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Discussioni su Dracula 3D - Film (2012) | Pagina 7

DISCUSSIONE GENERALE

588 post
  • Von Leppe • 22/05/12 13:04
    Call center Davinotti - 1129 interventi
    Diciamo pure che dall'88 in poi è finito il cinema italiano.
    Dario è scusato per me anche da questo, se fosse andato in America forse avrebbe fatto film più contenuti e potabili come è stato per Trauma e il gatto nero, veri ultimi lavori fatti bene dal regista ma molto Americani e per questo poco considerati.
    Ultima modifica: 22/05/12 13:05 da Von Leppe
  • Didda23 • 22/05/12 13:08
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    Diciamo pure che dall'88 in poi è finito il cinema italiano.


    Parli di cinema italiano in generale o di cinema di genere?
  • Von Leppe • 22/05/12 13:25
    Call center Davinotti - 1129 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Von Leppe ebbe a dire:
    Diciamo pure che dall'88 in poi è finito il cinema italiano.


    Parli di cinema italiano in generale o di cinema di genere?


    Sopratutto quello di genere, ma pure in generale non mi sembra ci siano tanti capolavori dal 90 in poi
  • Didda23 • 22/05/12 13:33
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    Sul cinema di genere ti potrei anche dar ragione, per il resto non sono d'accordo.

    Secondo me ci sono almeno tre registi giovani che hanno già dimostrato potenzialità interessanti e sono:

    Garrone, Sorrentino e Saverio Costanzo.

    Spero che con loro il grande cinema italiano possa tornare ai fasti di un tempo.
  • Markus • 22/05/12 19:13
    Scrivano - 4773 interventi
    Che il cinema di genere sia finito alla fine degli Anni '80 siamo d'accordo (con l'avvento della tecnologia era inevitabile tenere il passo con gli americani) e infatti chi l'aveva diretto fino ad allora, per la maggior parte - anche per ragioni d'età - si è poi quasi fermato o si è riciclato nella fiction di moderna concezione (che in parte ha supplito al cinema bis); il caso di Argento invece è più grave, perché si parla del tracollo di un genio che c’aveva sedotti a colpi di capolavori (che rimarranno nei secoli, spero). Se Darione avesse cominciato la carriera con TRAUMA, lo considerereste un grande regista?
    Ultima modifica: 24/05/12 18:28 da Markus
  • Galbo • 22/05/12 19:37
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Se Darione avesse cominciato la carriera con TRAUMA, lo candidereste una grande regista?

    Io personalmente no
  • Hackett • 22/05/12 20:31
    Portaborse - 529 interventi
    Markus ebbe a dire:

    Esatto, ma visto che non lo capisce lui, chi sta vicino ad Argento dovrebbe essere schietto e sincero e non coprirlo sempre e comunque di elogi (che per me merita fino al 1988, appunto).


    Concordo assolutamente con questo pensiero di Markus. Dire che un film non è bello è un diritto anche dei fan. Ed essere fan non significa per me difendere ad occhi chiusi. Non sono un anti-argentiamo anzi! sono un suo vero fan!
    Ma un regista che ha fatto tanto (anche per me fino a fine anni '80, con qualcosina di apprezzabile anche dopo) merita giudizi sereni, anche se velati di rammarico per ciò che ci si ostina ad aspettarsi da lui.
  • Ruber • 22/05/12 21:43
    Formatore stagisti - 9444 interventi
    Ma come si fa a dire ad un regista come Argento di ritirarsi??? Mah.... mi soprenmde molto Markus che si è sempre proclamato un suo grande fans e che se li togli Profondo Rosso potresti anche causagli un dolore incommensurabile.


    E vero che Argento non e aprezzato in Italia come lo sarebbe da qualsiasi altra parte, e infatti tutti i suoi film da anni vengono prodotti a suon di dollari, e non fa alcuna fatica a trovare distributori in tutto il mondo per i suoi film, tranne che da noi! dove non sappiamo apprezzare niente, e forse Profondo Rosso (anzi senza forse) non ce lo meritiamo per niente.
    Ultima modifica: 24/05/12 00:19 da Ruber
  • Galbo • 23/05/12 05:31
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Ma come si fa a dire ad un regista come Argento di ritirarsi??? Mah.... mi soprenmde molto Markus che si è sempre proclamato un suo grande fans e che se li togli Profondo Rosso potresti anche causagli un dolore incommensurabile.


