Le mani sulla città - Film (1963)

Le mani sulla città
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/03/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 6/03/07 00:22 - 5533 commenti

I gusti di B. Legnani

Eccezionale, con attori eccezionali. Può non piacere l'impostazione politico-manichea, ma è un gran film. Ogni scena è integrata nella vicenda, anche nei particolari, ma brilla di luce propria: da segnalare i consigli comunali, specialmente quello finale, curati perfettamente, e l'incontro conclusivo fra Randone e Alberti. La città è Napoli, ma non la si nomina mai. Molti volti che popolano il consiglio comunale sono presenti in un altro film di Rosi, Salvatore Giuliano, nelle scene processuali.

D.Laurent 31/03/07 14:18 - 8 commenti

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Denucia dura, lucida e potente alla corruzione nel sistema politico-sociale italiano. Girato, se è possibile, in maniera ancora più secca e documentaristica del precedente capolavoro di Rosi, Salvatore Giuliano, il film rinuncia a ogni spettacolarizzazione dei fatti preferendo un realismo tanto spoglio da far apparire il tutto, se confrontato con molti film del genere (ben più retorici e spettacolari), quasi finto. Invece no, questo film è la realtà: qui vincono i "cattivi", senza nemmeno fare troppi sforzi. Ottima fotografia in bianco e nero.

Supervigno 5/06/07 17:25 - 229 commenti

I gusti di Supervigno

Bellissimo. Da vedere assolutamente per comprendere un'epoca e anche per analizzare la nostra. Giuridicamente ineccepibile (a differenza di molti altri film del genere, in cui l'aspetto legale viene piegato alle esigenze della trama), dettagliato e realistico nella ricostruzione della "vita quotidiana" dell'amministrazione pubblica, riesce comunque a non annoiare neppure per un istante. Politicamente orientato, non scade mai nell'ovvio né nel facile moralismo per provocare indignazione. Attori perfetti. Un classico.
MEMORABILE: Durante la prima riunione del Consiglio Comunale, i Consiglieri di "destra" che sollevano e mostrano le mani, al grido di "noi abbiamo le mani pulite".

Cotola 28/04/08 01:56 - 9052 commenti

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Uno dei film più lungimiranti che mi sia mai capitato di vedere: Rosi, infatti, prevede, purtroppo, con grande anticipo ciò che accadrà e diventerà una pratica comune. Il tutto mescolando con rara maestria denuncia sociale, inchiesta e spettacolo. Il ritmo, infatti, è vertiginoso come in un film americano di genere. Merito, oltre che della regia, soprattutto di una sceneggiatura da urlo che serve allo spettatore scene, dialoghi e personaggi che non si dimenticano facilmente. La prova degli attori poi è la classica ciliegina sulla torta.

Pigro 9/04/09 09:11 - 9671 commenti

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Gli inestricabili intrecci tra imprese edili e politica per cementificare Napoli sono al centro di questo eccezionale film di impegno civile, che fa spalancare gli occhi su una realtà nascosta. In un b/n quasi "illuminista" Rosi spiega molto chiaramente i meccanismi di interessi incrociati che stanno alla base delle grandi speculazioni fatte nella "legalità", con una forte chiamata di responsabilità dei cittadini stessi per il loro potere di voto e di controllo sociale. Istruttivo, dovrebbe essere obbligatorio in tutte le scuole.

Shannon 5/08/10 18:43 - 72 commenti

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Quarant'anni prima di Saviano, Rosi denuncia gli intrallazzi fra il potere politico e gli interessi economici dei costruttori edili che speculano sui piani di espansione delle città. Con una (doverosa) stoccata alla chiesa cattolica. Ancora attualissimo, è una pietra miliare del cinema italiano.

