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VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/12/14 DAL BENEMERITO DUSSO
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Fauno - Davvero notevole!:
Marcolino1 - Quello che si dice un buon film:
Daidae - Non male, dopotutto:
Homesick - Mediocre, ma con un suo perché:
Dusso - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Iochisono, Pessoa, Ronax - Gravemente insufficiente!:
Il Dandi
Tre matti scappano da un ospedale; il più giovane, Hunter (maniaco sessuale), inizia a uccidere per poi nascondersi in una villa di campagna dove arriva un gruppo di giovani. Anticipatore del genere rape and revenge, questo film di Rau contaminato ancora dal '68 (il droga party con le zollette) è girato alla "buona la prima" con recitazioni spesso approssimative. La compianta Coluzzi nella resa dei conti finale fa valere il suo fisico come non mai. Non male alcuni brani. Due pallini con generosità...
Film geniale come pochi e da quel che ho capito io la voce della luna è la risata isterica del maniaco. Il finale a sorpresa sarebbe galattico; trattandosi di produzione minore forse erano finiti i fondi per svilupparlo meglio... Quello che fa urlare di gioia sono le atmosfere casuali e surreali di una Roma notturna che è come stranita dall'assieme, le bivaccate e le decorazioni dei giovani di allora, una Coluzzi che con la parrucca è orrenda per tutto il film salvo poi farsela strappare alla fine e tornare quella stupenda pertica di donna che è...
MEMORABILE: La ragazza che sta in auto con Lev: se si sta attenti dà l'impressione di essere una in più nella lista...
Titolo azzeccatissimo. Qui il racconto cinematografico non c'entra nulla. Anzi, non si vede neanche alla lontana. Sprazzi di scene girati alla bell'e meglio, di tanto in tanto risolti con uno dei tre trucchi più usati da chi non sa raccontare per immagini: due personaggi che seguono la vicenda si riepilogano tra loro i fatti accaduti, cercando di raccordare il filo del discorso per lo spettatore. Si salvano le sequenze iniziali con Red Canzian che canta coi suoi Capsicum Red: tenute lunghe per fare metraggio, rappresentano almeno un documento.
Sorretto, nella sua povertà di mezzi, dalle impetuose musiche dei Capsicum Red e dal secco montaggio alternato, si sofferma a lungo su tòpoi del periodo e su nevrosi e nefandezze dello psicopatico Hunter, per poi culminare in un selvaggio party all'LSD. Il nocciolo duro (in tutti i sensi) del film è negli ultimi minuti: il colpo di coda thriller che aggiunge il tassello mancante e, soprattutto, il concitato inseguimento e la lotta tra Hunter e la Coluzzi dove, anche in contesto tutt'altro che comico, l'indimenticata stangona del cinema italiano dimostra di non lasciarsi menare da nessuno.
MEMORABILE: Hunter che contempla la bambola; la Coluzzi che dorme all'aperto.
La vicenda del serial killer in fuga è un tema classico qui diretto approssimativamente e con pochi mezzi. La seconda parte è la più interessante (quella in campagna col droga-party che ricorda il sesso degli angeli); vi si evidenziano la superficialità e l'irresponsabilità dei giovani anche di fronte alla morte e dove la Colussi dimostra poliedricità nel passare (con un simbolico cambio di parrucca) da ragazza sensibile e dolce a combattiva e spietata amazzone.
Ci si aspettava qualcosa di più, ma nel complesso è un valido thriller a sfondo psicologico. Il variegato cast vede il valido Benjamin Lev, l'attrice Francesca Romana Coluzzi che anche nei ruoli drammatici non sfigura e il grande Pietro Zardini, indimenticato "Ragionier Fonelli" della saga fantozziana, in un ruolo minore. Il film è lento fino agli ultimi 20 minuti quando esplode: un grande recupero.
