I sogni segreti di Walter Mitty - Film (2013)

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I sogni segreti di Walter Mitty
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Walter Mitty passa dal volto di Danny Kaye a quello di Ben Stiller (senza dimenticare la versione italiana targata Villaggio) per una rivisitazione in chiave moderna e vagamente new age del racconto di James Thurber. Il più celebre sognatore ad occhi aperti del cinema lavora in questo caso nello staff di "Life", dove si occupa di organizzare il materiale fotografico. Come da tradizione non è tra i collaboratori più stimati: gli basta poco per "incantarsi" e perdersi all'interno di sogni che prendono spunto dalla realtà che lo circonda per portarlo in un mondo in cui...Leggi tutto lui è l'eroe imbattibile amato dalla sua bella (Kristen Wiig), nel quotidiano una semplice collega d'ufficio. Ci si accorge però presto che, a differenza dei due film che l'hanno preceduto, qui la componente onirica è molto meno invasiva, utile giusto ad esibire qualche discreto effetto speciale che non si sposa sempre al meglio col contesto. Abolite le sottotrame gialle, quel che resta è soprattutto la storia della ricerca da parte di Mitty del pagatissimo fotografo Sean O'Connell (Penn), al quale richiedere il negativo della fotografia da usare per l'ultima copertina di Life (prossima al trasferimento online). Un'avventura on the road che tocca la Groenlandia, l'Islanda e l'Himalaya regalando paesaggi d'indubbio fascino che tradiscono la volontà dello Stiller regista di affrancarsi dallo spirito originario tendente alla commedia per affrontare tematiche completamente diverse. Grandi aperture panoramiche, un po' di folklore locale e naturalmente qualche situazione paradossale che possa ancora suscitare qua e là la risata (emblematica in questo senso la lunga scena del quasi affogamento nei mari del nord, con tanto di shark attack). Non tutto si amalgama al meglio e gli agganci con il sito di cuori solitari, per esempio, evidenziano una chiara indecisione sulla strada da seguire. Riuscite invece le sovrapposizioni in grafica di alcune frasi enigmatiche nascoste su segnali, cartelli, avvisi, piste d'atterrraggio che i curatori dell'edizione italiana si sono presi il non facile impegno di tradurre e integrare nei fotogrammi sottolineandone l'importanza: accentuano l'onirismo di alcuni momenti e l'eccentricità dell'operazione. Purtroppo non basta questo a trasformare un film gradevole e persino scorrevole - a dispetto di quanto possa apparire ad una veloce analisi - in un film riuscito: Stiller non cerca mai la battuta, preferendo un approccio più vicino a quello utilizzato in LO STRAVAGANTE MONDO DI GREENBERG (celebrato dalla critica): convince abbastanza come sognatore, meno come viaggiatore costantemente alla ricerca di indizi che lo possano portare al fotografo che sta cercando. La sensazione, in definitiva, è di un film ben confezionato, apprezzabilmente misurato a cui manca tuttavia una vera anima: il rifiuto delle iperboli presenti nelle due precedenti versioni (assieme al chiaro ridimensionamento dello spazio riservato ai sogni) ne sminuisce l'originale impatto comico fino ad azzerarlo quasi del tutto mentre persino Sean Penn, comunque perfetto nel ruolo, sembra un personaggio decisamente stereotipato. L'atto di consolazione finale (la copertina dell'ultimo numero di Life) rischia di essere, alla luce di tutto, una chiusura debole che conferma la scarsa pregnanza del tutto. Nulla di indimenticabile.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/12/13 DAL BENEMERITO PANZA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/12/13
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Panza 22/12/13 21:11 - 1834 commenti

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Era tanto tempo che non vedevo una regia così perfetta, con piani sequenza incredibilmente curati, quasi dei dipinti in 1080p. Stiller con tono soave racconta almeno nella parte iniziale la storia di un uomo semplice preso sempre dalle sue fantasie mentali; una persona che vive nel suo mondo. Cast stellare con attori che in molti casi hanno le facce giuste al momento giusto. Musiche toccanti. Stiller in un ruolo serio risulta adattissimo come lo fu Abatantuono in Regalo di Natale. Un meccanismo perfetto.

