Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Clicca qui per leggere il papiro di Marcel M.J. Davinotti Jr.
TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/04/09 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/06/13
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Homesick 17/06/09 13:52 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Filopellerossa, prosegue sulla strada del western feroce alla Django e anticipa quello dei “perdenti” di Silenzio. Focus è la vendetta, che una volta tanto include pure torture – tutte ovviamente di sapore “indio” – a danno dei cattivissimi. L’ex stuntman Reynolds rimpiazza l’impossibile scritturazione di Brando e Sambrell, con occhi iniettati d’odio belluino e umidi di un’infanzia abusata, rappresenta il lato più psicologico del film. Le epiche musiche di Morricone torneranno, più orchestrate, nell'"Aboliçao" di Queimada.
MEMORABILE: Navajo Joe spiega chi siano i veri americani; Navajo Joe che tortura i due cattivissimi – uno dei quali già gravemente ferito - prima di ucciderli.

Stubby 17/10/09 18:29 - 1147 commenti

I gusti di Stubby

Ottimo western con un pizzico di thrillerì. Come ha detto un mio caro amico forumista ritengo il film di Corbucci estremamente "moderno" sia nel plot narrativo che nella tecnica di ripresa. Burt Reynolds si rivela un'ottima scelta ma anche Sambrell non è da meno. Bella la colonna sonora.
MEMORABILE: La morte di Geraldine mi ha ricordato la corta notte delle bambole di vetro.

Patrick78 24/02/10 15:53 - 357 commenti

I gusti di Patrick78

Storia di vendetta semplice ma tremendamente efficace diretta alla grandissima da Sergio Corbucci ed interpretata dall'allora poco conosciuto Burt Reynolds nella parte dell'indiano Navajo e da un grande Aldo Sambrell nei panni del cattivone. Per Quentin Tarantino è un autentico cult (a ragione) tanto da aver acquistato il manifesto originale d'epoca per tappezzare una parete di casa sua ed ha ripreso il bellissimo tema musicale di Ennio Morricone per il suo Kill Bill. Nel vastissimo panorama degli spaghetti-western si conferma come una vera rarità.

Saintgifts 28/03/10 23:31 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Burt Reynolds e i begli occhi di Nicoletta Macchiavelli sono le uniche cose apprezzabili in questo western pieno di caricature. Salvo anche il suonatore di banjo che tira le frecce con tutto meno che con l'arco. La regia di Corbucci è da professionisti e anche la storia alla fine può essere interessante, però sono troppe le forzature per far andare avanti la vicenda e dopo un po' non si può continuare a non farci caso, persino la musica di Morricone stenta a salvarsi tanto è usata a sproposito. I cosiddetti spaghetti western sono un'altra cosa.
MEMORABILE: Navajo Joe a Estella: quando tutto sarà finito e non farai più domande, forse te lo dirò.

Silenzio 13/12/10 16:16 - 59 commenti

I gusti di Silenzio

Iperviolento come Django, tetro e disperato come Il grande silenzio: Navajo Joe è un altro gioiello western del sottovalutato regista romano. I temi a lui cari della vendetta e del sacrificio vengono messi in scena in un West dai connotati quasi post-apocalittici, terra dimenticata da Dio e dagli uomini in cui la violenza è assurta ad unica soluzione di risposta nei confronti di un passato e di un presente di triste desolazione. Lo spietato Sambrell è efficace tanto quanto l'atletico ed intenso Reynolds. Immortale il tema morriconiano.

Galbo 11/09/11 10:24 - 12380 commenti

I gusti di Galbo

Al pari del quasi contemporaneo Django, un altro western assai sopravvalutato per Sergio Corbucci. Protagonista questa volta un indiano (interpretato da un Burt Reynolds non particolarmente espressivo) in cerca di vendetta contro i soprusi subiti dalla sua tribù. Iperviolento, il film è ben realizzato ed è "commentato" da una bella colonna sonora. Ancora una volta però (analogamente a quanto succede in Django), i personaggi sono stereotipati e di poco spessore.

Rambo90 6/11/11 14:18 - 7679 commenti

I gusti di Rambo90

Inferiore a Django, ma comunque uno spaghetti western godibile, soprattutto per un ritmo sostenuto e personaggi indubbiamente azzeccati. Burt Reynolds è ancora acerbo qui come attore, ma la sua parte la ricopre dignitosamente; molto meglio comunque Sambrell come cattivo spietato e che uccide a sangue freddo. Ci sono anche la bella Machiavelli e un Fernando Rey un po' defilato. Buona la colonna sonora, bellissimo il confronto finale.

