Se ancora non vi siete stancati dell'eterna lotta tra uomini e vampiri che si combattono tra le luci azzurrate delle metropoli in notturna, BLADE è il film per voi: riprendendo in mano tematiche già affrontate, Stephen Norrington cerca almeno di dar loro una certa dignità offrendo sì quello che il pubblico vuole (combattimenti feroci a colpi di pistole e kung-fu, splatter ed effetti speciali a profusione), ma mettendo in scena una storia costruita con una certa cura. Almeno nella sua prima mezz'ora, durante la quale ci vengono presentati il mezzosangue Blade (uno statuario Wesley Snipes) e il suo antagonista Frost (Stephen Dorff) si capisce che dietro a tanta action...Leggi tutto c'è almeno la parvenza di un plot studiato. Poi ovviamente le buone premesse verranno accantonate per lasciar spazio ai soliti scontri ripetitivi (per riprendere il tutto nell’apocalittico finale), ma la mano di un buon regista si sente e la monolitica espressività di Snipes ci risparmia le battutine sciocche alla Stallone/Schwarzenegger. Detto della buona fotografia che inquadra il film in una spettrale luce blu, delle musiche molto “trendy” di Mark Isham ben supervisionate da Dana Sano, resta da rimarcare la sensazionale bravura degli effettisti, che abusando (com'era ovvio) delle nuove tecniche digitali, inventano esplosioni di sangue incredibili, disgregazioni umane già viste ma sempre di grande impatto e un finale con almeno un paio di trovate da urlo. Niente di nuovo, insomma (e forse due ore sono troppe!), ma la regia di Norrington fa salire il film sopra la media.
Altro film di vampiri, ma stavolta a combatterli non c'è un essere umano dotato di crocefisso e acqua santa ma un essere metà uomo e metà vampiro, che unisce i pregi migliori delle due razze. Denominato "il diurno", ha la possibilità di vivere anche di giorno e sposa la causa del genere umano combattendo i mostri a suon di colpi di katana. Ottimo film, pieno d'azione, con coreografie belle e spettacolari e ottimi effetti visivi. Grande Wesley Snipes. Da vedere.
Un bel film sui vampiri affrontato in maniera originale e alternativa e ispirato a un fumetto Marvel di scarsa fama. Alcune idee sono veramente molto belle, come il concilio dei vampiri e il mostro enorme che viene folgorato. Le scene d'azione sono tutte ben curate, come anche gli scenari e tante altre cose. Vale la pena vederlo.
Azione e divertimento puro, mi son quasi esaltato. Nonostante ami i vampiri temevo la solita baracconata inutile e invece Wesley Snipes è in stato di grazia, Stephen Dorff è bravissimo come cattivo cool, Udo Kier è sempre un bel veder e Kris Kristofferson sembra uno "snake" Jena Plissken invecchiato, grandissimo. Ovvio, è un film che va comunque preso con ironia, mica ci si può aspettare una sceneggiatura inscalfibile, ma il suo lavoro (divertire) lo fa, e in maniera egregia. Consigliato.
Snipes se la cava bene nel ruolo dell’ammazzavampiri, ma che… Viene chiamato “il diurno” e nella sua battaglia non è solo (interessante anche il suo non più giovane amico e socio). Blade combatte con le arti marziali, i muscoli e proiettili speciali che riducono i vampiri a un cumulo di cenere fumante. Belle scene di lotta e azione a più non posso per un film più che dignitoso, con qualche simpatica trovata e, qua e là, spruzzate di humor che non fanno mai male. Anche il vampiro che vuole cambiare tutto nella casta è ben interpretato. Buono.
Film con alcuni spunti originali ma che non ci risparmia alla lunga i clichè dei film del genere. Ad una prima parte piuttosto azzeccata utile alla presentazione della figura del diurno Blade, segue una seconda piuttosto ripetitiva (con sparatorie, uccisioni e quant'altro) piuttosto fiacca in termini di sceneggiatura. Wesley Snipes ha sempre la stessa espressione e i personaggi più indovinati sono quelli interpretati da S. Dorff e K. Kristofferson.
Indisponente playstationata tutta computer graphic ed mtvizzazione che compendia gli aspetti più deteriori del fumettistico e non va oltre il baracconesco e il caciarone. Quanto di più distante può esserci dal cinema. E quanto basta per farmi tenere debite e chilometriche distanze dai due sequels. Puah!
