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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dal momento che la provenienza è neozelandese e il genere uno splatter insistito, il nome di Peter Jackson non può non saltar fuori immediatamente. Se però la futura star si era guadagnata sul campo un posto al sole grazie alla novità della proposta (sulla scia di Raimi ma con innesti assai personali), ripetere la stessa cosa quasi vent'anni dopo risulta arduo. Anche perché del talento e del (cattivo) gusto di Jackson qui non v'è traccia. E se lì il delirio splatter partiva quasi da subito e s'inseriva in trame folli in cui il demenziale diventava lo sbocco naturale, qui tocca sorbirsi oltre mezz'ora di storiella sul giovane...Leggi tutto metallaro Brodie (Cawthorne) che, finito a vivere con gli zii (cristiani devoti) a causa dell'internamento della madre in un ospedale psichiatrico, mette su una band assieme a due nerd e a un altro amante della musica più dura. Trovato uno spartito antichissimo, lo suona con loro scoprendo che è l'Inno Nero, sorta di evocazione del solito demone pronto a scatenare l'inferno sulla Terra. E allora ecco che alle prime note finalmente arrivano il sangue, sparso a litri un po' dove capita e – ovvio - gli immancabili zombi (LA CASA e il suo Necronomicon avevano liberato di ben meglio già nel lontano 1981). Armatisi di armi improvvisate i castigamatti del metal cercano di far fuori chi li attacca a colpi di accetta, sega elettrica e – nella scena che vorrebbe maldestramente essere cult per forza – vibratori e falli di gomma. Purtroppo di umorismo non v'è traccia se non nelle intenzioni. Al di là di una manciata di botta e risposta simpatici (ma si contan sulle dita di una mano), c'è un'unica scena costruita con quel minimo di ricercatezza e di spirito tipico di opere ben più geniali come L'ALBA DEI MORTI DEMENTI, ed è quando un misterioso messo satanico fa decapitare (due volte, perché si è sporcato il tappeto) chi ha sbagliato. Il resto è semplicemente l'ennesima sarabanda al sangue in cui si gioca a far schizzare più liquido rosso possibile e in cui ogni dialogo (per il quale nessuna cura pare sia stata riposta) si risolve in frasi elementari funzionali all'azione e a null'altro. Certo, è indubbio che la tecnica nelle riprese non manchi, che gli effetti siano realizzati abilmente e che il loro impatto lo abbiano, ma anche in quelli è davvero difficile trovare qualcosa che non si sia già visto e dopo l'ennesima accettata alle spalle (con doppio senso sul termine “accettare” accluso dai nostri doppiatori) ci si chiede se abbia davvero ancora un senso girare all'alba del 2015 film in cui non si rintracci un barlume di originalità nemmeno a cercarlo e in cui la componente “comedy” sia affidata a un gruppo di ragazzi alle prese con un copione striminzito che il vero black humour non sa dove stia di casa. In aggiunta le solite presentazioni dei personaggi con l'immagine che si ferma e si fa disegno, la bella del liceo che s'innamora di Brodie senza uno straccio di motivo (ma lui è timido)... Ad ogni modo, se ancora il filone è florido significa che un pubblico questi film lo mantengono (e anche, forse, che l'horror sta ormai cannibalizzando se stesso). Finché dura...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/10/15 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/01/18
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Herrkinski 13/10/15 04:28 - 8052 commenti

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Frullando insieme Morte a 33 giri, Tenacious D, Splatters, Dèmoni e il primo Raimi si arriverebbe vicino a quello che è questo film neozelandese, esordio di Howden. Come opera prima è tecnicamente molto buono, specialmente sul versante SPFX, con un tripudio di gore ben realizzato; lo script è farsesco e non va preso sul serio, mettendo in scena metallari caricaturali e nerd in una lotta tragicomica con i mostri; c'è comunque qualche ruffiana strizzata d'occhio ai fan del metal nella OST e in molte battute. Adolescenziale, ma a tratti diverte.
MEMORABILE: I demoni-zombi combattuti con gadget sessuali trovati per caso; Il fratello decapitato con la motosega; L'entrata della Crossman con l'ascia.

