A quiet place: Un posto tranquillo - Film (2018)

A quiet place: Un posto tranquillo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: A Quiet Place
Anno: 2018
Genere: horror (colore)
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il film sta tutto nell'idea del nemico alieno che ti individua e ti uccide nel momento in cui emetti un rumore costringendo i protagonisti a eterni silenzi che diventano – va da sé - fortemente caratterizzanti. Il resto è una banale declinazione horror della situazione descritta, con una famigliola a spasso tra le strade deserte di una città prima e i dintorni nella campagna poi. Il tempo di vedere il figlio più piccolo che fa partire il suono da un modellino di Shuttle venendo immediatamente massacrato da un mostro di passaggio e partono i titoli di testa. La famiglia è ridotta subito a quattro elementi quindi, con la ragazzina che oltre a non poter parlare...Leggi tutto non ci sente e suo fratello che è il più in ombra del gruppo. I veri drammi li passa la madre, che è pure incinta, con il padre a bighellonare assieme al figlio per pescare o per parlar con lui nascondendosi dietro il rumore della cascata. Perché non sfruttare allora lo stratagemma per farci spiegare dai due la situazione in cui si trovano? Perché in fondo non serve: le poche informazioni necessarie si leggono sui titoli dei giornali conservati nella villetta dove stanno i quattro, il resto è superfluo. D'altra parte scopo del film è unicamente dar vita a momenti di tensione in cui sappiamo che il gioco sta tutto nel non provocare alcun rumore. Niente di più facile, ma per reggere un'ora e mezzo ad alto livello ci voleva magari qualche trovata in più, perché a continuar così, per quanto la regia dimostri competenza e i paesaggi bucolici risaltino grazie alla notevole fotografia, non è facile. E se inizialmente l'assenza totale di suoni e rumori (con l'eccezione di qualche intromissione della colonna sonora) indubbiamente colpisce e regala una sensazione nuova, in un genere tanto standardizzato, una volta capita l'antifona ci si aspetta tutti che qualche colpo di scena significativo cambi un po' le carte in tavola. In realtà l'unico scatto in avanti arriva con l'apparizione finalmente in primo piano degli alieni (modello Giger, tanto per cambiare, ma con un apparato uditivo sviluppato che viene visualizzato da primi piani sullo stesso con amplificazione dei suoni), che si intravedono nel buio in perfetta posizione da agguato o scattano veloci sullo sfondo. Non ci si aspettino però sangue e frattaglie, gli orrori qui sono subalterni alla suspense che a volte, va detto, monta correttamente. Non particolarmente simpatici i protagonisti, con la Blunt in versione fortemente drammatica e la ragazzina non udente a rubarle ogni tanto la scena. Si apprezzano la misura del tutto, l'assenza di grida e di fughe improvvise e non si può dire che il film demeriti. Nel contempo tuttavia dice però poco (in ogni senso) e si fa notare per alcune forzature che minano alla base la credibilità del tutto (parto e scene conseguenti). E' la dimostrazione comunque che un'idea forte a volte basta per colpire l'immaginario dell'appassionato: un film tutto sommato modesto entra così nel novero dei più noti horror del suo tempo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/04/18 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/02/19
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Azel 4/07/18 09:08 - 28 commenti

I gusti di Azel

Per apprezzare il film bisogna sottostare a delle condizioni: trama elementare, premessa e conclusioni vaghe, quasi totale assenza di dialoghi. Infine brevissimo, ma allungato per essere solo breve. Se tutto ciò è accettabile, il compenso è un discreto thriller, con alcuni momenti di forte tensione. I personaggi sono ben interpretati, stimolano una certa empatia e i mostri hanno una morfologia interessante. Si tollera la visione, ma non vale il biglietto.
MEMORABILE: Mostro cieco, vittima sorda e in generale stanno tutti muti; Il cinema dell'handicap.

Digital 10/04/18 08:57 - 1257 commenti

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In un mondo post apocalittico, una famiglia è costretta a rifugiarsi in una fattoria abbandonata cercando di fare meno rumore possibile previo il sopraggiungere di terrificanti mostri. Horror che sfrutta situazioni note, dandogli però quel tocco di originalità utile a smarcarsi da molti prodotti analoghi. I lunghi silenzi, inframezzati da urla belluine, non inficiano sulla godibilità, sempre elevata, con un significativo crescendo di tensione. Certo, alle volte il tacere a oltranza porta a una comicità involontaria, ma nell'insieme non delude.

