Dopo un primo capitolo acclamato dai fan e un po' meno dalla critica, tornano gli eroi del fumetto Marvel al gran completo: Ian McKellen/Magneto, Hugh Jackman/Wolverine, Rebecca Romijn Stamos/Mystique, Patrick Stewart/Xavier, Halle Berry/Tempesta e naturalmente Bryan Singer in regia. Rispetto al numero uno si nota fin da subito un notevole progresso sul fronte degli effetti speciali: il mutante che appare e si dissolve in una nuvola di inchiostro fumante lascia stupefatti. Quello che era insomma un punto debole (al di là delle apparenze) di X-MEN...Leggi tutto viene corretto in modo eccellente. A deludere completamente è invece la storia, che ruota attorno alla solita stupida invenzione del vecchio capo paralitico (Stewart): umani e mutanti la vogliono a ogni costo e scatenano prevedibili scontri. Finché di scena sono gli effetti speciali tutto bene, quando (e quindi per la gran parte del film) a dover reggere la baracca è la sceneggiatura c'è da mettersi le mani nei capelli. Anche per colpa della piatta regia di Singer si finisce ben presto per annoiarsi di fronte a un film che sembra un videogioco per ragazzini farcito di dialoghi sciocchi. Nel cast, folto di nomi celebri, non si salva nessuno. Eliminata la (vaga) poesia del primo capitolo tutto è più terra terra e vedere questi sgargianti bamboccioni infilare in sequenza frasi misere toglie inevitabilmente interesse alla trama che, se non la si segue con una certa attenzione, rischia di confondersi nel caos generale. Charles Xavier e il suo “cerebro” sanno essere di una pesantezza mortale. Per due ore!
Mezza delusione rispetto al primo capitolo, il quale aveva l'onere pesantissimo di dover presentare tutti i personaggi e dargli una ragion d'essere (il che equivale a mangiarsi mezzo film). Qui invece, a parte un paio di new entry, ci si poteva soffermare sulla situazione sociale e la frattura interna del mondo mutante preparando il terreno per un terzo e definitivo capitolo. Invece no, sembra di assistere a un episodio di una serie tv: un nuovo cattivo, una nuova missione, botte e tutti a casa. Peccato perché gli effetti sono all'altezza.
Una noia mortale. La storia (se così la si vuole chiamare) lascia subito il posto a ottimi effetti speciali. Sotto il punto di vista tecnico nulla da dire, peccato che tra un effetto e l'altro non annoiarsi sia praticamente impossibile e che arrivare in fondo diventi un'impresa pressochè impossibile. Musiche e attori non si notano un granchè. Penso che solo i minori di 14 anni e i veri appassionati della Marvel possano reggere una simile porcheria. Sconsigliatissimo.
Film per certi versi superiore al precedente; non dovendo effettuare spiegazioni sui personaggi già presentati nel primo capitolo, il regista entra subito nel vivo dirigendo un action di alta classe, con inserimento di alcuni nuovi personaggi ma mantenendo ed ampliando i temi originali del mondo dei mutanti e le sue problematiche. X men 2 è pertando un film dalla doppia anima (azione e psicologia dei personaggi) come tutti i film sui supereroi quando sono artisticamente riusciti (si pensi alla trilogia di Spiderman).
Le ibridazioni mutanti del primo episodio aumentano e l'orgia di superpoteri ubriaca lo spettatore. Ma la trama è sufficientemente complessa da richiedere quel minimo di attenzione per non lasciarsi stordire dagli effetti speciali. Alcuni personaggi sono, perdonate il gioco di parole, davvero magnetici (quasi tutti i cattivi): il freddo Magneto (bravo McKellen), la bella e sensuale Mystica (Romijin), il bizzarro Nightcrawler. Il tema dell'integrazione/rifiuto dei diversi è affrontato dignitosamente. A un film/fumetto non si può chiedere di più.