Tre matti evadono da un manicomio: sembra l'incipit di una barzelletta e invece è quello di un film semplicemente astruso, che sciorina vari tòpoi dell'epoca (il droga party a base di zollette di zucchero, le musiche dei misconosciuti Capsicum Red, pure presenti in carne e ossa con ripetuti primi piani di un giovane Red Canzian pre-Pooh, tutto allungato da balletti infiniti per fare metraggio); la virata violenta della parte finale non solo giunge tardiva, ma è pure inconcludente.
MEMORABILE: L'assalto finale alla Coluzzi.
Thriller psicologico di Rau assurto al ruolo di piccolo cult soprattutto per essere stato considerato perduto per molti anni e poi miracolosamente riemerso dall'oblio. In realtà il film non si discosta da altri prodotti simili del periodo e mostra evidenti lacune sia in fase di sceneggiatura che di realizzazione, potendo contare sul solito impietoso low budget. I buchi nella trama sono alimentati da un pessimo montaggio fatto col machete e da una prestazione attoriale modesta in cui si salva la sola Coluzzi. Anche se sfiora spesso il ridicolo, non funziona nemmeno in chiave trash.
Poco o nulla distribuito ai tempi della sua realizzazione e misteriosamente riemerso dal nulla a mezzo secolo di distanza, il film ha il fascino vintage degli oggetti misteriosi e ritenuti scomparsi, Per il resto è una storiella assurda, girata con pochissimi mezzi e alla buona la prima, con una sceneggiatura sgangherata che mixa il rape e revenge con i cascami dell'estetica sessantottina e che tocca i vertici del ridicolo involontario nel grottesco party a base di zollette imbevute di LSD. Nota di merito per la compianta Coluzzi, brava e credibile anche in un simile guazzabuglio.
MEMORABILE: Il pazzo che strappa la parrucca bionda alla Coluzzi.
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- Film favoloso...Era notte fonda e volevo soltanto visualizzarne la qualità, ma quando nella prima scena ho visto i Capsicum Red
suonare dal vivo Ocean mi è venuto il primo scoppione...Quante volte l'ho sentito a luci spente e mappamondo o abatjours accesa quand'ero un diavoletto di 8 anni. E in effetti ricordo bene che all'interno della copertina apribile c'era scritto "dal film MADNESS". Chi se lo poteva aspettare di vederli sullo schermo 45 anni dopo?
Fra l'altro è ottimo anche il lato B, più volte proposto nel film, dal titolo She's stranger.
Il 45 lo dovrei avere ancora, ma è facilmente reperibile, dell'edizione Bla Bla.
Come alchimia mi ha molto ricordato AAA massaggiatrice bella presenza offresi, film per il quale ho dovuto combattere in diverse arene...Che questo sia in film da Buona la prima, non vedo dove sia il problema, visto che son le opere del genere a ravvivare l'espressività del cinema, ai più alti livelli.
Chiaro che può piacere o meno...io dico che è stato un reperto stupendo, una gemma tirata su dal fango che io mi sono goduto fino in fondo, per il resto fate pure vobis, come sempre è stato e sempre sarà.
Io per vederlo e commentarlo son rimasto sveglio fino alle quattro del mattino, e nn voglio la medaglia per questo...
Ciao. FAUNO. - Dalla collezione discografica Fauno. All'interno viene indicata l'appartenenza del lato b al film, ma anche Ocean viene dai Capsicum Red cantata dal vivo nella primissima scena.
Questo il retro con la foto dei Capsicum Red (Red Canzian in versione pre-Pooh è il primo a sinistra). In pratica "Ocean" la si vede suonare dal vivo all'inizio del film, mentre il lato b, "She's a stranger", era stata composta proprio per il film, e in effetti nel film la si sente più volte.
All'interno, apribile, il testo delle canzoni:
Ultima modifica: 25/01/16 08:17 da Zender - Purtroppo la mia fonte del film è una bobina non troppo restaurata, quindi i Capsicum si vedono per un attimo, ma Canzian giovanotto e con ancora tutti i capelli lo si vede eccome. E sono due brani niente male. FAUNO.Ultima modifica: 25/01/16 08:18 da Zender