Rebis 13/04/18 10:45 - 2331 commenti

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Idea corposa, ma sfruttata principalmente per scatenare jump scare a manetta, con impennate audio a tradimento. Sul piano della messa in scena, l'azione non è sempre credibile e alcune sequenze sono al limite del ridicolo involontario - e il soggetto si rivela insufficiente a reggere 90 minuti di narrazione silenziata. Avrebbe giovato inasprire o sovvertire le dinamiche tra personaggi, ma si resta nell'ambito della famiglia modello da salvare. Finisce sul dunque, quando le cose cominciano a farsi davvero divertenti...

Magi94 10/06/18 22:02 - 942 commenti

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Trovo incredibile che, nel 2018, ancora gli americani non riescano a fare film di genere puri come una volta. Ma davvero, ancora, ci propinano uno scenario post-apocalittico che abbiamo già visto in mille altri film? Ma davvero non possiamo gustarci la trama perché il 70% del film è composto da risvolti drammatici e strappalacrime? Ma davvero, ancora e ancora e ancora, dobbiamo sorbirci la famiglia da Mulino Bianco che prega anche quando non può parlare e con il padre che si sacrifica per i figli? Suvvia, è imbarazzante.
MEMORABILE: Lo spezzone trash del finale, in cui pare per un attimo che sia entrato un elemento interessante nella storia e invece si va a caccia all'americana.

Belfagor 16/04/18 22:12 - 2689 commenti

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L'idea di base è intrigante, soprattutto considerata la propensione al chiasso del cinema contemporaneo e nella prima parte i silenzi accumulano la tensione per farla esplodere nei brevi momenti di rumore. Quando però la trama deve convergere al finale, diventa difficile sospendere l'incredulità (davvero nessuno ha pensato prima di loro a quella soluzione?) e più di un'azione, per quanto efficace sul lato emotivo, risulta sciocca. Rimane comunque un buon debutto alla regia per Krasinski, che cerca di svincolarsi dai ruoli comici.

Deepred89 17/04/18 00:42 - 3701 commenti

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L'idea di girare, con un buon escamotage, un horror postatomico (ma ambientato in campagna, quindi privo delle tipiche scenografie desolate) praticamente senza dialoghi non basta a dare un senso al tutto. C'è professionalità ma la banalità soffoca regia e interpretazioni, con un soggetto ridotto all'osso che si limita a riproporre stereotipi e situazioni straviste. Zero splatter, mostri digitali vagamente cronenberghiani dei quali avremmo fatto volentieri a meno, qualche buona scena qua e là. C'è di peggio, ma dura poco e ci si annoia pure.
MEMORABILE: L'affondamento nel mais.

Herrkinski 17/04/18 00:47 - 8052 commenti

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La variante del silenzio obbligato porta un tocco d'originalità a un soggetto altrimenti già visto in svariate salse ma al tempo stesso è però anche il maggior limite del film, che nella quasi totale assenza di dialoghi avrebbe necessitato di ben più colpi di scena e inventiva nello script; invece si trascina provocando anche qualche sbadiglio, non fosse per un secondo tempo dove il crescendo di tensione è discretamente orchestrato. Buoni gli SPFX (in CGI) delle creature; si lascia vedere, ma dubito si farà ricordare nel prossimo futuro.

Thedude94 17/04/18 01:44 - 1084 commenti

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Originale fattura di un'opera più che sufficiente che si colloca in un genere a metà tra l'horror di sopravvivenza e il fantascientifico post-apocalittico, messa bene in scena da Krasinski, bravo anche nel recitare così come tutto il resto del piccolo cast. Nonostante queste oscure creature dall'udito sensibile non abbiano un granché di spettacolare, riescono lo stesso a incudere timore in ogni silenzioso istante del film; è proprio la presenza costante del silenzio, che qui gioca un ruolo fondamentale, ciò che è meglio rappresentata.

Rambo90 18/04/18 01:01 - 7659 commenti

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Con un'idea semplicissima alla base, Krasinski costruisce un piccolo gioiello di tensione, con tante scene madri ansiogene che sarebbero piaciute a Hitchcock. La quasi totale assenza di dialoghi non pesa, perché da subito lo spettatore viene coinvolto nella vita dei protagonisti e si preoccupa per loro quando sporadicamente il silenzio è rotto da rumori e parole. Il cast funziona, con la Blunt sugli scudi e le creature sono decentemente realizzate. Seconda parte al cardiopalma. Da non perdere.