Viccrowley 4/08/16 11:39 - 814 commenti

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Ragazzotto sfigato e fissato con la musica metal suona uno spartito demoniaco e scatena il finimondo. Tutto qui, semplice, essenziale e già masticato un milione di volte. Eppure il filmetto di tal Jason Howden ispira una sua bizzarra simpatia. A partire da una discreta messa in scena e gustosi sfx che rifuggono la CGI, ci trascina in un marasma di citazioni pedisseque da tutti i classici del caso con in testa La casa e il cinema di Raimi in generale. Demoni, nefandezze e liquidi non ben precisati che sgorgano ovunque fanno da ciliegina sulla torta.

Pol 19/12/15 15:40 - 589 commenti

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Dopo un primo atto esaltante, almeno per chi è cresciuto a pane e metal, ci si rende conto che come succede nel 99% dei prodotti simili non bastano mille idee se non si riescono a condensare in una sceneggiatura degna di questo nome (Il ritorno dei morti viventi rimane irraggiungibile) e che non sembri la solita copia trita e ritrita dello "splatter demenziale alla Peter Jackson", folgorante all'epoca ma oggi decisamente abusato. Tecnicamente valido, ma a livello di scrittura troppo, troppo derivativo: ancora i dildo usati come arma? Basta.

Mco 13/01/17 18:00 - 2323 commenti

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Kiwi splatter di fronte al quale ogni nerd-geek che si rispetti troverà modo di gioire. Suoni, smembramenti ed effluvi che riportano agli estremi del primo Peter Jackson (buon sangue non mente). Il demone è la personificazione del disagio, la musica il tramite per aprire i varchi del suo mondo fatto di odio e distruzione. Nichilista e (apparentemente) senza redenzione, il film annovera volti simpatici (Cawthorne in testa) e belle donne (Crossman, Tabron), adotta uno slang di quelli becero-triviali e colpisce duro. Palati fini? No, grazie...
MEMORABILE: Uno dei cd prestati al primo appuntamento ("Anal Cunt"); La scatolina segreta degli zii.

Fedeerra 25/11/17 04:35 - 770 commenti

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Dalla Nuova Zelanda uno vero splatter: eccessivo, politicamente scorretto e con un comparto gore di altissimo livello. Deathgasm è un frullato delirante, estremamente grottesco, che omaggia il metal e si introduce a piede libero nell'oscuro territorio del satanismo. Personaggi volutamente caricaturali, palesi i riferimenti al Peter Jackson degli esordi e una notevole dose di ironia (dirty talking e turpiloqui a non finire). Divertentissima la scena dei sex toys usati come armi contundenti.

Puppigallo 2/01/18 09:46 - 5250 commenti

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Spruzzate Raimiche e Jacksoniane in salsa metal, il tutto senza prendersi giustamente troppo sul serio. Il risultato è un comichorror con personaggi a dir poco sopra le righe, immersi in una poltiglia splatter piuttosto dissacrante. Sia chiaro, non c'è niente di nuovo sul fronte possessioni, rievocazioni di demoni e mattanza. Ma l'allegra splatterata è confezionata decentemente; e alcuni momenti sono piacevolmente eccessivi. Non male, come omaggio a grandi registi di horror che furono.  P.S. Nota di merito per la ridecapitazione.
MEMORABILE: "Il mio vecchio avrebbe voluto morire così". "Occhi strappati, faccia scartavetrata e testa spappolata da un motore?". "Sì"; Le "palline da rosario".

Hackett 3/01/18 11:02 - 1865 commenti

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Freschissimo e divertente, questo horror splatter molto ironico ricorda per spavalderia i primi lavori di Peter Jackson e ha il pregio di proporre come protagonisti due giovani metallari, scelta non nuova ma neanche inflazionata come altre. Dopo un inizio quasi da teen comedy si preme sul pedale del gore e con scelte abbastanza ardite si procede all'annientamento della cornice da favola di provincia delle prime scene. Divertente.

