Dopo aver girato CLASSE 1984, versione studentesca del GIUSTIZIERE DELLA NOTTE, Mark L. Lester scrive e dirige questo ipotetico seguito fantascientifico, se possibile ancor più violento del prototipo. Nel frattempo ha infatti girato film come COMMANDO e FENOMENI PARANORMALI INCONTROLLABILI, in cui ha imparato a mettere in scena sequenze d'azione superbe. Così CLASS OF 1999 si propone come un action la cui prima parte è sicuramente esemplare....Leggi tutto Certo chi non ama la violenza gratuita potrà inorridire, di fronte a crudeltà quasi insostenibili, ma non potrà negare l'abilità di un regista che sa come sfruttare appieno effetti speciali prodigiosi. I tre insegnanti cyborg rappresentano una sorta di terminator al cubo, ed è divertente seguire qui, come nel film con Schwarzenegger, i messaggi che compaiono davanti agli occhi degli androidi nelle sequenze “in soggettiva”. Il cast, pur non brillando, non sfigura (il Cody protagonista è sì inespressivo ma anche spontaneo e adatto al suo ruolo), soprattutto per quanto concerne il “corpo insegnanti”, mentre la fotografia di Mark Irwin è di una limpidezza e chiarezza non comuni. Poiché quindi le varie componenti (salvo forse una sceneggiatura piuttosto incolore) sono di buona levatura il risultato, orchestrato da un regista in ottima vena, non può che essere molto buono. Chi ama i film d'azione violenta se la godrà un mondo, perché anche il ritmo è serrato e permette di calarsi in questa realtà virtuale molto meno poetica del similare 1997 FUGA DA NEW YORK (similare solo per la vicinissima data “futura”) ma comunque avvincente.
Mark L. Lester nel 1982 diresse Classe 1984 (co-sceneggiato da Tom Holland), un piccolo gioiello che sapeva divertire facendo però leva su questioni sociali (meglio: di classe) e su contrasti generazionali. Nel 1990 riprende in mano il soggetto - fortemente influenzato dal Terminator di Cameron - e lo adegua al contesto "futuristico". Una serie di androidi, sotto mentite spoglie di docente, scatena un vero e proprio massacro all'interno di una scuola di rivoltosi. Ottimi interpreti (Stacy Keach, Malcolm McDowell, Pam Grier) e azione adrenalinica.
I cyborg-prof sono uno spasso, tanto che la sceneggiatura passa in secondo piano (è solo un pretesto per vedere i robot-docenti in azione). Loro sì che sanno farsi rispettare dalla feccia studentesca (ladri, assassini, drogati e stupratori). Il problema è che calcheranno “un po’ troppo” la mano robotica e saranno dolori (per gli studenti). Qui è tutto iper-esagerato, degradato e bastardo all’ennesima potenza. In poche parole, ci si diverte e la violenza non manca di certo. Finale alla Terminator. Notevole nella sua robot-follia.
MEMORABILE: Le sculacciate davanti alla classe. Un docente plasma una giovane mente frullandole il cervello.
Sempre bello rivedere questa sorta di Terminator in chiave studentesca. In una scuola i docenti sono dei cyborg che oltre ad insegnare alla peggior feccia giovanile hanno piena libertà di punire gli studenti più ribelli ricorrendo a punizioni estreme. Bello caciarone, la scuola è ridotta ad un campo di battaglia. Io avrei fatto carte false per avere Pam Grier come educatrice!
Notevole film che parte come un qualsiasi "teppaglia di scuola" (tema solitamente ripetitivo) per evolvere come mix di horror/cyborg. Deve molto all'ottimo film Mondo dei robot. La prima parte è la migliore: l'ingresso degli educatori nella fogna di scuola e le loro maniere spicce sono spassosissime. Gli attori sono ben diretti, il progredire degli eventi non è scontato, peccato che poi si rimanga prigionieri di qualche tamarrata di troppo e che la violenza dilaghi in modo del tutto arbitrario.