Ryo 18/04/18 14:34 - 2169 commenti

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Un posto tranquillo (strana traduzione italiana) non è affatto un posto tranquillo. Un'idea per un horror molto originale, rendendo atipico lo sviluppo di un film che per il 90% del tempo è fatto di lunghi silenzi, giocato su sguardi e linguaggi paraverbali. La suspense raggiunge talvolta alti livelli, anche se sorgono spontanee un sacco di domande relative al perché non abbiano fatto questo o quell'altro per facilitare le cose. Design e realizzazione tecnica dei mostri impeccabile e convincente. Bastardissimo il finale.

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Nancy 22/04/18 15:08 - 774 commenti

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Il film parte da un'ottima idea, che finalmente giustifica l'uso (abuso?) dei suoni repentini nei film horror d'oggi, su cui si fonda il 90% degli spaventi in sala: dei mostri dall'udito sopraffino sopraggiungono a ogni rumore forte e i protagonisti devono stare calmi e zitti anche in situazioni... pericolose e dolorose. In questo senso il film è tensione allo stato puro, ogni secondo lo spettatore tende il fiato coi protagonisti. Peccato che quella sia l'unica idea di tutto il film, che lo rende più adatto a un cortometraggio che ai 90'.

Lythops 22/05/18 18:18 - 1019 commenti

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Un film che fa la gioia dei produttori importatori, che nulla spendono per il doppiaggio. L'interesse per l'originalità (?) del soggetto, basato sull'impossibilità di far rumore della famigliola protagonista pena venir fatti fuori dagli alieni, scema ben presto in tedio perché comunque ogni sequenza è già stata vista in altri film di genere post-atomico-alieno. A volte, dimenticavo, ci sono le impronte di Ridley Scott, o di Cronenberg, ma senza pathos. Spesso sopraggiunge la noia e si rimpiangono gli zombi. Confezione professionale. Non basta.

Puppigallo 9/07/18 12:19 - 5250 commenti

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L'inizio è interessante e particolare (posto abbandonato, un giornale locale col titolo E' il rumore!). E col passare dei minuti è chiaro che non sono ammessi errori. Ma per sicurezza il regista mette subito le cose in chiaro, mostrando la conseguenza. Ed è questo il primo errore. Perchè come insegna egregiamente Lo squalo, la paura del mostro, se sapientemente sfruttata, consente alla minaccia di non mostrarsi subito, diventando ancora più inquietante. In più, il canovaccio sarà inevitabilmente lo stesso, senza particolari guizzi, se non un espediente tanto miracoloso quanto logico.
MEMORABILE: Lo Shuttle, pericoloso anche da modellino; La cascata; Piantarsi un chiodo nel piede e partorire non pare essere il modo migliore per evitare rumori.

Daniela 21/07/18 07:58 - 12606 commenti

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Circondata da mostri ciechi attirati dai suoni, una famigliola cerca di sopravvivere in campagna cercando di non far rumore... Spunto originale che compensa la mancanza di spiegazioni (la sconfitta della razza umana è data per assodata), look magari derivativo ma efficace delle creature e buona tenuta della tensione, anche se sono molte le incongruenze comportamentali e certe situazioni sono a forte rischio di comico involontario. Nel complesso, un esordio registico positivo, ma rovinato da un'escamotage salvifica troppo scontata per essere credibile: possibile nessuno ci abbia provato prima?
MEMORABILE: Il parto in vasca, non in acqua, ma solo in vasca: nessun corso di preparazione prepara a questo

Gabigol 28/07/18 15:45 - 569 commenti

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Soggetto di partenza interessante, sicuramente non comune all'interno del genere; realizzazione dell'idea non troppo all'altezza: troppe incongruenze - vedi il comportamento volubile delle creature o le modalità del parto, senza considerare la sola idea di un neonato da proteggere - e poca sostanza del worldbuilding esposto. Gli oggettivi difetti di script, fortunatamente, sono in parte ridimensionati da una gestione della tensione altamente sopra la media dei film horror moderni. Il finale poteva essere pensato meglio.
MEMORABILE: L'incipit drammatico: dieci minuti di film praticamente perfetti.

