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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The hidden
Anno: 1987
Genere: fantascienza (colore)
Regia: Jack Sholder
APPROFONDIMENTI: Gli albi di Dylan Dog e i loro mille omaggi al cinema
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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Grande esempio di cinema:
Darkknight - Davvero notevole!:
Daidae, Vito, Minitina80, Pumpkh75, Anthonyvm, Caveman - Quello che si dice un buon film:
Lercio, R.f.e., Tomastich, Zardoz35, Digital, Kekkomereq, Daniela, Rebis, Herrkinski, Homesick, Hackett, Jdelarge, Diamond - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Cotola, Saintjust, Jena - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Undying
Bel film sugli alieni, violento, dal ritmo incalzante. L’alieno che ruba Ferrari, ammazza tutti e ascolta Heavy Metal tiene incollati allo schermo! Per gli attenti osservatori, ma neanche tanto, si nota Danny Trejo che fa una comparsata come galeotto... I primi 5 minuti del film lasciano a bocca aperta. Ben girato e piuttosto originale ne viene ricalcato il soggetto nell'albo di Dylan Dog intitolato IL MALE. Godibile.
Indicato a chi apprezza il genere di sci-fiction, per l'accurata messa in scene e per la riuscita di effetti speciali (all'epoca) efficaci a dispetto del basso budget messo a disposizione dalla produzione. La storia appare intrisa di rimandi a questo o a quel titolo (su tutti Alien) e cade sotto il semplicistico tema dualistico del bene (l'essere umano) contrapposto al male (l'alieno) senza azzardare ipotesi intermedie ed alternative. Banalotto e privo di stile, anche se vincitore al Festival di Avoriaz.
Uno dei pochi film orrore-fantascienza girati bene negli Stati Uniti nel '80. Uno strano parassita-alieno criminale col vizio delle auto da corsa e della musica rock mette sottosopra una cittadina, alla fine risulta quasi simpatico. C'è molta azione, scene divertenti, qualche corsa con il glorioso Ferrari Testarossa (anche se nero) e tante sparatorie. Bel filmetto che mescola azione, poliziesco e fantascienza. Fa una comparsa nel ruolo del solito galeotto Danny Trejo.
MEMORABILE: "Voglio quella macchina" - "Mi servono le chiavi!"
Bel fanta-horror anni '80, spettacolare e violento, oltretutto ben servito dagli effetti speciali di Kevin Yagher. Il film è basato molto liberamente su "Needle" (1950) famoso romanzo di Sf scritto da Hal Clenent (pubblicato in Italia su "Urania" nel luglio 1962 col titolo "Strisciava sulla sabbia"). Da evitare, invece, il misero e ripetitivo 'sequel' (L'alieno 2) firmato nel 1993 da Seth Pinsker.
Da ragazzino mi colpì molto questo alieno parassita che cambia continuamente corpo e compie stragi andando in giro in Ferrari e ascoltando rock. Un cult degli anni '80 che fonde azione, fantascienza e horror in maniera perfetta. Pieno di sparatorie, inseguimenti, botte dall'inizio alla fine e con ottimi effetti speciali. Bravi i protagonisti Michael Nouri e MacLachlan. E c'è pure la bella Claudia Christian nei panni di una stripper posseduta dall'extraterrestre.
MEMORABILE: L'alieno entra dentro il cane del capo della polizia.
Numero uno: inseguimento su Ferrari Nera con "On your feet" degli Shok Paris. Numero uno: interpretazione "aliena" di MacLachlan sopra le righe. Numero uno: il primo spostamento dell'alieno da un corpo ad un altro si sarebbe meritato il premio oscar come miglior effetto speciale. Che film! Che tempi!!!
Gustoso film che mescola i generi (horror e fantascienza) in modo disinvolto e riuscito come si faceva una volta, raggiungendo come risultato quello di un godibile prodotto di intrattenimento senza pretese se non quella di divertire, riuscendoci, lo spettatore. Ideale per chi vuole staccare la spina con un film d’altri tempi.
Fanta-horror violentissimo, ma che nel complesso riesce a mostrare anche un lato di umanità e solidarietà. Trama originale, la coppia Nouri-MacLachlan sembra essere ben assortita. Ritmo indiavolato, musica giusta. Davvero un film godibile che unisce diversi generi.
MEMORABILE: I due alieni con sembianze umane si affrontano contornati dai galeotti terrorizzati: "Ricordi su Altair, quelli erano esseri viscidi e schifosi".
Godibilissimo film che riesce a commistionare abilmente la fantascienza all'horror. Sholder non è mai stato una cima, ha infatti diretto ben poche pellicole degne di nota (Nel buio da soli), ma in questo caso confeziona un giocattolone veramente piacevole da visionare. L'azione si mantiene su livelli ragguardevoli e vi è anche una buona dose di violenza, il che non guasta mai. Effetti speciali che oggi appaiono inevitabilmente datati ma che all'epoca facevano la loro porca figura.