    E vero che Argento non e aprezzato in Itlaia come lo sarebbe da qualsiasi altra parte, e infatti tutti i suoi film da anni vengono prodotti a suon di dollari, e non fa alcuna fatica a trovare distributori in tutto il mondo per i suoi film, tranne che da noi! dove non sappiamo apprezzare niente, e forse Profondo Rosso (anzi senza forse) non ce lo meritiamo per niente.


    forse non ce lo meritiamo, ma è un dato di fatto che negli ultimi anni ha prodotto film improponibili; un decoroso ritiro non mi sembra fuori dal mondo per un autore che ha smarrito la vena creativa.
  • Zender • 23/05/12 08:36
    Capo scrivano - 49062 interventi
    Secondo me Argento ha ancora i mezzi per fare un grande film, e comunque sia in alcune scene persino di La terza madre (per non parlare di Non ho sonno) a tratti si capisce benissimo che non abbiamo a che fare con un regista qualsiasi. Come è corretto pensare che non sia giusto coprirlo inutilmente di elogi non si può neanche pretendere che lo si debba per forza stroncare. Ognuno ha il diritto di poter dire che è ancora un grande regista, così come il contrario. Certo, se fosse da considerare solo da Trauma in poi non avrebbe il seguito che ha ancora oggi, ma sono convinto che in ogni caso non lo si confonderebbe con la massa di imitatori.
  • Buiomega71 • 23/05/12 10:15
    Consigliere - 27259 interventi
    Abbiamo perduto quello che poteva essere il vero discepolo argentiano, cioè Michele Soavi, che piaccia o meno uno dei più grandi registi che l'Italia ha avuto dopo il sommo.

    Indi per cui nulla dura per sempre, ahimè...

    Vero che il cinema di genere italiano ha perso molto dai 90 in poi (ma Dellamorte Dellamore resta un capolavoro assoluto del cinema horror/fantasy tout-court, e guarda un pò chi ne firma la regia).

    Però vedo un film come Occhi di Cristallo e mi dico: Ecco il film che Agento non riesce più a fare!

    Puglielli (anche lui scintillante promessa poi fagogitata dallo scellerato sistema italiota delle fiction) c'è riuscito alla grande, omaggia Argento (e non solo) e sfiora il capolavoro...Mentre il sommo si arena in progetti inverosimili lontani dalla sua poetica, e non riesce più a trovare quella "luccicanza" con cui Puglielli e stato miracolato.

    L'"allievo" che spernacchia il maestro?

    Mha! Non mi fascio la testa prima di romperla, ma stò Dracula 3d a me proprio...
  • Greymouser • 23/05/12 11:03
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Ogni volta che si parla di Argento su questo forum, mi sovviene qualche difficoltà a capire il punto di vista di una parte per cui il regista romano dovrebbe godere di una sorta di status di intangibilità di critica.
    Si è discusso in altre occasioni, senza che nessuno gridasse allo scandalo, di prodotti di registi di grande vaglia, da Leone a Coppola, da Scorsese a Burton, e senza che nessuno si trattenesse (giustamente) dal muovere critiche feroci, confrontandosi anche in modo acceso con chi quelle critiche non condivideva.
    Quando si parla di Argento, sembra che si abbia l'obbligo di metter su una discussione teologica, con ortodossi ed eretici a singolar tenzone.
    Francamente, credo che gli strenui difensori del Dario abbiano un punto di vista distorto. Non perchè siano convinti che egli sia il più grande regista di tutti i tempi, il che sarebbe comunque opinione legittima; ma perchè si ostinano a considerare quelli che muovono critiche verso gli ultimi film argentiani come ingrati e traditori rispetto ad un autore che "non si meritano", e che "se non stesse in Italia avrebbe tutt'altro successo".
    Io credo che la critica si eserciti sempre sull'opera e non sull'autore. Io, per esempio. considero inguardabile l'ultima produzione argentiana (sicuramente dal Cartaio), e mediocre quella successiva agli anni Ottanta. Però considero capolavori straordinari e ineguagliabili almeno tre o quattro film di Argento, e ottimi film altri tre o quattro. Allora, sono un estimatore o un traditore?
    Non sono mai stato prevenuto nel guardare un film di Argento, nemmeno con gli ultimi; e nello stesso stato d'animo guarderò anche Dracula. Sarò felicissimo ed emozionato se scoprirò che è fianlmente un film all'altezza del talento di Argento, ma se dovesse darmi la stesa impressione negativa degli ultimi lavori, non esiterò ad esprimere la mia critica, e non mi sentirò - rifiuterò di sentirmi - un ingrato, un traditore o un sabotatore del cinema nazionale.