Taxius 2/08/18 12:54 - 1656 commenti

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In un futuro post apocalittico la terra è stata invasa da mostri alieni cechi che però riescono a captare ogni singola onda sonora; per sopravvivere non bisogna far rumore. L'idea di base è geniale: il film infatti è praticamente muto in quanto i protagonisti, per evitare di farsi sentire, si esprimono solo a gesti. Purtroppo con l'avanzare dei minuti il gioco comincia a stancare e il film non riesce a uscire dai vari cliché del genere. Ottimi l'inizio e la fine, un po' meno la parte centrale. Nel complesso comunque non è male.

Galbo 6/08/18 05:54 - 12372 commenti

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Horror fantascientifico diretto e interpretato da John Krasinski. L’idea di partenza è intrigante e il regista riesce a creare e mantenere la tensione anche mediante l’uso intelligente delle location, sapientemente alternate tra spazi aperti e chiusi. L’assenza quasi totale del “parlato” si rivela funzionale alla riuscita del film che mostra una buona escalation finale. Buona la prova di tutti i pochi interpreti, a partire dall’ottima Emily Blunt.

Rufus68 30/08/18 22:28 - 3818 commenti

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L'unico pregio del film consiste, in virtù della rarefazione dei dialoghi, nella scomparsa degli isterici e pletorici "Oh my God! " e "C... o!" che costellano l'horror attuale. A parte questo, la palpebra a mezz'asta domina incontrastata grazie alla solita famigliola americana Robinson Crusoe che tiene testa ad alieni dalle maniere di imperdonabile malagrazia. Finale da sghignazzo con neonato incorporato. Dura poco, per fortuna; dopo vien voglia di un Lugosi d'annata. O di un Sokurov.

Hackett 28/08/18 15:10 - 1865 commenti

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Horror abbastanza gradevole che sfrutta un'idea di base originale in parte ma in ogni caso intrigante. Buona la trovata di rendere così veloci i mostri da farli diventare un'entità quasi indescrivibile, lasciando quindi la possibilità allo spettatore di concentrarsi sui protagonisti, una famiglia in continuo movimento in una cornice quasi post apocalittica. Niente di nuovo forse, ma buona capitalizzazione dei mezzi a disposizione che comunque non sembrano pochi.

Pumpkh75 10/10/18 14:13 - 1735 commenti

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Parte del suo apprezzamento ha una natura stagionale: se si è neo-genitore e se il concetto di famiglia non è più un'astrazione, allora c’è quel trasporto emozionale supplementare ben reso dalla regia di Krasinski che amplifica la percezione del silenzio e delle lande desolate che lo arricchiscono. Beninteso possa piacere a tutti, per gli altri la fatica di tollerare crateri di sceneggiatura e una CGI irritante nel suo omologare potrebbe essere una montagna troppo ripida da scalare. Rimane impressa la scena del granaio. Si fa apprezzare.

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Viccrowley 19/01/19 22:26 - 814 commenti

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Krasinski costruisce il suo universo di paura in media res, si parte con l'umanità ormai allo stremo per colpa di orrende creature cieche ma dall'udito iper sensibile. Il mondo è da riscrivere togliendo ogni tipo di rumore, ogni parola. Tutto diventa permeabile allo sguardo, al contatto, baluardi per mantenere vive le emozioni e interagire in primis con i propri demoni. La vicenda procede in crescendo e appassiona grazie allo scavo psicologico di personaggi mai banali e a sequenze visivamente tensive e ansiogene. Peccato per quel finale frettoloso.
MEMORABILE: Nel granaio; Nella vasca da bagno; Assediati in macchina.

Schramm 2/12/18 17:52 - 3490 commenti

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Quella di un mondo condannato al silenzio pena l’estinzione definitiva della specie è una pensata di quelle che fanno cappottare il cervello. Non ce lo arrovescia granché Krasinski invece, che ne fa cenere al volo facendola facilona su tutto, riducendo ogni risvolto a scorciatoia di scarsa credibilità, subordinando ogni carica tensiva allo spielbergume più marpione a colpi di amor vincit omnia e trionfo della famiglia. E alla tensione s'interpone il ralenti enfatico, alla paura uno score a tutta sviolinata su un horror di marzapane. Poi scopri che produce Micheal Bay, e si spiegano molte cose.

