Un’altra puntata fondamentale, nella storia di Colombo, costruita attorno alla star del gospel/country Johnny Cash detto “man in black” per via del suo amore (evidentissimo anche qui) per gli abiti neri. E’ lui, uno dei più celebri singer americani, l’antagonista di Peter Falk. Interpreta Tommy Brown, un cantante di grande successo: un modo come un altro per farci ascoltare qualche suo pezzo famoso e per fargli recitare la parte di un personaggio a lui ovviamente congeniale. Perché in fondo Tommy Brown “è” Johnny Cash. Solo con un passato più burrascoso (è uscito da poco di prigione) e un’indole non troppo onesta. Anche se è proprio Colombo a riportare le cose al loro posto: “una...Leggi tutto persona con una voce così”, dirà il tenente, “non può essere del tutto cattiva”. Intanto però Brown era riuscito a organizzare un vero incidente aereo pur di uccidere l’odiosa moglie bigotta (Ida Lupino) che lo teneva in pugno ricattandolo. Forse Cash non sarà ricordato tra i più convincenti avversari di Colombo (anche se la parte la fa bene), ma certo la puntata è tra le più ricercate in assoluto, dal punto di vista investigativo. E infatti, nonostante duri un’ora e mezza, il tenente vi appare prima del previsto, proprio per dare spazio alle laboriose indagini. Un paio gli intervalli spassosi (con Vito Scotti che lavora per le pompe funebri e con una stranita signora d’un negozio di stoffe), meno del solito i personaggi “esterni” da valorizzare. Finale in puro stile Colombo, piuttosto prevedibile per chi conosce la serie. Discreta la regia di Nick Colasanto.
Buona parte pre-Colombica, con scambi assassino-vittima ad alto contenuto acido. L’omicida è sì un bastardo, ma la vittima è un’arpia da competizione (e non sarà solo lei a pagarne le conseguenze). Il tenente compare rovinando l’inquadratura a un’emittente. Darà vita a godibili scambi, non solo con l’assassino (cantante), ma anche con un colonnello un po’ fulminato e una sarta. Il ritmo è costante e l’indagine è sempre in primo piano. Fantastico quando Colombo viene beccato all’aeroporto, ma anche l’assassino (Cash) che canticchia al metal detector.
MEMORABILE: A quello delle pompe funebri che vuole dargli il depliant "Degli acquisti se ne occupa mia moglie".
Superba puntata lunga di Colombo e una delle più divertenti, sia per quanto riguarda la detection che per le parentesi "comiche" sulla goffagine del nostro amato tenente. Spassosissime sono infatti le scene con l'impresario delle pompe funebri, il colonello dell'aviazione e con l'addetta ai paracadute. Ottimo Cash nel ruolo a lui congenialissimmo del cantante folk che ovviamente impreziosisce la puntata con alcune canzoni. Alcuni sostengono che dietro il nomignolo di Nick Colasanto si nasconda la regia del grande John Cassavetes!
MEMORABILE: Colombo mentre esamina la scena del delitto viene preso per un "cacciatore" di souvenir di incidenti... il tutto mentre stanno registrando un telegiornale.
Chi riesca a superare i primi 15' (ove vengono ammanniti: a- Ida Lupino in ridicolo camicione che prima si sbraccia come un segnalatore d'aereoporto e poi vince l'Oscar come vittima più odiosa della serie; b- un piano delittuoso tra i meno verosimili), guadagnerà un tenente in forma smagliante, un'indagine ottimamente costruita (malgrado l'incredibile delitto) e una quantità di gag inframezzate da tre intermezzi spassosissimi (Scotti impresario funebre, il colonnello che aspetta l'allarme e la sartina che rimpiange il focoso marito italiano).
MEMORABILE: "I saw the Light", canzoncina tormentone che una volta ascoltata non ti si toglie dalla testa.