Jdelarge 28/12/13 22:49 - 1000 commenti

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Il punto di forza di questo bel film diretto e interpretato da Ben Stiller risiede nella fantastica fotografia e nelle curatissime inquadrature, suggestive e ricche di significati. La trama è buona, anche se un po' borderline tra commediola americana e film drammatico. La seconda metà del film è sicuramente più riuscita della prima, in cui emergono troppi personaggi stereotipati (su tutti l'insopportabile "capo barbuto"). Da segnalare una bellissima colonna sonora.

Markus 2/01/14 21:08 - 3682 commenti

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Il racconto di James Thurber è nuovamente impiegato nel cinema dal prolifico Ben Stiller: il volto ideale per un personaggio stralunato e insicuro per timidezza, al servizio di un film piuttosto spigliato e dall’ottima - anche se furba - scenografia/fotografia ma che pecca talvolta di qualche indecisione sulla strada da prendere (alcune fasi del film scricchiolano o restano solo accennate). Un discreto esercizio di stile che però non fa emergere il regista a pieno il quale forse, parere personale, avrebbe funzionato meglio solo come interprete.

Puppigallo 2/01/14 09:01 - 5259 commenti

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Questo film è come un'auto truccata: qua e là consente di assistere a ottime prestazioni (immagini e momenti anche intensi), ma sa troppo di artificioso, di costruito ad arte per mascherare la pochezza di una sceneggiatura (il telaio) molto tirata, che vive di periodi di stanca. In più, i sogni ricorrenti del protagonista, soprattutto nella prima parte, diventano eccessivamente invasivi, quasi fastidiosi. Si può vedere, ma non lascia tracce profonde, perchè pur tentando di andare al di là del semplice intrattenimento, resta ibrido (tra il serio e il faceto) e non abbastanza coraggioso.
MEMORABILE: "Ci hanno acquisiti. Probabilmente diventeremo Qualcosa punto com..."; "Non avere paura della "focena"; L'incontro con Penn.

Didda23 3/01/14 16:46 - 2426 commenti

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Dopo 5 anni dal sorprendente Tropic thunder, Stiller torna dietro alla macchina da presa regalandoci questo ondivago remake di Sogni proibiti: se da un lato la maturità registica si conferma con la creazione di notevolissime inquadrature (anche se le location perdifiato aiutano non poco), dall'altro la sceneggiatura nonostante qualche deliziosa deriva new age si perde ben presto nella banalità affrontando il tema dell'emancipazione personale con sviluppi poco interessanti. Peccato per il finale così così.

124c 7/01/14 14:03 - 2914 commenti

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Film in due parti in cui la prima è più fantasiosa e irrale della seconda. Di certo, chi ha paragonato questo film a Forrest Gump l'avrà fatto per via delle sequenze del viaggio del protagonista, che però non è disabile saggio ma un uomo normale che vive troppo nei suoi sogni. Ben Stiller se la cava, grazie al suo mestiere; non ha certo fatto un capolavoro ma solo un bel film, anche perché affiacato da attoroni con la A maiuscola come Shirley MacLaine e Sean Penn. Ottima la parte di quest'ultimo: ha poche battute, ma efficaci. Discreto.

Cangaceiro 5/01/14 14:42 - 982 commenti

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L'impressione è quella di un film sincero, molto sentito. Stiller dev'essersi preso a cuore il progetto (scartato o accantonato mille volte da altri in passato) di rifare Walter Mitty producendo un apprezzabile sforzo registico: i voli turistici tra Groenlandia, Islanda e Himalaya colpiscono positivamente a livello visivo. L'unico rigurgito parodistico (Benjamin Button) stona in mezzo a una storia tenera e sognante. Penn, struccato e pieno di rughe, si presta nel finale alla partita a calcio sul tetto del mondo, debitrice a certo cinema italiano.

