L'altra faccia, negli Anni Ottanta, dell'action spettacolare con implicazioni spazio-temporali: se Terminator veniva dal futuro, gli highlander arrivano direttamente dalla Scozia degli anni che furono. Quello che è comune a Schwarzenegger e Christopher Lambert è una certa inespressività dei loro eroi, giustificabile e utile nel primo caso, meno nel secondo: Lambert non cambia sguardo dall'inizio alla fine del film, con la conseguenza di rovinarne buona parte del fascino. Non per niente le scene migliori sono quelle con Sean Connery, ambientate negli splendidi paesaggi erbosi delle highlands. I rimandi al passato...Leggi tutto sono comunque frequenti (anzi, i passaggi da un'epoca all'altra sono spesso splendidi esempi di "montaggio creativo") e l'idea di bilanciare il film - accentuandone la componente fantasy- dividendosi quasi equamente tra passato e presente, permette di spezzare una monotonia di fondo piuttosto inevitabile, vista la povertà della sceneggiatura. La parte del leone la fa la regia di Russell Mulcahy, visivamente suggestiva e attentissima ai colori e i giochi di luce della fotografia (il background da videoclipper di Mulcahy, già preponderante nel precedente RAZORBACK, è evidente). Peccato che vengano così mal sfruttate le splendide musiche dei Queen ("Princess of the Universe" sui titoli di testa, l'immortale, lei sì, “Who Wants to Live Forever" a commento di una scena agreste e le altre inserite qua e là come sfondo fuori luogo) per lasciar spazio a quelle più anonime di Michael Kamen, tanto che l'ultimo duello manca dell'epicità necessaria. Nel complesso un successo comprensibile solo per l'epoca in cui venne girato. Oggi HIGHLANDER appare molto più prosaico e grossolano di un tempo, ma è un'impressione comune a tanti altri celebrati classici "da cassetta" degli Ottanta.
Ecco un altro dei miei film preferiti, sicuramente il migliore mai interpretato da Chris Lambert (qui veramente poliedrico). Una storia fantastica, eccezionale, con una colonna sonora immensa (Queen) e un cast certamente non notevole ma composto da ottimi elementi (Connery, Brown). La vita dell'immortale MacLeod attraverso i secoli, con tutte le sue conseguenze, fino ad arrivare al giorno dell'adunanza. Bellissima la frase che imperversa nel film: "ne rimarrà soltanto uno!". Capolavoro assoluto.
la particolarità del film è tutta concentrata sull'equilibrio tra passato e presente parallelo a quello tra action movie e fantasy. Senza dubbio meritano molto di più le scene ambientate nella vecchia Scozia guerriera (paesaggi e fotografia stupenda), sebbene anche i combattimenti urbani del presente non siano male. Accompagnato dalle splendide musiche dei Queen (che però non vengono messe bene in evidenza) il film ha qualche lacuna pesante nella sceneggiatura, ma risulta lo stesso molto avvincente. Il Kurgan è il mio cattivo cinematografico preferito.
Bel film con una trama originale e stimolante. A livello di fantasy sicuramente uno dei migliori e, mi ripeto, più per merito dell'idea di base che della realizzazione in sè. Gli attori sono bravi, su tutti Clancy Brown che ha il volto veramente adatto per impersonificare un cattivo d'annata (lo si è visto tale anche in Le ali della libertà). Bene anche Connery. Lambert gioca in casa con un ottimo personaggio cui lui, con la sua recitazione, aggiunge ben poco. Il suo sguardo magnetico prima stupisce (positivamente) poi stufa.
Il genere fantasy non rientra tra i miei preferiti e il soggetto di questo film non fa certo eccezione alla regola, però il film è realizzato bene (le affascinanti highlands scozzesi sono fotografate in modo egregio) e Sean Connery dona il giusto grado di simpatia al suo personaggio. Tra i due grandi rivali a livello di interpretazione stravince Clancy Brown rispetto al modesto Christopher Lambert. Non male ma i vent'anni e passa che ha sul groppone si fanno sentire (ma pure all'epoca non era certo un capolavoro).