Un altro episodio fondamentale della mitica serie tv. Ben scritto, con alcuni personaggi ben delineati (vedasi sopratutto la vittima, interpretata da un'antipatica e per questo molto convincente Ida Lupino) e il sospettato di turno, interpretato altrettanto bene da Johnny Cash. Falk come sempre non perde un colpo e dà vita, oltre ad un indagine serrata, a gag comiche davvero notevoli. Ottimo.
Il cantante Johnny Cash si dimostra anche un ottimo attore, in questo caso. L'omicidio con l'aereo ad alta quota è ben realizzato, il tema musicale di Dick De Benedicitis ottimo, così come il cast di contorno (su tutti cito Ida Lupino). I dialoghi tra Colombo e l'assassino sono molto gustosi. Da vedere.
MEMORABILE: La considerazione finale di Colombo: "Un uomo che canta così non può essere del tutto cattivo".
Uno degli episodi migliori, nonostante il finale un po' debole (ma la serie in effetti abbonda di assassini che abboccano a trappole palesi). Cash non dà l'impressione di recitare, ma si limita ad essere semplicemente se stesso e comunque ascoltarlo cantare è sempre un piacere, mentre Ida Lupino nel ruolo della moglie bigotta offre una caratterizzazione incisiva, apparendo tanto detestabile da giustificare il desiderio del marito di liberarsene. Gustosi i duetti del tenente non solo con il sospettato ma anche con gli altri comprimari.
Episodio molto bello che vede la partecipazione di una famosissima attrice come Ida Lupino. Fantastica anche la canzone che il cantante country canta all'inizio del film e che viene riproposta appena prima della fine. Colombo è molto invadente: arriva fino ad ascoltare una conversazione telefonica" Episodio molto bello e sicuramente da vedere.
Esempio degli effetti delle religioni. Servono pochi minuti per simpatizzare senza riserve con un assassino il cui unico torto è l'essere più attaccato a questa vita che a qualsiasi altra; se si aggiungono le contrizioni tardive, le ingenuità assortite e la voce «così» si può solo sperare che Colombo toppi. Invece lui ci proietta assai piacevolmente verso il solito trappolone, fra indizi quantitativamente scarsi ma sostanziosi e coerenti, non senza un inconsueto tentennamento. Il tasso di acidità del duello è scarso, ma si resta soddisfatti.
MEMORABILE: "Sei un'ipocrita bigotta, una ricattatrice da sacrestia!"; "Quando pianto un seme qualcosa nasce sempre"; col colonnello e con la sarta.
Episodio fondamentale e ai limiti della perfezione: Johnny Cash (nel film si fa chiamare Tommy Brown, ma poco cambia) dosa simpatia (soprattutto nella prima parte) e personalità che lo contraddistingue e il nostro amato tenente subisce (tanto per cambiare) un buffo timore reverenziale (per via del fatto che è un suo idolo), almeno fino a quando non trova la chiave per l'incriminazione. Ritmo, genialità, atmosfera Usa Anni '70 e divertimento sono la spina dorsale di una storica puntata che non mi stancherò mai di riguardare.
"I saw the light, I saw the light/no more a darkness, no more a night": queste semplici parole cantate da Cash diventano da subito un tormentone che ti martella il cervello. L'episodio poggia su una strepitosa prova di Falk, che a una certo punto sembra quasi rassegnato a darla vinta al furbacchione di turno, ma fortunatamente il delitto perfetto non esiste e la soluzione (seppur non all'altezza del resto) giunge puntuale. Molto buona la regia di Colasanto, che gestisce alla grande le scene all'interno del piccolo aereo.
MEMORABILE: I saw the light, I saw the light, no more a darkness, no more a night.
Certamente uno dei migliori episodi della serie, con un memorabile Johnny Cash. La trama sembra, infatti, costruita interamente sulla sua biografia e, forse, lo è davvero. ottime anche le "intrusioni" dei caratteristi di turno John Randolph e Vito Scotti. Colpisce senz'altro la scena nella quale il tenente Colombo, mentre tende la trappola all'assassino che sta suonando la chitarra, si ferma ad ascoltarlo con sguardo fortemente ammirato e quasi commosso.