MEMORABILE: Le mega-sculacciate, che il prof Hardin rifila allo studente tenendone un'altro sotto i piedi.
Miscuglio di Terminator e The Principal in chiave fantascientifica. Ma tolti due/tre momenti emozionanti, alla resa dei conti rimane un thriller fracassone e scontato. Si salva perlopiùper il terzetto di protagonisti, capitanato da un eccellente McDowell e un Keach scatenato. Il resto non vale granché.
Mi scuso per la volgarità ma... che figata di film! Dopo il cult Commando il buon Lester ci regala un altro delizioso action-movie ancor più violento e spettacolare, ambientato in un futuro iper-tecnologico e senza più alcuna regola. Proveranno a sistemare le cose 3 prof/cyborg, assolutamente scatenati e dai modi risolutissimi. Molto gustose le varie punizioni inferte ai delinquenti/studenti che sfoggiano abbigliamenti e acconciature incredibili. Fino a qualche anno fa era replicatissimo, anche in tv locali, ora è inspiegabilmente sparito...
MEMORABILE: Il colore degli occhi e la capigliatura di Keach.
Delizioso film a metà strada tra i vecchi postatomici e i robotizzati anni 80. A parte l'assurdità di studenti tossici e criminali che però vanno a scuola puntualmente ogni giorno, il film è piacevolissimo e la parte dei leoni la fanno i 3 robots e i due giovani attori principali. Tre pallini meritati.
MEMORABILE: Le sculacciate bioniche, l'ora di ginnastica con il duro allenamento.
Sorprendente film che mescola il thriller fantascientifico alla Robocop con tutta l'iconografia della guerra tra bande anni 80 stile i Guerrieri della Notte: il risultato è eccellente, pur con qualche limite dettato forse dal buget (alcuni effetti sono puramente B-movie). Il resto è ben fatto, ambientazioni comprese; molto bravi i protagonisti (tra cui il grande Malcolm McDowell). Un film caduto ingiustamente nel dimenticatoio, merita senz'altro.
MEMORABILE: La presenza di Malcolm McDowell, qui in un ruolo opposto a quello in Arancia Meccanica, in un contesto simile.
Nell'anno 1999 negli Usa le bandi giovanili sono completamente fuori controllo. A farne le spese anche la scuola. Ma a Seattle si decide di provvedere con insegnanti decisamente moderni... Un film molto violento, a metà strada tra Terminator e Fuga da Los Angeles. I metodi correttivi proposti dagli insegnanti, farebbero passare la voglia a chiunque di scherzare in classe, ma non sono così "ortodossi", per usare un eufemismo. Buone le ambientazioni. Più che godibile.
MEMORABILE: La sculacciata del professore a due allievi ribelli.
Bel film di fantascienza in un contesto da giungla metropolitana (della peggior specie). I CyberProfs sono incredibili e simpaticissimi. Non so se arriverà mai ad essere considerato un cult (difficile, ma non impossibile) e anche se non è un capolavoro resta un film veramente da vedere.
MEMORABILE: La cupa atmosfera da bassifondi metropolitani.
Era dura superare il prototipo, ma Lester riesce nell'impresa con un reimagining aggiornato del suo classico. Con ben salda in mente l'atmosfera di capolavori come Robocop e Terminator, il regista ribalta le carte in tavola e stavolta si mette - con cognizione di causa - dalla parte degli studenti teppisti contro i temibili insegnanti-robot killer (gli straordinari Grier/McDowell/Kilpatrick). Violento, spettacolare, ben girato, dal ritmo alto, ben interpretato e fotografato con cura; finale cyberpunk eccelso, che fa il paro con Hardware. Cult!
MEMORABILE: L'introduzione dei tre insegnanti-robot.
