Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Abbandonata la struttura ad episodi rigidamente divisi di UN’ESTATE AL MARE, i Vanzina tornano alla formula più guizzante delle alternanze. Nessun incrocio, ma un montaggio che se non altro ci permette di non soffermarci troppo a lungo sui gravi difetti che impediscono al film di raggiungere gli antichi standard. E perlomeno all’inizio la cosa pare funzionare, perché, complice anche la regia piuttosto svelta come di consueto, Carlo Vanzina introduce i suoi personaggi in modo simpatico, che predispone. Clima estivo garantito dagli splendidi paesaggi caraibici (Antigua), musiche scelte discretamente e accettabili....Leggi tutto La palma del migliore questa volta non va più però a Gigi Proietti (che un anno prima aveva trionfato su tutti con la sua revisione della “Signora delle Camelie” di Dino Verde) ma al più fidato Maurizio Mattioli, icona vanziniana degi ultimi anni che, in coppia con Enrico Brignano, offre un bel ritratto di arricchito abituato a farsi servire di barba e di parrucca da quello che chiama il suo “servetto” (Brignano, appunto). Solito abuso di romanesco, gag oliate da tempo, ma almeno qua e là si sorride. Nella prima parte però, perché poi quando si prende la scena Brignano e si passa alle escort vendicative, tutto crolla miseramente e ci si rende facilmente conto che la fantasia dei Vanzina in fase di sceneggiatura non era esattamente al top. Terribile fin quasi da subito invece l’episodio con Bertolino e Buccirosso, con il primo nei panni del medico che annuncia (causa infausto scambio di lastre, si noti la novità) al secondo, terrorizzato dall’idea di morire, che gli restano solo due mesi di vita. Buccirosso partirà per Antigua e si metterà a salvar donne in pericolo (attaccate da squali con pinne digitali) senza fermarsi di fronte a nulla, Bertolino lo raggiungerà per comunicargli l’errore. La seconda parte, coi due costretti a fingersi gay per frodare l’assicurazione, mette in luce soprattutto quanto Bertolino (che la checca non riesce proprio a farla) non ci creda proprio mai... Un autentico disastro, che un paio di gag decenti non basta certo a salvare. Paolo Ruffini, promosso chissà come a protagonista assoluto nell’episodio con Martina Stella, prova a tenere alto l’onore delle nuove generazioni col suo forte accento toscano, ma nonostante non demeriti particolarmente, resta personaggio poco incisivo e fuori posto, in film simili. Allora era meglio quando c’erano gli Amendola o i Ciavarro, a reggere le parti “sentimentali”: forse con meno velleità comiche, ma con più sincerità. Qui il nostro, tradito da lei, parte per Antigua ritrovandosela proprio lì col nuovo uomo (Paolo Conticini), non a caso il collega di lui in radio. Scatta l’operazione “gelosia”: Ruffini ingaggia miss maglietta bagnata e si fa trovare ovunque dall’odiata coppia ringraziandola per avergli fatto cambiare vita. Il nervosismo della Stella cresce... Conticini prova a fare il De Sica con scarsi esiti, la Stella è incantevole ma recita senza brillare. Un episodio che passa senza lasciare segno alcuno. Biagio Izzo invece, per una volta non nella parte del gay, comincia bene il suo episodio: dentista con moglie che gli fa assumere solo bruttone in studio e a casa per evitargli ogni tentazione, se la fa con l’amante lagnosetta (Seredova) che alla fine porta in vacanza ai Caraibi. Peccato che lì incontri il fratello della moglie con consorte, i due incroceranno praticamente in ogni luogo. Izzo inizialmente pare avere una marcia in più (se non altro sa recitare), ma presto anche lui, costretto da un soggetto trito e ritrito e penalizzato da una Seredova legnosa come non mai, cede alla banalità lasciandosi travolgere dalla mediocrità dell’operazione. Gigi Proietti con ragazzino di colore al seguito, infine, riprende temi quasi alla TOTO’ E MARCELLINO, con una seconda parte in cui, davanti alla coppia che viene dall’Italia per adottare il piccolo, il protagonista è costretto a fingersi prete messicano con conseguente, immaginabile, maccheronizzazione della lingua, che dovrebbe essere l’idea “comica” dell’episodio. Proietti la sfrutta anche decentemente, a dire il vero, ma se si è costretti a recuperare espedienti simili, che definire abusati è un complimento, per far ridere, significa che veramente di idee buone non ne esistevano proprio... E così anche Proietti questa volta naufraga con tutta la nave nonostante dimostri di essere potenzialmente una spanna sopra gli altri. Raro trovare un film dagli sviluppi altrettanto prevedibili. Se ci aggiungiamo che le battute decenti si contano sulle dita di una mano...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/06/09 DAL BENEMERITO MARKUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 13/06/09
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Mco 10/08/09 23:57 - 2353 commenti