Discreto esempio di cinema fantasy ha avuto forse un successo spropositato rispetto al suo valore artistico, alquanto modesto. Il film risulta infatti ripetitivo con scene di battaglia che si ripetono con poche varianti. Gli aspetti positivi sono da ricercare nella bella fotografia dei paesaggi scozzesi e nella carismatica interpretazione di Connery, che supera di gran lunga lo scipito Christopher Lambert. Ha avuto alcuni sequel dal valore artistico assolutamente trascurabile.
Una storia a metà tra passato e presente, un soggetto coinvolgente (anche grazie ai Queen e a "Who wants to live forever") e nobilitato dalla presenza di Sean Connery: si nota la differenza tra la parte con lui e quella senza. Lambert è al meglio delle sue pur limitate capacità recitative. Notevoli paesaggi, sapore di vita agreste ma il resto della fotografia, nelle ambientazioni moderne, appare migliorabile. Effetti speciali nella media.
Buon primo capitolo di una saga che ha sfruttato le sue potenzialità anche in una serie televisiva, ma che doveva fermarsi qui. Oltre a Connery ineccepibile, molto bravo Christopher Lambert nel ruolo dell'ultracentenario. Buone le scene di violenza e la nemesi di Lambert, da vedere.
MEMORABILE: I momenti in cui l'highlander prende le "anime" delle sue vittime (altri highlander) a cui taglia la testa.
Un film che è invecchiato proprio male. Al di là degli effetti speciali che sono assolutamente ridicoli rispetto alla media del 2008 (nella scena della redenzione finale, oltre al penoso effetto "vortice", si vede persino uno dei fili usati per far "levitare" il protagonista...), "Highlander" ha perso tutto il suo fascino e mostra il fianco a una sceneggiatura così così e ad attori quasi irritanti (persino Connery riesce a innervosirmi). Colonna sonora dei Queen che ha superato ogni limite di tollerabilità auditiva.
Solo uno rimarrà: e per arrivarci gli immortali dovranno combattere tra loro attraversando i secoli. Saga epica che sfiora questioni profonde (la vita, la morte, il tempo) senza intaccare il vero cuore del film, che è la spettacolarità: una storia d'azione e violenza, di sfide individuali, di fiducia e tradimento. Belli alcuni paesaggi, alcune sequenze e alcuni effetti speciali. Il polso del regista è forte nei duelli, mentre mostra minor vigore nei raccordi. Magnetico Connery, accettabile (ai limiti del minimo indispensabile) Lambert
Uno dei film più cult e più cool di tutti gli anni 80. Rivisto oggi qualcosa rimane (quasi tutto a dire il vero, ai tempi ne ero un fan sfegatato), cioè la sua splendida forma, ancora attualissima (e infatti molto avanti per quando fu realizzato). Dove fa un po' cilecca è nella sceneggiatura piuttosto inconsistente e facilona, che ridotta all'osso è davvero esigua. E poi c'è il villain Kurgan e il grande Connery! Le musiche dei Queen invece hanno reso. Ma dove davvero ancora esalta è negli splendidi raccordi temporali (l'acquario che diventa un lago, ecc.)
Discreto film fantastico che, anche se un po' invecchiato, è caratterizzato da una storia non male che si lascia seguire con un certo piacere e che, tutto sommato, riesce ad avvincere. Peccato per una regia un po' abulica e non particolarmente ispirata. Il tutto impreziosito dalla presenza, magnetica, di Sean Connery e dalla bellissima colonna sonora dei Queen.
Credo che questo film abbia un valore speciale solo per quelli che, magari da bambini, l'hanno visto negli anni '80. Infatti oggi il film è invecchiato piuttosto male, presenta molti stereotipi del periodo storico, ma credo rimanga comunque un interessante fantasy con molte sequenze degne di nota (in particolare i duelli a suon di spada). Stile spesso da videoclip, musiche dei Queen memorabili anche se un po' pacchiane, effetti speciali ormai datati ma per l'epoca efficaci. Lambert non è un grande attore, ma in qualche modo questo ruolo rimane suo.
MEMORABILE: "Ne rimarrà soltanto uno"; L'arrivo del cattivo in città.