Homesick 21/09/10 18:44 - 5737 commenti

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L’atteggiamento militante e fazioso dell’autore è contestualizzabile e non inficia il forte impatto ancora oggi provocato da questa lucida invettiva contro classi dirigenti votate alla speculazione edilizia e al particolarismo, spesso con il beneplacito della Chiesa. La fotografia è un bianco e nero profondo che proietta sia momenti di matrice semi-documentaristica (il crollo dell’edificio, il clamore dei consigli comunali, le immagini della campagna elettorale) sia sfondi à la Fritz Lang (le sagome notturne dei grattacieli e della terrazza). Ottimi interpreti e sinistre musiche di Piccioni.
MEMORABILE: Il crollo dell'edificio pericolante; l'autodifesa di Steiger.

Enzus79 28/09/10 16:35 - 2901 commenti

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Franesco Rosi è un regista che al cinema italiano con i suoi film impegnati ha dato moltissimo. Le mani sulla città è un mezzo capolavoro, i dialoghi sono pungenti e cinici. Steiger, seppur doppiato, è ottimo. Il Leone d'oro nel 1963 lo ha strameritato.

Rickblaine 30/09/10 15:45 - 635 commenti

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Un film che racconta lo scandalo delle speculazioni sull'edilizia nella città di Napoli. I partiti politici regionali litigano su temi delicati e fra chi vuole far chiarezza e chi vuole nascondere il tutto, ciò che ne esce è una sporca situazione. Rod Steiger è ottimo nell'impersonare l'imprenditore e politico, così come anche Salvo Randone. Come sempre Rosi non delude.
MEMORABILE: La palazzina del vico S. Andrea che cede (ottima ripresa cinematografica).

Galbo 16/05/12 07:04 - 12399 commenti

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Intensa e significativa opera di impegno civile realizzata da un Francesco Rosi in stato di grazia. La storia del palazzinaro corrotto che "galleggia" grazie a loschi intrallazzi politici è ancora straordinariamente attuale e parla della peggiore Italia assai più di qualunque reportage giornalistico. Realizzato con una forte impronta realistica (a partire dalla livida fotografia e dalla bella caratterizzazione ambientale), il film si avvale di un'ottima sceneggiatura e di una prova di rilievo del cast.

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Caesars 15/10/12 09:05 - 3794 commenti

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Bel film di denuncia di Francesco Rosi, attualissimo anche a tanti anni dalla sua realizzazione. Avvalendosi di ottimi interpreti, il regista mostra i vari intrecci economico politici in una città (quasi) mai nominata ma chiaramente identificabile (ma potrebbe essere qualunque altra località italiana). Un film decisamente da vedere, anche se in alcune fasi può risultare un pochino pesante da seguire.

Saintgifts 20/10/12 00:24 - 4098 commenti

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Democrazia non è sinonimo e garanzia di legalità, onestà e trasparenza: questo credo ci dica Rosi nel suo potente film rivelatore. Nel Consiglio Comunale tutti, democraticamente, possono dire la loro, ma chi vince è il più forte, il più spietato, come nella giungla, dove ci sono lotte quotidiane per la sopravvivenza non certo democratiche. Un film che purtroppo regge bene il tempo, purtroppo perché la situazione descritta così magistralmente, a distanza di 50 anni, non sembra sia mutata. D'accordo sul fatto che sia da proiettare nelle scuole.
MEMORABILE: Tutte le sedute del Consiglio Comunale; Il sindaco che distribuisce denaro alle donne.

Grifun 19/04/14 00:07 - 24 commenti

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Ottimo film di denuncia diretto da Francesco Rosi, descrive una realtà purtroppo ancora attuale, quella degli accordi tra le varie forze politiche e i più spregiudicati speculatori edilizi con le loro imprese. Ottimi gli interpreti, ma è forse la sceneggiatura la chiave di volta della pellicola: la vicenda, per quanto possa essere articolata, non diventa mai confusionaria e i dialoghi sono sempre efficaci.

