A causa di una pietra magica, nel 1984, Wonder Woman se la deve vedere con un guru della televisione esaltato, un'archeologa che si trasforma in donna ghepardo e il ritorno del pilota Steve Trevor, morto nel film precedente. La regista si concentra sulla storia d'amore fra Diana e Steve, trascurando le scene d'azione (che sono poche, ma belle), i nemici che ne escono caricaturali e imbarazzanti (Pascal col toupet alla Trump e la Wiig/Cheeta che sembra una comparsa di Cats) come quelli dei Superman con Christopher Reeve (citati anche quelli). Avrebbero giovato dei tagli qua e là.
MEMORABILE: Gal Gadot che omaggia la Wonder Woman televisiva di Lynda Carter, i due scontri con Cheeta; La scena durante i titoli di coda.
Disastroso sotto tutti i fronti. Una pietra è in grado di far accadere i più impensabili eventi, ma inspiegabilmente Trevor torna con il viso di un'altra persona (a nulla serve né convince la giustificazione di Diana di vederlo come da giovane). E' interessante il villain Maxwell Lord (bravo l'attore Pedro Pascal) presentato una volta tanto come un antagonista tutto sommato insicuro (non il solito spaccone); analoga scelta per Barbara (interpretata da Kristen Wiig), la cui trasformazione completa in Cheetah ha una resa di cgi deludente. Troppi ralenti. Discutibile la morale di fondo.
La trama è di una semplicità disarmante: un oggetto magico di oscura provenienza è in grado di esaudire i desideri di chi lo maneggia e così Diana riporta in vita l'amato, la sua collega sfigata si trasforma in una superfemmina rancorosa, un imbonitore televisivo diventa... il genio della lampada. Baracconata quanto il precedente capitolo ma meno irritante per la minore pomposità: Pascal fortunatamente non si prende troppo sul serio, al contrario di Gadot, gran gnocca tetragona, e la faccenda dei desideri ha risvolti simpatici, anche se l'epilogo fa cadere le braccia.
Sequel di Wonder Woman, che dal confronto ne esce come un capolavoro. Trama piuttosto tirata per i capelli con uno svolgimento decisamente banale. La Wiig è tutt'altro che convincente nei panni della "cattiva". Regia di Patty Jenkins ed effetti speciali apprezzabili. Poteva durare di meno, quasi due ore e mezza sembrano un'eternità, nonostante non ci si annoi.
Pascal in versione simil-Trump è l'unico lato positivo di un film che avrebbe potuto salvarsi imboccando pienamente la strada del trash, magari trascinando con sé il resto della Justice League. Invece dobbiamo sorbirci la storia d'amore dai risvolti discutibili (anche mai quanto le scene d'azione nel deserto) e una Wiig/Cheetah che ripropone sempre sé stessa anche in un ruolo da cattiva. Gal Gadot ormai confermata per la nuova stagione di Occhi del cuore.
Wonder Woman negli anni Ottanta è alle prese con un amuleto che esaudisce desideri in versione Faust. Ritorna il ganzo del film precedente mentre un reaganista mancato scatena il finimondo. C'è anche un'antagonista femminile che prevedibilmente, data la premessa, vira da Cenerentola a femme fatale. Peggio del precedessore, il film appare una melensa baracconata che sfiora il nonsense in più momenti. Pascal per fortuna strappa qualche sorriso, ma ahinoi spesso i film DC appaiono i parenti poveri (di idee) dei Marvel (non che lì ci siano capolavori, ma almeno si sta al gioco).
MEMORABILE: "Cosa desideri di più?"... si rimpiange ampiamente il Lucifer dell'omonima serie televisiva.
Brutta cosa l'invidia e l'incontentabilità; e a quanto pare, le conseguenze di tutto ciò possono essere funeste. Purtroppo però questa pellicola è funestata anche da una sceneggiatura di rara pochezza, dalla noia, dall'inutile verbosità, da ritornanti amorosi entusiasti degli anni 80 e da scene d'azione col contagocce in un mare di celluloide che qualcuno avrebbe dovuto sforbiciare. Il risultato è un polpettone piuttosto indigesto con solo qua e là qualcosa di decente. Velo pietoso sul finale. Evitabile.
MEMORABILE: La gara all'inizio; Wonder Woman versione dorata volante contro la "ragatta" isterica...mah; L'omaggio nei titoli di coda.
Pessimo sequel di un film già poco memorabile. Regista e autori davvero poco ispirati in un lavoro che riecheggia senza alcuna originalità l’estetica dei film di super eroi degli anni 80, uno in particolare. Il limite principale è la storia, di un’imbarazzante banalità, realizzata senza ritmo e di una lunghezza spropositata. Poco convincenti anche gli effetti speciali e le prove degli attori, con una protagonista spenta e un Pedro Pascal qui pessimo. Da evitare con cura.
Gli anni '80 come un trash park e personaggi folkloristici, per continuare a omaggiare le avventure della supereroina destinata con maggior fortuna alle buone prove di Snyder, distanti dalla giostra della Jenkins. Dispiace infatti che l'invitante presentazione offerta dal torneo amazzone iniziale e i successivi effetti speciali al lazo catarifrangente si mischino a ritorni sentimentali lattiginosi (Pine goffo, tra lo sfigato e la palla al piede) e "pietre di Aladino". Sopportabile Cheetah, la collega ghepardizzata. Stacchi di coscia della Gadot a parte, si poteva omaggiare meglio.
MEMORABILE: La furbata della piccola Diana; Maxwell Lord che promette di donare un televisore di (addirittura) 19" a Diana; Le amazzoni, sempre un po' tutte.
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Il film è uscito solo in streaming e forse la locandina meriterebbe la home page.....
DiscussioneZender • 23/02/21 17:07 Capo scrivano - 48854 interventi
Io lo metto, solo mi piacerebbe un giorno capire da cosa si decide di metterlo in homepage o no, visto che ormai tutti i film escono solo in streaming...
Io lo metto, solo mi piacerebbe un giorno capire da cosa si decide di metterlo in homepage o no, visto che ormai tutti i film escono solo in streaming...
hai ragione, non c'è un criterio univoco, in questo caso è un film ad alto budget che era destinato al cinema per cui l'uscita in streaming dal punto di vista commerciale ha la sua importante, in termini di visibilità intendo ....
Homevideo124c • 12/03/21 18:39 Contatti col mondo - 5193 interventi
Film che esce in DVD e Blue-Ray, proprio oggi, 12 marzo: