Anno 2020: i gladiatori del futuro - Film (1983)

Anno 2020: i gladiatori del futuro

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Vedi la prima scena e hai già capito il film: cinque minuti di urla belluine, gente vestita di stracci, coltellate, sangue, stupri, morti e feriti. Il tutto all'interno di una chiesa diroccata: un prete crocefisso in diretta, una suora violentata... Aristide Massaccesi non è mai andato per il sottile, e meno soldi ci sono più non può far altro che lasciar spazio all'azione e alla violenza. Tra i tanti sottogeneri che i produttori italiani hanno praticato, il post atomico è forse quello che maggiormente lascia intravedere la povertà di mezzi utilizzati. Basta guardare le automobili "futuristiche" su cui viaggiano i protagonisti: carrette di...Leggi tutto cartone montate alla meno peggio. La trama, al solito, è minimale: i buoni abitano in una centrale e lì lavorano. I cattivi, capitanati da un nazistoide in divisa mezzo scemo (Donal O' Brien), li sbaragliano e li riducono in schiavitù. C'è chi però si prepara alla liberazione. A questo soggetto misero si aggiungano un saloon dove si gioca alla roulette russa, una biondona (Sabrina Siani) con figlia a carico (Isabella Rocchietta, all'epoca atutentica presenzialista degli spot pubblicitari) e addirittura una tribú di indiani con facce da calabresi e borgatari assolutamente esilaranti. Troppo poco per farci un film. E infatti gli spazi sono riempiti da risse interminabili, gran sfide spericolate in motocicletta (c'è anche l'Orson de IL RAS DEL QUARTIERE, in mezzo), ripetuti scontri a fuoco da western puro, un po' di splatter a buon mercato. Dialoghi pochi e scadenti da morire. Troppo noioso e insipido anche per una rivalutazione in chiave trash.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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Spectra 28/03/08 09:00 - 84 commenti

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Un'altro esempio di post-atomico del nostro Aristide Massaccesi che qui si firma con lo pseudonimo di Kevin Mancuso. Film come al solito girato a bassisimo costo (e si vede), ricco però di scene d'azione e con grosse dosi di violenza. L'idea di Massaccesi era di girare un western post-atomico, ma del western in questo film ci sono solo gli "indiani" assolutamente ridicoli e assurdi.

Herrkinski 19/07/10 01:33 - 8437 commenti

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L'inizio trucissimo prometteva bene; poi il film si incanala nella solita imitazione all'amatriciana di Mad Max e dei vari post-atomici, di cui gli italiani all'epoca diedero alla luce vari esemplari. Massaccesi riesce a confezionare un prodotto perlomeno guardabile, considerando il budget inesistente; si cerca pure un'azzardata contaminazione con il western, alquanto malriuscita. Tremendi i finti indiani e le scene nel saloon, assurda l'uscita di scena di Al Cliver. Buono il ritmo nel primo tempo, poi subentra l'inevitabile e noiosa povertà.

Daidae 23/01/10 13:43 - 3284 commenti

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Quasi passabile, questo post atomico del buon D'amato che si serve di un buon cast (anche se avrei visto bene i soliti Pazzafini e Montefiori in mezzo). Girato a bassissimo costo (probabilmente vicino Roma), ha due punti deboli: la scomparsa di uno dei personaggi chiave a metà film e la malsana idea di inserire degli "indiani" dall'aspetto europeo-meridionale che sembrano una muta di cani levrieri quando si presentano urlando (sembrano versi di animali..) alla battaglia.
MEMORABILE: Gli indiani: probabilmente la loro più offensiva rappresentazione. Donald O'Brien che ride con l'ugola in vista.

Zardoz35 19/12/10 01:12 - 295 commenti

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Massaccesi lascia per una volta da parte il genere soft core e si cimenta in un western postatomico nemmeno troppo malvagio. Violenza a go go, ma anche trovate interessanti, quali fare esplodere una montagna per sopprimere i nemici, o usare le frecce contro gli scudi antiproiettile. Trama scontata e usata per molti film del genere all'epoca, evitabili gli indiani, che di pellerossa hanno ben poco. Per il resto, un film piacevole per gli amanti del genere.

Disorder 20/05/11 11:40 - 1416 commenti

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Solito post-atomico di serie Z senza pretese, che sopperisce alle evidenti lacune di budget inondando lo schermo di violenza e soprusi a buon mercato. Va detto però che fino all'entrata in scena degli assurdi indiani (sembrano quelli di Arraphao) il film è perlomeno divertente, poi si scade davvero nel ridicolo e nella noia. Vanta anche uno dei cattivi meno credibili della storia del cinema (il dittatore claudicante simil-nazista). In sostanza, qualche sprazzo divertente ma un prodotto nel complesso terribile...

