Lo squartatore di Los Angeles - Film (1978)

Lo squartatore di Los Angeles
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Se dovessimo dar retta alle recensioni dell'epoca o alla fama guadagnata col tempo, TOOLBOX MURDERS dovrebbe rappresentare uno degli slasher più splatter e violenti di sempre. Così non è, naturalmente: i quattro omicidi commessi dal killer col passamontagna utilizzando gli attrezzi da carpentiere (nell'ordine trapano, martello, cacciavite e sparachiodi) sono espliciti ma meno sconvolgenti di quanto si possa credere: tutti commessi nella prima mezz'ora poi, perché, dopo, il film prende una infelice piega degna di un tv-movie (d'altronde Dennis Donnelly è stato regista di molti telefilm, da CHARLIE’S ANGELS a DALLAS...Leggi tutto) perdendo quasi del tutto il fascino “camp” dato dall'ambientazione claustrofobica (tutti gli omicidi avvengono nello stesso condominio) e dall’insolito atteggiamento del killer, molto meno furtivo dei suoi colleghi nerovestiti. Fin lì Donnelly, grazie alla comunque insolita dose di sadismo, a qualche scena di nudo femminile (con allegata masturbazione in vasca), a colori violenti che emergono dalla forte presenza del nero e alle musiche da radiolina anni 50 che accompagnano quasi tutte le scene, riesce a rendere interessante un film che resta di una lentezza snervante. Difetto destinato ad amplificarsi a dismisura, purtroppo, con una sceneggiatura inesistente a far da collante tra le indagini appena abbozzate di un tenente sfigato e le vicende di una delle famiglie dello stabile, la cui figlia è stata rapita dal folle. Nessun whodunit: il killer si smaschera già dopo tre quarti d'ora e comincia a delirare da bigotto con la sequestrata. Curioso, ma faticoso.

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Undying 10/04/07 04:38 - 3807 commenti

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Il film, che porta un titolo originale molto interessante (recuperato da Tobe Hooper per La Casa dei Massacri), avrebbe potuto lasciare un segno più incisivo nel campo del thriller se avesse saputo mantenersi sullo stesso livello della prima mezz'ora, durante la quale assistiamo alle azioni di una mente deviata, intenta ad eliminare belle fanciulle con "gli attrezzi della cassetta"; memorabile la sequenza (anche erotica) della donna uccisa appena uscita dal bagno. Ma poi si assiste alla scadente performance di Cameron Mitchell: il divertimento cede il posto a dialoghi tediosi e a tanta noia.

Blutarsky 25/09/07 16:25 - 360 commenti

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Da non credere il culto che circonda questo film veramente mediocre. Quasi un bignami su come non fare un horror: regia televisiva, trama sgangherata al limite del ridicolo, pessimi attori abbandonati a loro stessi, omicidi coreografati malamente e addirittura poco sangue. Di tensione neanche a parlarne. Serve una buona dose di impegno per raggiungere la fine del film, perché la noia regna sovrana. Certi film nella loro bruttezza sono divertenti, ma non è questo il caso. Da evitare accuratamente.

Cotola 10/12/07 01:07 - 9043 commenti

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Dopo una buona prima parte che raggiunge il suo apice nella bellissima scena, ottimamente costruita, dell'omicidio con la pistola sparachiodi, il film imbocca una strada assolutamente scialba e prevedibile (non è un mistero chi sia il colpevole), indegna anche della peggiore fiction televisiva. A peggiorare una situazione già di per sé traballante ci pensa una sceneggiatura assolutamente scombiccherata che spesso cade nel ridicolo involontario. Anche lo splatter, contrariamente a quanto si dice della pellicola, latita notevolmente.

Ciavazzaro 11/09/08 13:18 - 4770 commenti

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Slasher movie di scarso livello. Nonostante Cameron Mitchell sia un ottimo attore, lo si vede davvero poco convinto (ha accettato sicuramente per ragioni alimentari). Peccato perché comincia bene con un bel numero di sanguinosi delitti, ma poi il film non convince e arriva a un finale molto confuso. Da notare la caratterista Aneta Corseaut.

Herrkinski 14/12/08 11:57 - 8112 commenti

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Più che discreto questo thriller settantiano. Dopo una prima mezz'ora di tutto rispetto, con una serie di omicidi abbastanza fantasiosi e cruenti (tra l'altro ben girati), viene rivelato il colpevole e si sposta la vicenda verso le indagini di polizia e familiari della ragazza rapita, tentando inoltre di fornire un ritratto psicologico del killer. Da questo punto il film comincia a farsi un po' tedioso, di certo non aiutato dalla regia televisiva e da una fotografia scialba. Si risolleva comunque nel finale, ma lascia un po' l'amaro in bocca.

Daidae 7/04/09 18:50 - 3179 commenti

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Nonostante la sonnolenta ambientazione del solito paesino di provincia, il film riesce comunque a coinvolgere lo spettatore. La trama è particolare: uno squilibrato uccide usando attrezzi da lavoro (da cui il titolo originale "Toolbox murders") delle sfortunate inquiline, salvandone però una nella quale lo psicotico vede la figlia morta anni prima. Arriva poi il nipote e.. Un film discreto, da rivalutare, sulla scia dei thriller/slasher su psicotici, famiglie bacate e dintorni.