Graf 1/04/14 00:39 - 708 commenti

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Intrallazzi politici e speculazioni edilizie a Napoli come potrebbe capitare in ogni città italiana. Il composito, eterogeneo e sdrucciolevole cinema di Rosi qui finalmente perviene all’armonia di tutti gli elementi espressivi: impegno civile e politico della denuncia, spettacolarizzazione della dialettica delle idee, scontro viscerale dei caratteri e delle psicologie. Una potente requisitoria sulla quale aleggia un sospetto di soddisfatto formalismo stilistico. Livida l'interpretazione di Rod Steiger.

Mickes2 5/04/14 21:44 - 1670 commenti

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Ruspante, esuberante, tristemente e profondamente attuale film di denuncia che Rosi, da straordinario e acuto antropologo della società, racconta ammantando di realismo e urlando in faccia alla gente i subdoli meccanismi degli organi competenti i quali utilizzano la legge come motore propulsivo per i propri miserabili comodi, economici e politici. Gli interessi speculativi che cancellano dalle coscienze la rabbia, il sangue e le lacrime del popolo, con la chiesa, imbambolata e accondiscendente, a benedire azioni d’incredibile atrocità etica.
MEMORABILE: Il crollo della palazzina; Il sindaco che distribuisce soldi alle signore: “Vedi come si fa la democrazia?”; De Vita: “E’ la regola che è sbagliata!"

Paulaster 18/11/14 10:06 - 4425 commenti

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L'attenzione sulla speculazione edilizia diventa l'oggetto per descrivere il come far politica. I paladini, i virtuosi, soccombono dove le logiche di spartizione regnano per il privato profitto. E non si son dovute neanche scomodare le tangenti, la corruzione, la malavita. Regìa che fa respirare il chiasso del nulla, il cemento dei palazzi anche sulle tappezzerie e la povera gente nella polvere. Potente e sempre attuale, indice che il potere genera mostri e il popolo pensa di avere ancora un ruolo col voto.
MEMORABILE: La carrellata in elicottero sopra la città con le fondamenta a vista vale più di mille parole.

Azione70 23/02/15 19:03 - 167 commenti

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Incredibile testimonianza dell'Italia (non solo Napoli) del malaffare e della speculazione edilizia negli anni 50/60. Vista ora, questa testimonianza diventa tragico testamento di un'Italia devastata ieri, oggi e probabilmente anche domani. Buona la recitazione e soprattutto incisiva la regia, a partire dalle immagini aeree dei palazzi in costruzione che da sole sintetizzano in modo amaro l'avanzata inesorabile del cemento sulla città e sulle sue vite. Musica (bella) in linea con le atmosfere cupe del film.

Deepred89 11/03/15 23:41 - 3709 commenti

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Film che funziona come un articolo di giornale scritto benissimo, attualissimo (e se vogliamo pure didattico, nell'accezione migliore del termine) nei contenuti e magnificamente impaginato: l'interesse è alto, l'occhio e la mente sono appagati ma l'emozione non va di pari passo. Tutto perfetto (comprese le interpretazioni), eppure alcuni squarci (forse anche solo paesaggistici) del ben più noioso Salvatore Giuliano mi avevano trasmesso quel "certo non so che" che qui non ho avvertito. Eccellente cronaca, buon cinema.

Minitina80 24/07/15 08:59 - 2984 commenti

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La sintesi della corruzione e di un certo modo di fare politica rappresentati senza filtri e frutto immarcescibile del malcostume del nostro Paese. Nottola incarna il furbetto di quartiere corrotto e immorale e il suo modus operandi è rappresentato con incredibile realismo; merito anche della prova di Steiger che si dimostra smaliziato al punto giusto. È scomodo per i suoi contenuti e forse anche per questo non vanta grossi emuli.
MEMORABILE: Nottola: "Investili i tuoi soldi in una fabbrica! Sindacati, rivendicazioni, scioperi, cassa malattia! Ti fanno venire l’infarto cu sti’ cose!"