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Uhm... visto al cinema all'aperto, denso di odori e sensazioni puramente estive, un film solitamente ci guadagna ma in questo caso, con tutta la buona volontà, parlar bene di questo risulta assai impegnativo. Comicità tirata via proprio così alla carlona, unici momenti carini affidati ai pochi veri attori della pellicola, cioè Mattioli, Brignano e Proietti. Incommentabile il resto del cast (la Seredova su tutti). Da brivido il corpo della modella russa uscito dalla piscina nel finale!!!

Pstarvaggi 15/06/09 00:53 - 80 commenti

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Il cine-cocomero 2009 dà davvero l’idea del prodotto di seconda mano. Spiace veder sprecati tanti bravi attori (Buccirosso, Proietti, Brignano, Mattioli e Izzo, che pure s’impegnano) in un copione così raffazzonato, con idee rubacchiate (quando non palesemente ricalcate) da film del passato. Vanzina decisamente sottotono, anche se Carlo dirige con solido mestiere e senso del ritmo. L’avvenenza del reparto femminile è inversamente proporzionale alla sua capacità recitativa.

Markus 13/06/09 10:48 - 3723 commenti

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Se lo scorso anno rimasi deluso da Un’estate al mare, con questo “Un’estate ai Caraibi” lo sono stato ancor di più. Episodi stiracchiati, senza alcun senso dello comicità se non a tratti e, in ogni caso, più per merito dell’estro del singolo attore che per il concepimento del film in se stesso. Il pezzo forte del film, Proietti, arranca, ma ci regala qualche buona battuta. I Vanzina brothers, finiti gli anni Ottanta, non sono stati più in grado di fare gran miracoli... Gradito ritorno cult di Luca Sandri (I 5 del 5° piano).

Gugly 14/06/09 22:24 - 1198 commenti

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Meno volgare del precedente ma si ride veramente poco: l'episodio più simpatico è quello di Izzo (quasi fantozziano) e salvo Buccirosso che sembra un moderno Peppino. Il resto, boh: Mattioli fa il solito palazzinaro e Brignano lo schiavetto, dobbiamo pagare la tassa Conticini, la Stella non sa recitare e Paolo Ruffini ricorda troppo il nido del Cuculo, deh! Proietti... non avevano altri pezzi dello spettacolo da inserire nel film e il suo pezzo è il più triste di tutti, con cattivi messaggi anche sulle adozioni a distanza. Mah!

Iochisono 14/06/09 15:00 - 133 commenti

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La struttura con tante storie che si intrecciano in continuazione non funziona. Troppa frammentazione e poca sostanza nelle storie stesse. Il cast è privo di un riferimento forte, a parte Proietti, che però svolge il compito svogliatamente e senza picchi. Terrificanti i piccoli caratteristi, ormai quasi sempre pescati non tra attori in grado di recitare due dialoghi, ma tra semplici extra, un tempo usati solo muti e in campo lungo. Su tutti la donna che interpreta in una scena la moglie di Bertolino: neanche a telelupa! Decente invece la prova della Seredova. In sostanza un film davvero brutto.
MEMORABILE: Cultissimo Antonini, come al solito nei panni di Berlusconi, che diventa amico della famiglia del dentista napoletano che lo cura (Izzo). Coincidenza?

Brainiac 14/06/09 23:35 - 1083 commenti

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"Abbiamo dato un appuntamento agli italiani per ridere anche d'estate". Queste le dichiarazioni dei Vanzina nel trailer. Ecco, d'estate a volte mi capita una cosa: mangio troppo gelato e già all'ultimo cucchiaio so che mi farà male. Questa sensazione ce l'ho con gli ultimi Vanzina: vederli è una cosa che non faccio quasi mai e già dopo i primi minuti so che l'indigestione di battutacce, stereotipi ambulanti e scarti della Tv mi farà male. Di una cosa sono certo: l'estate ai Caraibi degli italiani, che vanno a mignotte con nonchalanche e truffano a gogo è anche nella realtà, l'estate del 2009.