Piero68 5/12/18 08:46 - 2955 commenti

I gusti di Piero68

Dopo un inizio soporifero e anonimo, nel quale lo script non si preoccupa minimamente di dare qualche spiegazione ma solo di giocare alla famiglia felice in mezzo al caos, arrivano gli ultimi 20 minuti che giustificano finalmente la visione. Buoni la regia, la tensione e il montaggio. Il problema è che la sceneggiatura deve inserire continue forzature per far quadrare il cerchio. E questo lo fa sembrare il classico horror con la famiglia "Cretinetti". Krasinsi è pure bravino, ma deve fare i conti con una storia farlocca.
MEMORABILE: La scelta del secolo: farsi mettere incinta e partorire un bimbo in quelle condizioni; L'auto-sacrificio.

Pinhead80 18/12/18 20:09 - 4715 commenti

I gusti di Pinhead80

Il silenzio assoluto la fa da padrone in questo horror particolare in cui ogni rumore si trascina con sé inevitabilmente una striscia di sangue. Poco importa la natura degli esseri alieni che dilaniano le carni umane (e non solo), perché il terrore vero e proprio è dato dall'impossibilità di comunicare in maniera libera e aperta. Purtroppo alcune incongruenze nella sceneggiatura fanno perdere quota all'intero film (per esempio: come si fa a rimanere incinta in quel delirio?) ed è un peccato perché l'idea su cui si basa è molto buona.

Didda23 11/01/19 09:56 - 2424 commenti

I gusti di Didda23

Seppur derivativo, un discreto horror firmato e interpretato da Krasinski, convincente in entrambe le vesti. La Blunt (moglie di Krasinski anche nella vita reale) dipinge un validissimo personaggio e si conferma attrice vera e poliedrica. Interessante declinazione campagnola del post-atomico che si disinteressa di dare spiegazioni per concentrarsi maggiormente nelle scene ad alta tensione (decisamente ben condotte). Peccato per la scelta narrativa di troncare nel momento in cui la storia si faceva avvincente. Nel complesso da vedere.
MEMORABILE: Il giocattolo; Nel silos stracolmo di mais; La culla "insonorizzata"; Il diversivo con fuochi artificiali; Sotto il torrente.

Capannelle 15/08/19 00:51 - 4394 commenti

I gusti di Capannelle

L'assenza di dialoghi è la cifra caratterizzante il film ma anche un limite per goderselo appieno in assenza poi di sviluppi che mutino l'assunto di base. Non mancano delle forzature logiche ma rimane un buon prodotto grazie alla regia accurata, ad alcune scene di tensione derivative ma ben rappresentate, alla colonna sonora che sopperisce egregiamente al poco parlato. Insomma, l'idea è semplice e il racconto talvolta sbanda ma le varie componenti funzionano (fx inclusa) e vengono dirette con perizia.

Kinodrop 29/09/19 19:30 - 2908 commenti

I gusti di Kinodrop

La visione di questo "horror" potrebbe, per associazione o affinità, richiamare la celebre e simpatica "It's oh so quiet" di Bjork e il suo invito al silenzio... La famigliola traumatizzata ma pur sempre unita, nella casetta bunker, cerca di sopravvivere tra un silenzioso ménage, una silenziosa esplorazione boschiva e un improvvido "incintamento". Gli alieni sono primordiali, non ci vedono ma sono sensibilissimi a qualsiasi fonte sonora e, quando attaccano, non c'è scampo per nessuno. Sarcasmo a parte,qualche bel momento via via si scorge e un plauso al sound engineer. Shhhh,shhhh.
MEMORABILE: Infilzata da un chiodo al piede in contemporanea le si rompono le acque e arriva il finimondo; Il silos; L'auricolare salvifico con fucilate annesse.

Minitina80 21/11/19 23:08 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Ha la parvenza di esperimento inusuale, contandosi le battute sulla punta delle dita. Inevitabilmente qualche sofferenza se la porta dietro perché un aspetto così particolare non permette grandi soluzioni. Non restava che puntare ad altro e visto l’argomento affrontato la tensione è la principale indiziata a essere chiamata in causa. Bisogna ammettere che in alcuni momenti la si sente addosso, anche se non sale mai a livelli vertiginosi. Termina proprio quando il bello stava per arrivare ed è un peccato, perché più azione avrebbe giovato.

