Soldi facili - Film (1983)

Dopo un'apparizione nello strampalato PALLA DA GOLF, il comico americano Rodney Dangerfield si guadagna per la prima volta un film da protagonista, nel quale può esibirsi nelle vesti dell'americano qualunque, infingardo, vizioso e apparentemente senza qualità. Sposato a una donna (Azzara) che lo ama comunque, Monty Capuletti è padre di una splendida ragazza sul punto di sposarsi (Leigh), sbarca il lunario fotografando bambini e passa il tempo con gli amici Nicky (Pesci) e Paddy (Noonan), entrambi amanti delle scommesse e delle corse di cavalli.

Il matrimonio della figlia diventa un momento chiave (lo sposo...Leggi tutto è un messicano decisamente insulso), per una prima metà di film nella quale le giornate scapestrate di Monty trascorrono in un quotidiano spesso avvilente; non per lui, comunque, che tutto sommato appare soddisfatto e, in presenza di una ricchissima suocera (Fitzgerald) che odia, ricambiato, ripete di non volere i suoi soldi per nulla al mondo. Quando però si viene a sapere che l'anziana signora è morta in un incidente aereo, davanti al notaio la tensione non può mancare. Al nipote (Jones) che l'ha seguita a lungo, la donna lascia un vitalizio di 5000 dollari all'anno, mentre il resto (si parla di dieci milioni) viene lasciato per intero alla figlia, a patto che suo marito Monty in un anno cambi vita: niente più stravizi (alcol, fumo, donne, scommesse...), un peso forma che dovrà raggiungere gli 85 chili e il denaro sarà loro. In caso contrario verrà deviato al nipote, che già si frega le mani. Comincia così la seconda metà del film, in cui Monty dovrà costringersi a rinunce per lui dolorosissime, assistito dai familiari e - in parte - dagli amici.

Una commedia di nessuna pretesa, con gag in gran parte fiacche che neanche la buona verve di Dangerfield riesce ad accendere. Senza voler strafare, per fortuna, cerca un'intesa col bravo Pesci che però sembra volare basso, nonostante qualche rissa accesa per il carattere al solito troppo focoso (all'ippodromo ad esempio, dove insegue il fantino che ha fatto loro perdere una clamorosa vincita). La sceneggiatura a otto mani (due sono quelle dello stesso Dangerfield) produce un basso numero di trovate efficaci e non basta immaginare una sfilata di abiti da perfetto "uomo qualunque" per divertire.

Gli scontri con la suocera nella prima parte sono sterili e, a dimostrazione di un dosaggio goffo delle diverse componenti, qualche spazio di troppo viene lasciato allo strano rapporto tra la figlia e il fresco sposo (Negron), con lei mai andato a letto perché la ragazza è vergine e la prima notte di nozze non ha idea di come comportarsi. I caratteristici occhi fuori dalle orbite di Dangerfield non sono sufficienti a far sorridere e il comico dovrà aspettare tre anni, prima di tornare al cinema con A SCUOLA CON PAPA', in cui qualcosa di meglio riuscirà a fare; a tratti se ne intuiscono le potenzialità, ma dal momento che anche la regia di James Signorelli spesso non trova i tempi giusti, il film incappa in lunghe fasi poco godibili. Billy Joel canta "Easy Money" sui titoli di testa.

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