Didda23 24/01/13 22:24 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Se da un lato è superiore a Django soprattutto per quanto concerne la texture narrativa e l'interpretazione straordinaria del villain, è inferiore invece a causa della sciapa prova di un monoespressivo Reynolds. Corbucci gira alla grandissima muovendo il mezzo con sapienza, Morricone compone uno score che è in grado di esaltare il girato. Brutale e violento, Navajo Joe non delude le aspettative e tiene vivo l'interesse per tutta la durata. Purtroppo manca la scena madre perfetta, che avrebbe permesso l'ingresso nell'Olimpo.

Jdelarge 6/04/13 11:42 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Discreto, con alcuni tocchi di classe di Corbucci e un'ottima fotografia, ma nulla più. Il regista sembra volersi divincolare tra il classico western all'italiana e quello americano, ma senza un risultato brillante, ottenendo un film che inizialmente scorre in maniera troppo frettolosa, non riuscendo quindi a delineare bene il carattere dei personaggi. Piuttosto sottotono anche la prova di Burt Reynolds, che non riesce a dare quel qualcosa in più a un personaggio che avrebbe meritato maggior fortuna nell'ambito del western all'italiana.

Buiomega71 9/08/13 00:58 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Sinceramente lo credevo più crudele e "selvaggio", ma Corbucci è un gran regista e, aiutato dalla magnifica fotografia di Silvano Ippoliti e dai grandi spazi quasi agorafobici, realizza un proto-Chato sanguigno ed emozionante, arrivando al gran finale violento tra le rocce che mi ha ricordato Le colline hanno gli occhi. Straordinario lo score morriconiano, un Reynolds granitico ed efficace e un Sambrell che è la quintessenza della malvagità. Il western corbucciano non ha nulla da invidiare al cinema americano. Forse tra i migliori del genere filoindiano.
MEMORABILE: L'inizio con Sambrell e l'indiana in riva al fiume; Gli scalpi; Il cimitero indiano rifugio di Reynolds; Il confronto finale tra Reynolds e Sambrell.

Franca Polesello HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Il sorpassoSpazio vuotoLocandina Totò sexySpazio vuotoLocandina Amore facileSpazio vuotoLocandina Veneri al sole

Almicione 16/11/14 19:46 - 764 commenti

I gusti di Almicione

Poco prima del grande successo Corbucci evade dai canoni del genere presentando una vicenda che vede protagonista un pellerossa che cerca vendetta per lo sterminio della sua gente. Al di là dell'appena accenato passato di Duncan, la vicenda si rivela, nella figura del formidabile e inarrestabile Joe, come riscatto dei nativi americani, sottomessi ai pregiudizi e al razzismo dei bianchi. Come sempre la regia di Corbucci, sebbene imprecisa, è lodevole per la genialità e originalità di alcune sequenze. Ritmo moderato, film avvincente.
MEMORABILE: Duncan preso alle spalle.

Nicola81 2/04/16 22:03 - 2840 commenti

I gusti di Nicola81

Anello di congiunzione tra Django e Il grande silenzio, è più originale del primo (raro vedere uno spaghetti western dalla parte degli indiani), ma senza eguagliare lo spessore e il fascino del secondo. L'ottima regia, il ritmo sostenuto, il cinismo di fondo, la bella fotografia di Silvano Ippoliti e le incalzanti musiche di Morricone compensano ampiamente alcune ingenuità narrative. Tra un Reynolds diligente ma ancora acerbo e uno sprecato Rey, spiccano la feroce maschera di Sambrell e il fascino magnetico della Machiavelli.
MEMORABILE: L'incipit; L'assalto al treno; La fuga di Joe; Il finale.

Joe64 22/07/19 21:04 - 17 commenti

I gusti di Joe64

L'indiano Navajo Joe in cerca di vendetta nell'America dove crudeltà, razzismo e sete di denaro sembrano non avere mai fine. Burt Reynolds lo giudicava il suo film peggiore; forse non aveva capito che la pellicola di Corbucci, pur nella superficialità di certe situazioni, al contrario del western americano spezzava una lancia a favore degli indiani creando scene d'azione dinamiche, dal montaggio frenetico e spettacolare mai viste in un western fino a quegli anni. Oggi il film è un piccolo cult.
MEMORABILE: La musica di Morricone, le scene d'azione (molto moderne per l'epoca); Il finale.