"Battle-cyborg" in azione, nella scuola. Non è che proprio non ce ne fosse bisogno, in quella scuola, ma poi però i veri fini emergono e la battaglia avrà il suo corso. Potente e violento al punto giusto, pur se meno oltraggioso e disturbante della classe precedente, è indubbiamente vicino al più famoso Terminator, pur senza raggiungerne la maestosità. Effetti speciali senza computer e una storia fatta di emarginazione, riscatto e amore per un film che ha i suoi anni ma li porta con assoluta dignità.
MEMORABILE: La sonora sculacciata; Le guardie nella scuola e i messaggi all'altoparlante; La consegna delle armi, con ricevuta per riaverle.
Nel 1999 le band giovanili sono diventate una piaga nazionale, arrivando a governare interi quartieri e la scuola non la frequenta più nessuno; l'unica soluzione sono dei cyber prof. Divertente fanta action molto violento in puro stile anni 80. Si può dire che sia una via di mezzo tra Terminator e I guerrieri della notte. Piatto forte sono sicuramente le ambientazioni, sporche e decadenti. Sorprendente.
Tre maestri robotici si impegnano a riportare la pace in una scuola dominata da bande di teppisti stupidi e cattivi, agendo in base al principio "ogni studente buono è uno studente morto"... Lo ricordavo come un film rozzo, al pari del precedente sempre di Lester, ma efficace e divertente, ed invece l'ho trovato molto datato, con trucchi modesti anche per l'epoca (a parte quelli che copiano Terminator), una sceneggiatura mediocre e personaggi tagliati con l'accetta interpretati da attori anche di pregio ma non al loro meglio. Nel complesso. si salva solo lo spunto di partenza.
Fantascienza di serie B che pesca a piene mani da Terminator per rovesciare le premesse del capitolo precedente. Stavolta infatti i robot professori mandati per amministrare la disciplina sono più pericolosi degli alunni, un pretesto per dar vita a gustose sparatorie, inseguimenti ed esplosioni. A patto di non aspettarsi troppo ci si diverte, grazie a un ritmo serrato, qualche buon effetto e a un cast nutrito di volti familiari. Finale davvero esplosivo.
Quasi infantile e spesso festosamente farlocco, di rimando a dir poco trascinante: il tris di villain robotici (l’avvenenza di Pam Grier non ha età, il ghigno di John P. Ryan è indimenticabile) è una delle migliori apparizioni fantahorror del decennio a cui appartiene, specialmente perché di fronte ha uno stuolo di facce di tolla per le quali è impossibile parteggiare. Geniale Lester: il suo modo di maneggiare l’action è mirabile; il professore è storicamente un boogeyman reale per molti di noi. FX spettacolari. Lo dice il titolo: che classe.
Pellicola originale a cavallo tra fantascienza, denuncia sociale e azione. Un futuro pregno di negatività, violenza, robotica, nel quale sono ormai i robot a farla da padroni e quando le cose "sfuggono" di mano si scatena l'inferno nella scuola dei rivoltosi. Attori di seconda fascia (ad eccezione di Mcdowell) che tuttavia danno vita a un autentica gemma del cinema d'azione.
Ottimo mix di fantascienza, thriller e horror in questa pellicola forte e suggestiva. Alcune sequenze sono sorprendenti per la grande violenza, che però viene sempre utilizzata nei momenti giusti. L'ambientazione è impeccabile e il ritmo vertiginoso fa sì che non ci si annoi mai. Una nota di demerito va ai dialoghi, che ogni tanto scivolano nel banalotto, rovinando momenti di grande importanza. Un film davvero riuscito, con vaghe reminiscenze de I guerrieri della notte.
È volato via un quindicennio da quel 1984 e la situazione sembra esser un cicinin cambiata. A sfavore degli studenti, naturalmente. Dopo aver scannerizzato per benino Robocop e Terminator, Lester cambia visuale, suggerendo che le colpe della (de)generazione violenta non sono addebitabili esclusivamente al degrado giovanile e alla mancata autorità familiare ma anche e soprattutto ai metodi repressivi degli istituti scolastici. Un campionario segnaletico di bei faccioni da villain tutti raggruppati in un cine-fumetto "apunkalittico" che rosicchiando i noti classici la sfanga in tutta agevolezza.