Siamo in limine con la boiata; non già per una prima parte del film in cui si è catturati ma per tutto il resto della proiezione, dove i luoghi comuni ed i clichè diventano dominanti. Indubbiamente l'idea del mezzo uomo, per quanto non sia la scissione dell'atomo, non è una cattiva trovata e Snipes regge bene il personaggio. Ma quando si inizia con l'action la faccenda diventa pesantuccia. Sequels per ragazzetti o adoratori di videogames. Si può evitare.
Mettiamo subito in chiaro una cosa: Blade è un personaggio a fumetti della Marvel di serie B degli anni '70 e appariva in albi dell'orrore. Il suo soprannome significa Lama e deriva dal fatto che quest'eroe combatteva il conte Dracula usando coltelli di frassino. Il film di Norringhton si rifà solo in minima parte al fumetto, perché "il diurno" è tutta farina del sacco di David Goyer e Wesley Snipes, rispettivamente sceneggiatore ed interprete. Sembra Ken il guerriero che incontra Buffy. Kung-fu trash.
MEMORABILE: I confronti fra Wesley Snipes e Stephen Dorff, anticipatori di Matrix.
Ispirato da un fumetto pubblicato dalla mitica Marvel (Stan Lee, in questo caso, ricopre l'insolita veste di "producer") il film si distingue per la classica esuberanza tipica dei blockbuster americani, per i quali - Fincher o Raimi a parte - la regia è costretta a cedere posto alla sarabanda di effetti, funzionali a celare una storia che non c'è o, per lo meno, che non fila. Seguiti a parte, che sono anche peggio, ci si ricorda di un prodotto come questo per la sola scena iniziale, nella quale a calamitare per qualche secondo l'attenzione è la presenza di Traci Lords, in pensione dall'hard.
Divertente action horror senza pretese se non quella di esaltare lo spettatore con sparatorie e combattimenti ben realizzati (spesso precursori dello stile Matrix) conditi da effetti speciali di un certo livello. La storia è veloce, il ritmo pure, ci sono tantissime banalità sui vampiri e su tutto il loro mondo, ma poco importa in prodotti del genere. Il cast è ottimo: Snipes mi è sempre risultato simpatico e ha la giusta presenza, Dorff è un cattivo carismatico, Kristofferson è semplicemente mitico. Nulla di speciale, ma davvero divertente.
MEMORABILE: Il combattimento finale; l'uscita di scena di Kris Kristofferson.
Senza disdegnare diversi tocchi modaioli, riesce comunque ad affrontare il tema dei vampiri in modo relativamente innovativo. Il notevole lavoro di CGI, le scenografie ben curate e le scene d'azione adrenaliniche compensano i difetti e le banalità della sceneggiatura. Il Blade di Snipes avrà due o tre espressioni al massimo, ma in compenso zompa qua e là armato fino ai denti di lame e proiettili anti-vampiro. I migliori sono Kristofferson e Dorff, quest'ultimo nei panni di un villain convincente e carismatico.
Un film fumettoso in cui i personaggi valgono più della storia. Le sanguinose avventure del bastardo Blade (mezzo uomo mezzo vampiro) interpretato da Snipes, monoespressivo ma con le fisique du role, sono infatti assai scontate ed i suoi scontri con i vampiri tout-court assai ripetitivi. Però ci sono Kristofferson, che invecchiando migliora come il buon vino, e Dorff, un biondino piccoletto che, non potendo contare sul fisico statuario del suo antagonista, punta sul fascino del vilain maledetto e si ritaglia un piccolo spazio nella memoria.
Al di là della muscolarità action di Wesley Snipes, ho trovato la regia di Stephen Norrington assolutamente straordinaria, con momenti visivi di gran fascino (la discoteca all'inizio zeppa di vampiri dove piove sangue, la morte di Udo Kier/Dragotti davanti al sorgere dell'alba, il finale che non lascia un attimo di respiro) e sequenze violente di puro cinismo, con piccole baby-killer pre Kill bill. Ottimi sfx di Greg Cannom e una vena carpenteriana non indifferente. Azione, splatter e adrenalina, dove si cita Highlander e The hunger. Cult.
