I distributori italiani continuano a confonderci le idee: DIE HARD era il titolo del primo capitolo della serie dedicata al supersbirro McClane, ma in Italia quel film è noto come TRAPPOLA DI CRISTALLO. DIE HARD 2 diventa da noi 58 MINUTI PER MORIRE, senza suggerire alcun legame col prototipo, e passi. Ma allora perché DIE HARD WITH A VENGEANCE, e cioè il numero 3, viene intitolato qui come se fosse la traduzione del primo? Mah! Forse perché il regista torna a essere John McTiernan? Giusto, così depistiamo del tutto i cinefili poco pratici... Comunque il...Leggi tutto principio resta sempre lo stesso: azione, azione e ancora azione. Grazie al mestiere di registi esperti del settore, Bruce Willis ha sempre potuto contare su sequenze mozzafiato, effetti speciali superiori alla media e una confezione professionalmente impeccabile. DIE HARD - DURI A MORIRE non fa eccezione e anzi amplifica il concetto di azione mozzafiato con un ritmo irrefrenabile nonché un montaggio serratissimo esasperato da inquadrature in perenne movimento, con la macchina da presa quasi mai bloccata per più di un paio di secondi. E’ il trend del momento: pare quasi che lo spettatore sia ormai incapace di accettare una minima pausa. Sforzo notevole da parte del regista quindi, però la sceneggiatura, dopo un inizio folgorante e qualche buona gag, perde in brillantezza per incanalarsi sui binari dei soliti luoghi comuni dell’action: bombe semiperfette (ma adesso basta con ‘sti bombaroli: dopo Tommy Lee Jones in BLOWN AWAY e Dennis Hopper in SPEED ci mancava solo Jeremy Irons per completare la galleria degli anzianotti riciclati e incattiviti), poliziotti iperdinamici, inseguimenti interminabili. Dopo un po' inevitabilmente ci si annoia e non basta qualche esplosione in più per riconquistarci.
Una baracconata? Sì, ma avercene di questo livello. Buoni attori, gran dispendio di effetti speciali, ritmo sostenuto (ma che non arriva mai a stordire lo spettatore), insomma il classico film da abbinare ai popcorn. Con in più, va detto, un'ironia di fondo che non sempre questo tipo di film possiede. Della serie dei Die Hard è -a mio avviso- il migliore, probabilmente per la perfetta alchimia tra i due protagonisti Bruce Willis e Samuel L.Jackson, senza contare lo spettacolare villain interpretato da Jeremy Irons. Da vedere.
MEMORABILE: "Ehi mentecatto... ho scelto un brutto momento?"
Torna McClane col regista originario e lo spettacolo si triplica. Più fracassone dei primi due. Qui arriva anche Jackson in formissima ad affiancare il nostro eroe, mentre Irons è il cattivone di turno. Montaggio serrato, azione mozzafiato, sequenze divertenti e spettacolari. Effetti, ovvio, all'altezza. Forse l'unico limite del film è partire a 1000 e finire a 1000. Non c'è respiro, il che rischia di diventare una sorta di appiattimento, per lo spettatore. Questione di gusti e prospettive naturalmente. Ad ogni modo, per me, un ottimo film.
Per il terzo episodio della saga Die Hard viene richiamato il regista del primo e più convincente film. McTiernan dirige questo action metropolitano con grande mestiere e ottima abilità sopratutto nelle scene adrenaliniche quasi sempre ambientate nel centro di New York. Altro elemento fondamentale per la riuscita del film è avere affiancato a Bruce Willis il carismatico SL Jackson. I duetti tra i due protagonisti sono una delle cose migliori dell'opera.
Torna McClane e torna anche McTiernan dietro la macchina da presa, dopo la parentesi Harlin. Bel copione, denso di azione e privo di tempi morti. Alcune scene, tipo quella del parco, sono memorabili. Grande cast, con un duetto Willis/Jackson tutto da godere. Sono i loro scontri il vero motore della pellicola. Non male il cattivo Irons. Dopo il primo, il migliore della serie.
Dei primi tre, il peggiore. La confezione è raffinata, l'azione è tesa (che per un action-movie è importante!), ripresa e montata alla perfezione; la trama intelligente e gli effetti perfetti. Ciononostante il film, una volta rivisto, è mortalmente noioso: tutti si prendono troppo sul serio (Irons in special modo, ma anche Jackson, che dovrebbe essere lì a sdrammatizzare); girano a vuoto senza costrutto come criceti in gabbia: non si fermano un solo secondo a riflettere su cosa stanno facendo. Un bel pacco con dentro paglia.