Didda23 26/10/15 10:34 - 2426 commenti

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Il cinema di Rosi, seppur soffrendo di scarsissima empatia e partecipazione emotiva, sa essere l'emblema della perfezione registica e della direzione attoriale. I consigli comunali sono il chiaro esempio di una simbiosi perfetta tra movimenti di macchina, dialoghi tesi ed efficaci e bravura attoriale. Meravigliose le location partenopee, elevate da riprese aeree mozzafiato. Epico l'incontro finale tra Randone e Alberti. Meraviglioso e sanguigno Fermariello. Un film che fa emergere la nostra cultura, fatta di giochetti fra pochi e interessi personali da mantenere.
MEMORABILE: I consigli comunali; Le varie correnti all'interno dello stesso partito.

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Nicola81 5/11/15 10:27 - 2862 commenti

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La città è Napoli, le mani quelle di costruttori senza scrupoli e di amministratori rapaci. Rosi dirige con una partecipazione emotiva superiore rispetto a quando si cimenta con i misteri italiani e anche se la polemica politica può apparire inquinata dalle sue pregiudiziali ideologiche (palesi le critiche all'amministrazione Lauro e agli intrallazzi democristiani, mentre i buoni sono quasi tutti a sinistra) il messaggio arriva forte e chiaro. Un film ancora attuale e, visto l'argomento, è il caso di dire purtroppo...

Lythops 10/11/15 15:27 - 1019 commenti

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La prima inquadratura è un pugno allo stomaco, con palazzoni sull'orlo di un burrone-cava terrosa. Il resto è denuncia seria, severa, che non concede nessuno spazio alla retorica della politica di allora. Era il 1963 e già si sapeva tutto, ma chi denunciava veniva accusato, si direbbe oggi, di complottismo. In un'epoca troppo attenta alle divisioni tra destra e sinistra, il film non fu capito e oggi è caduto nel disinteresse. Peccato, perché è un'opera preziosa quanto terrificante, come ogni sequenza e dialogo, in un modo o in un altro.

Alex75 13/11/15 09:27 - 880 commenti

I gusti di Alex75

Rigorosa e tuttora insuperata denuncia sull’irresponsabile speculazione edilizia che ha devastato il nostro Paese, attraverso la commistione tra i poteri (spesso torbidi e clientelari) economico e politico. La forza del film di Rosi sta nel suo approccio realistico, senza abbellimenti ma coinvolgente e negli interpreti: Steiger, Alberti e Randone sono al loro meglio e il “non attore” Fermariello recita se stesso (all'epoca era consigliere comunale a Napoli) con convinzione e passione.
MEMORABILE: La città sfigurata dal cemento nei titoli di testa; Il crollo della palazzina fatiscente; Le sedute del Consiglio Comunale.

Il Dandi 24/07/16 11:16 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Paradigma del cinema civile di Rosi, nel quale le voci della prosa, del neorealismo e del grottesco trovano miracoloso equilibrio nello stesso registro. Pesante come i mattoni del crollo iniziale ma mai noioso, invecchiato (purtroppo) benissimo grazie all'incedere della narrazione ma anche per via dell'attualità del tema. Film retorico, spesso didascalico, eppure assolutamente necessario.
MEMORABILE: Randone, nella sua casa-reggia, convince il primario a non ritirare la sua candidatura: "In politica l'indignazione morale non serve a niente".

Rebis 31/08/16 17:20 - 2339 commenti

I gusti di Rebis

Cinema d'inchiesta inossidabile, si addentra nel gioco degli appalti e delle dubbie alleanze di un governo che in nome del diritto di maggioranza fa l'interesse dei privati, silenzia l'opposizione - unica garante dell'istituto democratico - spingendo la commissione d'inchiesta ad avallare la regolare irregolarità della giunta comunale. Più che un film sulla speculazione edilizia, una denuncia dello scollamento tra morale e politica che affossa, per il nitore espositivo della requisitoria, ore di ammorbanti talk show televisivi odierni. Grande Rod Steiger in testa a un cast d'assalto.