Caesars 9/01/14 12:15 - 3779 commenti

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Ben Stiller confeziona una discreta commedia che può lasciare soddisfatto lo spettatore: molto bella la fotografia e alcune situazioni sono veramente riuscite, mentre altre forse si potevano evitare (eccessivo il “duello” con tanto di surf sulla strada). Come attore Stiller risulta invece particolarmente monoespressivo, anche se la cosa tutto sommato non disturba più di tanto. In definitiva siamo di fronte a un prodotto che, pur senza eccellere, regala un paio d’ore di gradevole spettacolo. Almeno **!

Bruce 7/01/14 16:11 - 1007 commenti

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Ben Stiller, dopo il riuscito delirio comico ed esplosivo di Tropic thunder, dirige e interpreta una commedia ambiziosa densa di valori importanti e di un messaggio positivo, valido per tutti. Il passaggio dal sogno a occhi aperti alla realtà direttamente vissuta è reso visivamente alla perfezione, grazie a una fotografia strepitosa. Il film, che si avvale di una colonna sonora insolita e azzeccatissima, percorre direzioni inconsuete e riesce nella parte finale a emozionare.

Nancy 8/01/14 00:28 - 774 commenti

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Ben Stiller ci mette del suo ed è evidente che, oltre a farlo con una certa ispirazione, soprattutto ci sta con onestà, dietro la macchina da presa. Il ruolo che si cuce addosso è a tutti gli effetti perfetto per la sua presenza ma, sarà anche a causa di un poco carismatico personaggio femminile, sarà che la sceneggiatura che stenta un po' a ingranare, il bello del film si concentra tutto sull'Himalaya, dove vediamo Sean Penn per qualche minuto, che da solo riesce a dare senso all'intera operazione. Poteva essere più indagato e uscire migliore.

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Harrys 11/01/14 11:43 - 687 commenti

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Segmentato tra Se mi lasci ti cancello e Into the wild, all'analisi logica propende malauguratamente per il secondo vettore, che agitato e non mescolato con l'immancabile demenza di fondo proposta da Stiller (qui di matrice parodico-surreale), si tramuta a tutti gli effetti nel sequel "sgangherato" del film di Sean Penn. Ad avvalorare la tesi la presenza simbolica del regista, le sovrimpressioni didascaliche del diario di viaggio supertrampiano e la colonna sonora vedderiana. Elementare ma godibile nella proposta delle location. **!

Daniela 12/01/14 10:24 - 12626 commenti

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L'etichetta "remake" può trarre in inganno: con quello di Kaye, il film condivide il titolo e poco altro. Il sognatore Kaye trovava l'avventura e l'amore restando nel suo ambiente quotidiano, Stiller attraversa mezzo mondo per (ri)scoprire se stesso. L'epilogo del film comico del 1947 era lieto, con il successo sul lavoro che andava a sommarsi a quello sentimentale, questo del 2013 segnato dalla malinconia (la chiusura della rivista già annunciata in premessa è solo mitigata dal timido inizio di una relazione). Film poco omogeneo ma non pre-confezionato, quindi interessante.

Capannelle 30/01/14 13:48 - 4399 commenti

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Buono questo lavoro di Ben Stiller che ci porta a condividere le pene di un impiegato nerd tra siti di incontri e ristrutturazioni aziendali. Il riscatto sarà assai avventuroso e colorato. Ottima la gestione di un parco attori eterogeneo; c'è qualche momento di stanca o di esagerazione (il duello tra supereroi) ma anche diversi gustosi siparietti proposti col giusto timing e senza mai diventare beceri. E una mdp ben oliata, sia che si tratti del parco sottocasa che del vulcano in eruzione.
MEMORABILE: In cima all'Himalaya arriva la telefonata del sito di dating.

Cotola 19/02/14 00:11 - 9012 commenti

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Remake di "Sogni proibiti" dagli alterni risultati: Stiller si conferma regista interessante ma che deve crescere per fornire prove del tutto convincenti. Qui ci sono dei buoni momenti ma anche diverse banalità e delle (gratuite) screziature new age che non tutti potrebbero apprezzare. La sceneggiatura non sempre è all'altezza della situazione, ma almeno ha il coraggio di un finale non completamente lieto ma anzi con note asprigne e dal retrogusto amarognolo.

