo, non si rifugge la violenza e le tematiche iniziano a farsi esplicite (stupri, pedofilia) ma il film - soprattutto se comparato col remake - colpisce soprattutto per il non detto e il non mostrato, con quell'inquietante fuori campo nelle scene di violenza carnale che lascia - complici i dialoghi - aperte le porte a tutte le peggiori nefandezze. Thriller dalla struttura semplice e con personaggi orgogliosamente tagliati con l'accetta, recitato benissimo (da Peck meglio che da Mitchum) e confezionato professionalmente.

Lupus73 11/03/20 19:36 - 1483 commenti

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Film divenuto molto più celebre grazie al remake di Scorsese. La matrice è comunque di buona fattura, soprattutto per il soggetto particolare e l'interpretazione di Peck/avvocato Bowden e Mitchum/Max Cady che riesce a creare un personaggio ambiguo, beffardo e doppiogiochista, un ex galeotto filibustiere che cova vendetta e alla fine esplode in tutta la sua irruenza nella scena sulla casa galleggiante. Il personaggio di Peck, seppur ben interpretato, è più canonico. Alcune dinamiche di sceneggiatura saranno riviste in modo più efficace da Scorsese.

Camibella 21/10/20 00:28 - 277 commenti

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Uscito di galera dopo otto anni, un gaglioffo perseguita un avvocato che testimoniò contro di lui. Il bianco e nero amplifica la cupezza di questo film ben girato e ben interpretato dai due antagonisti, Peck e Mitchum in grande spolvero, e ne risalta gli sguardi e le emozioni. Un po' edulcorato dato il periodo in cui è uscito; sicuramente il remake del 1991 ha dato più crudeltà alla narrazione.

Daniela 26/05/21 21:45 - 12606 commenti

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Dopo aver scontato otto anni di galera, un criminale vuole farla pagare a chi ritiene responsabile della sua condanna e inizia a perseguitare un avvocato e la sua famiglia... Bel thriller, uno dei migliori tra quelli diretti dal regista, appena invecchiato nella messa in scena ma tuttora validissimo per quanto riguarda le interpretazioni: efficace Peck, straordinario Mitchum: il suo Cody è il fratello di Harry Powell e ne possiede la stessa carica di minacciosa sensualità. Entrambi saranno poi arruolati da Scorsese per il riuscito remake, ma a ruoli invertiti tra buono e cattivo.

Mattatore 7/07/23 15:32 - 78 commenti

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Versione prima del controverso remake scorsesiano, presenta notevoli divergenze con quest'ultimo in termini di caratterizzazioni psicologiche, espedienti stilistici e narrativi qui scarnificati e ridotti all'osso, non poche limitazioni prevedibili per l'epoca e alcuni elementi eccessivamente datati, di indubbio fascino ma di troppo fiacca verosimiglianza (formule fisse nelle parentesi dialogiche e in quelle di doppiaggio). Mitchum è ottimo e risulta classicamente contrapposto al bruciante De Niro, offre il meglio di sé verso il finale ma soffre dei freni di cui sopra. Solido Peck.
MEMORABILE: L'irresistibile ma schizoide fascino di Max Cady; L'arresto e l'adescamento della ragazza al night; L'inseguimento a scuola; Lo scontro finale.

Sonoalcine 2/09/23 15:25 - 184 commenti

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L'ansia incalzante non arriva mai al terrore morboso grazie alla raffinata regia di Jack Lee Thompson, in grado di trasmettere inquietudine senza mai eccedere. Una grande eleganza visiva appoggiata dalla fotografia di Sam Leavitt e dall'indimenticabile colonna sonora di Bernard Herrmann. Mitchum è straordinariamente perfetto nella parte del delinquente assassino, confermando la sua predisposizione per i ruoli da villain. Quasi divertente il fatto che per quanto poco è mostrato sia tutt'ora vietato a minori di 14 anni
MEMORABILE: Il finale (non esagerato come nel caso di Scorsese) sulla barca.