Ultimo 16/11/16 18:22 - 1656 commenti

I gusti di Ultimo

Classico film a sfondo politico e di denuncia sociale, diretto magsitralmente da Francesco Rosi, che non lascia nulla al caso. Le tematiche affrontate (la speculazione edilizia, gli intrighi politici per la scalata al potere...) paiono quanto mai attuali e per questo la pellicola non sente il peso degli anni. Gli ultimi venti minuti lasciano sconcertati. Realista, notevole.

Myvincent 30/11/16 07:52 - 3744 commenti

I gusti di Myvincent

I meccanismi politici visti dal loro interno con tutta l'ambiguità dei compromessi, dei favoritismi e delle speculazioni "mortali". Su una Napoli poco napoletana si staglia una nube tossica di impegni e disimpegni che registra senza alcun fronzolo l'Italia di allora che è ancora quella di oggi. Attori in stato di grazia e ricostruzione assolutamente realistica. Classico politico da non perdere.
MEMORABILE: L'assenza di figure femminili rappresentative.

Daniela 18/11/17 23:01 - 12670 commenti

I gusti di Daniela

Il crollo di un palazzo fatiscente, provocato dai lavori di demolizione di uno adiacente, è lo spunto dal quale Rosi parte per una disamina dell'intreccio indissolubile fra gruppi politici ed interessi economici in una città fra le più devastate dalla speculazione edilizia come Napoli. Un affresco spietato, nel cui contesto a carattere semi-documentaristico si stagliano figure a tutto tondo, personificazioni di un modo di intendere la cosa pubblica come cosa privata che purtroppo non ha mai cessare di esistere. Regia vigorosa, confezione eccellente, cast impeccabile.
MEMORABILE: La distribuzione delle banconote alle donne imploranti

Rocchiola 30/08/18 09:18 - 968 commenti

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Film di grande impegno civile più importante per quel che dice, piuttosto che per come lo dice. Quel che più impressiona è che le speculazioni edilizie e la corruzione politica descritte nel film sono ancor oggi largamente diffuse. L’inizio con il crollo della vecchia palazzina promette bene, poi sembra di assistere a una noiosa puntata di tribuna politica. Comunque la descrizione delle prassi municipali è realistica e accurata. Nello stuolo di attori non professionisti spicca il divo Rod Steiger, insolitamente misurato e composto.
MEMORABILE: La didascalia finale: "I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce".

Pessoa 22/12/20 19:01 - 2476 commenti

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Se non fosse per lo splendido bianco e nero di Di Venanzio, il film sembrerebbe girato ieri; ma questo non è l'unico pregio della pellicola di Rosi, che si pone come uno dei più efficaci e lucidi documenti di denuncia delle strategie di corruzione politica. Steiger e Randone sono perfetti nei loro ruoli, mentre la regia indovina tutti i tempi filmici regalando alcune scene da manuale. Grande cinema, testimone di un tempo in cui per certi episodi di malapolitica ancora ci si indignava, i giornalisti ne scrivevano e si trovava anche un regista coraggioso che ci costruiva sopra un film.
MEMORABILE: Il crollo del palazzo; Gli accordi sottobanco fra gli esponenti di destra e centro durante l'ultimo consiglio comunale.

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Bubobubo 18/12/21 17:11 - 1847 commenti

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Eburneo affresco filmico in cui "drammatico" e "didascalico" rimano e coesistono: la Napoli dei poveri e maltenuti quartieri popolari deve far largo al prepotente avanzare del cemento, l'unico vero collante del sodalizio di sangue stretto, a discapito delle vite di deboli ed indifesi, fra imprenditoria spregiudicata e politica collusa. Rivisto a quasi sessant'anni di distanza, pur nella sua nefasta lungimiranza, risulta un po' invecchiato nella direzione corale del cast attoriale, insieme di personaggi teofrastici dalla dimensione forse troppo teatrale. Iconica la O.S.T. di Piccioni.
MEMORABILE: Il crollo rovinoso dei palazzi; Il ricatto elettorale di Nottola (Steiger); Il consiglio comunale conclusivo.

