La volpe dalla coda di velluto - Film (1971)

La volpe dalla coda di velluto

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nonostante un titolo che rimanda chiaramente al nascente filone del thriller argentiano, il film di José María Forqué si rifà in tutto e per tutto (a cominciare dal coprotagonista Jean Sorel) al giallo sexy di fine Sessanta cui Lenzi diede i maggiori contributi (ORGASMO, PARANOIA...). Al centro della vicenda come sempre una bella ereditiera al cui denaro tutti ambiscono. Si snoda così il complesso intreccio che vede Jean Sorel amante della donna, sposata già a Tony Kendall. L'ambientazione spagnola è abbastanza insolita, ma non lo sono le lussuose...Leggi tutto ville sul mare e le escursioni nei dintorni tra un giro in motoscafo e una corsa sulla spiaggia, sempre accompagnati dalle buone musiche di Piero Piccioni. Forqué trova panoramiche indovinate, sprazzi di mare suggestivi e a suo modo il film funziona. I colpi di scena e i ribaltamenti di situazione si succedono senza sosta, ma chi ha confidenza col filone non si stupirà certo della soluzione finale. Comunque la sceneggiatura è coerente, spiegata con chiarezza e i dialoghi non sono proprio insulsi. Quindi un'onesta coproduzione italo-spagnola, di nessuna originalità ma confezionata con sufficiente cura, che potrà piacere agli appassionati. Jean Sorel ha ormai imparato alla perfezione il ruolo, la protagonista (non più nel fiore degli anni) è abbastanza credibile, Tony Kendall (un po' in secondo piano) recita con garbo. Nell'insieme il terzetto (con l'aggiunta della giovane amante di Jean Sorel) non delude e il film si lascia vedere senza entusiasmare ma dimostrando di compiere correttamente il proprio dovere.

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Dusso 20/06/07 21:21 - 1565 commenti

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Primi 20 minuti lentissimi ma poi, quando si viene a scoprire l'intrigo, il film si fa davvero interessante con continui colpi di scena e un bel finale. Un film molto simile ai primi gialli di Lenzi. Il regista spagnolo "José María Forqué" non è certo alla sua altezza, ma grazie a una buona e solida sceneggiatura ci offre un bel giallo. Notevole pure la fotografia.

Undying 9/10/07 16:35 - 3807 commenti

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Co-produzione tra Spagna ed Italia, tipica del periodo, per pellicole di "generi" fortemente condivisi tra le due nazioni. A discapito di un titolo che rimanda al giallo post-argentiano, il film segue invece il filone "erotico-esotico" alla Lenzi di fine anni '60 (Orgasmo, Paranoia, Così Dolce... Così Perversa) ambientandolo sulla Costa Azzurra e sulla Costa Adriatica. Solito canovaccio su questioni ereditarie, con al centro un'ambiziosa (e perversa) donna priva di scrupoli. Bravo Jean Sorel, come sempre, per un film riuscito a metà.

Homesick 23/11/07 17:54 - 5737 commenti

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Per quasi tutta la durata del film, la trama - piatta e risaputa - alterna scene di ozio altoborghese e sesso, animandosi solo verso il finale, riservando i coups de théâtre tipici dei gialli "complottisti". Rilevante la panoramica circolare nella sequenza del ballo in discoteca, presente anche nel Carrie depalmiano. Il ruolo del personaggio di Bonuglia viene in pratica spiegato nella sua storiella sui tre leoni che si contendono la preda...

Cotola 1/03/08 01:23 - 8998 commenti

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Thrillerino molto modesto di lenziana memoria che non aggiunge alcun elemento di novità al genere e che per questo susciterà più di qualche sbadiglio agli aficionados di questo tipo di pellicole. D’altronde la regia è quello che è ed anche la sceneggiatura è piuttosto farraginosa e tutto sommato assai prevedibile. Non un disastro ma troppa noia.