MEMORABILE: Le bimbe nippo che si dimenano sul palco della disco infernale vampirica; Blade che rincontra la madre in odor di incesto.
Roboante action/horror incentrato sulle gesta di un (all'epoca) semisconosciuto antieroe della Marvel, impegnato in una lotta senza quartiere contro le creature della notte. Film senza pretese, ma che svolge egregiamente il suo compito, con bei momenti orrorifici, adrenaliniche scene d'azione e interpreti molto bravi (il cacciatore Snipes, ma anche il mentore Kristofferson e il perfido antagonista Dorrf). Vivamente consigliato.
MEMORABILE: L'inizio nella discoteca; L'incontro tra Blade e la madre; Il finale tagliato in cui appariva Morbius (altro personaggio "vampiresco" della Marvel).
Fumettone che tenta di introdurre un nuovo approccio all'eterna lotta tra uomini e vampiri, qui divisi tra ariani e "derivati". Dopo una prima parte adrenalinica, con impatto visivo notevole, il brodo sembra troppo allungato e una sforbiciatina non avrebbe guastato. Vedibile, ma le prolungate scene di lotta kung fu e le sparatorie alla Rambo lo rendono un prodotto per teenager.
MEMORABILE: La scena iniziale nella discoteca; L'inseguimento nella metro con i treni a pochi centimetri.
Basato sul bel personaggio creato dalla Marvel, Blade risulta un film fatto bene che fortunatamente non si basa solo sulle scene d'azione. Scritto da David Goyer, che del genere è uno dei migliori. Wesley Snipes ottimo nel ruolo. Buona la regia di Norrington.
Contestualizzandolo nell’anno di uscita è certamente un buon prodotto, con idee pregevoli e ottimi spunti fumettosi (i personaggi, la città e l’estetica grandguignol possiedono una loro appagante suggestione), mentre l’assunto apocalittico “capitalista” è umilmente disegnato e sviluppato attraverso un linguaggio adulto, violento e virtuoso con una spiccata attenzione al sound sesign. Il Day Walker Snipes è forse un po’ monocorde, ma ha carisma quanto basta. Funzionano anche allo stesso modo Kristofferson e Dorff. Più che godibile.
Classico film in cui non vanno cercate motivazioni serie o pensieri profondi, pensato per il divertimento puro e semplice, stessa cosa a cui mira il fumettone cui si ispira. Gli ingredienti ci sono tutti: sangue, effetti, non propriamente tensione ma piuttosto figure in movimento che appagano chi cerca l'azione. Attori ben calati nel ruolo compreso Snipes che, a ben guardare, ispirandosi al personaggio dei fumetti, fa la sua figura. Plauso alla fotografia e naturalmente agli effetti speciali. Da vedere con birra, patatine e rutto libero.
Il primo di una trilogia. Da un fumetto Marvel semisconosciuto in Italia, una discreta pellicola di intrattenimento che trova in Snipes il perfetto interprete del "Diurno". Ottimo l'inizio del film, un po' meno il prosieguo, che fa perdere piano piano interesse per la pellicola. Salvo poi ravvivarsi in un finale che è, ovviamente, un crescendo di action e morti ammazzati. Buone le performance delle seconde linee come Kristofferson e Kier.
Vampiri coatti di fine secondo millennio e si crede di avere rivoluzionato un genere, quando in realtà la pellicola contiene in toto gli stereotipi dei film d'azione, dal protagonista che fa il duro ma cerca di salvare l'umanità ai "nuovi" cattivi, sbruffoni e sfrontati. Prevedibili anche i passaggi di trama (e le scene!), compreso il finale che riesce a essere piuttosto deludente. Wesley, molto tamarro, non convince affatto. Può probabilmente piacere a chi apprezza molta azione (i combattimenti di arti marziali), ma gli altri non si illudano.
Il vampirismo moderno non sempre ha portato buone nuove. Tralasciato il discorso sugli stereotipi a cui è difficile venire meno per ovvi motivi, restano soltanto scazzottate noiose e prevedibili, sia nello svolgimento che nell’esito. La sostanza manca del tutto e ci si deve accontentare di quel poco che offre una pellicola del genere, oltretutto spalmata in due ore che sembrano decisamente troppe. Forse più adatto a un pubblico adolescenziale, mentre gli altri possono tranquillamente astenersi senza grossi rimorsi.