MEMORABILE: Nell'ultima scena Colombo dichiara apertamente tutta la sua ammirazione e comprensione: "Un uomo che canta così non può essere del tutto cattivo".
Viene commesso un duplice delitto e se nessuno spettatore versa lacrime per la fanatica e orribile moglie del cantante, l’altra è una ragazzetta dallo stesso sedotta. Un fardello pesante per un artista che ostenta una statura psicologica forte (prova ne è la modalità del fattaccio, che però stride col molliccio atteggiamento finale). Questo rende debole l’episodio, sino ad allora simpatico anche per un paio di siparietti (il colonnello e la sartina), forzato anche nella logistica dell’epilogo (ma quello del mazzo di chiavi è un bel colpo di teatro).
MEMORABILE: Il tormentone musicale è una vera noia!
Un episodio stupendo. Johnny Cash (Tommy Brown) è perfetto e si limita a essere quello che è, inoltre dipinge benissimo il suo personaggio, dosando la simpatia senza mai risultare gigione. Il piano delittuoso è valido e ben ricostruito e anche l'indagine risulta interessante. Colombo è ottimo, duetta benissimo con l'assassino e molti altri e l'episodio scorre fluidamente. Gli intermezzi comici non mancano (la scena con Vito Scotti); solo il finale non è dei più convincenti. Peccato.
MEMORABILE: "I saw the light" e il ritornello; Colombo che interrompe un servizio sul luogo dello schianto...
Episodio avvincente sin dalle prime battute: i dialoghi tra l'aspirante assassino (il cantante Johnny Cash) e la moglie sono avvincenti e lasciano trasparire quanto lei sia una vera carogna. Colombo è in gran forma, indaga con meticolosità e intrattiene siparietti divertenti sia con l'assassino che con personaggi secondari (su tutti cito il becchino...). Ottime le musiche country, che si adattano benissimo in questo grande episodio.
MEMORABILE: Colombo dice che la moglie è una fan del cantante (ma guarda un po'!!!).
Insopportabile beghina mistica viene liberatoriamente fatta fuori, unitamente alla figliastra, dal marito che commette l'unico errore di buttare il termos col sonnifero fuori dal finestrino. Sorvolando sull'impossibilità per un pilota di salvarsi come il personaggio interpretato da Cash vorrebbe far credere e sulla possibilità di fare un'autopsia su corpi che si sono schiantati in quel modo... è un episodio guardabilissimo.
MEMORABILE: La vecchia e le groupies; Il discorso a Colombo dell'impiegato delle pompe funebri.
Sorvolando, letteralmente, sulla dinamica del fattaccio (piuttosto inverosimile) e sull'intuizione di Colombo finale che incastrerà l'omicida (poco convincente), è un buon episodio in cui spicca, su tutti, Cash (sostanzialmente interpreta se stesso). La Lupino, paladina indefessa della Crociata delle anime perdute (per cui vuol far costruire un santuario coi soldi del marito ricattato), sa rendersi talmente detestabile che ti chiedi: ma quand'è che la fa fuori? piuttosto presto, per fortuna. Tanti siparietti, uno su tutti quello con l'impresario di pompe funebri.
Un buon episodio, piuttosto gustoso, impreziosito da musica e canzoni, con il grande Johnny Cash attore (era stato notevole, pochi anni prima, nel western Quattro tocchi di campana). C'è Ida Lupino! Dialoghi brillanti e chiusura del tenente Colombo davvero indimenticabile: "Un uomo che canta così non può essere del tutto cattivo".