La storia si ripete, per gli immortali che combattono lungo i secoli per conquistare il Premio. Ne resterà uno solo, Lambert aka Conor McLeod, che centra il ruolo della vita, infatti poi non farà più nulla di significativo. Lo affianca il solito Connery sprizzante fascino e ironia. Spettacolare e innovativo per i tempi, con una colonna sonora pop-rock leggendaria, coniuga un tema interessante con azione, effetti speciali e un po' di ironia qui e là. Film di culto per la mia generazione. Gimme the Prize!
MEMORABILE: McLeod fa scudo a una bimba ebrea, prende una mitragliata nazista, cade, le strizza l'occhio e dice: "è una specie di magia" (it's a kind of magic).
Visivamente magnetico, per non dire incantevole. E ciò, in primo luogo, a causa delle suggestive location scozzesi naturali -e naturalmente- sospese nel tempo per l'intriseca qualità di luoghi immuni al "cattivo gusto" della civiltà. Ma per il resto il tema fiabesco (pur suggestivo) dell'immortalità e - più in generale - l'intera messa in scena, concilia in più occasioni la noia ed evoca a dominio del tutto, l'inconsistenza. Caratteristica, quella della bella confezione, senza contenuto, tipica di Russell Mulcahy, regista che può contare su un buon parco titoli di uguale cedevolezza narrativa.
Questo film ha due principali meriti: impatto visivo magnifico (specie nella prima perte) e una colonna sonora rock a dir poco azzeccata (firmata Queen). Per il resto presenta qualche momento di noia e una trama originale ma forse non benissimo sfruttata. È comunque un cult, tanto che la parola "highlander" è entrata nel linguaggio comune come sinonimo di immortale (letteralmente vorrebbe dire: "abitante delle Highlands" scozzesi...).
Cult degli anni ottanta: parte da un'idea (all'epoca) molto originale e si snoda attraverso continui rimandi dal passato ai giorni nostri per raccontare la vita di un immortale, con le sue frustrazioni e i suoi dolori. Epico, spettacolare e con musiche (dei Queen) entrate nella storia. Ottimi i duetti fra Lambert e Connery; con 4 sequel inferiori ma comunque godibili.
Visivamente elettrizzante (il videoclipparo Mulcahy raggiunge soluzioni visive ancora sorpredenti) ma non banale sotto il profilo narrativo, con un'originale (e assai imitata, vedi Lost) strittura a flashback, un mix unico di fantasy, action-thriller e romanticismo e una riflessione struggente sull'immortalità e le sofferenze che comporta. Ottimi costumi e fotografia. Mitica la soundtrack by Queen e Michael Kamen. Effetti speciali deboli già per gli standard di allora, ma riscattati dalle coreografie dei duelli. Intramontabile.
MEMORABILE: Il primo duello. La morte di Heather sulle note di Who Wants to Live Forever.
Un film eccessivo, ripetitivo e casinista, riscattato unicamente dalle belle location scozzesi e dalla colonna sonora dei Queen (molto bella, anche se forse non la più adatta). A volte raggiunge il ridicolo involontario. A poco serve la presenza di un bravo attore quale Sean Connery, che anzi a tratti diventa sgradevole. Uno dei tanti film che sono invecchiati male, ma molto male.
Anch'io ero un fan sfegatato di questo film quando lo vidi per la prima volta (ah, naturalmente trovavo e trovo tuttora ridicoli e grotteschi i vari sequel!). Bellissima la trama romantico-avventurosa, che me lo fa accostare ad altre pellicole che amo, come per esempio Ladyhawke. A mio giudizio - e non mi importa se qualche davinottiano afferma esattamente il contrario - non ha perso un grammo del suo intenso fascino e del magnifico impatto visivo. Un film affascinante, attualissimo, uno dei miei preferiti degli anni 80 e di sempre.