    p.s. per quanto riguarda la crisi del cinema di genere in Italia, non sono convintissimo che dipenda dal GAP di mezzi tecnici cresciuto a forbice rispetto alle produzioni d'oltreoceano. Devo dire invece di trovarmi estremamente d'accordo con la tesi di Buiomega, che individua nel sistema italico la ragione per cui molti validi e/o promettenti registi vengono inesorabilmente attratti e triturati dall'universo delle fiction televisive, perdendo alla lunga le stimmate del talento mostrato agli esordi.
    Emblematico è appunto il caso di Michele Soavi, un regista che ha mostrato perle di talento puro (La Chiesa, La Setta, Arrivederci amore ciao), in modo magari discontinuo ma cristallino, e che si è perso come un ectoplasma fra sceneggiati televisivi anonimi e dimenticabili.
    Ultima modifica: 23/05/12 11:03 da Greymouser
  • Zender • 23/05/12 11:48
    Capo scrivano - 49062 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    Ogni volta che si parla di Argento su questo forum, mi sovviene qualche difficoltà a capire il punto di vista di una parte per cui il regista romano dovrebbe godere di una sorta di status di intangibilità di critica.
    Contesto solo questa frase. In qualsiasi forum per Argento si hanno queste reazioni :) Perché? Perché nessun altro regista è stato così amato in un genere che soprattutto online raccoglie tanti appassionati. Quindi sarà sempre così. Non credo però si possa parlare di intangiblità critica. Gliene si è dette di tutti i colori, qui come altrove, spesso anche con acredine eccessiva che secondo me non dovrebbe essere giustificata in nessun caso, perché se è vero che c'è chi lo difende a oltranza c'è anche chi si diverte (proprio perché sa quanto è amato) a dargli addosso con veemenza. Inevitabilmente le due fazioni si scontrano e - spesso, e per fortuna non qui (anche se pure qui in passato ci si è andati vicini...) - partono gli insulti. E' inevitabile. Eppure non parrebbe così difficile controllarsi.

    Per quanto riguada gli altri non riuscirei personalmente mai a mettere sullo stesso livello un talento come Soavi al Puglielli di Occhi di cristallo, dove un Lo Cascio perennemente sopra le righe deborda fastidiosamente mentre Puglielli tenta in ogni modo di rifare Argento riuscendovi solo di tanto in tanto e solo in virtù di una carboncopia spudorata. Argento ha il gran merito di aver creato una formula, ad ogni modo, e registi che hanno saputo farlo dando vita a un intero genere ancora non spento si contano sulle dita di una mano. Quindi trovo abbastanza naturale che abbia ancor oggi tanto seguito a dispetto di lavori non all'altezza del suo troppo glorioso passato.
  • Greymouser • 23/05/12 13:48
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Greymouser ebbe a dire:
    Ogni volta che si parla di Argento su questo forum, mi sovviene qualche difficoltà a capire il punto di vista di una parte per cui il regista romano dovrebbe godere di una sorta di status di intangibilità di critica.
    Contesto solo questa frase.