MEMORABILE: La bomba che sembra un distributore di miscela anni '60, con quei due cilindroni di vetro!
Molta azione e buone trovate. Preferisco il ritmo sostenuto ma più ragionato del primo film della saga, ma è comunque un buon film. Jackson è divertente ed efficace contraltare del protagonista. Irons pure bravo anche se mi sembra troppo spietato per la vicenda. Una storia magari meno intelligente rispetto al primo capitolo (specie nella seconda parte) ma sempre a forte impatto. E McLane ha sempre meno tempo per rifiatare. Encomiabile.
Per quanto il personaggio di McBain sia una macchietta con tutti i clichè del caso è difficile non prendere le sue parti (specie se al suo fianco c'è un notevole Jackson)! Tenendo conto del genere direi che il film è decisamente ben fatto e piace nonostante l'estremizzazione e l'esasperazione (effetto videogame) di ogni singola scena. Interessante la costruzione a monte del piano di Irons ed altrettanto esilarante l'epilogo. McBain ci delizia ancora una volta con le sue classiche battute da scena finale.
Il ritorno di McTiernan ridà vigore ad una serie che con il secondo episodio (del mediocre Harlin) aveva segnato il passo. Bruce Willis è ancora ironico e credibile e la presenza di Samuel L. Jackson è pura dinamite. La trama, pur con qualche eccesso fisiologico, convince e il "cattivo" Jeremy Irons non fa rimpiangere il buon Alan Rickman volato dal grattacielo della Nakatomi. Ottime le scene d'azione, marchio di fabbrica della serie Die Hard.
Terzo capitolo della saga cominciata con Trappola Di Cristallo. Questa volta il cattivo di turno è Jeremy Irons e c'è l'ottimo Samuel L. Jackson poliziotto che ingaggia Willis. Ben realizzate le scene d'azione (ad esempio l'esplosione inziale) o il finale nella fabbrica abbandonata e il volo aereo. Per i patiti del genere d'azione.
Ebbene sì, è l'unico film della serie che ho visto (più e più volte). Non potendo confrontarlo con gli altri e giudicandolo su due piedi lo considero una delle migliori pellicole d'azione di sempre. Willis è al ruolo della vita: sembra nato per la parte unendo spacconate incredibili a divertenti uscite brillanti. Strepitoso anche S. L. Jackson alla sua miglior prova, superiore a quelle nei film di Tarantino. Irons poi è antagonista credibile e sgradevole. Non c'è un minuto di pausa, si corre a 100 all'ora ed è difficile anche solo distrarsi un attimo!
MEMORABILE: McClane sul marciapiede di Harlem esibisce il cartello con scritto "Io odio i negracci".
È la classica baracconata americana, tra megaesplosioni, megabombe, megafurti (questa volta svuotano la Federal Reserve sorvegliata da 4 gatti...). Eppure Willis e sopratutto Jackson si impegnano parecchio e alla fine se sorvoliamo su parecchie fesserie il film può anche piacere. Bella la scena sulla nave.
MEMORABILE: La bomba simpatica "you have just armed me" con tanto di sorriso. La "prova" di Willis nel quartiere nero. La bomba... golosa.
Al terzo capitolo la saga di Die Hard si conferma come una delle meglio congegnate del genere action. Il personaggio di Willis (bravissimo) è affiancato con efficacia da Samuel L. Jackson (mitico) in una strana coppia stile Arma Letale. Il sistema degli indovinelli fatti dal cattivo (Irons) funziona e rende il ritmo scatenato. Più che buono.
MEMORABILE: Willis con il cartello "io odio i neri" ad Harlem.
Per la serie "di più" non significa "meglio". In questo terzo episodio delle avventure di John McLane abbiamo più azione, più star, più effetti speciali, ciononostante risulta essere il più deludente, quello di cui si poteva fare a meno. La trilogia sarebbe rimasta comunque di altissima qualità, finché non hanno pensato al quarto episodio, davvero mediocre...