Noodles 22/06/22 08:07 - 2233 commenti

I gusti di Noodles

Straordinario esempio di cinema di denuncia, di cui Francesco Rosi è maestro. Questo è uno dei suoi esempi migliori, una denuncia sulla speculazione edilizia che ha investito l'Italia negli anni '60, anche se qui ci si concentra sul Sud. Rod Steiger come sempre gigantesco nel dipingere il ritratto di un imprenditore edile tormentato e privo di scrupoli. Film vero, quasi neorealista in alcune parti, nel quale solo i nomi e i personaggi sono inventati, come rivela la chiosa finale. E non ce ne stupiamo. Un'occasione per vedere il marcio in Italia senza voltarsi dall'altra parte.

Puppigallo 1/09/22 16:40 - 5279 commenti

I gusti di Puppigallo

Notevole pellicola che documenta quanto Napoli, città bella e vulnerabile, abbia subìto, da tempo immemore, abusi edilizi e sia stata sfruttata a scapito degli abitanti, specialmente di quelli meno agiati. I politici qui non fanno certo una bella figura e l'ultima parte è tanto sgradevole quanto realistica. Bravo Steiger, ma anche chi gli ruota attorno risulta credibile e ben calato nella parte. Qualche segno del tempo c'e, ma ciò non toglie che dialoghi e situazioni siano ancora tristemente attuali. Finzione e documentario si fondono, nell'intento di rendere il tutto realistico.
MEMORABILE: La figura del sindaco; "L'opinione pubblica la facciamo noi".

Kinodrop 1/12/22 20:07 - 2957 commenti

I gusti di Kinodrop

Nonostante siano passati sessant'anni, questo potente documento di denuncia e di presa di posizione politica non ha perso la sua carica realistica (e profetica) sulle inestricabili collusioni tra politica e corruzione proprie di un sistema sociale senza opposizione. Uno spettacolare b/n ci proietta in una Napoli disastrata dalla speculazione edilizia mostrando il divario tra le sedi del potere e le frange più umili della popolazione; il taglio unisce il documentarismo (magari un po' didascalico) al ritratto di personalità senza altro scopo se non quello della prevaricazione.
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  • Discussione Alex75 • 12/05/16 17:40
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Francesco Rosi possedeva uno stile eclettico (I magliari), i suoi film erano complessi e compositi (Salvatore Giuliano, Le mani sulla città) a volte oscuri (Cadaveri eccellenti), alcuni di essi mi hanno lasciato perplesso (Lucky Luciano) qualcun'altro è francamente brutto (Cronaca di una morte annunciata) ma nessuno era privo di una grande forza rappresentativa. Nel ricordare la figura del regista nel momento del dolore, mi è gradito menzionare la bellissima “fiaba neorealista” C’era una volta... con una Sophia Loren che vi risplendeva come un gioiello.

    Di lui, per ora, ho visto solo "Le mani sulla città". Nella mia "lista dei desideri" ho messo "I magliari", "Cadaveri eccellenti", "Salvatore Giuliano" e "Cristo si è fermato ad Eboli".
  • Discussione Alex75 • 12/05/16 17:46
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mi sembra però strano che nel momento in cui si pone così attenzione nel non dire il nome della città non si ricontrolli i dialoghi e verifichi. Fosse un filmaccio da due lire potrei capirlo, per un film di Rosi mi pare proprio poco plausibile.