Ciavazzaro 1/03/08 14:15 - 4768 commenti

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Dopo un inizio nel quale succede poco (senza annoiare però), il film parte in quarta aggiungendo un colpo di scena dopo l'altro. Il cast di attori è perfetto: vi sono alcune bravi attrici spagnole come Gadè, Yanni e anche i soliti Jean Sorel e Maurizio Bonuglia. Da manuale la sequenza dei titoli di testa, ottime (in stile 70's) le musiche. Da vedere assolutamente.
MEMORABILE: Il colpo di scena finale.

Fauno 21/05/09 16:16 - 2206 commenti

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Non uno zaffiro ma neanche una pietra grezza. Eccellente la Gadé, odioso anche se in piena forma fisica Sorel, patetichina la Yanni. Assieme ad altri film da me molto amati ha un effetto a valanga sullo spettatore. Negli ultimi 10 minuti la trama gira di 180° e lo travolge... un pochino più lento di altri, ma non mancano colpi di scena e soprattutto un angoscia e una negatività di fondo, che si accompagna ad un senso dell'effimero e di decadenza, ma che alla fine premia alla grande i valori umani.
MEMORABILE: Il bacio all'inizio, la rincorsa al volatile e... Bonuglia! Chi è veramente e che cosa vuole?

Il Gobbo 15/09/10 12:27 - 3015 commenti

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Elegante, un po' troppo felpato (vellutato?) cimento del vecchio Forque sul collaudatissimo schema dei gialli lenziani. L'averne visti diversi nuoce al godimento perchè Sorel al mero apparire sullo schermo evoca nequizie, per cui si passa il tempo a pensare a quale delle combinazioni possibili sia stata scelta dagli sceneggiatori (fra i quali Azcona!). Però guardabilissimo.

Lucius 16/07/10 13:41 - 3015 commenti

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Altro tentativo di bissare il successo e la formula della trilogia di Argento; questa volta il risultato è una pellicola avvincente con poche carenze di sceneggiatura. Un film elegantemente dignitoso che può contare su un ottimo cast su cui primeggia la splendida e brava protagonista e un Jean Sorel ispirato. Location e interni da sogno ed una colonna sonora particolarmente bella.

Stefania 30/05/12 19:06 - 1599 commenti

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La Gadè è cigno bianco (nei vaporosi négligées) e cigno nero (come vedova in gramaglie), è Candy-Candy e Dama dei Veleni, è un bel personaggio, forse un po' troppo romantico, in una storia narrata elegantemente, ma narrata per l'ennesima volta! Nell'ultima mezz'ora, poi, l'eco di Orgasmo è addirittura assordante, ma tutto il film è lenziano nello spirito, e tenta di esserlo anche nella lettera. Perciò, nessun imprevisto: si va sul velluto!
MEMORABILE: La corsa nell'auto con i freni manomessi; l'incredibilmente tempestivo squillo del telefono sul comodino della Gadè, proprio mentre Sorèl...

Daidae 17/06/12 08:13 - 3163 commenti

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Tutti i canoni del thriller sexy alla Lenzi sono rispettati: intrighi, una spruzzata di sesso morboso, le ambientazioni da ricchi in ville da sogno. Quello che rovina questa pellicola facendola scendere dal discreto all'appena sufficiente sono gli enormi buchi di sceneggiatura; uno su tutti: che ruolo ha Bonuglia? Mistero. Mediocre e non poco il cast, eccetto l'ottimo Sorel. Comunque passabile.
MEMORABILE: La scena nel letto.

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Giùan 27/07/12 18:25 - 4528 commenti

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Macchinosa coproduzione italo-ispanica. Da Lenzi riprende i meccanismi del giallo ereditario senza però possederne sprazzi solari e ritmo spedito. Strascicati pure i tentativi di innervare la trama con richiami al Sospetto hitchcockiano, vista la assoluta mancanza di ambiguità della regia di Forquè. Se Sorel col suo fascino mellifluo scatena la nostra intolleranza, curioso è l'utilizzo dei corpi statuari della Yanni e di Analia Gadè, come straniante la presenza asincrona di Bonuglia, unica traccia, ci piace pensare, della firma di Azcona sul copione.
MEMORABILE: La musica di Piero Piccioni.