Giùan 26/07/20 14:15 - 4539 commenti

I gusti di Giùan

Né oggetto di cult(o) come Django né capolavoro oscuro all'altezza di Silenzio, ma un western di discreta fattura artigianale che ha il merito non sterile né scontato, visti i tempi, di mettersi dalla parte degli indiani. Lo script di Pirro e Di Leo (con Regnoli) ha buoni spunti (reminiscenze da avanspettacolo con le ballerine da saloon e il loro musico manager, il torbido medico in combutta con la banda) ma molte cose son tirate via frettolosamente. Reynolds ha una fissità scocciante, Rey mal utilizzato, bene la Machiavelli e sudicio Sambrell. Morricone incalza, talora pure troppo.

Anthonyvm 2/09/20 15:38 - 5640 commenti

I gusti di Anthonyvm

Divertente avventura western corbucciana, meno fumettistica e violenta rispetto a Django ma a tratti anche più godibile. Su un plot linearissimo gli sceneggiatori Regnoli e Di Leo ricamano ottime sequenze (il finimondo al saloon, la liberazione di Joe), affiancate da alcuni buoni dialoghi (la gara di "americanità" fra l'indiano Joe e il bianco sceriffo). Ottimo il cast, con un giovane Reynolds in pienissima forma, una splendida Machiavelli e un cattivissimo, ma a suo modo tragico, Sandrell nei panni del cacciatore di scalpi mezzosangue. Resa dei conti finale perfettamente riuscita.
MEMORABILE: La sigla cantata; Il brutale attacco al villaggio indiano; Il banjo usato come arco; L'assalto al treno; I criminali accolti da Joe con la dinamite.

Daniela 6/03/21 02:12 - 12625 commenti

I gusti di Daniela

Sopravvissuto allo sterminio della sua tribù da parte di una banda di bianchi cacciatori di scalpi, un indiano si mette di mezzo quando la stessa banda tenta il colpo grosso assaltando un treno... La ost di Morricone è certo memorabile anche se troppo enfatica ma il film risulta penalizzato da evidenti limiti di una sceneggiatura forzata ed incongrua in cui anche l'impostazione filo-nativi risulta pretestuosa. Quanto allo statuario Reynold, funziona quando tace ma perde ogni credibilità appena apre bocca, mentre Rey sembra capitato sul set per caso. Django batte Navajo Joe 2 a 1.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Buiomega71 • 9/04/12 11:34
    Consigliere - 25934 interventi
    Sì, grazie Digital, confermo!
  • Curiosità Didda23 • 25/01/13 09:16
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    L' aiuto regista è Ruggero Deodato e alla sceneggiatura ha partecipato Fernando Di Leo.
  • Discussione Buiomega71 • 9/08/13 10:27
    Consigliere - 25934 interventi
    WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN

    Sinceramente di Corbucci ne ho visti pochi, ricordo appena Django e mi piacque molto Il grande Silenzio, ma Navajo Joe e gran cinema! Cinema vero, che nulla ha da invidiare al cinema americano, e sicuramente tra i migliori del "sottogenere" filoindiano.

    Se e pur vero che la sceneggiatura non offre chissà quali complessità (ci ha messo mano pure Fernando Di Leo ), il film pregia di una regia straordinaria, dove risalta i grandi spazi (quasi agorafobici), aiutata dalla splendida fotografia di Silvano Ippoliti, tra cieli di un blu terso, rocce e polvere.

    Straordinario, e da antologia da tramandare ai posteri, tutto il finale violento tra le rocce assolate, e il feroce faccia a faccia tra Aldo Sambrell e Burt Reynolds, che mi ha riportato alla mente Le Colline Hanno Gli Occhi

    Già dall'inizio si respira gran cinema, dove Sambrell si para davanti ad una giovane indiana in riva a un fiume, per poi ucciderla a freddo e farle lo scalpo, e parte la magnifica e intensa colonna sonora dell'immenso Ennio Morricone, con cori che ripetono "Navajo Joe" e sonorità molto simili a quelle che comporrà per Queimada (che per inciso, resta per il sottoscritto uno degli score morriconiani più belli in assoluto)

    Corbucci non lascia un attimo di respiro, emoziona e incanta (se proprio le devo muovere una critica, alcune macchiette-come il cabarettista viandante che tira frecce con la fionda-sono francamente inutili e fastidiose), regala pezzi assoluti indimenticabili:l'assalto al treno e il massacro dei suoi passeggeri (tra cui donne e bambini), Navajo Joe pestato a sangue (con Sambrell che guarda infido mentre accarezza il cavallo bianco) e appeso a testa in giù, lo spettrale cimitero indiano, con tanto di teschi, rifugio di Navajo Joe, un finale che sfocia in assoluta brutalità tra tomawahk alla Venerdì 13 e spietatezza poetica (il cavallo di Navajo Joe che porta i soldi nel paesino), dove sceglie una soluzione coraggiosa e controtendenza ai soliti eroi invulnerabili.