    Una cosa curiosa è che, tra le auto inquadrate casualmente nelle scene di traffico, l'unica di cui si veda la targa è una 600 targata Salerno nella scena che precede il crollo della palazzina.
  • Musiche Alex75 • 12/05/16 17:49
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Il prologo con i titoli di testa e il tema, molto efficace, di Piero Piccioni:

    https://www.youtube.com/watch?v=wzUuYXJmBKg
  • Discussione Vito • 15/05/16 20:07
    Fotocopista - 92 interventi
    Alex75 ebbe a dire:
    Graf ebbe a dire:
    Francesco Rosi possedeva uno stile eclettico (I magliari), i suoi film erano complessi e compositi (Salvatore Giuliano, Le mani sulla città) a volte oscuri (Cadaveri eccellenti), alcuni di essi mi hanno lasciato perplesso (Lucky Luciano) qualcun'altro è francamente brutto (Cronaca di una morte annunciata) ma nessuno era privo di una grande forza rappresentativa. Nel ricordare la figura del regista nel momento del dolore, mi è gradito menzionare la bellissima “fiaba neorealista” C’era una volta... con una Sophia Loren che vi risplendeva come un gioiello.

    Di lui, per ora, ho visto solo "Le mani sulla città". Nella mia "lista dei desideri" ho messo "I magliari", "Cadaveri eccellenti", "Salvatore Giuliano" e "Cristo si è fermato ad Eboli".

    Da vedere assolutamente anche Il caso Mattei.Un vero capolavoro e attualissimo!
  • Homevideo Rocchiola • 30/08/18 10:06
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    In Italia abbiamo solo la versione in DVD della Mustang che io non posseggo e che comunque non riporta in copertina alcune riferimento ad eventuali restauri o rimasterizzazione.
    Personalmente mi sono rivolto verso l'edizione dell'inglese Eureka combo DVD+bluray, che da una prima visione mi è apparsa eccezionale (difficilmente credo che il DVD italiano possa competere con questa edizione). L'immagine è pulitissima e con un dettaglio ed una profondità di campo di livello elevatissimo (vedasi ad esempio la scena del crollo del palazzo). Anche la bella fotografia in bianco-nero di Gianni Di Venanzo è perfettamente bilanciata con in neri davvero vividi. Non ci sono segni o difetti. L’originale audio italiano è di ottimo livello e si possono escludere i sottotitoli.
    All'interno della custodia è infine presente anche un bel libretto di 24 pagine (ovviamente in inglese)che offre belle fotografie ed immagini del film. Tutto molto ben curato. Insomma credo proprio si tratti della miglior versione di questo film finora pubblicata per l'home-video !!!!
  • Discussione B. Legnani • 26/08/19 19:56
    Pianificazione e progetti - 14970 interventi
    Visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=Qb4ae1Qa-H0
  • Curiosità Pessoa • 22/12/20 19:08
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Nelle scene ambientate in tribunale, Rosi ha scelto di far interpretare il ruolo dei giornalisti accreditati a veri esponenti della carta stampata, fra cui alcuni noti critici cinematografici.

    Fonte: Wikipedia

  • Discussione Caesars • 2/12/22 09:02
    Scrivano - 16812 interventi
    Ciao Zender,
    nel mio commento scrivevo:
    "attualissimo anche a quasi 40 anni dalla sua realizzazione ".
    Considerato che il film è del '63 e il mio scritto del 2012, potresti correggermi quel 40 in 50? Evidentemente non ho fatto bene i conti...
    Grazie
  • Discussione Zender • 2/12/22 10:34
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Mettiamo "tanti anni" che ci evitiamo eventuali correzioni fuuture. Sempre meglio restare sul vago quandi si parla di "scadenze".

  • Homevideo Caesars • 24/07/23 11:27
    Scrivano - 16812 interventi
    In uscita, il 22 Novembre, il bluray francese contenente anche traccia audio in Italiano
    Main Basse sur la Ville [Édition Blu-Ray DVD Bonus + Livre-Boîtier Mediabook]: DVD et Blu-ray : Amazon.fr