Ale56 20/06/09 22:47 - 225 commenti

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Dopo un effervescente Estate al mare, i Vanzina tentano di rifare il pienone nei cinema con questo nuovo cine-cocomero. Questa estate ci portano nei favolosi paesaggi caraibici, con coste pulite, acque cristalline e spiagge fantastiche. La sceneggiatura è zoppicante mentre la regia è sempre professionale per il genere. Conticini cerca di imitare De Sica, Brignano e Mattioli firmano l'episodio clou. Perde (poco) di consistenza Proietti, sono di legno la Seredova, Stella e le escort. Divertenti Izzo, Bertolino e Buccirosso. Non così brutto...
MEMORABILE: La tarantola; coppia gay; il verdumaio; belle le grafiche delle due sigle (iniziale e finale) simili a quelle di Un'estate al mare.

Soga 10/07/09 02:18 - 125 commenti

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Si perde in demenzialità ma non si guadagna certo in divertimento, anzi: il film appare fin da subito abbastanza noioso, trascinandosi senza guizzi per troppi minuti a causa di plot decisamente deboli e stereotipati, recitati da attori perlopiù non all'altezza del loro mestiere. Verso la fine comincia decisamente a stufare, trasformandosi in uno spottone per Berlusconi decisamente di cattivo gusto, con soldi e passera in abbondanza per tutti. Evviva.

Rambo90 13/01/10 01:04 - 7815 commenti

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I Vanzina dopo Un'estate al mare ci riprovano; questa volta gli episodi sono intrecciati e il cast è leggermente cambiato (peccato per la mancanza di Banfi e Greggio), il divertimento è comunque di buon livello: l'episodio migliore resta quello di Gigi Proietti, il peggiore quello di Buccirosso per le continue assurdità proposte dalla trama. Una sorpresa Paolo Conticini nelle vesti di protagonista, una conferma Biagio Izzo.

Cangaceiro 13/04/10 15:03 - 982 commenti

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Per la serie quanto è piccolo il mondo ci si ritrova tutti casualmente ad Antigua manco fosse la piazzetta del paese. È solo una delle cose più fastidiose del film, come i soliti orrendi titoli di testa in grafica o il perfetto italiano messo in bocca agli indigeni. Perlomeno giova il montaggio intrecciato degli episodi, tutti basati su situazioni vetuste. I vari attori impiegati devono fare i salti mortali per valorizzare lo scadente materiale concesso dai Vanzina e non a caso gli unici a non uscirene con le ossa rotte sono Proietti e Mattioli.

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Domino86 1/10/10 11:00 - 607 commenti

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L'ennesimo film con sempre la stessa storia: non cambia mai nulla, in questo genere di pellicole. Le battute stesse risultano ormai veramente scontate e prevedibili. Si guarda per passare poco meno di due ore in tranquillità e senza impegno.

Galbo 22/12/10 05:53 - 12514 commenti

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La replica del cinecocomero vanziniano, dopo Un'estate al mare, viene ambientato (dopo un preambolo italico) ad Antigua ma la sostanza rispetto al film precedente non cambia. Pochissime idee e nessuna originale quanto piuttosto il riclico di luoghi comuni della comicità (il fingersi gay, lo scambio degli esami clinici) affidati ad un gruppo di attori che non riescono a supplire le gravi carenze del copione. Anche Proietti che nel film precedente giganteggiava, qui è a disagio in un ruolo assai poco significativo. Vanzinianamente inutile.

Nando 2/05/11 09:51 - 3853 commenti

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L'ennesima "Vanzinata" all'amatriciana con una spruzzata di lieve napoletanità non lascia il segno nonostante il solito cast pomposo ma malcondotto. Episodi che s'intrecciano con le rifritte situazioni stereotipate infarcite di bellezze oche e qualche frase sboccata.

Cloack 77 23/08/12 21:19 - 547 commenti

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È vero, la volgarità non c'è più, ma cos'è rimasto? Storie fotocopia di mille storie copiate da altre storie, con argomenti come il tradimento, lo scambio di radiografie, il politico corrotto, la vacanza con l'amante all'insaputa della moglie... In passato forse di volgarità si poteva anche ridere, oggi non si ride, si resta sbigottiti di fronte a un Proietti che si immola per non si sa quale causa.

Saintgifts 13/07/13 23:34 - 4098 commenti

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Se film come questi non riescono a raggiungere il loro scopo (divertire e fare scordare per un attimo i guai) allora l'intristimento è raddoppiato per il fatto che si comincia a riflettere su ciò che si vede. Certo sono caricature di italianità, un po' come vedersi a uno specchio deformante che invece di farci ridere di noi stessi mette a nudo impietosamente i nostri lati peggiori. Magari questo può essere considerato un pregio, ma non è quello per cui è stato girato il film. Come se non bastasse, il trattamento riservato alle donne è pessimo.