Galbo 19/04/14 05:49 - 12380 commenti

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Inizia come una commedia demenziale ma prosegue coma un racconto di formazione. Abbastanza sorprendente (e con pochi punti in comune con il celebre Sogni proibiti a cui si ispira), la pellicola di Ben Stiller (che dimostra di avere le carte in regola come regista) parla di una ricerca interiore che coincide con quella di un personaggio quasi mitico che il protagonista cercherà attraverso varie peripezie. Film interessante e divertente "commentato" da un'ottima colonna sonora.

Kinodrop 25/06/14 16:37 - 2922 commenti

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Ben Stiller dirige se stesso in un (quasi) remake di Sogni proibiti, privilegiando l'aspetto estetico e scenografico, la fotografia e gli effetti. La trama invece è discontinua e non è mai chiaro dove finisca l'immaginazione del protagonista e inizi la sua "vera" avventurosa ricerca (pretestuosa) per un negativo di foto. Certo non aiuta a fare chiarezza la monocorde recitazione dell'attore e anche il finale risente di una sceneggiatura indecisa. Ottimo il commento sonoro dal taglio folk.
MEMORABILE: I paesaggi in stile "National Geographic"; La discesa in skateboard per le strade impervie dell'Islanda.

Redeyes 27/10/14 08:12 - 2443 commenti

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Stiller alterna momenti veramente ben riusciti ad altri un po' sottotono, riuscendo tuttavia a confezionare un film più che dignitoso. La fotografia appare come il vero punto di forza della pellicola, abbagliando spesso per la sua beltà; in più anche musiche azzeccate (su tutte "Space Oddity"). È uno di quei film un po' gondryani, un po' jeunetiani ma con, per assurdo che possa apparire, i piedi ben fermi a terra. Bravo Stiller attore e bravo regista.

Piero68 2/01/15 11:19 - 2955 commenti

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Quello che dimostra Stiller con questo film, oltre ogni ragionevole dubbio, è di aver acquisito una grande maturità registica unita a una sensibilità rara nella commedia Usa attuale. Capace di sognare e di far sognare la pellicola è un bel mix di demenzialità e concretezza. Ma quello che rende maturo Stiller è il saper trovare la giusta sinergia tra regia, fotografia, montaggio e colonna sonora. Grande il cameo di Penn, che con pochi sguardi riesce a inventarsi un personaggio. Sono davvero piacevolmente colpito dall'evoluzione di Stiller.
MEMORABILE: Tutti i doppi sensi con la parola "Life" che significa vita ma che è il titolo del magazine e che purtroppo si perdono nella traduzione in italiano.

Monzaparco 3/01/15 14:18 - 41 commenti

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Quando ci si imbatte per caso in un film senza saperne nulla (o quasi) i sentimenti positivi o negativi si accentuano, ma in questo caso sono a distanza di alcuni giorni ancora ottimi. Ben Stiller riesce nella non facile impresa di mescolare sapientemente vari generi (grottesco, surreale, comico, giallo, commedia, sentimentale e dramma) in un'opera deliziosa e sognatrice (è proprio il caso...). Musiche e fotografie da 5 pallini e sensazioni di libertà in alcune scene davvero notevoli. Cast molto adeguato. Unico appunto il finale un po' americano.
MEMORABILE: La discesa in skateboard in Islanda verso il vulcano con una musica da brividi e l'incontro con la focena-squalo.

Xamini 4/02/15 23:47 - 1247 commenti

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Un film che colpisce l'immaginario. Lo fa innanzitutto con una cura maniacale per le immagini. Tra frizzi e lazzi di un lavoro in regia certamente riuscito, inquadrature perfette, fotografia brillante, paesaggi mozzafiato (con l'Islanda il gioco è facile). La storia potrebbe anche essere la parte più debole, causa qualche banalità, ma il pesante innesto di grottesco e fantastico nonché il vizio molto apprezzabile di cercare il sorriso, la rendono assai godibile. L'impianto musicale completa il quadro e letteralmente mette le ali al nostro Ben Stiller.
MEMORABILE: Il primo effetto speciale (colpisce), Space Oddity sul salto in elicottero e il sapore di libertà che trasmette

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Andreass 4/11/16 16:00 - 3 commenti

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Il film inizia con il solito cliché dell'uomo medio che vorrebbe provarci con una sopra la sua portata. Si perde poi nell'esagerazione estrema di quello che farà per cambiare. Quest'ultimo aspetto perde di efficacia anche per via dei sogni di Stiller che, se inizialmente sono arditi e palesemente fantasiosi, col proseguire del film diventano scene reali a cui si fa fatica a credere. Recitazione piatta da parte di tutto il cast.