Ryo 26/12/12 00:33 - 2169 commenti

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Post-apocalitico-distopico-trashissimo-low budgetissimo-di Joe D'amato. Trattasi di un misto fra western (ci sono addirittura saloon e indiani improponibili) e fantascienza. Ricchissimo di situazioni scarne e poco credibili, come ad esempio un dittatore che comanda su tutti con un esercito di 20 uomini dotati di scudi "capaci di respingere qualsiasi arma da fuoco". Fra combattimenti corpo a corpo penosi, stupri gratuiti e cast con scarsissima voglia di recitare, la noia è tanta ma in qualche scena si ride di gusto!
MEMORABILE: Le cadute della gente colpita.

Schramm 10/03/14 12:45 - 3733 commenti

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Folgorante l'incipit, un irresponsabile compenetrarsi di guizzi horror, scaglie gore-splatter, animo action, decor western, ammiccamenti al postnuke: esplode indisciplinato tra suore che si sgozzano da sole e stupri di gruppo, figuri che paiono zombi venuti dalla preistoria e scenografie da performance industrial dove la calcina infarina il sangue. Il resto è tutto rimpianto per una torva muscolarità che batte ritirata lungo i restanti 70' minuti durante i quali Massaccesi si sforza invano di cucire una trama attorno al nulla, dare senso logico alla stupidaggine, dirigere presunti attori etc.

Minitina80 27/12/17 22:35 - 3108 commenti

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Sicuramente la qualità degli attori e l’esiguo capitale a disposizione ne hanno compromesso la riuscita in partenza, ma bisogna ammettere che i difetti sono tanti a prescindere. Sconvolge, innanzitutto, la pochezza di idee del copione e quanto male sia stato sviluppato, limitandosi a portare in scena dei tipi poco credibili anche all’interno di un contesto distopico/post atomico, in cui normalmente è permesso di tutto. Si finisce per non capirci molto e l’eccessivo rumore peggiora solo la situazione. Faticherebbe all’interno di una terza serie.

Bubobubo 3/03/19 21:37 - 1847 commenti

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Si inizia: coltelli piantati in fronte, stupri e una crocifissione. Poi, ancora: lanciafiamme, biker che scorrazzano all'impazzata, un altro stupro omosessuale. Intermezzo: roulette russa in un saloon western (?), tratta di schiave, lavori forzati in miniera bagnati dal sangue. Infine: assedio su una montagna, patto militare stretto con gli indiani (!), confronto finale, happy end liquidato in due battute. Bello come uno skyline post-sovietico: è tutta questione di (cattivo) gusto. Artigianato batte tecnologia 2020 a 0: peccato solo che il nostro 2020 non sia anarchico come quello di Joe!

Trivex 3/07/19 08:51 - 1784 commenti

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Il serbatoio di valida energia viene quasi interamente svuotato nei primi 15 minuti. Qui D'Amato si sfoga e riproduce, in modalità economica e meno oltraggiosa, qualche fasto degli anni precedenti. Poi, gradatamente, il film assume una piega sempre più incerta fino a giungere alla dimensione del delirio, proponendo una vicenda assurda e inefficace. Si sovrappone il post-atomico allo spaghetti western con momenti trash tremendi, attraverso una sceneggiatura scomposta e improvvisata. Rimane, da premiare, "l'urlo"di libertà e di passione del regista.
MEMORABILE: Gli scudi termici; Mitra M12 vs frecce indiane: e vincono le frecce!

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Bullseye2 23/03/20 00:06 - 479 commenti

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Sottovalutatissimo melange di post-nuke movie, western, peplum e bellico con scorie della meravigliosa follia visiva massaccesiana, Anno 2020 è un perfetto esempio di come si potevano fare film di validissimo intrattenimento nella più totale scarsità di mezzi: il cast è perfetto (e non sempre nei film di D'Amato succedeva) e lo spettacolo regge nonostante (o grazie a, dipende dai punti di vista) l'assoluta povertà dei mezzi. Dopo 15 minuti del D'Amato più estremo, il film si assesta su binari "tradizionali". Avercene di film "minori" così!
MEMORABILE: La roulette russa; Il primo quarto d'ora in puro Massaccesi style.

Siska80 28/11/21 20:42 - 4381 commenti

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L'intro lasciava presagire un film impegnato (sebbene il protrarsi di una sequenza iniziale di tale brutalità sia eccessivamente disturbante); purtroppo, tuttavia, il resto non è altro che un susseguirsi di assurdità, a partire dalla commistione temporale: ambientato in un futuro prossimo ipertecnologico, mostra villaggi con gente in abiti medievali, strade sulle quali transitano carovane e persino indiani. Abbiamo il solito cattivone ovviamente sconfitto da eroi imperterriti e una trama che sembra più un pretesto per inserire corpi femminili procaci (e abusati sessualmente).
MEMORABILE: Il blooper in cui la scena del suicidio viene ripetuta due volte.