Bryan Singer non lascia ma raddoppia e pone le basi per il terzo X-film, che, purtroppo, non girerà mai. Le cose sono cambiate dal prototipo, si cerca di dare spazio un po' a tutto il cast introducendo anche il colonello Stryker di Bryan Cox e l'elfo blu di Alan Cumming. Le fonti d'ispirazione sono il fumetto adulto "X-men - Dio ama l'uomo uccide" e la miniserie "Arma X", sulle origini di Wolverine, riplasmati secondo la mentalità di Singer, che gira il suo vero film mutante. Bravo Hugh Jackman. Finale degno di Star Trek II - l'ira di Khan.
MEMORABILE: Pyro, che genera fuoco dalle mani, ai poliziotti: "Sapete di quei mutanti di cui parlano tanto così alla tv? Io sono uno di loro!"
Non all'altezza del primo episodio. Io sono del parere che era meglio fermarsi col primo, visto che gli altri non sono all'altezza e finiscono come in questo caso colproporre nulla di speciale. Cast più che discreto, ma il film si fa dimenticare facilmente.
Dal ritmo più spedito rispetto al primo capitolo (al quale era stato affidato l'onere delle presentazioni), ha tuttavia il difetto di una minore profondità. Ciò non toglie però che sia interessante, con un giusto utilizzo degli effetti speciali e delle scene d'azione coinvolgenti. Ottimo lavoro per quanto riguarda i personaggi: spiccano, oltre a Wolverine, Magneto e Mystica (quest'ultima sempre più accattivante), il giovane Pyro e un Nightcrawler ai limiti della scrupolosità. Trama non originalissima, ma pazienza.
MEMORABILE: Il lavoro di makeup per Mystica e Nightcrawler vale da solo metà del film.
Per me il capitolo più debole. L'approfondimento psicologico passa nettamente in secondo piano, di fronte alla spettacolarità (effetti speciali comunque di buon livello); le tematiche sulla discriminazione del "diverso" funzionano, ma alcuni nuovi personaggi potenzialmente affascinanti (Pyro) sembrano solo abbozzati. Per fortuna a risollevare l'attenzione c'è qualche colpo di scena davvero a segno. Non male, ma inferiore agli altri capitoli.
MEMORABILE: Gli X-Men col presidente, nel finale...
Più dinamico del precedente, eppur più banale, questo secondo capitolo scivola via velocemente. Certo vien da riflettere sulla reale potenza degli x-men "buoni", che spesso, in primis Xavier, appaiono quasi poveri mentecatti salvo, poi, dimostrarci come con l'unione si vinca sempre. Wolverine al solito domina la scena. Gli effetti speciali sono ben fatti e ben supportano la notevole durata della pellicola. Nota negativa: Xavier, non ho ancora ben capito se sia un valore aggiunto o un disvalore per gli x-men!
MEMORABILE: La sensualissima Rebecca Romijn-Stamos nei bagni col poliziotto!
Sfruttando il successo e i meriti del primo capitolo, Singer tiene in piedi la baracca, ma paga il prezzo dell'inevitabile inaridimento dell'ispirazione. Venuto meno l'impatto iniziale coi personaggi, si lascia spazio all'azione e al festival degli effetti speciali. Il risultato non è sgradevole, ma ci lascia senza nulla di memorabile da segnalare. Ancora una volta nota di merito per l'eccezionale Mystica della Romijn-Stamos.
Se il primo capitolo era una sorta di introduzione ai personaggi, questo X-Men 2 è, come previsto, più lungo, più potente e più... noioso. Le cose che funzionano non mancano (gli ottimi effetti speciali, l'inserimento di Nightcrawler) ma il tutto è malauguratamente affogato in una sceneggiatura con più di qualche tempo morto e che non convince fino in fondo. Fortunatamente la parte finale risolleva un po' le sorti di un film che, pur raggiungendo la sufficienza, resta un'occasione sprecata.
Il secondo capitolo è decisamente inferiore rispetto al primo, e il motivo principale è da imputare soprattutto alla sceneggiatura, decisamente poco interessante (in certi punti si percepisce pure un senso di noia). Rimane ottima invece l'introspezione dei personaggi. Magneto è sempre più un personaggio intrigante e potentissimo. Dispiace notare come la regia di Singer appaia piuttosto piatta e anonima. Nonostante il risultato finale sia mediocre, il film si può ampiamente vedere!
