The woman in black - Film (2012)

The woman in black
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Titolo originale: The Woman in Black
Anno: 2012
Genere: horror (colore)
Note: Tratto dal romanzo omonimo di Susan Hill.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/03/12 DAL BENEMERITO GREYMOUSER
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Gabigol 13/02/19 07:42 - 580 commenti

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Ghost-story che più classica non si può. Ogni cliché (bambole, cigolii, rumori strani, nenie infantili, urla improvvise a sonoro azzerato) timbra puntuale il cartellino; persino la dama in nero, che non si distingue per nessuna peculiarità in particolare, tradisce uno script davvero risicato. Il film, comunque, trova la sua dimensione nell'ambientazione suggestiva - vero punto di forza - e nel mostrarsi spietato durante l'incedere di un male che non può trovare redenzione. Il finale è coerente con quanto mostrato.
MEMORABILE: I "ritratti" della moglie, incisi su legno; Gli spettri sotto la pioggia; Il finale.

Greymouser 2/03/12 11:47 - 1458 commenti

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Ciò che inquieta veramente in questo film è il fatto che a dirigerlo vi sia lo stesso regista di Eden Lake. Quelli che sono ancora interessati ad apparizioni di donne tetre in nero e in bianco, a bambini scomparsi, giocattoli che si muovono, sedie che dondolano, vendette post-mortem e compagnia bella da casa infestata, si accomodino pure. Io mi faccio da parte. Tra l'altro, il monoespressivo Radcliff, senza lo scudo del personaggio-icona Potter, non è granchè, e il finale invoglia a cambiare pianeta. Convenzionale, banale e noioso.

Corinne 4/03/12 12:44 - 420 commenti

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Un giovane avvocato si reca per lavoro in un villaggio inglese e ben presto si trova coinvolto in una vicenda sovrannaturale, tra inquietanti apparizioni e strane morti di bambini. I come e i perché si comprendono fin troppo presto, senza però togliere tensione al racconto, che si dipana tra belle ambientazioni e clichè del genere, abusati ma efficaci. Finale che si presta a una doppia interpretazione.
MEMORABILE: L'incipit; La villa isolata dall'alta marea.

Puppigallo 7/03/12 16:27 - 5273 commenti

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Mezzo pallino in più per l'ambientazione, che però nulla ha potuto contro questa mattonata con i soliti rumori, i soliti oggetti che si muovono e la solita presenza rancorosa causa dolorosa perdita (anche il protagonista, naturalmente, è traumaleso). Radcliffe è di una monoespressività quasi imbarazzante. Capisco la situazione pesante, ma non si può essere così imbalsamati. E se poi aggiungiamo una sceneggiatura elefantiaca ravvivata solo dalle crisi di Elizabeth e dal finale, purtroppo rovinato dagli ultimi fotogrammi, ecco che il filmaccio è servito.
MEMORABILE: La crisi (possessione) di Elizabeth a tavola: "Voglio farvi un ritratto!". Dopodichè, prende un coltello e inizia a incidere il tavolo.

Von Leppe 6/03/12 12:59 - 1262 commenti

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Revival gotico senz'anima, porta avanti una trama ripetitiva nei temi di bambini e donne fantasma (con una forte dose di sentimento). Molto distante dai prototipi originali del passato da cui prende solo l'estetica (l'involucro), inserendovi spauracchi attuali con apparizioni spettrali senza spessore. Ambientazione inglese buona (specie la palude), ma che appare già vista nelle architetture del villagio e della villa. L'attore protagonista non è il massimo: ha conservato l'aspetto infantile di Harry Potter.

Rebis 9/03/12 17:06 - 2337 commenti

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Dopo averci somministrato un survival spaccanervi ferocemente antiborghese, James Watkins si ritira in casa Hammer e si concede un horror salottiero: pur a rischio non scansato di cliché, semina nel solco che aveva reso storica la casa inglese ma senza indulgere in "orientalismi" e ovviando a twist finali da sciopero del buon senso. Ne ricava un gotico in piena regola, onesto ed efficace. I fantasmi - una tantum - sono cattivissimi e mordaci, e la lunga notte nella magione fluttua tra danze macabre e reminiscenze baviane, alla faccia di quel bamboccione di Daniel Radcliffe. Convenzionale.