Gabrius79 15/08/13 01:44 - 1450 commenti

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Commedia del cosiddetto filone del "cinecocomero" che riprende in parte quel che è stato fatto nel precedente Un'estate al mare. Gli episodi sono di livello diseguale: il migliore è quello con la simpatica coppia Mattioli-Brignano, che ci regala diversi momenti allegri. Da dimenticare gli episodi con Bertolino-Buccirosso e con Ruffini-Stella-Conticini, mentre gradevoli sono gli episodi con Izzo-Seredova e Proietti col bambino.

Furetto60 10/09/13 08:17 - 1209 commenti

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Una sorta di cinepanettone estivo, filone al quale si rifà proponendo trame di personaggi vari inizialmente scollegati e successive convergenze inevitabilmente parallele, col consueto contorno di belle figliole. Si ride (pochino) in modo leggero e, fortunatamente, senza scendere in volgarità di bassa lega.

Ultimo 26/05/16 11:08 - 1688 commenti

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Prodotto dei Vanzina di livello parecchio basso, salvato a malapena dalla presenza degli episodi intrecciati, così che il peggio scorre via e viene alternato da qualche momento più divertente. Pessimi Bertolino e Buccirosso; meglio Brignano e Proietti. La parte di Izzo vive di alti e bassi ma qualche momento riuscito ci scappa (le formiche; l'incontro con i cognati). Poca cosa la parte Ruffini-Conticini, ma si lascia guardare. Qualche donzella vestita poco qua e là ravviva l'atmosfera. Mediocre, ma nel complesso passabile.

Il Dandi 3/07/20 22:57 - 1917 commenti

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La formula del cine-cocomero mostra la corda già al secondo tentativo: se in Un'estate al mare l'aplomb teatrale di Proietti riusciva a nobilitare l'operazione, stavolta non basta fargli compiere truffe che citano apertamente il Mandrake di Febbre da cavallo per risollevare le sorti del solito riciclo di canovacci anni '60 (corna, vessazioni padronali, inganni coniugali, equivoci omosessuali...) regionalmente ripartiti e maldestramente aggiornati. Non più terribile di tanti altri cinepanettoni della coppia, ma talmente vanziniano che sembra fatto da qualcuno che gli fa il verso. 

Redeyes 3/01/21 17:32 - 2459 commenti

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Dopo l'estate al mare italiana arriva l'excursus caraibico con un cast simile, o quasi, al precedente. Non c'è la suddivisione in episodi netta come nel precedente ma storie parallele che non s'intrecciano, tuttavia. Nessun "episodio" spicca sugli altri nel mare magnum della mediocrità, nonostante la presenza di buoni intepreti come Brignano, Buccirosso e Proietti. Montaggio veloce ma sceneggiatura ai minimi storici e poche risate. Si salvano le locaton paradisiache e poco altro.

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  • Discussione Geppo • 14/06/09 14:48
    Call center Davinotti - 4335 interventi
    Purtroppo questo tipo di commedia non regge più. Mancanza di idee, forse....
    Una volta la commedia italiana superava il confine di stato. Oggi un film così arriva fino a Chiasso e basta.
    All'estero si parla ancora dei film di Laurenti, Sergio Martino, Tarantini, eccetera... ma nessuno conosce un film "attuale" dei fratelli Vanzina.... un pò mi dispiace.... non c'è più il "Cinema italiano" nel mondo.
    Ultima modifica: 14/06/09 22:56 da Geppo
  • Discussione Galbo • 14/06/09 22:13
    Consigliere massimo - 4002 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io dico che 5 euro te li puoi anche spendere per vederti Proietti , Gugly. Dai che son curioso!

    Non ci avevo pensato alla questione attori tv, in effetti. E' vero, Mattioli e gli altri sono un tantinello inflazionati, a differenza di De Sica. Ma a parte il fatto che De Sica a parer mio nel genere non può avere paragoni nemmeno lontani con la gente in questione (sta proprio su un altro pianeta), è proprio la sceneggiatura, che nei film di Parenti è più curata. Una volta i Vanzina i copioni li sapevano scrivere, ultimamente ricorrono sempre a espedienti stravecchi a cui non riescono purtroppo più ad aggiungere un tocco personale. Così si affidano ad attori che insomma, ben poco possono fare se si chiamano appunto Ruffini, Brignano, Bertolino, Contiicini...



    parlare di sceneggiatura per i film di Parenti mi sembra un po' un'azzardo....
  • Discussione Gugly • 14/06/09 22:28
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Visto il film.