Buiomega71 9/08/24 00:18 - 3019 commenti

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Del poema massaccesiano del sex and violence resta ben poco (il massacro iniziale in chiesa, con suore stuprate e suicide e un branco di mutanti pre Dèmoni 2). Si continua con abusi omo sulla falsariga questiana (il ragazzino costretto al rapporto orale dal bestione subumano) e qualche tetta delle amazzoni. A parte il colpo di scena ante friedkiano sulla fine di Al Cliver, tutto il resto è un'accozzaglia noiosa, poveristica e delirante di sparatorie e agguati pagliaccesco/western (gli indiani di Arrapaho). Il punto più basso toccato da Joe D'Amato: al confronto Endgame è Miller.
MEMORABILE: La straordiaria presenza del despota di Donald O' Brien, dal cipiglio mussoliniano ma dai risultati simili a Jacques Dufilho; L'orinata nell'acqua.
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  • Homevideo Buiomega71 • 26/02/13 20:55
    Consigliere - 26633 interventi
    Finalmente esce in dvd questo curioso post-atomico massaccesiano/montefioriano, che sopravviveva sulla vecchia vhs Eureka Video
  • Homevideo Mco • 29/04/13 14:07
    Risorse umane - 9970 interventi
    Memorabilia dalla prestigiosa Mco Private Collection:

    Ultima modifica: 29/04/13 17:37 da Zender
  • Discussione Zender • 4/03/19 15:03
    Capo scrivano - 48448 interventi
    Bubobubo, capisco che possa essere interssante elencare tutto quello che si vede in sequenza nel film, ma almeno un paio di righe col tuo parere un minimo articolato sul film andrebbero messe...
  • Discussione Bubobubo • 4/03/19 15:33
    Addetto riparazione hardware - 271 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Bubobubo, capisco che possa essere interssante elencare tutto quello che si vede in sequenza nel film, ma almeno un paio di righe col tuo parere un minimo articolato sul film andrebbero messe...

    Pensavo fosse un modo carino per sottolinearne l'assoluta anarchia (si vede tutto e il suo contrario), ma posso capire il tuo commento. Vuoi che lo riformuli?
  • Discussione Zender • 4/03/19 18:09
    Capo scrivano - 48448 interventi
    Lo è sicuramente, un modo carino, però qualcosa che dia il senso al voto ci andrebbe. Dovresti trovare qualcosa da eliminare e sostituire. Puoi arrivare a 600 caratteri, se me lo scrivi in un post qui sotto contandoli (se sai farlo su word). Poi te lo inserisco io forzando il limite (ora son 550). In ogni caso quello UNCUT lo lasceremo qui per la storia.

    Pronti, partenza, via: coltelli piantati in fronte, suicidio convertito in stupro, crocifissione. Poi, ancora: incidenti mortali evitati per un pelo, lanciafiamme, biker con cartucciere che scorrazzano all'impazzata, uno stupro omosessuale. Intermezzo: roulette russa in un saloon in mezzo al nulla (?), tratta di schiave, lavori forzati in miniera con bagno di sangue. Infine: assedio su una montagna, patto di sangue stretto con gli indiani (!), confronto finale, happy end in breve. Peccato che il nostro 2020 non sia anarchico come quello di Joe!
    Ultima modifica: 4/03/19 18:09 da Zender
  • Discussione Bubobubo • 4/03/19 18:26
    Addetto riparazione hardware - 271 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Lo è sicuramente, un modo carino, però qualcosa che dia il senso al voto ci andrebbe. Dovresti trovare qualcosa da eliminare e sostituire. Puoi arrivare a 600 caratteri, se me lo scrivi in un post qui sotto contandoli (se sai farlo su word). Poi te lo inserisco io forzando il limite (ora son 550). In ogni caso quello UNCUT lo lasceremo qui per la storia.

    Pronti, partenza, via: coltelli piantati in fronte, suicidio convertito in stupro, crocifissione. Poi, ancora: incidenti mortali evitati per un pelo, lanciafiamme, biker con cartucciere che scorrazzano all'impazzata, uno stupro omosessuale. Intermezzo: roulette russa in un saloon in mezzo al nulla (?), tratta di schiave, lavori forzati in miniera con bagno di sangue. Infine: assedio su una montagna, patto di sangue stretto con gli indiani (!), confronto finale, happy end in breve. Peccato che il nostro 2020 non sia anarchico come quello di Joe!