Impossibile non trovare insopportabile il personaggio di Ida Lupino, moglie e vittima dell'assassino, tanto che ne risulta uno degli omicidi meglio accolti della serie. Dopodiché se l'omicida è Johnny Cash, le simpatie si spostano completamente a suo favore. L'episodio è lungo, Colombo entra in scena abbastanza in fretta e duetta con un po' di personaggi gustosi (gestore pompe funebri che cerca di vendergli un buon futuro, sarta alle prese con la memoria ma anche e soprattutto un bel colonnello) e per un momento sembra davvero perduto. Ma chiude, come spesso accade, con eleganza.
Puntata particolarmente memorabile e iconica, se non altro per la presenza del grande Johnny Cash, che qui interpreta uno dei cattivi colombeschi più giustificabili di sempre (siamo sinceri, chi non tiferebbe per lui con una moglie così?). Se questo da una parte limita il pathos (gli scambi di battute fra Falk e Cash sono meno tesi del solito, il piano omicida non è esente da pecche e l'intuito del tenente in questo caso non sorprende più di tanto), dall'altra la scorrevolezza della storia e la piacevolezza dei personaggi, senza contare le buone gag, garantiscono l'intrattenimento.
MEMORABILE: L'incidente d'aereo; Colombo e l'impresario di pompe funebri; Il tenente scende dall'aereo dopo un voletto; Cash fa il viscidone con una giovincella.
Indagine che si distingue grazie a un antagonista d’eccezione, l’uomo in nero Johnny Cash, che suscita simpatia (oltre che ammirazione per la sua musica), anche perché la sua vittima è un’insopportabile e rancida “ricattatrice da sacrestia” (la brava Ida Lupino). Colombo qui si trova a ricostruire un omicidio più rocambolesco e intricato (e a tratti meno credibile) del solito, mescolando, con effetti comici, svagatezza e acute intuizioni, inframmezzate da siparietti deliziosi con personaggi ancora più svampiti. Alla fine si vede la luce grazie a una soluzione elegante.
MEMORABILE: La canzone “I saw the light”; La grettezza della Lupino; L’impresario funebre; “Un uomo che canta così non può essere del tutto cattivo”.
Ida Lupino in versione arpia bigotta vince la palma di vittima più odiosa della saga, per cui è difficile provare antipatia nei confronti di Johnny Cash (che in pratica interpreta sé stesso), tanto è vero che il rapporto tra lui e Colombo si mantiene entro la più totale correttezza. L'omicidio è a dir poco rocambolesco, ma l'indagine ben articolata, con una trappola conclusiva che non lascia adito a dubbi (a differenza della deduzione decisiva del tenente, talmente geniale da apparire forzata). Tre siparietti comici (con il becchino, il colonnello e la sarta) discretamente gustosi.
Troppo bravo Johnny Cash per non dare almeno quattro pallini di giudizio; tanto più se si pensa, per restare nell'ambito delle serie televisive, che avrà (purtroppo!) occasione di recitare anche in un pessimo episodio di Renegade che voleva essere addirittura una specie di mini-remake de La vita è meravigliosa. Meraviglioso è piuttosto questo episodio che lo vede alle prese con un Peter Falk che fa finta di essere appassionato di musica country. Noi che conosciamo il tenente non ci caschiamo, sorbirsi mille volte la canzonetta "I Saw the Light" dev'essere stato tremendo!
MEMORABILE: Johnny Cash che per fortuna canta anche "Sunday Morning Coming Down".
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Qualche anno fa nell'episodio Un delitto pilotato.
Venne tagliato completamente il delitto dal punto in cui la vittima sta entrando in casa a quando l'ambulanza esce dalla villa.
Posseggo una vecchia registrazione tv di questo episodio e visto che siete entrati in tema appena mi capiterà di riguardarla sono proprio curioso se è stata tagliata anch'essa.
*Pietro Biondi: Johnny Cash *Lilla Brignone: Ida Lupino *Sergio Di Giulio: Bill McKinney *Marcello Tusco: John Dehner *Claudio Capone: Larry Burrell *Gianni Bonagura: Vito Scotti *Angiolina Quinterno: Lucille Meredith