Noodles 30/12/19 15:48 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

Film post-apocalittico praticamente privo di dialoghi che comincia in medias res. Non ci è dato di sapere cosa sia successo alla Terra. Sappiamo solo che una famiglia americana si è organizzata bene per eludere gli alieni, ciechi ma con un udito finissimo, che hanno occupato la Terra. La confezione del film è molto buona, con una splendida fotografia e un elogio da fare al quartetto protagonista, tutti molto bravi. Ma la tensione latita, i mostri fanno ridere e il finale delude. Peccato, perché era una buona idea.

Aco 4/01/20 20:42 - 213 commenti

I gusti di Aco

Singolare opera cinematografica perché priva di molte di quelle sonorità (voci, urla) indispensabili nel genere horror/thriller. In tutto il film ci sono infatti due o tre minuti di dialoghi e di conseguenza la sceneggiatura si affida completamente al rumore e alla gestualità/mimica degli attori. Il film è stato girato in una fattoria abbandonata dello Iowa, ricostruita grazie anche alla collaborazione dei locali agricoltori, che hanno aiutato la produzione a rifare una vera azienda agricola d’altri tempi.

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Gestarsh99 4/02/20 16:29 - 1395 commenti

I gusti di Gestarsh99

L'unico modo per sopravvivere all'era post-apocalittica di Krasinski e agli iperacùsici "xenomorfi" che la flagellano è transennarsi nel mutismo e nell'isolamento insonoro. Dapprima guardingo e perlustrante, il film sale di ritmo concatenando e comprimendo nel minutaggio una situazione di pericolo dietro l'altra, ma presta il fianco a leggerezze di copione che nell'economia frugale del racconto divengono purtroppo pesanti ruzzoloni (il chiodo nello scalino comparso dal nulla; le "granaglie mobili"; i rischi irragionevoli di una gravidanza fuori contesto). Minor approssimazione avrebbe giovato.
MEMORABILE: La "fortunata" combinazione di parto imminente + chiodo nel piede + ricerca di un nascondiglio + impossibilità fantozziana di urlare dal dolore...

Josephtura 5/04/20 09:42 - 188 commenti

I gusti di Josephtura

Thriller apocalittico: il mondo è stato invaso da mostri indistruttibili attratti dal rumore. I sopravvissuti campano in un silenzio irreale e come nei classici b movie anni 50 vinceranno la guerra con la scoperta dell'acqua calda. Ma la tensione è buona, i personaggi ben caratterizzati e il prodotto ben confezionato. I controsensi sono tanti ma non del tutto assurdi come in The silence.

Enzus79 25/04/20 23:00 - 2863 commenti

I gusti di Enzus79

Horror fantascientifico davvero notevole. Non siamo dinanzi al capolavoro ma a un film che pur avendo poco o niente di originale e dei ritmi non proprio alti, coinvolge grazie a momenti di buona suspense e che fa dell'assenza dei dialoghi un punto di forza, non il contrario. Ottimi gli effetti sonori e buona la regia dell'esordiente John Krasinski.

Lupus73 1/06/20 12:15 - 1483 commenti

I gusti di Lupus73

Un famigliola in una paesotto rurale americano vive nell'incubo quotidiano di strani predatori (alieni?) ciechi che captano i rumori. Dati i presupposti il film è quasi totalmente muto con sottotitoli e gli attori si esprimono a gesti e questo è un aspetto interessante. Soggetto alla Stephen King (troviamo anche l'immancabile campo di granturco entro il quale si muovono le creature come in Grano rosso sangue) ma purtroppo il piano di sviluppo è quello del dramma prettamente sentimentale di una famiglia con problemi; e ci si annoia.

Jandileida 19/09/21 10:02 - 1558 commenti

I gusti di Jandileida

Krasinski mette il mute all'horror: se parli, sei del gatto. Nonostante qualche scena non male (il parto a secco) e un'idea che ha il suo perché, già dopo mezz'ora ci si comincia a chiedere come il nostro sbroglierà la matassa: oserà, sperimenterà o si appiattirà sul comodo letto chiamato derivativo? John sceglie la seconda strada e per fortuna c'è la moglie a togliergli qualche castagna dal fuoco, ma il tutto sa abbastanza di già visto per appassionare fino in fondo un inveterato consumatore di celluoide. Insomma, fa il suo sporco lavoro di intrattenimento ma non va oltre.

Fulleffect 6/10/21 15:37 - 107 commenti

I gusti di Fulleffect

Mostri ciechi, attirati dai suoni, danno la caccia ai superstiti umani, costretti al silenzio per garantire la propria sopravvivenza. Premessa semplice ed interessante che avrebbe potuto portare un po' di aria fresca in un periodo in cui il cinema dell'orrore ha poco di originale. Peccato che, nonostante la buona confezione tecnica e il buon incipit, il film scada negli stilemi tipici del genere e in qualche scivolone di sceneggiatura (i mostri vengono attirati da alcuni suoni, ma senza ragione ne ignorano altri). C'è qualche scena azzeccata, per un film gradevole, non imperdibile.

Pesten 4/02/22 10:25 - 784 commenti

I gusti di Pesten

Stupisce Krasinski all'opera come regista/sceneggiatore/attore in un horror, e a fine visione si resta piacevolmente colpiti dal risultato. Idea semplice ma rischiosa (basare un film intero sui silenzi) eppure portata a casa in maniera più che decente, con una suspense che regge bene per quasi tutto il film con giusto qualche raro intoppo. Ottima la fotografia, che sopperisce alla mancanza di dialoghi e alla staticità delle riprese, e buone le prove degli attori che caratterizzano i personaggi con il poco a disposizione.
MEMORABILE: La colonna sonora di Marco Beltrami; L'idea per nascondere il pianto del neonato; La tragedia iniziale

Giùan 5/02/22 17:38 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Concezione certo accattivante, con quell'idea in fondo "antagonista" di far sentire il suono del silenzio in un horror distopico (genere cui in realtà bisognerebbe richiamarlo ben più più che al fantascientifico). Altrettanto certamente poi non si poteva forse chiedere a Krasinski di portare alle estreme conseguenze le premesse del suo film, limitandosi invece con mestiere e abilità a sintonizzare il pubblico sulle frequenze angoscianti che la prevedibilità della storia sa tuttavia ben registrare. Non pienamente convincente il cast. Essenziale agli occhi ma invisibile al cuore.

Katullo 26/01/23 09:26 - 325 commenti

I gusti di Katullo

Tema centrale è l'irrinunciabile senso di colpa che assale i componenti peggio degli attacchi fulminanti dei mostri, paragonabili a dei Daredevil ma molto più brutti e cattivi. Sottotitoli alla mano, i coniugi Krasinski si muovono bene nell'ambiente ovattato e rendono la trama avvincente, aiutati da una ost anch'essa chiamata ad accollarsi buona parte della riuscita. Qualche vizio di genere non inficia il complesso di idee ottimamente fotografate, e nemmeno il finale fa sconti come ci si aspetterebbe. Sequel d'obbligo. Realistica, in quanto reale, la prova della brava Simmonds.
MEMORABILE: Il chiodo; L'ultimo "dialogo" padre/figlia.

Faggi 22/02/23 19:09 - 1548 commenti

I gusti di Faggi

Non ci è dato sapere perché la terra è invasa da terrificanti mostri ciechi ma dall'udito finissimo; sta di fatto che non si può fare alcun rumore altrimenti si viene individuati e dilaniati. L'idea è interessante, incuriosisce ma purtroppo il film non riesce ad esaltare. Nonostante l'atmosfera post-apocalittica sia discretamente evocata si notano i difetti che compromettono, almeno in parte, la sospensione dell'incredulità. Intrattenimento non indegno ma nemmeno memorabile.

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  • Discussione Noncha17 • 11/04/18 15:35
    Magazziniere - 1068 interventi
    Al cinema..
  • Discussione Raremirko • 12/04/18 21:42
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    A Krasinski, si vedan anche i film precedenti, va senza dubbio fatta menzione perlomeno di una certa originalità (anche se qui, almeno, elementi di Silent hill e altri videogames son dietro l'angolo, soprattutto riguardo alle creature).

    Un film buono, d'atmosfera, ben fatto ed interpretato.

    Sfx dell'Industrial light and magic, musiche di Beltrami (quello di Scream) ed uan Blunt sempre brava e bella.

    Unico neo veramente grave: dura sin troppo poco (neanche 80 minuti, credo) e, considerato tutto, mi avrebbe fatto piacere vedere materiale per almeno 120 minuti totali.

    Comunque riuscito; se prende di peso qualcosa, per una volta lo fa dai videogiochi e non da altri film horror.

    Visto al cinema.
  • Discussione Schramm • 2/12/18 16:09
    Scrivano - 7693 interventi
    parte davvero bene (l'idea è tanta roba, e partire dal suo stadio finale evitando imbarazzanti spiegazioni la rafforza), poi diventa esponenzialmente qualcosa di insopportabilmente furbacchione e mellifluo da far ulcerare d'invidia lo stomaco dello spielberg più puccioso. e peggio mi sento nel dover appuntare che manca di una carica tensiva qualsivoglia. poi come anche dico nel commento si viene a conoscenza del nome del produttore, e allora sì che torna tutto.

    occasione potenzialmente deflagrante, e fattualmente disinnescata comunque la si maneggi. non si rabbrividisce mai, non si prendono mai scupazzi o cagotti, non si sta mai in tirella (anzi ridicolo e irritante il modo facile facile in cui viene risolta una situazione come quella del

    A QUIET SPOILER
    parto col tallone chiodato),
    FINE DELLO SPOILER QUIETO

    e si passa dall'apocalisse allo spot del mulino bianco (e da mostri spacciati come indistruttibili che poi vanno giù con una fucilata, solo perché indeboliti da un larsen: vuoi non aggiungerci una pernacchia?) in un niente. e tutto per privilegiare la solita manfrina della famiglia unita e invincibile.

    per quanto mi consta, una parola sola: bah.
    Ultima modifica: 3/12/18 14:34 da Schramm
  • Discussione Piero68 • 5/12/18 09:15
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Francamente, alla fine della visione, io mi sono sentito un pò Fantozzi con la corazzata Potemkin.

    Tutto è forzato, tutto sa di posticcio, tutti fanno quello che non dovrebbero fare.

    ATTENZIONE SPOILER

    Bambini di pochi anni a passeggio da soli, come se niente fosse. (e poi perchè meravigliarsi se lo mangiano gli alieni?) Il Pater familias che si fa un viaggio di una giornata solo per andare ad urlare nella cascata e far capire al figlio piccolo il concetto di "rumore più forte".
    Un chiodo che spunta dal nulla ma che nessuno si preoccupa di levare o, almeno, segnalarne la presenza.
    Senza contare che, in un mondo dove il rumore non solo non lo devi fare ma per muoverti devi pure percepire quello che sviluppi tu stesso per avere una sorta di soglia di guardia, una bambina sorda come una campana se ne ve in giro come se nulla fosse.
    E, dulcis in fundo, la decisione del secolo. Abbiamo perso un figlio?! Ma sì, facciamone un altro! Tanto, vuoi che gli alieni che percepiscono il rumore di una loffa sentano i suoi vagiti?. E chissenefrega se avere un bambino equivarrà a mettere a morte certa tutta la famiglia. Vuoi mettere la soddisfazione di partorire e di entrare così nel guinnes dei primati post-atomici?

    FINE SPOILER

    Mi spiace per Krasinski, che tutto sommato giudico pure bravino sia come attore ma anche come regista. Ma con una storia del genere doveva solo rifutare
    Ultima modifica: 5/12/18 09:17 da Piero68
  • Discussione Capannelle • 15/08/19 00:25
    Scrivano - 3471 interventi
    Piero68 ebbe a dire:
    Il Pater familias che si fa un viaggio di una giornata solo per andare ad urlare nella cascata e far capire al figlio piccolo il concetto di "rumore più forte".
    E, dulcis in fundo, la decisione del secolo. Abbiamo perso un figlio?! Ma sì, facciamone un altro!

    Due pensieri che ho avuto subito anche io, come anche ho pensato che qualche dialogo sussurrato o suola in gomma avrebbe potuto convivere con l'assunto del film.
    Pero' non boccio il film, anzi, perchè il genere horror è infarcito di situazioni illogiche o perlomeno forzate, e in Quiet place ci sono anche delle qualità che compensano.
    Ultima modifica: 15/08/19 00:35 da Capannelle
  • Discussione Schramm • 13/05/21 15:41
    Scrivano - 7693 interventi
    per la serie non-facciamocene-mancare-neanche-una, il sequel approderà negli schermi americani a fine mese. dirige sempre krasinski, che si spera abbia imparato dai propri errori.