    Forse lo credevo più selvaggio e violento (ma gli scalpi degli indiani fanno il loro effetto), visto il vm 18 dell'epoca

    Aldo Sambrell è la quintessenza della crudeltà e della malvagità, psicopatico e spietato , con quella cicatrice che le riga il volto scavato e pieno di odio per la razza umana

    Burt Reynolds e granitico e poco espressivo, ma funzionale come indiano vendicativo, un proto-Chato (di cui il film di Michael Winner ne sembra un remake) che vuole diventare sceriffo perchè vero americano e lascia il simbolo della sua tribù sulle sue vittime.

    Inutili figure di contorno (come il pastore di Fernando Rey) si amalgamano con le facce da western che Corbucci filma sotto il sole, ora ghignanti, ora impaurite.

    C'è anche qualcosa che tornerà in Keoma (Reynolds, sul tetto della banca, che getta le armi quando Sambrell prende in ostaggio la Macchiavelli), per un film quasi seminale, sicuramente dieci spanne sopra a quasi tutti gli "spaghetti western" del periodo.

    Posso ben capire perchè Tarantino lo adora...
    Ultima modifica: 9/08/13 10:45 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 9/08/13 10:31
    Consigliere - 25934 interventi
    Inutile dire che il dvd tedesco della Koch Media (con audio italiano) e semplicemente fantastico, dove risaltano i cieli blu e la fotografia di Silvano Ippoliti.

    A parte gli innumerevoli extra, c'è pure un booklet, ma ahimè scritto in tedesco.

    Durata: 1h, 28m e 36s
  • Musiche Buiomega71 • 9/08/13 11:09
    Consigliere - 25934 interventi
    Una delle più belle colonne sonore dell'immenso Ennio Morricone, con echi a quel capolavoro musicale che sarà Queimada. Straordinaria!

    http://youtu.be/hN1bJqU50iA

    http://youtu.be/Q-nQIaJxHdA
    Ultima modifica: 9/08/13 11:46 da Buiomega71
  • Discussione Didda23 • 9/08/13 11:19
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Pure a me è piaciuto. Pensa che Reynolds si vergogna di averlo girato e dice che è il più brutto film in cui ha recitato!
  • Discussione Buiomega71 • 9/08/13 11:24
    Consigliere - 25934 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Pure a me è piaciuto. Pensa che Reynolds si vergogna di averlo girato e dice che è il più brutto film in cui ha recitato!

    Adoro Burt (pure nelle commedie, tipo Amici come prima o I Mie Problemi con le Donne)

    Ma facendo queste dichiarazioni faccio spallucce, e posso dire che se si deve vergognare lo dovrebbe fare per vaccate come Un piedipiatti e mezzo o Cambio Marito

    Magari qualcuno le ricordi che per molti rimane Navajo Joe, che a lui piaccia o meno... :). Basta andare solo su Wikipedia, e vedere che foto di film c'è all'inizio... ;)

    Comunque Reynolds o non Reynolds, rimane un gran film!

    E pensare che Corbucci, nel ruolo di Navajo Joe, voleva Marlon Brando!
    Ultima modifica: 9/08/13 11:33 da Buiomega71
  • Homevideo Pol • 28/04/17 18:35
    Servizio caffè - 185 interventi
    Sempre per Koch media è uscito il blu-ray della collana "western unchained", preso e visionato: audio italiano con sottotitoli rimovibili, reparto audio/video buono ma non eccezionale.
  • Curiosità Zender • 8/02/18 17:59
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Giùan • 26/07/20 14:22
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Sarebbero da inserire nel cast Nino Imparato, nel "cospicuo" ruolo del musicista  "capocomico" delle 3 ballerine e il grande Mario Lanfranchi, qui in una delle sue rare interpretazioni (è Jefferson, uno degli uomini della banda guidata da Aldo Sambrell)
    Ultima modifica: 26/07/20 14:23 da Giùan