Jurgen77 23/01/18 12:09 - 629 commenti

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Su ispirazione dei lungometraggi del primo Peter Jackson, questa estrema e scanzonata pellicola neozelandese ci fa rivivere i fasti dell'horror splatter più genuino e dissacrante. La vicenda narra le gesta del "solito" metallaro emarginato dal mondo che riporta in vita i demoni più malvagi e scapestrati. Pellicola estrema ma divertente, senza particolari risvolti etici o psicologici. Demenziali alcune sequenze che si snodano tra ettolitri di sangue.

Taxius 21/01/18 20:36 - 1656 commenti

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Splatter neozelandese divertente, scorretto e folle in puro stile Splatters - Gli schizzacervelli. Sicuramente non è un film che si prende sul serio o che vuole spaventare e non è neanche un capolavoro, ma se preso per quello che è risulta essere veramente un ottimo prodotto, ben girato e interpretato. Zombi, sangue, demoni, vibratori e dildi di gomma usati come armi e molto altro, il tutto accompagnato da tanta bella musica metal; da questo si può intuire che non c'è spazio per la noia. Film di serie B davvero sorprendente. Da vedere.

Pumpkh75 27/02/18 13:58 - 1736 commenti

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È il trionfo dell’amore, perché non riesco a definire in altro modo la passione sfegatata per il metal e per lo splatter che questa piccola canaglia di film trasuda da ogni poro. Lo spettacolo è assicurato ma è anche elementare: le vesti si inzaccherano di sangue ma la materia gira che ti rigira è sempre la stessa (compresi i peni di gomma, ormai un classico delle commedie horror). Belli i titoli di testa, geniali le visioni epic e il tipo che, sbagliando branca del rock, si concia come Peter Criss dei Kiss. Come si può punirlo?

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Daniela 28/11/19 08:26 - 12606 commenti

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In una cittadina di provincia, un gruppo di ragazzi amanti dell'heavy metal viene in possesso di un spartito musicale, suonando il quale viene evocato un demone il cui arrivo è proceduto dai suoi servi che prendono possesso dei corpi degli abitanti... Lo spunto è quello di una famosa leggenda metropolitana, proposta in chiave satirico-splatterosa, ma l'originalità latita sia nel disegno dei personaggi che negli sviluppi della trama. Un film che avrebbe avuto un senso se girato vent'anni fa, mentre adesso sa di minestrone riscaldato.
MEMORABILE: Il demone ordina di ripetere la decapitazione, questa volta utilizzando un telo di plastica per non sporcare il prezioso tappeto

Lupus73 5/03/20 14:23 - 1485 commenti

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Film sul metal, ma in veste horror/splatter/demenziale. Alcuni nerd e metallari formano una band e con un vecchio spartito evocano un'entità che trasforma i cittadini in demoni. Ritorna il cliché metal della musica/evocazione, ma senza toccare i livelli di Morte a 33 giri, rimanendo sul piano splatter/demenziale ma non divertendo come Tenacious D. La band suona death/black metal (con tanto di face-painting) e il film evidenzia tutti i lati caricaturali del genere; alcune trovate sono esilaranti e in fin dei conti la resa è buona.
MEMORABILE: Il videoclip demenziale della band; Il dildo usato come arma; La storiella dietro lo spartito; Il ragazzo mangia il gelato con il face paint.

Bubobubo 5/07/20 12:13 - 1847 commenti

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Adolescente metallaro, adottato controvoglia dagli zii integralisti cristiani e perennemente bullizzato a scuola, decide di riscattarsi mettendo in piedi una band death metal con altri outsider. La svolta arriva quando entrerà in possesso di una partitura maledetta in grado di evocare il demone Aeloth. Pretesto narrativo risaputo, svolgimento da teen drama-comedy non particolarmente appassionante, twist zombesco telefonato: il film in sé non è nemmeno male, ma è così prevedibile che dopo un po' lo si segue semplicemente per inerzia. Discreti i lati nichilisti di Zakk (Blake).

Teddy 31/07/22 07:20 - 808 commenti

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Un piccolo decamerone sullo splatter politically incorrect, sospeso tra il linguaggio figurativo dell’horror e quello narrativo della commedia. Non tutto funziona però, l’esagitato andamento registico sembra più oggetto di venerazione feticista che altro, ma l’intrattenimento è garantito e il tasso emoglobinico è sopra la media. Discreto il cast, notevole il sound design.
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