The Collingswood story - Film (2002)

Come l'homo erectus fra la scimmia ed il sapiens T.C.S è l'anello di congiunzione fra il mistero della strega ed il (para)normale baccano dei demoni. Girata un lustro prima del film di Peli ne anticipa esatta come una di quelle equazioni con cui al liceo mi ammazzavano il mix fra il reale più le sempre ambite sirene del non-visto. Il media che ci introduce nel buio è la videochat, espediente che calendario alla mano tradisce le rughe della prossima vetustà informatica. Passabile la recitazione, impassibile la regia. E' annello-debole, ma visti gli incassi di prodromi ed emuli a qualcuno piacerà

Ben prima degli horror da chat, fra Unfriended, V/H/S e compagnia, Costanza intuisce la via evolutiva del found-footage, sperando magari di avvicinarsi al successo (culturale oltre che economico) dell'allora recente The Blair witch project. A prescindere dall'originalità del format, il film in sé è però alquanto confuso e rudimentale (ingenui gli inserti da jumpscare in bianco e nero che di tanto in tanto rompono la continuità del montaggio), anche se l'inquietudine non gli è del tutto estranea (il finale in soffitta anticipa gli scorci claustrofobici di Rec). Più curioso che bello.