    Non ki è piaciuto, anche se meno sgangherato di Un'estate al mare, ha giovato il non compartimento stagno degli episodi, però che tristezza, soprattuto Proietti, che ripete in modo molto poco divertenti il gioco del dialetto spagnolo- veneto....

    Ma al posto della Seredova non c'era nessun'altra? Si vede che è all'inizio di una gravidanza.
    Ultima modifica: 15/06/09 07:06 da Gugly
  • Discussione Zender • 15/06/09 08:35
    Capo scrivano - 48339 interventi
    E' vero, gli episodi alternati han reso un po' più vivo il film, ma per l'appunto stavolta naufraga pure Proietti, quindi...

    Per Galbo: io trovo che nei film di Parenti (soprattutto negli ultimi) regia e sceneggiatura siano migliorate, come se ormai si fosse presa la misura. Non dico certo che siano sti capolavori, ma l'impressione di un prodotto generalmente per nulla abbandonato a se stesso l'ho avuta.
  • Curiosità Markus • 16/06/09 20:26
    Scrivano - 4776 interventi
    Nell'episodio di Izzo-Seredova, è stata inserita una tipica "scena del ragno", classificabile tranquillamente nella parte finale dell'approfondimnto che feci tempo fà.

    se qualcuno lo vuole leggere o rileggere, ecco:

    https://www.davinotti.com/articoli/guida-al-cinema-dei-ragni-assassini/245
  • Discussione Ruber • 9/01/10 15:35
    Formatore stagisti - 9298 interventi
    Quest'anno non uscire il cosidetto"cinecocomero"
    di Vanzina, per alcuni motivi che lui stesso ha dichiarato in un intervista di qualche mese fa, in primis e' impegnato nella fine della commedia : La vita e' una cosa meravigliosa, con Gigi Proietti, Nancy Brilli, Enrico Brignano, Vincenzo Salemme, che praticamante andra' in un certo senso a sosituire quello che e' stato negli ultimi due anni il "cinecocomero", perche' sara' alcune storie che si intrecceranno tra di loro, tutte all insegna della speranza tra la gente,sulllo stile Frank Capra.

    Per secondo sta anche girando una seconda commedia pero' piu sofisticata dal titolo: Ti presento un amico con protagonista Raoul Bova, che verrra' girato tra Milano, Roma e Londra, che parla di un single (BOVA), molto ambito dalle donne, a cui ruotano diversi personaggi intorno tra cuii mi sembra Brignano, Martina Stella, Sarah Felberbaum, Kelly Reilly, ed altri, in piu lo stesso regista ha annunciato che girera un west dal titolo: Colt 45 sullo stile Sergio Leone, anzi il copione e dei figli di Leone, a cui il grande regista aveva gia pensato di girare primna che mancasse.
  • Discussione Galbo • 9/01/10 16:00
    Consigliere massimo - 4002 interventi
    Renato ebbe a dire:
    Posso chiosare solo scrivendo: fortunatamente, Capra e Leone sono morti da anni.

    ps - che Vanzina abbia pensato di ispirarsi solo a registi dal cognome animalesco?


    anche le sue regie sono "canine" :)
  • Discussione Cangaceiro • 13/04/10 14:52
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Renato ebbe a dire:
    Posso chiosare solo scrivendo: fortunatamente, Capra e Leone sono morti da anni.

    ps - che Vanzina abbia pensato di ispirarsi solo a registi dal cognome animalesco?

    Ci manca solo il compianto Michele Lupo e stiamo apposto, magari con un remake dello Sceriffo extraterrestre by Vanzina ! :)
  • Discussione Tarabas • 13/04/10 16:22
    Segretario - 2069 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    lo stesso regista ha annunciato che girera un west dal titolo: Colt 45 sullo stile Sergio Leone, anzi il copione e dei figli di Leone, a cui il grande regista aveva gia pensato di girare primna che mancasse.

    In effetti Leone pensava a un film incentrato sulla mitica pistola, simbolo del west, partendo dalla fabbricazione di un'arma per raccontarne la storia.
    Direi che sarebbe meglio che Vanzina si astenesse. Ma meglio meglio.
  • Musiche Samuel1979 • 5/01/13 18:08
    Addetto riparazione hardware - 4353 interventi
    Canzone dei titoli di testa: Hot Summer Night, di David Tavare.