Mio personale favorito della saga, è un action con tutti gli ingredienti mixati al punto giusto: scambi al peperoncino tra Willis e Jackson, un cattivo giocherellone e furbo come Irons e quintalate di azione metropolitana. Certo, non è esente da difetti, in primis una discreta prolissità che tende a diluire una trama già non perfetta e un finale davvero moscio moscio. Eppure il gioco di "Simon says" è divertente, la coppia bianco/nero sempre coinvolta in situazioni assurde e non c'è un attimo di riposo. Ben doppiato pure. Spettacolare.
MEMORABILE: "E adesso che fai, la lasci lì la bomba?" "Ah sì, hai ragione..."; "Perché mi vengono queste idee?"
Meglio del precedente e quasi ai livelli del primo capitolo.
Merito non tanto del ritorno alla regia di Mctiernan, quanto piuttosto di un terzetto
di attori (Willis-Lee Jacson vs un Irons simpaticamente gigione) che funziona bene e
diverte e di una storia dal ritmo spigliato e veloce. Come in molti film di genere è
difficile trovare elementi di particolare novità, ma tiene bene e alla fine si rivela
solido e migliore della media.
Terzo capitolo per la saga dell'immortale John McClane che vede il ritorno del regista del primo capitolo McTiernan e l'introduzione di una vera e propria spalla del protagonista interpretata dal bravo Samuel L. Jackson. Rispetto ai primi due capitoli l'intreccio è ben più complesso ma l'azione non ne risente per nulla e, pur con qualche momento confuso e delle perdonabili esagerazioni, il film intrattiene alla grande. Certo, il capostipite è inarrivabile ma ci si diverte non poco tra esplosioni e temerarie corse in auto.
Confesso candidamente di aver molto apprezzato fin da subito questa pellicola; vuoi per la presenza di tre attori che mi sono particolarmente congeniali (Willis, Jackson e Irons), vuoi per il ritmo forsennato che viene impresso al film. Sta di fatto che il tutto ti inchioda alla poltrona. Da vedere ***1/2
MEMORABILE: Jackson: "Mi chiamo Zeus, come il padre di Apollo, monte Olimpo e non farmi incazzare se non vuoi che un fulmine ti bruci i testicoli! "
Altamente spettacolare, migliore del secondo capitolo e quasi all'altezza del primo della saga, per il ritmo senza cedimenti e la godibilità dei duetti Willis/Jackson, costretti prima per caso e poi per forza a fare coppia contro un esercito di criminali ben organizzati e altamente tecnologici agli ordini di Irons, divertito e divertente bastardo doc. Anche questa volta il movente ideale (vendicare il fratellino scapitozzolato più dal grattacielo) è la fogliolina di fico che nasconde intenti più prosaici. Godurioso.
MEMORABILE: Gli indovinelli che fanno correre Willis e Jackson da un capo all'altro della città
Torna McTiernan e si vede. Il terzo episodio della saga action parte scanzonato, irriverente e simpaticissimo; la coppia Willis/Jackson trova la giusta cesellatura e gli scambi verbali tra di loro, con annessi indovinelli spacca cervello, funzionano egregiamente. L’intelaiatura e lo sviluppo sono solidi, meno avvincenti e sicuramente più diluiti rispetto al primo episodio, ma forti di un villain dalla personalità sibillina e alquanto particolare. Sollazza alla grande!
MEMORABILE: Willis in giro per Harlem col cartello "I hate niggers".
Godibile film d’azione che alterna scene di tensione (con una buona dose di violenza) a siparietti divertenti. L'atipica coppia Mc Clane/Carver, due personaggi dai caratteri dissimili, sapranno opporsi al "folle" Gruber con trovate veramente inconsuete. Bravo Irons nella parte dell'invasato, ottimi Willis e Samuel L. Jackson. Film che regge benissimo il paragone con il celebre Die Hard - Trappola di cristallo.
MEMORABILE: "Perchè il numero era occupato? Chi stavate chiamando?" "La neuro, ti ricoverano!"
Doveva arrivare il terzo capitolo per avere finalmente un super action godibile appieno, molto più dei due precedenti. Questo grazie a una sceneggiatura che elimina gli ambienti quasi claustrofobici (un grattacielo e un aeroporto), inserisce una spalla costante e valida e riesce a bilanciare alla perfezione parti action con gag da vera commedia. Ma soprattutto costruisce una storia che non gira solo attorno all'uno contro tutti. Cast di tutto rispetto (cattivo compreso) e dialoghi più curati. Indovinatissima l'accoppiata Willis/Jackson.