Patrick78 10/04/09 17:23 - 357 commenti

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Slasher di livello altamente scadente nonostante da molti venga considerato un cult movie. Escluso Cameron Mitchell il cast arranca vistosamente, mentre la regia risulta di una piattezza ai limiti del ridicolo. Sangue quasi invisibile, omicidi scontati e tensione che va a farsi benedire in men che non si dica... Far circolare prodotti così è da galera, guardarli è da suicidio, dire che è un punto di riferimento per il genere è da camicia di forza, eppure codesto scempio fu uno dei tanti figlioletti di Halloween & co. ad avere fortuna in quegli anni.

Mco 17/12/09 23:58 - 2327 commenti

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Un classico delle tv private libere degli anni Ottanta, improntato all'exploitation pura, con sangue e tette a far reparto da soli, soprattutto qui nella prima parte di film. Carino, anche se, rivisto con occhi moderni, inevitabilmente perde... Rifatto da Hooper nel 2003.

Puppigallo 28/11/10 10:15 - 5275 commenti

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Squartatore è una parola grossa, visto che qui assistiamo, più che altro, a esecuzioni con una trapanata, due colpi di sparachiodi, o la classica cacciavitata (per squartare ci vuole ben altro). Ma a parte questo e se si riesce a subire una parte centrale con indagine del fratello accompagnato dall’“amico”, che frena un po’, la pellicola nel complesso non è male, soprattutto grazie al timorato di Dio e alla sua lucida follia (“Se una parte di te va in cancrena, tagliala! Io l’ho tagliata…ho tagliato il male”. Simpatico il borbottio (una canzoncina) dell’assassino con passamontagna.
MEMORABILE: “Joey Joey brucerai come un velo e le fiamme andranno in cielo”.

Rufus68 10/03/18 23:50 - 3842 commenti

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La fattura rozza e catalettica, per uno di quei casi fortuiti, diviene metafora dell'animo desertificato e storto dei protagonisti. La prima parte è mugolata e dozzinale, di brutale cronaca omicida (notevole, però, la sequenza con la sparachiodi); l'ultima (col monologo di Mitchell, il ragazzo arso vivo, la bambola risciacquata del sangue) è una sorta di lurido diario della psicopatia dove, coerentemente, non c'è posto per le pose estetizzanti o l'euritmia dell'horror postmoderno. Sottovalutato.

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Anthonyvm 29/01/20 16:55 - 5689 commenti

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Si parte col botto: dopo un sanguinoso flashback siamo catapultati in un brutale massacro che fra martelli, trapani e sparachiodi non lascia scampo. La regia è schietta, la grana sporca e il clima sordido, nella tradizione seventies di Non aprite quella porta e Quel motel vicino alla palude, ma con un tocco di sensibilità slasher in più (è l'anno di Halloween). Poi il bodycount si arresta e il film si tramuta in uno psycho-thriller malsano à la Deranged, discreto ma non all'altezza dell'inizio. Ottimi comunque Mitchell e il delirante finale.
MEMORABILE: L'alcolizzata trapanata a morte; I mugolii del killer; La ragazza nella vasca da bagno; Gli sproloqui moralisti del killer; La follia omicida finale.

Nicola81 31/10/21 13:38 - 2857 commenti

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Stando alla didascalia finale, sarebbe ispirato a una storia vera questo thriller che parte in modo promettente con omicidi ben coreografati, anche se non così cruenti come suggerirebbe il titolo italiano; ma nella seconda parte il ritmo crolla sotto il livello di guardia, e bisogna sorbirsi i deliri parareligiosi del killer, le indagini appena abbozzate di una polizia di rara inettitudine e i tormenti dei familiari della ragazza rapita. L'epilogo risolleva il tasso malsano/morboso della pellicola, e in parte anche l'interesse dello spettatore. Non male le musiche di George Deaton.
MEMORABILE: Tutti gli omicidi, in particolare quello della ragazza nella vasca da bagno; Il finale.

Myvincent 23/06/22 06:41 - 3741 commenti

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Un serial killer “condominiale” uccide le sue vittime con attrezzi da carpentiere, tranne una che rapisce a casa sua perché gli ricorda la figlia morta. Dozzinale horror anni 70 privo di atmosfere lugubri e per di più senza il mistero dato dal dover indovinare chi è l’assassino. Peccato, perché gli attori sono credibili e non solo la guest star di turno, Cameron Mitchum. Solo per appassionati del genere.

Trivex 13/07/22 09:48 - 1744 commenti

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Il modello, decisamente poco originale, è quello del killer che entra nelle abitazioni delle malcapitate per ucciderle nei peggiori dei modi. Il colpevole emerge nella seconda parte della pellicola, ma forse qualche sospetto può essere da subito percepibile. E’ un film piuttosto duro, tecnicamente discreto, in assoluto stile anni 70, con scene di nudo per caricare di trasgressione la vicenda e con un “gore” minimalistico ma nel quale il “sangue” fa spesso capolino; decisamente negativo il doppiaggio italiano. La parte conclusiva vira nel segno della follia assoluta.
MEMORABILE: Lei imprigionata a letto, mentre in sottofondo delle disperate urla di dolore.