Con un po' di generosità arriva a **. Certo, occorre fasciarsi il cervello, ma questo vale quasi sempre di fronte a film di supereroi, gente che fa cose incredibili e poi perde perché le toccano il tallone. Recitazioni statiche o gridate, come fumetto impone. Storia mediocre, ma almeno c'è un po' di ritmo. Troppo lungo, però. Superiore a Wolverine, del 2009.
Singer si ripete e si supera rispetto al primo capitolo creando un bel film pieno di momenti action ed effetti speciali. Tra tutti i film "Marvel" non solo ritengo la saga X-Men tra i migliori ma in particolar modo ritengo questo film tra i migliori in assoluto. Non solo per il make-up di alcuni personaggi ma anche per le caratterizzazioni che non si limitano come in altri casi ad un'algida presentazione. Sono mutanti eppure sono tra i più "umani" tra i super-eroi in quanto vivono e si nutrono di sentimenti. Buoni il cast e la sceneggiatura.
In campo superomistico, non è affatto raro che i sequel si rivelino migliori del primo capitolo: non dovendo fare i conti con gli impacci delle origini, e non dovendo perdere troppo tempo a presentare eroi ed antagonisti, ci si può calare subito nell'azione e via... Per molti questo vale anche per X2, che invece ho trovato troppo ingombro di personaggi, anche se alcune new entries risultano interessanti (Nightcrawler), con parti confuse e troppi tempi morti ad allungare il brodo. Certo vedibile (gli effetti restano buoni), ma deludente, talvolta noioso.
MEMORABILE: La sequenza iniziale con Nightcrawler - Hugh Jackman si conferma un gran bel pezzo di man, con o senza X, artigli retrattili o scheletro in adamantio
Via all'azione e a un minimo di profondità in più nei protagonisti: siamo sicuri che sia Magneto il cattivo? E l'ostinazione di Xavier nel proteggere Wolverine non ha qualcosa di ambiguo? Detto questo, gustiamo l'entrata di personaggi interessanti come Nightcrawler, ammiriamo i fisici perfetti e i poteri di Tempesta e soci, infine meditiamo sui pregiudizi, come dire... razziali? Il diverso dalla massa (alias mutante) non è sempre un mostro, anzi... guardate Wolverine!
Un buon sequel, con una storia migliore del precedente ma un po' troppi personaggi, con alcuni di essi che vengono inevitabilmente penalizzati anche per colpa di attori poco carismatici (vedi Marsden). Molti colpi di scena, belle sequenze action realizzate con effetti notevoli (anche questi superiori rispetto al primo capitolo) e buon senso del ritmo. Singer inizia a dare più spessore a Wolverine e fa bene perché è indubbiamente il personaggio più interessante.
Piaciuto meno del primo, che è stato uno dei migliori film sui supereroi e ha contribuito a rilanciare il genere. Si riprendono le stesse tematiche, cambiando lo scontro: da X-men buoni vs X-men cattivi (godibile) a X-men vs umani, (assai più scontato negli esiti per ovvi motivi). Singer comunque continua il suo discorso sull'accoglienza del diverso e alcune scene non sono male (su tutte la fuga di Magneto dal supercarcere). Attori nella norma con solita menzione per i vecchietti Mckellen e Patrick Stewart.
Inizio film lussuoso, con l'entrata diretta in scena di Nightcrawler, poi ci si impantana negli spiegoni. A parte il mutante-teleporta, i nuovi personaggi più interessanti sono solo appena accennati (vedi Colosso). Si lasciano godere il sempre bravo McKellen o il fatto che la scena maggiore se la prenda Wolverine alla ricerca delle sue origini; dall'altra parte, però, tutto il resto (il cattivone Stryker col figlio, Cerebro e le sfide statiche a "colpi di mente" con Xavier) è di una pesantezza incredibile. Bello ma sottotono rispetto al primo.