    Non c'è nemmeno bisogno di contestarla, carissimo.
    Sono assolutamente convinto che in altri forum accada lo stesso e peggio. Non avevo intenzione di sottolineare una tipicità di questo forum: mi sono solo espresso in modo impreciso, poichè parlavo in generale.
  • Zender • 23/05/12 15:53
    Capo scrivano - 49062 interventi
    Sì, ma avevo capito, non preoccuparti; avevo messo la faccina sorridente apposta. Era un modo per cominciare il post come un altro. Facevo solo notare che effettivamente Argento è unico nel suo catalizzare la massima attenzione in tutti i forum di cinema d'Italia scatenando notoriamente discussioni destinate spesso a sfociare nell'insulto. Evidentemente chi lo ama alla follia crea automaticamente una controparte che invece di snobbarlo come magari vorrebbe, a quel punto si sente in dovere di metterci il carico per puro spirito avversativo. Ovviamente non è il tuo caso, sia chiaro. Per fortuna c'è anche chi si limita a far notare le cose, come hai fatto.
  • Gestarsh99 • 23/05/12 16:12
    Scrivano - 21543 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    ...Michele Soavi, un regista che ha mostrato perle di talento puro (La Chiesa...)

    Capirei lo stuzzicante Deliria e il bel Il mondo di Dario Argento ma La chiesa è zuppetta immangiabile.
    A questo punto meglio I frati rossi :D
  • Markus • 23/05/12 16:25
    Scrivano - 4773 interventi
    Lasciamo correre i forum basati sull'insulto (quelli evidentemente non sono moderati a dovere ed evidentemente alcune persone non riescono a controllarsi).
    Per tornare a Darione, bisogna comunque dire che non sono poi molti i casi in cui si può costatare una carriera divisa esattamente a metà: una parte geniale e l'altra - per molti, compreso me - mediamente mediocre. Comunque il mio spirito critico è ben espresso nella considerazione di Greymouser: "credo che la critica si eserciti sempre sull'opera e non sull'autore".
  • Markus • 23/05/12 16:32
    Scrivano - 4773 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Greymouser ebbe a dire:
    ...Michele Soavi, un regista che ha mostrato perle di talento puro (La Chiesa...)

    Capirei lo stuzzicante Deliria e il bel Il mondo di Dario Argento ma La chiesa è zuppetta immangiabile.
    A questo punto meglio I frati rossi :D


    Comunque, sul discorso Soavi & Co., ricordo che in un altro post appuravo che le tanto fomentate promesse/discepoli di Argento, in definitiva tali son rimasti. Sono due le cose: o furono “pompati” troppo, oppure la crisi del cinema di genere italiano ha tolto ogni speranza (e i più fortunati si sono riciclati nella fiction).
  • Zender • 23/05/12 16:49
    Capo scrivano - 49062 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Comunque il mio spirito critico è ben espresso nella considerazione di Greymouser: "credo che la critica si eserciti sempre sull'opera e non sull'autore".
    Sì, questo è quello che ho sempre cercato di far capire io, ma credo sia una pia illusione. E' inevitabile che si finisca presto o tardi coll'accomunare insiemisticamente opere e autori.
  • Gestarsh99 • 23/05/12 16:51
    Scrivano - 21543 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Greymouser ebbe a dire:
    ...Michele Soavi, un regista che ha mostrato perle di talento puro (La Chiesa...)

    Capirei lo stuzzicante Deliria e il bel Il mondo di Dario Argento ma La chiesa è zuppetta immangiabile.
    A questo punto meglio I frati rossi :D


    Comunque, sul discorso Soavi & Co., ricordo che in un altro post appuravo che le tanto fomentate promesse/discepoli di Argento, in definitiva tali son rimasti. Sono due le cose: o furono “pompati” troppo, oppure la crisi del cinema di genere italiano ha tolto ogni speranza (e i più fortunati si sono riciclati nella fiction).



    Io ho sempre pensato che i vari Bava jr e Soavi abbiano patito più una sfortuna "cronologica" che un'incapacità di evolvere le loro talentuose premesse artistiche: sono emersi troppo tardi sui grandi schermi, in un periodo abbastanza nero per il nostro Cinema di genere, in cui purtroppo le più economiche produzioni televisive presero letteralmente il sopravvento sulle dispendiose pellicole da sala. E parliamo naturalmente della seconda metà degli anni ottanta.
    Basti ricordare il crollo in verticale di autori dalle spalle ben più grosse come Fulci, Castellari, Damiani e Lenzi, che passarono dai loro pregiati exploit settantiani alle misere operine per il piccolo schermo/e non (Le porte dell'inferno, La dolce casa degli orrori, Colpi di luce, Demonia, Demoni 3, etc.)