Rivisto adesso Highlander non mi fa la stessa impressione del 1992. È un cult movie abbastanza approssimativo, portato avanti dall'inespressivo Lambert, salvato da Connery con un personaggio splendido e dall'inquietante Clancy Brown. Il doppiaggio li aiuta non poco, imbroccando traduzioni e frasi memorabili (se non divertenti) e anche le scenografie funzionano; poi ovviamente, c'è la grandissima soundtrack dei Queen. Il finale invece, oggi come allora, lascia alquanto perplessi. Insomma, i pregi superano tranquillamente i difetti, ma non è un capolavoro...
MEMORABILE: "Sciao! Sono Candy!" "E scommetto che sei dolce..."; "Tu hai i modi di una capra e puzzi come un letamaio!"
Film epico e magico, con la colonna sonora dei Queen, supportato da un poker d'attori fantastico (Christopher Lambert, Sean Connery, Roxanne Hart e Clancy Brown) e da flashback azzeccati. Un viaggio fra passato e presente con imortali che camminano sulla Terra e si battono per la "ricompensa". Christopher Lambert, dopo il suo Tarzan, trova il personaggio cinematografico della sua vita, Connor Mc Leod, un anti-eroe romantico che soffre di solitudine. Sean Connery è sempre il "solito" mostro di bravura, ma è Clancy Brown a rubare la scena.
MEMORABILE: Kurgan: "Tu sarai sempre più debole di me, Highlander"..."Meglio bruciare subito, che spegnersi lentamente"..."Ne resterà soltanto uno!"
Un buon uso dei flashback e location azzeccate, una sceneggiatura ben scritta e una storia che ha un alone di epicità. Pregi a livello programmatico che avrebbero potuto portare ad un film ben migliore, vista anche la colonna sonora targata Queen. Invece le coreografie nei duelli di spada sono di una piattezza deprimente, Lambert è espressivo quanto un tonno e Connery in costume stile gay pride non merita commenti. Effetti digitali primordiali ed effetti speciali "meccanici" alquanto grezzi: il trucco si vede sempre troppo.
MEMORABILE: Il duello d'onore ubriaco; l'incontro in chiesa; la corsa in auto (anche per la troupe sul furgone ben visibile...)
Un fantasy di grande successo, con un soggetto affascinante e una solida regia di Mulcahy, qui particolarmente felice nel valorizzare gli elementi della storia e le interpretazioni dei protagonisti (perfino di Lambert). Giustamente spettacolare, con una sceneggiatura senza troppi orpelli, è quello che si può definire un intrattenimento di serie A. Diversamente dai numerosi sequel che hanno poi fatto scempio dell'idea originale.
Mi fece una bella impressione all'epoca della sua uscita, a parte la colonna sonora troppo ridondante (lo confesso, non sono una fan dei Queen), ma non ha retto alla prova del tempo. Non è tanto la modestia degli effetti speciali, già allora non eclatanti, a balzare agli occhi, quanto la convenzionalità con cui si dipana la trama, pur partendo da un soggetto tanto affascinante, e la scarsa espressività del protagonista. Si salvano, oltre a qualche duello, Connery in virtù del proprio carisma ed i paesaggi scozzesi per merito di madre natura.
Sospensione dell'incredulità: in pochi casi come in questo se ne deve fare un uso così massiccio. Infatti, a partire dalla storia di base (per finire con Christopher Lambert) tutto è così inverosimile che in teoria il film avrebbe ben poche chance. In pratica invece no: complici Sean Connery, i Queen, una regia spesso grezza ma pregevole e piena di buone idee, ambientazioni meravigliose e un villain difficilmente dimenticabile, Highlander finisce dritto dritto nella lista dei principali film-simbolo degli anni '80. Buon per lui.
MEMORABILE: Tutti gli “stacchi” da un'epoca all'altra, in particolare il primo: il soffitto del parcheggio diventa il terreno delle splendide Highlands!
Il film, oggi, non sembra tanto immortale come il protagonista. Non solo gli effetti speciali sono al limite della decenza, ma anche la sceneggiatura lascia un po' a desiderare, finendo con l'annoiare per lunghi tratti. Il personaggio di Connery resta confinato in un flashback mentre invece avrebbe meritato un maggiore risalto. Da dimenticare gli altri highlander, debellati con estrema facilità dal cattivo di turno. Rimane comunque una bella storia da raccontare, con qualche scena memorabile e le musiche dei Queen. **!