Un film perfetto. Azione, adrenalina e suspence, il tutto condito da fiumi di ironia, giusto per non prendersi troppo sul serio. Willis, nel suo ruolo naturale, duetta splendidamente con Jackson, creando un duo comico ancor prima che un duo d'azione. Irons impreziosisce. Un'opera ad orologeria che fila liscia senza intoppi, intrattenendo lo spettatore egregiamente. Se volete staccare un attimo, questo è il film che fa per voi.
MEMORABILE: "Che fai McClane, li punti?; "Noooo... uno ogni tanto!".
Action movie abbastanza convenzionale con il cattivo di turno ironico e luciferino contrastato da una coppia decisa a tutto ma dedita anche alla battuta. Buone le scene d'azione, anche se nella parte finale il brodo si allunga terribilmente (un taglio di circa 20 minuti sarebbe stato gradito). Cast in forma.
Il terzo della serie e a mio giudizio il migliore. Il livello di azione, tensione e ritmo è altissimo per tutta la durata del film. Il casto è di ottimo livello, con il bravissimo Samuel L. Jackson come ottimo coprotagonista. I dialoghi sono sorprendentemente efficaci, quasi fossero di Tarantino. La sceneggiatura, non originalissima, prende lo spunto da Callaghan, la regia è efficace e svelta. Notevole.
Bruce torna nei panni del poliziotto John McClane in questo terzo capitolo della saga "Die Hard", convincendo grazie a una prestazione più che buona. Sia chiaro, non siamo ai livelli del primo film, ma la qualità delle scene d'azione si nota e dal punto di vista della spettacolarità la pellicola è indubbiamente riuscita. Bravi anche Samuel Jackson (ottima la scena al parco con Willis) e Jeremy Irons nei panni del cattivone di turno. Riuscito.
Dopo il dimenticabile secondo episodio McTiernan riprende la regia aiutato da una buona sceneggiatura. Ambientato nella caotica e popolosa New York, il film sfrutta le corse contro il tempo, la minaccia di stragi di civili, gli inseguimenti: tutti elementi che saranno poi fondamentali in numerosi film d'azione moderni. Jackson, inoltre, dà tutto un altro tono alla pellicola, affiancando un McClane che inizia a stancare. Tuttavia l'elevata durata e qualche scena scontata non permettono allo spettatore di godersi appieno il film.
Un tonico e adrenalinico Bruce Willis indossa per la terza volta la canotta d'ordinanza del detective John McLane, affiancato da un ottimo Jackson che riesce, con la giusta dose di simpatia, a far imboccare al film la via del "buddy movie". I due funzionano assai bene e rendono fluente una trama sufficientemente articolata e ricca di colpi di scena. Completa il quadro un imbiondito Irons nella parte del villain. Menzione particolare alle spettacolari scene girate con grande mestiere nel centro di New York. Intrattenimento di classe.
Questa volta il poliziotto McClane deve affrontare un terrorista di nome Simon che minaccia di far esplodere bombe in tutta New York. Per questo terzo capitolo torna a dirigere McTiernan che sforna un solido action adrenalinico e ad altissima tensione, ai livelli del capostipite. Ottima anche la new entry Jackson, che dà vita con Willis a una coppia da buddy movie affiatata e divertente. Irons naturalmente gigantesco nei panni del perfido villain.
Film dalla giusta dose di adrenalina. Terzo atto sicuramente convincente dove la coppia di attori funziona davvero bene. Girato interamente nella Grande Mela spesso nei sotterranei della metropolitana e in depositi bancari che si prestano alle massicce dosi di esplosivi ed effetti speciali. Degno di nota pure il teutonico cattivo di turno. A volte difetta coi troppi indovinelli.
Il terzo capitolo della fortunata serie di Die Hard è sicuramente il migliore e questo grazie all'ottimo ritmo, che si mantiene alto per tutto il film. Gli inseguimenti per le strade di New York, le esplosioni in metropolitana e le molte sparatorie sono da adrenalina pura. Siamo davanti a un film d'intrattenimento realizzato veramente bene, capace di divertire per tutta la sua durata; è il tipico film che può essere visto più e più volte. Ottimo Samuel L. Jackson come co-protagonista e convincente Jeremy Irons come villian.
