La battaglia dei sessi - Film (1959)

E’ la storia di un integerrimo tradizionalista (Sellers) in un mondo che sta cambiando (per lui, una donna con un incarico drigenziale è inconcepibile). Il protagonista non muta praticamente mai d’espressione (al massimo un lieve sorriso, o un maggiore e minore adombramento. Ci vuole talento anche per questo e il tipo di personaggio lo esigeva). Belli i suoi tentativi di sabotaggio nei confronti della manager che vuole cambiare tutto. Purtroppo la pellicola è datata e ha una certa pesantezza di base. Nel complesso, non male.

L'erede di un antica azienda scozzese ingaggia una manager americana intenzionata a rivoluzionare metodi di produzione e organizzazione degli uffici... Da un racconto dell'umorista Turber, un film piacevole, anche se non sfrutta pienamente tutte le possibilità offerte dal soggetto. Accanto a un Sellers che mette in sordina la sua esuberanza per aderire al personaggio di impiegato morigerato legato alle tradizioni e disposto anche all'omicidio pur di preservarle, giganteggia Morley, goffo ipocondriaco facilmente manipolato dalla maliarda ambiziosa

Visto oggi risulta assai datato. Commedia umoristica che vede un compassato Peter Sellers (davvero buona la sua interpretazione) vestire i panni di un dipendente di un'industria di abbigliamento scozzese, molto tradizionalista. L'arrivo di una manager americana dalle idee moderne, che vorrebbero stravolgere le cose, costringerà il nostro a passare all'azione. Crichton dirige con garbo una pellicola che stenta a decollare ma che consente di passare un'oretta e mezza in totale relax. Niente di particolarmente convincente, ma vedibile.