Paulaster 11/12/23 18:03 - 4373 commenti

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Ex detenuto si vendica del testimone che l'ha mandato in prigione. Thriller che dosa bene gli elementi del genere: prima racconta la guerra di nervi, poi va in crescendo fino a un classico epilogo. Ottimo Mitchum nel suo piano da psicopatico, con buone dosi di violenza percepita. Peck ha un ruolo più facile ed è aiutato da Balsam e Savalas. Qualche faciloneria negli aiuti dalla polizia, anche se servono al racconto. Più che discreta la fotografia, soprattutto nei momenti più emozionali.
MEMORABILE: La donna aggredita; Le botte al porto; La richiesta di consenso dalla moglie.
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  • Homevideo Caesars • 30/05/16 08:55
    Scrivano - 16796 interventi
    I distributori italiani, per poter avere il nulla osta (V.M.18) per la proiezione, dovettero cambiare numerosi dialoghi. [fonte: il libro "Visioni proibite - I film vietati dalla censura italiana"].
    Poi il divieto verrà abbassata ai 14 nel 1989 e nel 1991, a seguito di altri tagli, verrà concessa la "visione per tutti[vedi anche il sito Italiataglia).
    Quindi la versione che passa in tv dovrebbe essere pesantemente modificata rispetto all'originale.
  • Curiosità Il Dandi • 25/08/18 19:12
    Segretario - 1488 interventi
    Gregory Peck venne inizialmente considerato per il ruolo del cattivo (Max Cady) ma preferì proporsi per quello dell'avvocato buono (Sam Bowden) per il quale era stato già scritturato Charlton Heston.

    Heston a sua volta non era la prima scelta, dopo i rifiuti di Charles Bronson, John Wayne, James Coburn, Jack Palance.

    Robert Mitchum invece si aggiudicò la parte di Cady soffiandola a Rod Steiger e a Telly Savalas (quest'ultimo spostato sul ruolo di secondo piano del detective privato).


    Fonte: Steve Chibnall, "J. Lee Thompson", Manchester University Press, 2000
  • Discussione Il Dandi • 27/08/18 22:36
    Segretario - 1488 interventi
    Propongo cambio di genere da drammatico a thriller.

    Cose ne pensate?
  • Discussione Zender • 28/08/18 07:31
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Avendolo inserito io copiando il papiro all'epoca per me non è un problema e si può cambiare. Il punto però è sempre lo stesso: potendo mettere un solo genere andrebbe corretto solo quando palesemente sballato, e non mi pare sia questo il caso. Non bisogna mai far troppo caso al genere, essendocene uno solo: in migliaia di casi sarà spesso "impreciso" e differentemente valutabile a seconda della sensibilità di chi guarda.
  • Discussione Il Dandi • 28/08/18 20:16
    Segretario - 1488 interventi
    Zender ebbe a dire:
    potendo mettere un solo genere andrebbe corretto solo quando palesemente sballato, e non mi pare sia questo il caso.

    Sbagliato non lo è affatto, ma credevo invece che l'idea fosse quella di inserire quello più stringente. È ovvio che qualsiasi spaghetti western potrebbe essere anche western e basta, un giallo potrebbe essere anche poliziesco, molti thriller potrebbero essere anche horror e così via.

    Personalmente la classificazione per generi la trovo utile perché qui sul davinotti ho scoperto tanti film che non conoscevo proprio cercando per genere, ma la mia ripeto era solo una proposta.
  • Discussione Zender • 29/08/18 07:39
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Voglio dire che il genere più stringente è opinione spessissimo soggettiva (anche per questo ormai i nuovi database tendono a inserire di frequente tre o quattro generi per un film). Si è discusso mille volte su quale sia il genere più attinente per un determinato film arrivando solo a infinite discussioni in cui ognuno alla fine restava della propria opinione. Per questo tendo sempre a lasciare (a meno che non sia palesemente sbagliato) il genere scelto dal benemerito inseritore del film. In questo caso io direi assolutamente thriller il remake, questo meno. Ad ogni modo lo cambio, non c'è problema.
  • Homevideo Rocchiola • 10/10/18 14:31
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Bluray Universal con un ottimo bianco-nero velato da un filo di grana naturale e per nulla fastidioso. L'audio DTS 2.0 mono ha una buona potenza ed è piuttosto nitido. Credo contenga la versione integrale del film anche perché il visto censura riportato sul retro indica chiaramente che il divieto ai 14 anni risale al 31.10.1962 data della prima uscita del film. Quindi desumo che il medesimo non sia mai stato vietato ai minori di 18 anni!!!
    Ultima modifica: 10/10/18 14:45 da Zender
  • Homevideo Caesars • 10/10/18 16:09
    Scrivano - 16796 interventi
    Scusa Rocchiola,
    ma per quanto riguarda il divieto il sito Italia taglia porta un primo nulla osta, nel 1962, con V.M.18 e solo nel 1989 il film ottenne il V.M.14

    Vedi sotto immagine tratta dalla scheda del sito (l'evidenziazione in rosso è opera mia).



    Purtroppo non c'è la scheda in formato pdf.
  • Homevideo Caesars • 10/10/18 16:23
    Scrivano - 16796 interventi
    Ho eseguito ricerca nell'archivio della Stampa è ho trovato il flano (sul numero del 30/10/1962), che prova il V.M 18:

    Ultima modifica: 10/10/18 18:03 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 25/12/21 14:18
    Consigliere - 25892 interventi
    In blu ray per Midnight Factory, cofanetto limited edition che contiene anche il remake di Martin Scorsese, disponibile dal 17/02/2022