Cotola 19/03/12 23:07 - 9043 commenti

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Ghost-story gotica abbastanza noiosetta: di spaventi ed inquietudini, neanche a parlarne (se non quelli “meccanicamente” fisiologici). Colpa di una storia che presenta le solite situazioni tipiche del genere ed i cui sviluppi non sono molto interessanti e sorprendenti. Radcliffe non ne esce particolarmente bene: appare spaesato e del tutto inadeguato. La confezione invece è buona e le ambientazioni sono affascinanti, ma ciò non può bastare.

Schramm 13/04/12 14:08 - 3495 commenti

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E' un horror o è una pera tagliata male? E' senz'altro sterile manierismo senza nerbo buono giusto per le neogothic-lolita e gli orfani di Harry Potter. Ed è la riprova che procurar spaventini con lazzi da luna park è facile, instillare una roditrice Paura son maniche di una camicia che quasi nessuno indossa più. Non saranno le auree margheritian-waniane a risignificare un genere che sta a suo agio in un passato di cui solo la Hammer ha una nostalgia assai mal riposta. Qui la sola cosa agghiacciante è che -duole dirlo- Watkins è balzato dalla ferale incompromissorietà al totale rimbecillimento.

Cloack 77 23/04/12 11:59 - 547 commenti

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La struttura del film non sarebbe neanche male, ma qualche idea in più soprattutto nel finale (pessimo) avrebbe giovato. Dopo una prima parte ben condotta ci si ritrova in una gran bella notte (il punto forte del film) dove si mescolano tendenze (classico-orientale), gli ambienti divengono protagonisti e i fantasmi le loro armi. Al termine della notte termina anche il film, perché come già scritto si procede verso un finalone classico, banale, forzato, ma soprattutto inutile dato che l'epilogo (meno male) conduce a tutt'altra strada.

Undying 10/09/12 22:32 - 3807 commenti

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Ritorno della mitica Hammer a temi gotici e d'atmosfera. Grande ritorno, per investimento e intenzioni. Gli attori sono in splendida forma e sembrano credere alla vicenda della spettrale madre vendicativa e rancorosa. Ma purtroppo, nonostante l'ottima messa in scena, la valida regia e l'efficiente montaggio, il film è l'ennesima ghost story che macina argomenti e cliché ormai usurati. Sulla scia di The others, per certi aspetti, James Watkins sembra sapere che la novità non è da queste parti e allora gioca i suoi assi con strepitose scene d'atmosfera utilizzando al massimo le belle locations.

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Pumpkh75 27/10/12 18:58 - 1749 commenti

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Visivamente, nulla da eccepire: location e scenografie ottime. Qualche salto sulla sedia c'è. Ma poi? Nulla o poco più. La sceneggiatura è fotocopiata, senza sussulti e l'interpretazione di Harry Potter è francamente difficile da promuovere. Ci sarebbe (forse) la regia, ma per quella è meglio guardarsi Eden lake. Peccato, un compitino svolto senza acuti che tra qualche tempo avrò cancellato senza remore.

Dusso 2/11/12 10:31 - 1566 commenti

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Visto in compagnia, il film pullula di spaventi e balzi dalla sedia ben orchestrati dal regista; la storia invece è risaputa e non offre grandi spunti di interesse, mentre il finale è azzeccato. Non il massimo l'interpretazione di Radcliffe anche a causa di un ruolo (questo personaggio che curiosa fin troppo) troppo caricato. A tratti inquietante.

Belfagor 10/01/13 19:04 - 2690 commenti

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Ghost story che pesca a più non posso dal repertorio del gotico: la magione abbandonata, la palude immersa nella nebbia, il paese su cui grava una tetra maledizione... tutto molto suggestivo e le ambientazioni sicuramente aiutano, ma trama e svolgimento sono decisamente imbarazzanti. Lo spunto della sceneggiatura è labile e mostra chiaramente la corda nella seconda parte, nonostante alcune sequenze riescano comunque a colpire. Sgradevole e gratuito il colpo di scena finale, un diabolus ex machina messo lì tanto per "sorprendere".
MEMORABILE: L'incipit; La crisi di Elizabeth durante la cena.