MEMORABILE: Il cyborg interpretato da John P. Ryan che sculaccia a sangue i due indisciplinati teppistelli sotto gli occhi impietriti dei compagni di classe...
Rispetto al precedente, quel che guadagna in sociologismi meno reazionari (qui la violenza della teppa giovanile è ben meno temibile dell'assolutismo destrorso dell'industria robotica quanto della "mollezza" democratica delle istituzioni scolastiche, incarnata da McDowell) lo perde in virulenza stilistica e in basica efficacia filmica. Deleterio si palesa poi lo scarto tra la 1a parte, con la contrapposizione androidi/insegnanti vs studenti e la seconda metà in cui ci si concentra sul succedaneo apocalittico (le bande, la rivolta, le scorie da Terminator).
MEMORABILE: I tre androidi e le loro singole reazioni contro "l'indisciplina" studentesca; Gli occhi e il codino di Keach; Le gonne a sbuffo della Lind.
Visivamente pessimo nell'atomizzare ogni piglio pedagogico a favore di una violenta distopia urbana, Lester porta tre cyborg vestiti da prof al college, li affoga nei migliori cliché da action/teen movie americano e si mette questa volta dalla parte degli studenti. Monitor, borchie e inseguimenti - e altri gustosi repertori del/i genere/i - ben si combinano in questo racconto improbabile, votato all'ecceso e dall'atmosfera viscida e allucinata. Testimone a suo modo delle paure (leggi speculazioni) di un decennio per le tecnologie in divenire, ne rimane narrativamente schiavo.
MEMORABILE: Il motocross che gira tra i corridoi bui della scuola; Gli occhi del prof Longford; L'ora di ginnastica.
Talmente dilettevole che in definitiva questo encomiabile lavoro di Lester si può annoverare tra i cult inossidabili scanditi nel tempo. Brutalità gratuita, eppure così dannatamente irresistibile - nella figura di John P. Ryan la summa - e una storia tirata via così nondimeno geniale nella sua semplicità di raffigurazione scenica che non lascia - sin da subito - fiato allo spettatore. L'unica pecca, ma che forse è anche il suo pregio, è la totale mancanza di lungimiranza estetico/concettuale sugli Anni '90 che dovrebbero essere qui rappresentati: si respirano Anni '80 al cubo!
MEMORABILE: Il sorriso diabolico di John P. Ryan.
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HomevideoZender • 7/01/15 18:20 Capo scrivano - 48839 interventi
Il dvd Eagle purtroppo, come noto, non contiene il doppiaggio italiano originale presente invece sulla vecchia vhs VIVIVIDEO ma un pessimo ridoppiaggio...
HomevideoZender • 19/02/18 14:38 Capo scrivano - 48839 interventi
COME INDIVIDUARE IL RIDOPPIAGGIO Verso il minuto 6 Cody (Bradley Gregg) e i suoi due amici sono in auto.
NEL DOPPIAGGIO ORIGINALE si sente questo dialogo:
Amico: Guarda un po'. Vuoi volare?
Cody (al volante): Sì, a scuola.
Amico: A scuola dici? Hai tanta voglia di studiare?
Cody: Che cos'é?
Amico: Erotamina. Basta tirarne un po' per volare.
Nel RIDOPPIAGGIO si sente invece:
Amico: Che facciamo? Questa ti va?
Cody (al volante): Si va a scuola.
Amico: E piantala secchione, tu devi proprio tirarti su.
Cody: Che cos'é?
Amico: E' edge, amico. La cosa migliore, dopo la skin.
Diciamo che il ridoppiaggio ha un adattamento dei dialoghi più fedele....ma per il resto fa proprio pena: il doppiaggio originale del 1990 non si batte!