Cult degli anni 80, merito anche della presenza dei mitici Queen nella colonna sonora, discretamente saccheggiato negli anni successivi. Originale per l'epoca, rivisto oggi se ne possono apprezzare tutti i limiti e soprattutto certe grossolanità dovute ai mezzi disponibili in quegli anni. Discreto il cast, su tutti Connery ma anche il Kurgen/Brown, mentre probabilmente è proprio Lambert a offrire la performance peggiore. Buono il montaggio con inserimenti intelligenti dei flashback, parti integranti della storia. Lo rivedo sempre con piacere.
Probabilmente il miglior Lambert di sempre per questo film diventato cult. Spettacolare, avvincente senza pause. Racconto ben sviluppato che, con i frequenti flashback, non lascia nulla al caso riguardo la storia. Nonostante la caratterizzazione del personaggio ci sono molti spunti di riflessione. Colonna sonora azzeccatissima dei Queen.
Tra i film degli anni '80 è un titolo che va segnalato sicuramente perché contiene molte cose buone che lo fanno diventare, a torto o a ragione, un cult. Il valore del film vale il successo ottenuto? Secondo me no. Pur potendo contare su un Connery che è un piacere per gli occhi ogni volta che appare (un Brown, un marcantonio di uomo che nel ruolo di antagonista se la cava bene) e sulle splendide highlands scozzesi, cede il passo proprio là dove serve: sul protagonista. L'indefinibile Lambert è qui al suo massimo, ma il punto interrogativo resta.
Basterebbe l'intro (con l'assordante pezzo dei Queen che sfuma) nell'arena del wrestling, poi nel poderoso duello (con decapitazione) nel parcheggio sotterraneo per consegnarlo ai posteri. Sorta di Scanners in chiave favolistica (gli immortali al posto dei poteri della mente, che si nascondono tra noi e si combattono) impreziosito dai ricercati virtuosismi di un Mulchay in stato di grazia assoluta. Pagano pegno qualche ingenuità fumettosa e certe concessioni videoclippare, ma l'omaggio fantasy ai Duellanti scottiani e l'apparato visivo lo relegano a cult.
MEMORABILE: Kurgan in chiesa (in odor di blasfemia): "Mamma!"; Il fanatico "giustiziere" reduce del Vietnam; L'incontro tra Kurgan (spada in mano) e la prostituta.
Film fantastico ed epico ben ritmato e accompagnato (quasi) sempre da un valido commento sonoro. La prova degli interpreti è convincente (Connery su tutti) ma Brown rimane ancor più impresso. Sotto Lambert, pur in una delle sue prove migliori (sic). Felice anche la scelta degli affascinanti paesaggi scozzesi. All’epoca ricordo che mi impressionò parecchio, certo più di oggi (colpa degli occhi disincantati nel tempo acquisiti).
Buon fantasy-action, che può contare su un cattivo azzeccato (in chiesa "Padre sono un verme" e in auto, con donna terrorizzata, è da applausi), su un Connery (seppur per breve tempo) carismatico come sempre e su un Lambert che, nonostante la faccia da bamboccio, riesce comunque a risultare sopportabile. I salti indietro sono i momenti più azzeccati della pellicola, anche perchè rappresentano i periodi migliori-peggiori dell'eterna vita del protagonista. Qua e là rallenta (si poteva sforbiciare), ma merita la visione, nonostante gli effetti siano ormai datati.
MEMORABILE: In passato non morire mi causava "qualche" problema con parenti e non; Il cattivo a Connery "Stasera dormirai all'inferno"; La resa dei conti.
Colpiscono i tipici colori rosa pastello (e altri) che tanto caratterizzarono visivamente gli anni '80 e che ora danno la misura di quanto risulti "stinto" questo fantasy dal successo al botteghino non indimenticabile. L'eterna lotta fra bene e male si condensa su personaggi immortali che i vari tempi storici vedono come protagonisti-simbolo, mentre le speciali spade segnano i loro destini.