Daniela 30/01/13 08:12 - 12662 commenti

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Avvocatino vedovo inconsolabile si deve recare in un posto sperduto, con villici poco amichevoli, per esaminare le carte conservate in una magione abbandonata in mezzo alla palude e alla nebbia... Dopo Eden Lake, horror moderno e disturbante, Watkins prova ad imbastire una ghost story classica, con tutto il bric-à-brac del genere, dai cigoliii alle apparizioni sguiscianti, senza un guizzo di originalità, a parte forse il discutibile "lieto fine", sprecando così l'affascinante ambientazione naturale. Quanto all'ex maghetto, Radcliffe è attore troppo modesto per reggere così tanti primi piani

Ryo 4/02/13 18:31 - 2169 commenti

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Primo film per Radcliffe fuori da Hogwarts: un horror gotico visivamente piacevole. Location, set, scenografie e oggetti di scena sono una delizia per gli occhi, specialmente quegli inquietantissimi pupazzetti. La trama è piuttosto convincente, ma sembra che debba far paura a tutti i costi non riuscendoci mai. O meglio, offre momenti di spavento sì, ma tutti fini a se stessi. Giocando molto, troppo sulle immagini improvvise e ad alto volume, con versi, volti raccapriccianti che colpiscono al momento ma lasciano il vuoto. Discreta la prova attoriale, interpretata con molti silenzi.
MEMORABILE: I giocattoli della stanza.

Galbo 22/02/13 16:20 - 12392 commenti

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Luci ed ombre in questo film di James Watkins. La storia pur non originalissima è ben strutturata; l'ambientazione suggestiva e ben adoperata. I limite sono quelli di una regia poco personale che si affida ad effetti convenzionali e soprattutto una scelta poco felice del protagonista maschile, un assai inespressivo Daniel Radcliffe, che non convince praticamente mai. Molto meglio il cast di supporto. Finale banale.

Darkknight 1/09/14 10:45 - 353 commenti

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Classica ghost-story all'inglese con qualche giapponesata alla The ring, specie nella parte finale. Ricco ed elegante nella messa in scena, elementare nel meccanismo degli spaventi. Il grande (troppo) successo di pubblico e critica, se non altro, ha ridato lustro alla Hammer, la gloriosa casa di produzione di Dracula il vampiro e altri grandi classici.

Myvincent 1/11/14 06:31 - 3741 commenti

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Tratto da un omonimo romanzo, ma con alcune varianti, il film segue il solco del genere ghost, ammantandosi di componenti horror vere e proprie. La rediviva Hammer production ripropone tutti i classici elementi: la casa sinistra, gli spettri e una storia drammatica che s'incatena a una specie di terribile sortilegio. Il tutto riesce dignitosamente e spaventa non poco, a parte una certa ripetitività tematica e il "già sentito" che aleggia qua e là. Anche Daniel Radcliffe se la cava, riuscendo ad affrancarsi da un'immagine eternamente fanciullesca.

Rufus68 6/03/16 09:23 - 3842 commenti

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Mi chiedo: se al posto di Hemmings in Profondo rosso o di Musante in L'uccello dalle piume di cristallo ci fosse stato un tizio alla Daniel Radcliffe (un non-attore a tutto tondo) oggi di cosa staremmo parlando? Il resto del film si può riassumere in una parola: stancante. Si fatica ad arrivare in fondo tanto le trovate e gli snodi sono prevedibili (i soliti bau bau). Chissà cosa avrebbero combinato Tourneur e Lewton con questi budget.

Anthonyvm 17/06/18 23:38 - 5689 commenti

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Più che classica storia di fantasmi, con tutti gli ingredienti tipici del genere: morti misteriose, apparizioni inquietanti, case infestate, spiriti senza pace e relative indagini per metterli a riposo. L'atmosfera lugubre e cinerea, gustosamente gotica, in cui è immerso il film, è convenzionale ma efficace. Il cast di contorno funziona, anche se Radcliffe non brilla come protagonista. Il tema delle morti infantili non è leggero e infatti a tratti le sequenze sanno turbare, così come è ben piazzato qualche spavento. Non grandioso, ma appetibile.
MEMORABILE: I suicidi dei bambini, alcuni dei quali violenti; Gli inquietantissimi giocattoli d'epoca; Il finale dark.