Divertente mix di horror e azione in cui sangue, botte, arti marziali ed esplosioni varie abbondano. Alla fine Blade è un fumettone adrenalinico con ottimi effetti speciali e un Wesley Snipes monoespressivo calato perfettamente nella parte. Rispetto a molti altri moderni action vampire movie, comunque (vedi ad esempio Underworld), è sicuramente una spanna sopra.
All'uscita fu preso persino sul serio: vi si ravvisava lo sforzo di ricreare mitologie e, quindi, nuovi eroi. Rivisto oggi rivela la propria vacuità: pura esagitazione, turpiloquio, gradassate, involgarimento della scenografia delle arti marziali, effetti speciali insopportabili quanto fasulli, spiegazioni parascientifiche risibili. In più esso condivide il dubbio onore di aver aperto la strada allo sciocco profluvio di serie televisive sul vampirismo. Dispiace vedere Kier in tale bolgia frastornante e grossolana.
Partirebbe anche bene con l'introduzione dei personaggi della saga (in cui spicca un sempre efficace Kristofferson), poi però ci si affossa nei peggiori difetti del cinema novantiano. Lunghissimi ed estenuanti duelli, con le solite arti marziali rivisitate in salsa occidentale e servite da una computer grafica indigeribile (ma che forse all'epoca faceva gridare al miracolo). Snipes se la cava abbastanza bene con un'inespressività funzionale al charachter. Qualche splatterata risolleva l'attenzione, ma alla lunga il film risulta troppo pesante.
MEMORABILE: Udo Kier che si scioglie davanti all'alba; I due vampiri che si gonfiano ed esplodono a contatto col nuovo serio.
Se lo prendi per quello che è può anche essere più o meno interessante, soprattutto per il ritmo vorticoso, per la discreta tecnica e per gli effetti speciali. Il problema è che la sceneggiatura è malfatta, i dialoghi terribili e gli stessi effetti speciali, di base buoni, dopo un po' si perdono nel trash. Inoltre tutta la storia appare parecchio scontata, con un pizzico di tamarro che non manca mai, in questi casi. Mediocre, ma per una serata con gli amici si può anche valutare.
Inizio d'effetto, nella discoteca con gli irroratori a soffitto che spruzzano sangue sugli avventori che si dimenano, interessante anche la genesi del "diurno" dalla mamma umana. Poi entra nella storia Kristofferson e non ce n'è più per nessuno, neanche per Snipes, che ce la mette tutta ma non ha il carisma di un John Wick. La seconda parte del film, tutta action, è francamente noiosetta, al contrario del sequel che invece va in crescendo. Buon montaggio, notevoli timelapse. Involontariamente comico Pannofino che coi vampiri ci aveva già avuto a che fare in contesto più ridanciano.
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Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 29/08/2012 per Warner Home Video:
DATI TECNICI
* Extra Commento audio del cast e della troupe
Documenti video speciali:
- La Magra
- Ideando Blade
- Le origini di Blade: i Dark Comics
- Marea di sangue
Trailer
Segnalo Blooper Il protagonista Blade (Snipes) viene fatto prigioniero dalla band dei vampiri e portato nel tempio per risvegliare l'antico dio vampiro, viene chiuso in una specie di sarcofago diviso in due dove il suo sangue da diurno servirà per compiere il rito, durante il cerimoniale viene trovato e liberato dalla sua alleata Karen (Wright) che apre il sarcofago e tira fuori Blade oramai dissanguato ed al minimo delle forze, nel continuom della cerimonia l'arrivo del dio vampiro è preceduto da una pioggia di fulmini dei quali uno colpisce il sarcofago che misteriosamente è di nuovo chiuso e non aperto.
Segnalo Blooper Il protagonista Blade (Snipes) viene fatto prigioniero dalla band dei vampiri e portato nel tempio per risvegliare l'antico dio vampiro, viene chiuso in una specie di sarcofago diviso in due dove il suo sangue da diurno servirà per compiere il rito, durante il cerimoniale viene trovato e liberato dalla sua alleata Karen (Wright) che apre il sarcofago e tira fuori Blade oramai dissanguato ed al minimo delle forze, nel continuom della cerimonia l'arrivo del dio vampiro è preceduto da una pioggia di fulmini dei quali uno colpisce il sarcofago che misteriosamente è di nuovo chiuso e non aperto.