Saintgifts 13/12/12 00:22 - 4098 commenti

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All'inizio non sembra promettere molto, le smancerie tra Paul e Ruth sono piuttosto noiose e nemmeno ravvivate da scene di sesso troppo castigate, forse anche per l'epoca. Poi la trama prende consistenza e ci sono momenti intriganti, anche ben girati e soluzioni non troppo scontate. I personaggi si distinguono per la loro ambiguità e tutto il succo del film sta proprio qui. Ci si barcamena tra complotti e abbozzi di sesso anche "avanzato". Quello che non si capisce è il titolo, forse per quella volpe... era più adatta la coda di uno scorpione.
MEMORABILE: Maurizio Bonuglia che vede, sente tutto... e aspetta.

Myvincent 1/05/14 07:10 - 3721 commenti

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Con un titolo furbescamente argentiano, ma nella sostanza influenzato dal cinema di Umberto Lenzi, è l'ennesimo film ambientato in ville di lusso altolocate, dove si fanno i calcoli attorno a una eredità da capogiro. Colpisce quanto meno l'assenza di scene raccapriccianti, sostituite da un clima fra l'erotico, il morboso e il delinquenziale. Il solito Jean Sorel dalla presenza scenica asessuata.

Motorship 10/07/14 18:31 - 585 commenti

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Inizialmente la lentezza narrativa fa pensare a una delusione, ma poi, man mano che i minuti passano, i colpi di scena aumentano e l'intrigo si fa davvero interessante e anche il finale mi è piaciuto. Questo thriller alla Lenzi è in definitiva ben sceneggiato e discretamente diretto dallo spagnolo José Maria Forquè, che realizza anche belle riprese sott'acqua. Valido il cast, con in testa un ottimo Jean Sorel, mentre tra le due attrici spagnole meglio la Gadè della Yanni. Splendide le location.
MEMORABILE: Il finale.

Digital 11/02/15 23:49 - 1257 commenti

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Debole giallo di chiara derivazione lenziana. La trama, esile, non riserva sorpresa alcuna, con colpi di scena telefonati e scene di sesso edulcorate, mentre il ritmo è oltremodo lento, perciò il tedio prende agevolmente quota. Le note liete arrivano unicamente da una fotografia elegante, ricca di virtuosismi (il bacio en plein air tra Sorel e la Gadé) e da una rilassante colonna sonora lounge. Stop. Anche lo stesso finale induce al sorriso, per quanto è abborracciato.

Nicola81 26/03/15 17:21 - 2827 commenti

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Il titolo riecheggia Argento, ma lo svolgimento è quello di un giallo tipicamente lenziano, che però non possiede lo spessore delle pellicole del nostro Umberto. Forquè dirige anche con una certa professionalità, ma la sceneggiatura è un po' sconclusionata e gli avvenimenti si susseguono con una lentezza esasperante. Da salvare alcune prove attoriali (Sorel è subdolo come richiede la parte, la Gadè e la Yanni esibiscono il loro fascino latino) e le buone musiche di Piero Piccioni.

Lythops 20/10/15 21:23 - 1019 commenti

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Sulla scia dei gialli con animali vari nei titoli, un filmetto noioso e prevedibile con qualche (appparentemente) bonazza di turno e Piero Piccioni che firma, senza sforzarsi troppo, musiche con un organico molto in voga negli anni '70. Dialoghi banali, Jean Sorel inespressivo come sempre. E dovrebbe essere un thriller... A quel tempo si digeriva di tutto e il biglietto costava poco, ma insomma...

Jdelarge 11/11/15 17:03 - 1000 commenti

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Mediocre sexy thriller diretto da Forqué: i pregi sono da riscontrare nella bella fotografia e nella sinuosa colonna sonora di Piero Piccioni che, insieme a sapienti inquadrature, conferiscono grande eleganza al film. Il resto, invece, è prevedibile perché già raccontato e mostrato, in maniera decisamente migliore, dai primi thriller lenziani e in particolar modo da Orgasmo. Proprio da Orgasmo Forqué sembrava volersi allontanare, salvo poi fare un dietrofront che annulla totalmente le potenzialità che la pellicola poteva avere.