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Buiomega71 3/12/18 00:40 - 2910 commenti

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Watkins torna nell'infanzia dannata e questa volta (forse) le vittime sono i ragazzini (i suicidi dei bambini sono magnificamente agghiaccianti, in primis quello delle tre sorelline nell'incipit, poi la giovincella che si dà fuoco nello scantinato); adombra questa sua fiaba nerissima di gingilli barocchi e giocattoli inquietanti, perlustra i boschi, le paludi e stocca con la fanciullezza mortifera nella guerra dei bottoni versione necrofora. Finale bellissimo e quasi amenabariano, tra la crudeltà e sprazzi di Amabili resti. I cliché fantasmatici vengono doverosamente rispettati.
MEMORABILE: La dama nera si impicca sulla sedia a dondolo; Quando Nathaniel uscì dalla tomba; Le lettere di Janet; Lo stuolo di bambini fantasma sotto la pioggia.

Taxius 30/12/18 23:41 - 1656 commenti

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Ghost story ambientata in un tetro villaggio in cui non splende mai il sole e dove una leggenda vuole che un fantasma di donna porti al suicidio i poveri bambini della zona. Film che si basa sui soliti cliché del genere come case infestate, scricchiolii vari e jump scare improvvisi, ma con una trama interessante e ben costruita. Bellissima e suggestiva l'ambientazione dalle atmosfere gotiche, con la vecchia villa circondata da una palude in primis. La storia procede senza mai annoiare fina all'ottimo e imprevedibile finale. Da vedere.

Nicola81 5/05/20 19:00 - 2857 commenti

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Trasposizione abbastanza libera dell'omonimo romanzo di Susan Hill per una ghost story di stampo talmente classico da risultare persino prevedibile in alcuni passaggi e che sconta anche qualche incertezza in sede di sceneggiatura. Tuttavia, gli amanti dell'horror d'atmosfera che bandisce lo splatter troveranno motivi di soddisfazione in una suggestiva ambientazione gotica e in una regia elegante e capace di trasmettere una costante inquietudine e alcuni buoni momenti di tensione. Radcliffe però sarebbe stato bene lasciarlo a Harry Potter...
MEMORABILE: Le due sequenze nella casa abbandonata; Il finale.

Magerehein 14/02/22 10:28 - 1001 commenti

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Difficile trarre un film tetro e inquietante da un'opera che non lo era ("La donna in nero" di Susan Hill); a Watkins va quindi dato il merito di aver migliorato la storia originale, creando tra l'altro ex novo tutta l'apprezzabile serie di eventi finali (dal recupero della salma in poi) e imbevendo di paura e motivata superstizione l'atmosfera del villaggio. La villa inoltre, coi suoi saloni desueti, la sua oggettistica ricercata e gli improvvisi rumori, mette i brividi e suscita tensione. Peccato per la prova così così di Radcliffe, bravo invece Hinds.
MEMORABILE: I giocattoli; Il rumore ritmico della sedia a dondolo, realmente angosciante.

Minitina80 4/11/23 13:45 - 2984 commenti

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Sbirciando la sinossi, matura nell’immediato l’idea che si tratti della solita panzana su fantasmi e case infestate. Non si è lontani dalla verità, nel senso che gli argomenti trattati sono quelli, ma bisogna riconoscere il merito di aver reso funzionali alla storia i tópoi narrativi del filone e i conseguenti stratagemmi per spaventare, tipici di questo genere di pellicole. La regia serra bene le fila, non lasciando spazio a cadute di stile o scempiaggini varie. Radcliffe si mantiene su un onesto anonimato.
MEMORABILE: I suicidi dei bambini; I fantasmi dei bambini morti fuori della casa; Il ritorno di Nathaniel; Le comparsate della dama nera; L’epilogo.
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  • Discussione Rebis • 31/01/13 15:33
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Immagino che l'ululato non sia nostalgico, ma vendicativo :)

    Credo che Watkins abbia cercato un finale diverso rispetto alla new wave fantasmagorica inaugurata da Shyamalan, Zemeckis, Amenabar e compagnia bella che impone twist e ribaltamenti di prospettiva... cioè, il twist c'è, e pure la polka se vogliamo, ma l'intento è quello di offrire alla danza un significato diverso, di mantenere una salutare ambiguità (sul valore della morte, almeno). Ora, sono d'accordo che ci sia riuscito solo in parte e che la cosa risulti un po' forzata, però dai, io non mi sono indignato. Sarà che quando l'ho visto in sala ho assistito - giuro - a urla e scene di panico che non mi capitava di sentire e vedere da anni, e qualche spaghetto l’ho preso pure io. Insomma, verso il film sono rimasto indulgente, malgrado i limiti. Ma immagino che visto a casa possa fare tutto un altro effetto e presti il fianco a molte critiche...
  • Discussione Galbo • 31/01/13 15:36
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Io ho visto a casa e probabilmente l'effetto è un pò diverso. Non l'ho trovato un film brutto: l'ambientazione è buona e qualche valido momento di tensione è presente. Certo la scelta del protagonista maschile non è proprio il massimo.....
  • Discussione Rebis • 31/01/13 15:46
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Scusa Galbo, ma che fine ha fatto il tuo commento?
  • Discussione Galbo • 31/01/13 16:27
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Scusa Galbo, ma che fine ha fatto il tuo commento?