Schramm 29/06/23 15:42 - 3495 commenti

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L.A. Omofono di Hell-a. Quel che gli imbonitori della fede predicano, gli omicidi seriali attuano. Allegro chirurgo per comandamento-emendamento divino di un mondo ulcerato dal vizio, carpentiere per manutenzioni e restauri edenici, Mitchell offre una prima mezz'ora che avrebbe messo sull'attenti Travis e Jake, ma che fa comunque applaudire il gorebuster che è in noi, dopodiché la cuccagna s'impastrocchia nel più letale sopore telefilmaro e la quiete si mangia ogni tempesta sino a un finale psycho-sicko che riguadagna quota quanto basta a schivare una maggiore severità recensiva.
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  • Homevideo Zender • 9/12/08 10:15
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Bene, un altro dvd da gettare alle ortiche. Grazie Ciavazzaro per la conferma.
  • Homevideo Undying • 9/12/08 21:20
    Risorse umane - 7574 interventi
    Se qualcuno è interessato al DVD si faccia avanti: lo svendo e mi tengo la preziosa VHS Antoniana, certamente obsoleta, ma integrale...

    Prendete una lente d'ingrandimento, questa è la cover della videocassetta, l'unica immagine che si trova in internet (sic! E dire che è tanto hitchcockiana).

    Ultima modifica: 10/12/08 05:21 da Undying
  • Discussione 124c • 15/12/08 17:41
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Questo titolo mi ha stupito. Prima de "Lo squartatore di New York" di Lucio Fulci con Andrea Occhipinti c'è stato davvero un film intitolato "Lo squartatore di Los Angeles"?
    Ultima modifica: 16/12/08 01:41 da 124c
  • Discussione Finzi • 15/12/08 18:06
    Galoppino - 116 interventi
    Beh, sì, ma il titolo è italiano però, quello originale è tutto diverso (toolbox murders) ed è stato modificato anche nel remake che si chiama la casa dei massacri. Toolbox murders era più bello perché faceva riferimento agli attrezzi usati dall'assassino, tutti contenuti in una scatola appunto degli attrezzi.
  • Discussione 124c • 15/12/08 18:12
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Finzi ebbe a dire:
    Beh, sì, ma il titolo è italiano però, quello originale è tutto diverso (toolbox murders) ed è stato modificato anche nel remake che si chiama la casa dei massacri. Toolbox murders era più bello perché faceva riferimento agli attrezzi usati dall'assassino, tutti contenuti in una scatola appunto degli attrezzi.

    Ai tempi, non si usavano molto i titoli originali, purtroppo.
  • Homevideo Undying • 16/12/08 02:17
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Purtroppo su youtube e' stata eliminata.
    Devi vedere se c'e' qualcosa dopo che la ragazza e' stata colpita la prima volta oppure se si ferma subito e si vede il quadro insanguinato (io ricordo lei che cade e si va a "sedere" sul cestino di legno morendo)


    Recuperata la scena della pistola sparachiodi, protagonista dell'impressionante sequenza masturbazione/omicidio (vittima Victoria Perry).

    Notare l'ottima sound-track, realizzata per contrapposizione dolcezza/crudeltà (tipo Cannibal Holocaust o La Casa Sperduta nel Parco) ...

    Solo un appunto: ma come si fa ad eliminare l'unica sequenza (da antologia del cinema thriller) che rende il film meritevole d'esser visto/acquistato?

    La DNC ha toppato di brutto...
    Ultima modifica: 16/12/08 10:30 da Undying
  • Homevideo Ciavazzaro • 25/04/09 11:53
    Scrivano - 5591 interventi
    Trasmesso qualche mese fa da Canale Italia (una rete regionale che si puo' vedere anche al canale 883 di sky),purtroppo non sa in quale versione,ma a occhio e croce direi che non e' quella del dvd.
  • Curiosità Undying • 3/10/09 02:02
    Risorse umane - 7574 interventi
    L'apripista sui film con killer "attrezzati"

    Benché non possa dirsi pellicola totalmente riuscita, principalmente a causa di un secondo tempo senza ritmo e privo di sviluppi narrativi, Lo squartatore di Los Angeles può, perlomeno, vantare (se così vogliamo dire) un primato, ovvero quello di essere stato il primo film a proporre la figura di un maniaco all'opera con utensili.
    Driller killer, The carpenter, Nail Gun massacre e via di tal attrezzatura, sono successivi al prodotto diretto da Dennis Donnelly.
  • Homevideo Ciavazzaro • 27/11/10 20:53
    Scrivano - 5591 interventi
    La versione trasmessa da fantastika è uncut:

    http://fantastikatv.tk/
  • Discussione Buiomega71 • 30/11/21 22:24
    Consigliere - 25999 interventi
    Patrick Bateman lo cita come un "capolavoro" in American Psycho di Bret Easton Ellis