Markus 25/12/17 09:58 - 3680 commenti

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Titolo "argentiano" ma sviluppo della vicenda che sposa appieno il filone dei thriller patinati con venature sexy alto-borghesi fine Anni '60. Storia quasi inesistente per la prima mezz'ora: ci si trascina in quella tipica noia di chi non deve lavorare perché non ne ha bisogno; poi, d'improvviso, una specie di gialletto d'ambientazione marittima. L'estetica di quel periodo salva di molto il film, che in quanto a trama non riesce mai ad attanagliare appieno nonostante si viri nel bel mezzo di una violenza psicologica tutto sommato ben descritta.

Victorvega 26/12/17 12:26 - 501 commenti

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Nella prima mezz'ora è un film lento e sentimentale, inconcludente in maniera tale che è fin palese che una svolta debba giocoforza arrivare. Dopo circa trenta minuti comincia a delinearsi il thriller, fino a sfociare nel classico giallo lenziano. Alla fin fine una certa inconcludenza e lentezza pesano. Il film ha belle ambientazioni, gli attori sembrano calati nei ruoli e il fascino degli anni '70 gioca il suo. Se ne sono visti, nel genere, di migliori.

José María Forqué HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Baleari operazione OroSpazio vuotoLocandina Umorismo in neroSpazio vuotoLocandina ProvocazioneSpazio vuotoLocandina Erica... un soffio di perversa sessualità

Rufus68 29/12/17 22:39 - 3818 commenti

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Chi vuole fare secca la bella Ruth? Come se ce ne importasse qualcosa... Il fascino insondabile di tali pellicole (immarcescibili, a dispetto della loro mediocrità) consiste nel contorno: la fotogenia degli attori, la naturalezza della recitazione, un ritmo piacevole e senza intoppi, il fascino nostalgico di ambienti lounge (ville, belle macchine, begli arredamenti, belle signorine...) che stuzzica la nostalgia di chi ancora può ricordarli. Film discreto con gustosa accensione finale. Bravo pure Sorel, crepi l'avarizia.

Didda23 25/12/18 16:21 - 2424 commenti

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Non male quest'opera dal vago sapore lenziano, che riesce a mantenere una propria autonomia negli intenti e nelle soluzioni. La bella ambientazione spagnola fa da sfondo a una vicenda che si trasforma con il passare dei fotogrammi e che ruota molto attorno alla figura ambigua di un meraviglioso Sorel. Qua e là purtroppo c'è qualche rallentamento, soprattutto nelle patinatissime scene amorose. La parte finale è in crescendo con colpi di scena ben assestati in un coerente tessuto narrativo. Non deprecabile la regia di Forqué.
MEMORABILE: La manomissione del veicolo; Il provvidenziale squillo del telefono; La lista della spesa.

Ira72 28/12/18 21:18 - 1305 commenti

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Ambienti lussuosi e attori avvenenti in una splendida Costa Azzurra anni 70. Cosa si può volere di più? Una sceneggiatura più avvincente e meno scene di sesso patinato. Forse. Perché poi, alla fine, nell’insieme, il film merita. Merita perché tutti i thriller che seguiranno, dal decennio successivo in poi, non manterranno lo stesso fascino. Sceneggiatura e trama, in questo caso, passano in secondo piano. Trattasi di esperienze sensoriali. Ci si perde negli arredi, nei colori, nella colonna sonora, in trucchi e parrucchi che furono. Consigliato ai nostalgici!

Il Dandi 19/10/19 01:41 - 1917 commenti

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Ennesimo epigono della formula del giallo lenziano dagli intrighi coniugali in paradisiache residenze, a dispetto del titolo animalesco incollato per mettersi al passo con la moda rapidamente cangiante. Ambientazioni e colonna sonora sono all'altezza, mentre la trama decolla solo dopo i primi due terzi. Forqué riesce comunque a infondere la giusta tensione saltuariamente, approfittando dello spettatore che (pure il più smaliziato del genere) vuole vedere dove si va a parare e quale sarà fra le varianti possibili la combinazione dell'intrigo.
MEMORABILE: Il tentato omicidio interrotto dalla telefonata.