    non l'ho ancora scritto. Ho preso solo qualche appunto per ricordarmelo. In realtà per me è una pratica abbastanza consueta. Ho parecchi appunti di film visti ma dei quali non ho ancora inserito il commento. Preferisco spesso fare passare un pò di tempo per dare un giudizio più ponderato.
    Ultima modifica: 31/01/13 16:37 da Galbo
  • Discussione Greymouser • 31/01/13 16:33
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Io l'ho trovato assolutamente mediocre, con un finale da brivido (ma non di paura). E tuttavia la cosa più scioccante è stata la testimonianza di schizofrenia registica dell'autore di Eden lake: da un horror duro e sporco ad un bel pacchettino patinato e caramellato: si vede che è uno buono per tutte le stagioni.
  • Discussione Daniela • 1/02/13 07:53
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Grey, hai colto nel segno... A torto o ragione, le aspettative pesano nella visione di un film e dopo Eden Lake ritrovarmi di fronte ad una ghost story tanto banalmente classica, per giunta interpretata da un tonno, mi ha deluso assai, facendomi forse stroncare il film oltre quello che merita.

    Galbo, probabilmente il tuo metodo di breve "marinatura" è quello più sensato, io scrivo i commenti generalmente a caldo e poi magari mi accorgo di essermi lasciata trascinare dal momento. Mi è successo anche poco tempo fa.
    Visto I Miséracles, garbata tantissimo la musica (non conoscevo il musical originale), tanto che da giorni canterello qualche aria fra me e me - molto sommessamente, dato che sono stonata come una campana.
    Però, ripensando al film, mi vengono a mente anche alcune magagne sulle quali al momento non avevo prestato troppa attenzione....
    Ultima modifica: 1/02/13 07:55 da Daniela
  • Discussione Galbo • 1/02/13 10:21
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Grey, hai colto nel segno... A torto o ragione, le aspettative pesano nella visione di un film e dopo Eden Lake ritrovarmi di fronte ad una ghost story tanto banalmente classica, per giunta interpretata da un tonno, mi ha deluso assai, facendomi forse stroncare il film oltre quello che merita.

    Galbo, probabilmente il tuo metodo di breve "marinatura" è quello più sensato, io scrivo i commenti generalmente a caldo e poi magari mi accorgo di essermi lasciata trascinare dal momento. Mi è successo anche poco tempo fa.
    Visto I Miséracles, garbata tantissimo la musica (non conoscevo il musical originale), tanto che da giorni canterello qualche aria fra me e me - molto sommessamente, dato che sono stonata come una campana.
    Però, ripensando al film, mi vengono a mente anche alcune magagne sulle quali al momento non avevo prestato troppa attenzione....



    bisogna che recuperi Eden Lake.
    Riguardo alla "breve marinatura", spesso non è così breve; riguardando i miei appunti mi sono accorto che non ho commentato film ormai visti da qualche annetto. Spesso la prima visione mi lascia qualche dubbio interpretativo e aspetto di rivedere il film.
  • Discussione Raremirko • 23/12/14 23:20
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Chiedo scusa, ho bisogno di qualcuno che mi spieghi il finale, che non ho proprio capito.