I riferimenti a L'invasione degli ultracorpi ci sono, ma almeno "L'alieno" ci propone anche qualche novità. Nel film ci sono due alieni, uno cattivo a cui piacciono le macchine di lusso e non si fa alcun scrupolo per rubarle e un alieno buono che deve uccidere quello cattivo. Entrambi i protagonisti formano una bella coppia, ma il migliore rimane Kyle MacLachlan nel ruolo del truccatissimo alieno buono. Il merito della riuscita del film va anche al regista, che lo rende eccitante dall'inizio fino alla fine.
Jack Sholder HA DIRETTO ANCHE...
A suo tempo, mi garbò assai questo alieno intrusore cattivissimo che viaggia in Ferrari ascoltando rock a tutta manetta. Visto oggi, mostra i suoi limiti soprattutto nella sceneggiatura ripetitiva (a parte lo spunto iniziale e il bell'epilogo non scontato) e nella messa in scena piuttosto piatta, ma mantiene pure i suoi pregi, che sono quelli di un tonico e ben ritmato fanta-horror innestato sul classico poliziesco buddy-buddy. Attore altrove modesto, Kyle MacLachlan trova un personaggio congeniale alla sua aria stranita. Film gradevole.
MEMORABILE: I primi minuti con la rapina e la fuga in Ferrari nera - La reazione dell'alieno quando accende una radio e ne esce fuori della musica country
Rivisto a distanza d'anni, il film di Sholder ha perso smalto nella componente puramente orrorifica ma ne ha guadagnato quanto a svago e ironia. Ben ritmato, con i suoi momenti inconfondibilmente "ottantini", è un valido b-movie che alloca l'allunato Kyle MacLachlan in ruolo congeniale e anodino, ibrida Terminator, La cosa e Starman con esiti non banali e trova nel lattice di Kevin Yagher due momenti raccapriccianti e spettacolari (quando il parassita esce allo scoperto). Bel finale, che dà spazio ai personaggi e se ne prende cura.
Nel suo piccolo non gli manca niente: ritmo serrato, un buon dosaggio di fanta-horror-action e tocchi d'ironia che sdrammatizzano la scene spettacolari e violente. La creatura (opera di Kevin Yagher, a cui dobbiamo anche Chucky de La bambola assassina e il make-up di Freddy Krueger) è disgustosa come si deve e il finale è dei meno prevedibili. Se in quell'anno Arma letale non gli avesse soffiato i fan del poliziesco di coppia e Predator quelli del fanta-horror, avrebbe certo incassato di più.
MEMORABILE: L'alieno che ama le Ferrari e l'hair metal anni '80, ma detesta il country...
A suo modo un piccolo classico degli anni '80, anche grazie ai numerosi passaggi TV. Il buon Sholder confeziona un gustoso mix tra fantahorror e poliziesco; un po' Terminator, un po' L'invasione degli ultracorpi, un po' tipico film d'azione ottantiano. Ben girato, dal ritmo elevato, con attori dignitosi (mai piaciuto MacLachlan, ma nel ruolo assegnatogli funziona); niente male nemmeno gli SPFX, piuttosto alto il tasso di violenza, spassosi e non invadenti gli sprazzi ironici, bella la colonna sonora rockeggiante. Disimpegnato e molto godibile.
Tratto da un discreto juvenilia di Hal Clement ecco un buon b-movie direttamente dagli anni '80. Un poliziesco a base fantascientifica con tanto di inseguimenti, sparatorie e alieni. Sono apprezzabili il cattivo di turno, che è sempre deliziosamente glaciale ed efferato, Kyle MacLachlan in un ruolo a lui congeniale e il finale gradevole, per niente banale. Rivisto oggi mostra il peso degli anni e un pre-finale troppo sbrigativo e "debole", però rimane assolutamente godibile e ha un buonissimo ritmo.
MEMORABILE: La comparsata di Danny Trejo.
Una perla di magnificenza in grado regalare 90 minuti di intrattenimento. È ben costruito, risaltando intelligentemente il contorno di una sceneggiatura che si intuisce subito si ripeterà identica fino all’epilogo. Il migliore è MacLachlan, in grado di ispirare quasi tenerezza con la sua aria stralunata e ingenua. L’idea di fondo dell’alieno che ama l’heavy metal è strepitosa e tutta ottantiana. Ad avercene di film così, al giorno d’oggi.