    Grazie, Zender. Questa potrebbe essere un'idea:

    Si inizia: coltelli piantati in fronte, stupri e una crocifissione. Poi, ancora: lanciafiamme, biker che scorrazzano all'impazzata, un altro stupro omosessuale. Intermezzo: roulette russa in un saloon western (?), tratta di schiave, lavori forzati in miniera bagnati dal sangue. Infine: assedio su una montagna, patto militare stretto con gli indiani (!), confronto finale, happy end liquidato in due battute. Bello come uno skyline post-sovietico: è tutta questione di (cattivo) gusto. Artigianato batte tecnologia 2020 a 0: peccato solo che il nostro 2020 non sia anarchico come quello di Joe!
  • Discussione Zender • 4/03/19 18:29
    Capo scrivano - 48448 interventi
    Ok, perfetto, grazie.
  • Discussione Buiomega71 • 8/08/24 23:55
    Consigliere - 26633 interventi
    IMDB lo data 1983
  • Discussione Zender • 9/08/24 07:57
    Capo scrivano - 48448 interventi
    Vero, e a quanto pare da noi uscì addirittura solo nel 1984...
  • Discussione Buiomega71 • 9/08/24 10:26
    Consigliere - 26633 interventi
    Rassegna estiva:
    Postatomica-L'estate italiana del dopobomba
     

    Il poema massaccesiano del sex and violence si riduce a lumicino (l'incipit, tra l'altro girato malissimo e nemmeno così "estremo" come si legge in giro, con suore stuprate e suicide, preti crocifissi in preda a un branco di mutanti scalmanati che anticipano le fattezze, più o meno, dei posseduti incazzosi di Dèmoni 2, In un orgia di violenza, semi seria, che sembrano i rimasugli dei set caligoliani), per poi virare in un cialtronesco post atomico con tutti gli ingredienti del (de)genere (le solite location della cava col laghetto, i soliti casolari, le solite armi, le solite moto, le solite macchine bardate dal maccanico sulla Tiburtina) dove il budget inesistente è il male minore (valeva anche per Endgame, ma era tutt'altra musica).

    Massaccesi non lesina stupri (quello, off screen, su Sabrina Siani con Al Cliver costretto a guardare legato ad un carro), abusi sessuali omo (il bestione subumano che costringe il ragazzino a un rapporto orale dopo averlo spogliato e lascivamente accarezzato, anche quì suggerito, in una specie di tributo al selvaggio western di Giulio Questi), massacri da cortile sotto casa, noiosissime e farlocche sparatorie che prendono per sfinimento, con primi piani sulle facce truci dei predoni motorizzati.

    Unico colpo di genio dello script di Montefiori è l'improvvisa uscita di scena di Al Cliver (paradossalmente in una delle sue performance migliori) che pare anticipare la drastica scelta narrativa friedkiana

    Il resto è un'accozzaglia delirante e poverissima di western mixato al dopo bomba con tristissimi saloon dove si gioca alla roulette russa del Cacciatore e non mancano le bambinesche risse alla Trinità, "amazzoni" con le tette di fuori, lavori in miniera (con un omaggio a Sergio Leone  che muta con l'orinata nell'acqua) e il nadir dell'oltre il trash con gli indiani di Arraphao.

    Trash che però non fa ridere, perchè tutto è misero e squallido, buttato lì, senza alcuna passione e girato in fretta e furia per contratto con il produttore Sarlui, dove vengono sprecate anche le buone facce di Peter Hooten e di Daniel Stephen e nemmeno Sabrina Siani recita poi malaccio (sensualissima quando mette il broncio).

    Un sussegguirsi di boiate (cultissima la segretaria della centrale che indossa gli zoccoli del dottor Scholl)  e cafonissime scene action confusionarie e mal gestite.

    Ma lo sculto assoluto spetta all'immenso Donald O' Brien, despota dal cipiglio mussoliniano, ma dagli esilaranti risultati che lo portano a assomigliare al Jacques Dufilho di bianchiana memoria.

    Mistero su come Luigi Montefiori rivendichi (nelle interviste) la paternità registica di sta roba quà

    Il momento più "crudele" è la "tortura" a base di sale a cui è soggetto Harrison Muller, ed è tutto dire.

    I predatori dell'anno Omega, a parità di diritti, sembra diretto da Ridley Scott.

    Il punto più basso toccato da Joe D'Amato, e forse, a mia memoria, il suo lavoro peggiore in assoluto, dove il nettamente superiore Endgame (dove la mano di Massaccesi si faceva comunque sentire, c'erano idee e la poetica massaccesiana del torbido si risolveva, con gaudio e soddisfazione, nel disgustoso rapporto sessuale tra il grottesco "uomo pesce" e Laura Gesmer)a confronto, pare George Miller.

    Unico elemento curioso sta nella colonna sonora di Carlo Maria Cordio (non saprei se riciclata o meno), che in alcune sonorità ricordava la OST composta (l'anno dopo) da Charles Bernstein per il primo Nightmare

    Qualcosa di familiare in tutto questo ciarpame post pagliaccesco massaccesiano.
    Ultima modifica: 9/08/24 13:26 da Buiomega71