B. Legnani 23/03/22 22:09 - 5519 commenti

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Giallo lenziano nella buona società. Ambientazioni sempre lussuose, spesso lussuriose, talora lussureggianti. Lamenta momenti di stanca, dei quali si poteva fare a meno, per arrivare prima del 50' al momento in cui scatta l'interesse che poi, in effetti, non lascia più. Nonostante qualche forzatura e qualche trucco narrativo, trama onesta che fila via senza grandi buchi. Sorel perfetto (come sempre) per ruoli come questo, mentre il resto del cast rende poco. La voluttuosa Yanni si salva; non lo fanno la statica Gadé (più che altro una fumattrice), l'insipido Bonuglia, il rigido Peña.
MEMORABILE: Le svariate tonalità di azzurro che popolano il film.

Noodles 3/04/22 19:22 - 2196 commenti

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Attenzione, titolo fuorviante. Non si tratta di un giallo all'italiana quanto piuttosto di un thriller non inguardabile ma sicuramente sottotono. Troppo scontata la sceneggiatura per poter suscitare il minimo interesse e il buon finale arriva troppo tardi.Eccessivi i riempitivi messi lì per creare metraggio, con inserti erotici di rara inutilità. Qualche momento discreto nella regia e nel montaggio c'è, qualche piccolo spunto interessante qua e là si intravede, ma la mediocrità regna comunque. Cast svogliato, che non fa nulla per risollevare lo spettacolo. Delusione.

Sonoalcine 16/08/23 21:19 - 184 commenti

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Pessimo e noioso giallo di stampo argentiano, anche se il titolo dell'animale nel titolo è inserito a casaccio e senza alcun significato semantico (nemmeno come metafora). Una trama di fondo interessante, ma con una sceneggiatura spoglia fino all'osso, una tensione quasi totalmente inesistente e attori che, almeno qui, recitano in maniera terribile (Sorel sembra un muro di cartongesso). Se state cercando un buon giallo, cercate altrove!
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  • Homevideo Digital • 17/06/16 14:15
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    Wow!, grande chicca, questa!
  • Homevideo Quidtum • 31/08/16 08:32
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    Uscita annunciata su BR da Mondo Macabro per fine 2016 - inizio 2017, dettagli a venire
    Expect a brand new 4k scan from the negative and a sparkling blu ray presentation with original art work from illustrator Justin Coffee
  • Homevideo Digital • 31/08/16 15:11
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    Ottima nuova, a fronte della cattiva nuova data dall'oscuramento di CG.
  • Homevideo Digital • 5/11/16 08:49
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  • Homevideo Lucius • 17/05/17 10:27
    Scrivano - 9063 interventi
    Sì sa nulla di questa uscita?
  • Homevideo Digital • 18/05/17 08:24
    Portaborse - 3973 interventi
    Sembrerebbe saltata. Aspettiamo dunque l'uscita delle edizioni import.
  • Homevideo Digital • 6/09/17 15:00
    Portaborse - 3973 interventi
    E' poi uscito l'ottimo blu ray Mondo Macabro, con audio italiano. Qui un ottima recensione (in inglese) :

    http://www.dvdbeaver.com/film6/blu-ray_reviews_77/the_fox_with_a_velvet_tail_blu-ray.htm
    Ultima modifica: 6/09/17 15:04 da Digital
  • Discussione Caesars • 21/10/19 09:20
    Scrivano - 16796 interventi
    Secondo Imdb il titolo originale è quello spagnolo "El ojo del huracán". Lo aggiungerei nella scheda.
  • Discussione Ciavazzaro • 21/10/19 16:18
    Scrivano - 5591 interventi
    Confermo quello è il titolo della versione spagnola.
  • Curiosità Lucius • 17/01/23 00:11
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/volpecoda.jpg[/img]