Ne rimarrà soltanto uno. Impossibile dimenticare questa singola frase, che ci accompagna durante la visione del film. L'ultimo immortale è una storia molto semplice che però funziona perché ben costruita sia dal profilo storico-narrativo (molto funzionali i flashback del passato del protagonista) sia sotto quello dell'azione vera e propria. Lambert non è forse il massimo dell'espressività ma non se la cava comunque male nei panni dell'hHighlander. Colonna sonora da oscar.
La vera forza del film è rappresentata dagli ambienti, quelli fumosi di una notturna New York e quelli verdi delle desolate terre scozzesi. Fondamentale, poi, è la forza archetipica dei personaggi protagonisti. A spiccare è senza dubbio l'antagonista Kurgan che, col suo volto, la sua voce e le sue frasi tanto simili a sentenze, rimane impresso più di ogni altra cosa. La colonna sonora dei Queen e l'incastro fuori dal tempo di passato e presente danno al film un tocco di magia in più. Fiabesco.
Una delle maggiori icone degli anni 80 ma, rispetto a molti altri cult di questo periodo, non è riuscito a reggere allo scorrere del tempo, risultando quindi invecchiato piuttosto male sotto diversi punti di vista; sotto accusa ci sono principalmente gli effetti speciali e i vari combattimenti. I continui salti temporali alla lunga stancano, mentre non lo fa mai la bellissima colonna sonora dei Queen, che è la cosa migliore del film. Prima o poi deve essere comunque visto da tutti.
La storia è ben pensata e fino a un certo punto trascina. La scarsa vena di Lambert sminuisce l'interesse. Cede un po' troppo nel romantico e se non fosse per la colonna sonora dei Queen non caricherebbe più di tanto. Le migliori scene sono quelle in cui è presente Sean Connery. Belle le immagini che svelano gli angoli della Scozia e da salvare c'è anche l'antagonista: curioso, simpatico, cattivo e profano.
Chi vuole vivere per sempre? L'immortalità, agognata da molti, diventa una condanna, che alla fine... Il film è una sequenza di fluidi flashback tra passato e presente, accompagnati da musiche ora struggenti ora hard rock (Queen forever). Splendide location, soprattutto le Highland scozzesi. Connery, come sempre bravissimo, impersona alla perfezione il "pavone spagnolo", ma il fascino dei cattivi è sempre più attraente. Film immancabile.
MEMORABILE: Tutta la colonna sonora; Il flashback nazista; L'esplosione di tutte le vetrate dopo il duello.
Non esente da difetti (oggi più evidenti che allora), ma sempre a suo modo affascinante. La storia è valida, lo script poteva essere migliore; ottime le sequenze ambientate nel passato, quelle con Connery su tutte; un po' meno quelle nel presente, specialmente quando si concentrano sulla forzata love story fra il monoespressivo Lambert e la Hart. Bei combattimenti, musiche dei Queen generazionali, effetti speciali cheesy con effetto nostalgia a mille. Brown nei panni del Kurgan è uno spettacolo e una delle principali ragioni per vedere il film.
MEMORABILE: Il duello fra Connery e il Kurgan; La morte di Heather con "Who Wants to Live Forever" in sottofondo; Le follie notturne del Kurgan; Il duello finale.
Buon film, ma che soffre il passaggio dalle splendide scenografie scozzesi alla New York degli anni '80, una prova sin troppo sopra le righe di Clancy Brown e soprattutto un continuo uso di battutine spiritose che con l'atmosfera del film poco hanno a che fare. In generale comunque è un'opera godibile, con alcune scene di grande impatto e un'ottima fotografia. Grande Sean Connery, svetta in un cast non sempre all'altezza. Fa riflettere. D'altronde, chi vuole vivere per sempre?
Un appartenente all'antico clan scozzese dei MacLeod è arrivato fino all'epoca contemporanea perché immortale. Film iconico degli '80 che risponde alla passione dell'epoca per l'epicità, la storia, ma anche il fantastico. Regia equilibrata, sceneggiatura principale (che può ricordarci Terminator, love story compresa) sapientemente costellata di flashback sul passato scozzese di Lambert (e altre epoche intermedie) il tutto ricostruito tra le suggestive atmosfere delle Highlands. Connery dà la marcia in più. Anche la pellicola è "immortale".
