Cry baby - Film (1990)

Film genialmente diretto dal grande Waters. Irriverente, caustico, pieno di brillantina e con una colonna sonora esaltante. Opera eterna che è perfetta in tutto, giocando ed esaltando le caratteristiche dei giovani negli anni '50. Quando una moto e il ciuffo impomatato in testa erano la strada per la libertà e la ribellione. Il cast annovera grandi nomi tra cui un giovanissimo Johnny Depp come protagonista, una curiosa Tracy Lord, un geniale Iggy Pop e niente meno che Joe Dallesandro. Epico!

Le genialità di questa parodia di Grease si ferma ai titoli di testa, ossia alla lunga coda per la vaccinazione scolastica. Sopra le righe ci resta per tutti i novanta minuti - o quelli che sono; però perde brillantezza mano a mano che il tempo corre e i personaggi, più che esplodere, restano un po' troppo cheti e legati al loro impatto iniziale. Insomma, cessa di stupire un po' troppo in fretta.

Noiosa commedia giovanile diretta da un Waters al suo peggio e interpretata da un cast distratto. Sceneggiatura che riprende temi e situazioni visti in migliaia di altri film, assai migliori di questo. Personaggi poco interessanti e battute di una banalità sconcertante. Forse uno dei film più brutti interpretati da Johnny Depp. Nel resto del cast spiccano una Tracy Lords che tenta di dare una nuova sterzata alla sua carriera e un Donahue fuori parte. Dafoe sprecato.

Noto per essere uno dei registi più trash d'America, dopo il discreto successo di critica del precedente Hairspray, John Waters lavora qui per la prima volta con una major. La breve durata del film (77 minuti in DVD) indica che la produzione è intervenuta con tagli sostanziosi come conferma negli extra lo stesso regista. Comunque sia, Cry Baby non è solo divertente, ma una delle migliori ricostruzioni sociali e musicali di un preciso periodo storico. Peccato per il dubbing canoro dei protagonisti (a parte Iggy) per cui mezzo voto in meno.

Ambientato nella Baltimora degli anni '50, è la storia dell'amore tra una ragazza di buona famiglia e il "bad boy" Cry baby. L'intento di Waters è ovviamente quello di ironizzare sui brillantina movie in un film che è formalmente molto curato e piacevole nella ricostruzione ambientale e nella colonna sonora. Meno interessante il disegno dei personaggi, e piuttosto banale la storia. Bravo Depp al suo primo ruolo da protagonista.

Basta aver visto Grease o qualche puntata di Happy days per rendersi conto della distanza siderale che c’è, per un film tutt’altro che memorabile: qualche canzoncina orecchiabile e poco altro. Depp acerbo (chissà se Tom Petty in “Into The Great Wide Open” l’ha scelto per questo), la Lord nel ruolo, Iggy Pop fuori contesto. Dopo la sagra delle banalità, con una regia senza stimoli, nel finale qualcosa si smuove ma grazie alla breve durata si è prossimi al termine.

Un John Waters così tranquillo, in una commedia che rimane, salvo poche eccezioni, nelle righe, sembra quasi non esprimersi al meglio. Il film è comunque godibile anche senza picchi ma, per noi, penalizzato da una traduzione dei dialoghi troppo italianizzata. Molto curato nei particolari con buone coreografie e una colonna sonora che non delude. Ad eccezione di Kim McGuire sono tutte facce pulite, con i giovani divisi tra "chiodi" e giacchette, capelli freschi di shampoo o lucidi di brillantina. Un plot piuttosto scontato penalizza il lavoro.

Una ragazza caramellosa di buona famiglia accetta la corte di un teppista motociclista col chiodo ma ovviamente la faccenda è mal vista dai benpensanti della città... Waters non nasconde le proprie simpatie per freaks e marginali, ma il film, pur curato nell'ambientazione anni '60, è modesto, persino stucchevole in alcune accentuazioni grottesche. Al primo ruolo di rilievo, Depp è molto carino, ma difficilmente qualcuno avrebbe potuto scommettere allora sul suo futuro da divo. Gradevole anche se non particolarmente memorabile la colonna sonora, che costituisce la cosa migliore del film.

Fra il rating "PG" del moderato Grasso è bello e il felice ritorno alla "R" de La signora ammazzatutti, si incastra perfettamente il "PG-13" di questo spassoso musical a sfondo Fifties, dove torna a farsi sentire la mano del Waters più grottesco e paradossale. Bastano la peculiarissima fisionomia di Kim "Mannaia" McGuire e piccoli trionfi di pacato disgusto (la casa di Iggy Pop e Susan Tyrrell, il cicchetto di lacrime appena piante) per conquistare l'affetto dei fan. Per il resto, le simpatiche coreografie e il buon assortimento di gag da cartoon superano le aspettative. Consigliato.

Waters rende omaggio al periodo d'oro degli anni '60 mettendo in scena le rivalità tra musica tradizionale-melodica e l'irriverente rock & roll attraverso lo scontro tra due fazioni sulla falsariga di Grease, Gioventù bruciata ecc. La commedia si concentra più sulle bizzarrie e le provocazioni dei "teddy boys" insistendo su stereotipi, vezzi e pregiudizi, il tutto condito da una storia d'amore quasi impossibile e azzeccatissimi siparietti musicali da juke box. Un cast indovinato su cui spicca un giovane Depp dalla lacrima facile in mezzo a tanti personaggi sopra le righe. Simpatico.