Tutto a manetta tra sparatorie, inseguimenti ed esplosioni. La storia va che è un piacere (e negli anni a venire verrà scopiazzata a più riprese), gli attori idem (bene la coppia Nouri/MacLachlan, indelebile la slurpissima strip-teaser Claudia Christian) ma fondamentale per la riuscita è l’impianto delle tipiche debolezze maschili nel dna alieno: macchine, pupe e musica rock diventano il tratto distintivo del parassita e il fondamento della pellicola. Ambivalenza del tempo: da un lato ha aiutato a dimenticarlo, dall'altro a scoprirlo cult.
Fantascienza debitrice di grandi classici del passato prossimo (da Alien a Terminator) e remoto (L'invasione degli ultracorpi), si carica dei ritmi elettrici e dell'azione spettacolare del poliziesco americano anni Ottanta e dello humour macabro nel descrivere le nefandezze della creatura aliena trasmigrante, appassionata di musica rock e delle belle auto. A fianco di Michael Nouri, incredulo e pugnace, l'angelico ed enigmatico Kyle MacLachlan fa le prove per l'agente Cooper.
MEMORABILE: La trasmigrazione dell'alieno; Il sacrificio finale.
Buon connubio tra poliziesco e fantascienza che all'epoca ebbe un discreto successo. Rivedendolo oggi appare datato ma si mantiene equilibratamente in bilico tra l'estetica Anni '80 del film d'azione e la volontà di sconfinare in qualcosa di diverso, una lotta tra bene e male che è anche un inseguimento mozzafiato. MacLachlan alla soglia del successo mondiale trova un ruolo che gli permette di capitalizzare la sua scarsa espressività.
Brillante e divertente unione di fantascienza, action e horror. Tanti inseguimenti e tante sparatorie per un concentrato di suspense, camp (le bizzarrie cheesy figlie degli anni '80 non mancano e l'appassionato non potrebbe esserne più felice) e anche un fondo di humour nero che non guasta. Lo stranito MacLachlan si fa notare, anche se la scena è rubata da una sexy e letale Claudia Christian in vesti da Lady Terminator, che, pur agendo per poco, dona al film alcune delle sequenze migliori. Godibile! Piccolo neo il finale un po' sbrigativo.
MEMORABILE: L'inizio folgorante; La prima trasmigrazione dell'alieno di bocca in bocca; La stripper posseduta dall'alieno; L'attacco alla polizia; Il finale.
Clarence Felder HA RECITATO ANCHE IN...
Molto sopravvalutato all'epoca, tanto da vincere il Festival di Avoriaz. Lo spunto iniziale è sicuramente intrigante con il vermone alieno che passa da un corpo all'altro per via orale, poi però il film diventa ripetitivo con le solite infinite sparatorie e inseguimenti stradali, tanto che a un certo punto sembra di vedere uno spin off di 48 ore. Anche il viscido vermone visto all'inizio non appare quasi più fino al brutto finale. Un giovane McLachlan pre Twin Peaks fa le prove per l'ispettore un po' "alieno" Dale Cooper. Simile al più riuscito Cacciatore di teste di McNaughton.
MEMORABILE: Il primo "trasferimento" dell'alieno via orale; I desideri molto terrestri dell'alieno: soldi, macchine, donne e diventare il Presidente.
Stravagante film fantascientifico che vede un Kyle MacLachlan in una parte a lui assolutamente congeniale. Pur prendendo spunto da capisaldi del cinema di fantascienza, il film trova il suo carattere specifico nella riuscita commistione di generi, tra cui l'horror e l'action movie. Azzeccata e affascinante la scelta di utilizzare il colore verde, che nella cultura di massa si fa corrispondere proprio agli alieni, nella maggior parte delle location. Bello il finale.
Parassita alieno usa corpi umani quali involucri adattandosi bene al nostro pianeta: gira in Ferrari e ama il rock. Peccato sia anche un serial killer. Gli danno la caccia un poliziotto ignaro e un agente FBI ben informato. Fantahorror gagliardo e tosto con parecchie frecce al proprio arco: effetti splatter di gran pregio, coppia di sbirri perfetta e comprimari di livello. Aggiungiamoci poi una colonna sonora cool e qualche sana cafonaggine del periodo e avremo un succulento film di Serie B che merita la riscoperta. Ritmo serrato e ottima atmosfera!
MEMORABILE: MacLachlan svampito e il suo collega Nouri, bello nervoso: ottimo mix!
Action-fanta movie in perfetto anni 80 style divenuto cult negli anni. Da una semplice ma eccellente idea di base Sholder firma un piccolo gioiello del genere e uno dei migliori fantahorror in circolazione. Intro notevole, poi il film si assesta su un buon livello grazie a una regia solida, discreti effetti speciali, un ritmo sempre convincente e un cast appropriato. Bravissimo MacLachlan, sceneggiatura discretamente curata con tra l’altro più di una battuta o situazione divertente; magari qualche forzatura di troppo, ma ci si può passare sopra.
MEMORABILE: I primi minuti.
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