MEMORABILE: La superba e indimenticabile interpretazione di Connery; La Scozia antica, le Highlands; L'epicissima OST dei Queen.
Storia che si dipana tra la Scozia del Cinquecento e la New York moderna e il contrasto è riuscito. Christopher Lambert funziona sia come scozzese medievale con il kilt e i capelli lunghi, sia come ragazzo anni Ottanta. Bravo anche l'antagonista Clancy Brown con il suo aspetto imponente. Non manca un buon Sean Connery in eleganti abiti rinascimentali. La trama si lascia seguire ed è alquanto originale, seppur con vari luoghi comuni nello svolgimento. Le ambientazioni tra le Highlands sono suggestive (la scenografia della torre ricorda Frankenstein).
Nella terra vivono degli uomini immortali, o quasi. Non invecchiano, non si ammalano e guariscono da qualsiasi ferita, ma muoiono se gli viene staccata la testa. Destinati fin dalla nascita a contendersi una ricompensa, questi combattono per sterminarsi. Il film tocca tantissimi generi: il romantico, il drammatico, lo storico, l'avventura e ovviamente l'azione. Il protagonista (Lambert) è ben riuscito e l'antagonista ancora di più! Un cult assolutamente da vedere. Colonna sonora dei Queen.
MEMORABILE: Verso il finale in chiesa; L'incontro tra il Kurgan e Macloud prima dello scontro finale.
Chi lo scopre oggi lo troverà raffazzonato, tendente al noioso, con evidenti buchi di sceneggiatura e un protagonista monoespressivo. Dispiace perché per chi come lo ha visto al tempo del suo rilascio, il fascino e i lati positivi lo avevano nel complesso fatto diventare un cult, che però purtroppo invecchia male. Fortunatamente ci sono Connery e (in parte) Brown. Le musiche dei Queen aiutano molto, soprattutto in alcuni passaggi. Altalenante, ma non si può non volergli bene, se hai superato gli anta.
MEMORABILE: Le riprese nelle Highlands; Le musiche dei Queen; I salti temporali; Taglio delle riprese e luci.
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Discussione124c • 4/06/12 16:13 Contatti col mondo - 5190 interventi
Raremirko ebbe a dire: Gestarsh99 ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Sapete che fine ha fatto Clancy Brown, il Kurgan di questo film?
Sembra sia ancora in attività e che abbia preso parte a Cowboys and Aliens, Lanterna Verde e al remake di Nightmare.
Non c'è pure in Highlander 2?
No, lì il cattivo è Michael Ironaside, nel ruolo generale Katana.
DiscussioneRaremirko • 4/06/12 16:22 Call center Davinotti - 3863 interventi
124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Gestarsh99 ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Sapete che fine ha fatto Clancy Brown, il Kurgan di questo film?
Sembra sia ancora in attività e che abbia preso parte a Cowboys and Aliens, Lanterna Verde e al remake di Nightmare.
Non c'è pure in Highlander 2?
No, lì il cattivo è Michael Ironaside, nel ruolo generale Katana.
124c, Connery nel 2 è solo di supporto, o cmq on screen si vede abbastanza (come nel primo)?
Discussione124c • 4/06/12 16:24 Contatti col mondo - 5190 interventi
Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Gestarsh99 ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Sapete che fine ha fatto Clancy Brown, il Kurgan di questo film?
Sembra sia ancora in attività e che abbia preso parte a Cowboys and Aliens, Lanterna Verde e al remake di Nightmare.
Non c'è pure in Highlander 2?
No, lì il cattivo è Michael Ironaside, nel ruolo generale Katana.
124c, Connery nel 2 è solo di supporto, o cmq on screen si vede abbastanza (come nel primo)?
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 11 novembre 1988) di Highlander - L'ultimo immortale:
Sono andato a ricercare,perchè non me lo ricordavo sono sincero.
Ho fatto un errore nello scrivere la curiosità,
Brown stava quasi per rifiutare a causa del
make-up (aveva un'allergia che poteva dargli problemi),ma alla fine decise di accettare.