Sequel che mantiene alto il livello della serie e non a caso il regista è ancora Bryan Singer. La storia riprende da dove era stata interrotta e ci racconta qualcosa in più su Wolverine, che si mantiene leader indiscusso del gruppo di supereroi. Da notare anche la presenza di Brian Cox nel ruolo di antagonista, un ruolo che gli calza sempre a pennello.
Questo sequel di X-men purtroppo non è all'altezza delle aspettative in quanto non riesce a trasmettere le stesse emozioni del primo capitolo. Si aggiunge qualche personaggio nuovo (l'incipit con Nightcrawler è una delle cose migliori dell'intero film) ma anche tanta, troppa noia. La cervellotica storia prende il sopravvento rispetto all'azione (qui esageratamente scarsa) e si finisce per arrivare esausti al finale dalla troppa ripetitività delle situazioni. Mediocre.
Al secondo giro di boa il livello qualitativo si abbassa di qualche punto. Molti aspetti vengono standardizzati e i personaggi relegati in ruoli stereotipati che fondamentalmente hanno poco da dire. Tra i nuovi elementi non tutti hanno il volto giusto. I più giovani, in particolare, sembrano usciti direttamente da una sitcom per adolescenti, finendo spesso col risultare antipatici e spocchiosi. Gli effetti speciali non mancano e rendono quantomeno dinamica la visione di una pellicola che altrimenti sarebbe stata solo evanescente e boriosa.
Ottimo cinefumetto, diretto sempre da Bryan Singer, dall'alto tasso di spettacolarità. Wolverine, Ciclope, Tempesta, Nightcrawler e gli altri mutanti ritornano per la seconda volta tra esplosioni, combattimenti e grande sfoggio di superpoteri. Magnifici gli effetti speciali, tra i più belli mai realizzati, sia come computer grafica che come make up. Uno dei migliori prodotti tratti dai fumetti Marvel.
MEMORABILE: Le trasformazioni di Mystica; L'assalto alla scuola di Xavier; Lo scontro tra Wolverine e Lady Deathstrike.
Il sequel degli X-men punta ancor di più alla spettacolarità, introducendo nuovi mutanti famosi (il mitico Nightcrawler con cui il film inizia in una grande scena d’apertura). Gli effetti speciali oggigiorno risultano molto datati e la trama non è eccelsa, ma il film diverte, intrattiene e risulta godibile, soprattutto per gli appassionati dei fumetti mutanti.
MEMORABILE: L'evasione di magneto; L'attentato di Nightcrawler al presidente.
Secondo film dedicato ai mutanti marveliani, sempre diretto bene da Singer, che parte in maniera brillante e convincente per poi calare nel finale, demerito di un villain poco incisivo e di pochi colpi di scena. La regia è buona, le scene di azione e combattimento iniziali sono davvero potenti e ben girate, ma è la sceneggiatura che non riesce a completare degnamente il tema della diversità e della non accettazione del diverso che era stato ben sviluppato nella prima parte. Il cast comunque fa il suo, con l'inserimento di nuovi mutanti con poteri particolari. Non male, dopotutto.
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"Bryan Singer non lascia, ma raddoppia e pone le basi per il terzo X-film, che, purtroppo, non girerà mai. Le cose sono cambiate dal prototipo, si cerca di dare spazio un pò a tutto il cast, introducendo anche il colonello Stryker di Bryan Cox e l'elfo blu di Alan Cumming. Le fonti d'ispirazione sono il fumetto adulto "X-men - Dio ama l'uomo uccide" e la miniserie "Arma X", sulle origini di Wolverine, riplasmati secondo la mentalità di Singer, che gira il suo vero film mutante. Bravo Hugh Jackman. Finale degno di Star Trek II - l'ira di Khan."
Si può fare, per favore, Zender?
DiscussioneZender • 10/06/13 18:55 Capo scrivano - 48382 interventi
Sì, ma uno al giorno please 124c. Se hai intenzione di riscrivere tutti i tuoi commenti non ne usciamo vivi... Ricorda poi sempre che bisognerebbe commentare quello che si è appena visto. Te li sei visti tutti e tre di seguito?