    Magari qualcuno che l'ha visto di recente, grazie, almeno così darei senso alla visione.
  • Discussione Buiomega71 • 3/12/18 10:19
    Consigliere - 25998 interventi
    Raffinatissima e intensa "ghost story" che rispetta, con reverenza, tutti i meccanismi del genere

    Intenso racconto gotico di paura e elaborazione del lutto, dove il soffio della morte echeggia in ogni inquadratura, nel paesino superstizioso e omertoso, nella palude, tra i boschi, nella maestosa e funebre villa, circondata di fulciane lapidi e tombe (essì, perchè il cinema del terrorista dei generi si avverte nelle lande marciscenti che circondano questa villa inferno)

    Watkins ritorna all'infanzia dannata, non più ferina e aggressiva, ma malinconica e "rubata", strappata alla vita con escamotage suicidi che ghiacciano il sangue (il suicidio di massa delle tre sorelline che apre il film è un pezzo di cinema straordinario, così come la fanciulla che si dà fuoco nello scantinato in cui è reclusa-per protezione-dai genitori, sulla spiaggia facendo castelli di sabbia, sboccando sangue al posto di polizia), con stuolo di bimbi fantasmatici sotto una pioggia torrenziale abbagliata dai lampi e dai tuoni.

    Watkins sembra "imborghesirsi" rispetto al suo selvaggio esordio, in realtà racconta la moria infantile con sottile crudeltà, dove i genitori del villaggio (dei dannati) vivono nelle loro case con le loro paure e l'avversione verso l'intruso che viene dalla città, figli protetti( non più piccoli assassini, ma vittime dell'angelo della morte in nero che li chiama a sè), e un atmosfera sinistra e malevola che avvolge questa fiaba nerissima, questo giro di vite funesto e funereo, tra gingilli barocchi e giocattoli inquietanti, apparizioni spettrali e lettere di odio e la sequenza del pulcino morente che cade dal nido, poi raccolto da Radcliffe, ha qualcosa del vontrier di Antichrist, dove, anche quì, il kaos di sorella morte regna lambendo anche la fauna e la flora circostante

    Chiudendo, poi, il cerchio con un finale bellissimo del "tu dai una cosa a me, io do una cosa a te", tanto crudele quanto poetico (anche gli ectoplasmi vendicativi percepiscono il dolore della perdita dei viventi), dai riverberi amenabariani, via di mezzo tra le surreali brume di Amabili resti e il racconto di Ambrose Bierce, che ricongiunge vita/morte e eternità.

    Terrifica la dama in nero nelle sue brevi ma incisive apparizioni, sorta di Janara così radicata nelle credenze popolari, la paura atavica della resurrezione (la notte in cui Nathaniel uscì dalla tomba), metempsicosi materne (la sequenza della madre di Nicholas "posseduta" a tavola è da antologia), il sacrificio delle piccole vittime indotte al suicidio da un disegno oscuro e vendicativo, il gotico che tutto avvolge (più da tradizione italiana che nemmeno quella della Hammer dei tempi d'oro), la bruma, l'alta marea, l'atmosfera fosca e grigia che ammanta tutto il film.

    Qualche jumpescare (ma essendo un "ghost movie" è quasi doveroso), CG usata quà e là (uno dei pochi punti deboli del film), la sequenza della palude che nemmeno nei Vicini di casa (un pò forzata a dire il vero), non intaccano un'opera caliginosa, plumbea e funerea, che vive nella messa in scena rigorosa e cupa che Watkins infligge, tra bambole, giochi di bimba, stanze mortifere, sedie a dondolo e impiccagioni.

    Peccato che i più (recensioni di Film tv e Ciak compresi) si soffermino superficialmente sulla prova dell'ex Harry Potter Daniel Radcliffe, quando il film è molto di più di questo.

    Non è tanto la paura, ma il disagio e la mesta sofferenza della perdita dei propri cari a dare scossoni di lancinate tristezza.

    Opera della e sulla morte, con tutte le sue dolorose implicazioni.

    Non inseguire le ombre
    Ultima modifica: 3/12/18 15:00 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 3/12/18 10:51
    Consigliere - 25998 interventi
    Ottimo il dvd targato Videa/Eagle

    Formato: 2.35:1

    Audio: italiano, inglese (5.1)

    Sottotitoli: italiano (anche per non udenti) e inglese

    Come extra: interviste agli attori, al regista, alla scrittrice Susan Hill, e al resto del cast tecnico, quattro minuti sul set del film.

    In omaggio (dentro la custodia del dvd) un nastrino nero con inciso sopra, in bianco, THE WOMAN IN BLACK

    Durata effettiva: 1h, 31m e 49s


    Immagine al minuto 00.27.03. Nel piccolo villaggio dei dannati la moria di ragazzini sembra non avere fine

    Ultima modifica: 3/12/18 12:21 da Zender