Il ferrini 24/12/15 13:43 - 2345 commenti

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Film davvero notevole. Grande lavoro di regia da parte di Ben Stiller, Sean Penn ha pochissime battute ma lasciano davvero il segno, Shirley MacLaine non smetterà mai di essere adorabile. Bellissime le location, notevoli anche gli effetti speciali. Forse gli fa difetto un finale un po' ingenuo: non mostrando affatto la famigerata fotografia, si sarebbe ottenuto un messaggio ancora più forte. Ad ogni modo è un peccato che pellicole come questa siano snobbate in favore di oscenità come le notti al museo.
MEMORABILE: "La bellezza non chiede attenzione".

Josephtura 11/07/16 16:03 - 188 commenti

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Ho trovato questo film decisamente spiazzante. Ero convinto di vedere una remake del film degli anni 40. L'inizio mi sembrava pericolosamente demenziale, poi con progressione si è aperto un velo su un qualcosa di decisamente più intrigante; quasi un giallo dell'introspezione, con soluzione finale coinvolgente. Sicuramente un film sopra le righe, forse surreale ma dal forte impatto emotivo. Geniale l'accostamento film/rivista. Bravissimi tutti, una menzione particolare a Sean Penn.
MEMORABILE: "Siamo noi".

Lou 6/11/17 15:09 - 1119 commenti

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Lo spunto è interessante: un uomo ordinario, vittima delle proprie insicurezze, affronta un viaggio avventuroso, molto al di sopra dei propri limiti, per mettersi alla prova e ritrovare se stesso. Stiller sviluppa, con qualche eccesso di troppo ma con personalità, un tema molto suggestivo, dosando abilmente sogno e realtà. Bellissime le immagini.

Enzus79 28/11/19 23:08 - 2874 commenti

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Tratto dal racconto di James Thurber e remake (si fa per dire) del film del 1947. Impiegato addetto all'archivio dei negativi della rivista Life si trova sull'orlo del licenziamento e comincia a conoscere se stesso attraverso peripezie reali e peripezie immaginate a occhi aperti. Buon film anche se con troppi sbalzi fra il comico e il serio. Ottimo Stiller, che si dimostra ancora una volta anche un buon regista.
MEMORABILE: La sindrome di Button; La corsa verso l'elicottero.

Zoltan 13/07/20 13:33 - 201 commenti

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Lavoro ambizioso di Ben Stiller, che dimostra di avere una certa dimestichezza con la regia. Il film a livello visivo è notevole, Stiller sa giocare con la cinepresa, regala scorci interessanti e buon occhio nella scelta delle inquadrature anche di interni, abbinando una buona colonna sonora. Per una tecnica per certi versi sorprendente però c'è una storia che balbetta e fa fatica ad ingranare, rimanendo un po' sterile nel suo essere onirico. Film non riuscito del tutto. Nota di colore: Adam Scott con quella barbetta non si può proprio vedere.
MEMORABILE: La partenza in elicottero sulle note di Space Oddity di David Bowie.

Paulaster 18/07/20 13:08 - 4391 commenti

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Dipendente di Life magazine deve rintracciare il negativo dell'ultimo numero. Si inizia con l'innamoramento e le iperboli oniriche di Stiller, che vorrebbe fare un film alla Gondry ma finisce per proporre solo un effetto blockbuster. La virata verso l'avventura migliora per le location accattivanti e per la discesa in una dimensione più umana del personaggio. La chiusura col famigerato negativo n.25 è discreta come immagine in sé ma risulta fiacca rispetto alle vicende precedenti. Il cameo di Penn sembra piuttosto stereotipato e la protagonista femminile non incide.
MEMORABILE: Con gli sci sull'asfalto di New York; Rincorsi dall'eruzione; Il leopardo bianco.
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