Terzo e più riuscito capitolo della saga e non poteva essere altrimenti, visto il cast a disposizione (Sam Jackson è una sicurezza ma qui abbiamo anche un Irons "ariano" strepitoso) nonché il talento visivo del regista del primo film (ma anche di Predator e Caccia a Ottobre Rosso). Macchine, navi, metro, elicotteri, qui ogni mezzo di locomozione diventa terreno di battaglia, per non dire degli immancabili caveau delle banche. Divertenti gli enigmi da risolvere, memorabile quello delle due taniche d'acqua. Immancabile, per i cultori del genere.
Action movie di tutto rispetto collaudato da precedenti edizioni, se non altro per la figura fondamentale di Bruce Willis, alla quale viene affiancato un non meno lodevole Samuel L. Jackson (la classica coppia bianco e nero dove l'amicizia prende presto il posto della diffidenza). Il legame con il primo film della serie è - oltre allo stesso regista - Jeremy Irons, fratello del cattivo di allora da "vendicare". Sceneggiatura ricca di spunti che non lasciano spazio a tempi morti, azione spettacolare e tanta ironia che bilancia bene gli eccessi.
Terzo capitolo della serie del tenacissimo poliziotto John McClane, qui alle prese con uno psicopatico che dissemina di bombe New York con lo scopo di saccheggiare il caveau della Federal Reserve. Adrenalinico, senza pause e con qualche momento di buon umore il film è, sin dalla prima scena, un'esplosione di situazioni al cardiopalma, forse eccessive ma di grande effetto. Willis e Jackson sono una formidabile coppia che ben si amalgama e Irons è uno strepitoso criminale.
MEMORABILE: McClane gira per Harlem con un cartello con su scritto "Odio i negri"; La scena dello scoppio nella metro.
Sebbene ad affiancare l'inossidabile Bruce Willis stavolta ci siano una spalla (Jackson) e un cattivo (Irons) di tutto rispetto, questo terzo capitolo della saga appare più debole dei due precedenti. In realtà la partenza è folgorante, ci sono alcuni buoni colpi di scena, ma ben presto subentra un certo pressapochismo (non è possibile entrare così agevolmente nella Federal Reserve), la durata comincia a farsi sentire, il redde rationem conclusivo delude le aspettative, il che è paradossale per un film che punta quasi tutto sull'azione.
Il livello di azione e il tasso di adrenalina si mantengono sempre su un buon livello sfruttando un copione niente male. Per quanto si veleggi indisturbati spesso e volentieri sul confine dell’inverosimile, si evita con bravura di trasformare McClane in un supereroe o in una macchietta risibile. Funziona anche la dicotomia tra Willis e Jackson, che si sostengono a vicenda in un confronto ilare e piacevole da seguire. I difetti non sono molti e lo testimonia la sensazione che il tempo voli senza accusare stanchezza. Essendo il numero 3 regge bene.
Divertente, ma meno dei primi due. Si perde completamente il senso claustrofobico dei capitoli precedenti, ma l'idea di affiancare al protagonista una spalla di colore "comica" somiglia a un'operazione da buddy movie un po' forzata. Bella intuizione l'idea degli enigmi al telefono, spettacolari le diverse scene d'azione: inseguimenti pazzeschi fra il traffico di New York, la bomba nel treno, il salto nella barca... Esageratemente inverosimili, al limite del ridicolo, diverse sequenze, ma Die Hard va preso per quello che è.
MEMORABILE: L'immancabile "Yppie ya yeh" finale; Il cavo d'acciaio che trancia il corpo del nemico in due; Il cartello razzista a Harlem.
Simpatico film d'azione costruito sull'interazione di Bruce Willis e Samuel L. Jackson, ennesima strana coppia del cinema che funziona abbastanza bene, specie nella prima parte del film, quando i due si beccano in continuazione. Positivo anche il ruolo del cattivo, affidato al sempre bravo Irons, il cui personaggio riserverà varie sorprese nel corso della trama. Il ritmo elevato rende la storia godibile, sebbene la parte finale, con l'intricarsi degli eventi, perda forse un po' di smalto.
MEMORABILE: L'arrivo di Willis a Harlem; Quanti andavano nelle Ardenne?
Grande spettacolo, che parte come un thriller con maniaco e indovinelli da risolvere e a metà diventa, e rimane, un poliziesco d'azione di countdown; Willis e Jackson fanno il film, insieme alle scene di azione, molto più analogiche che altro; peccato per la svolta a centro-film, poiché sarebbe stato più intrigante continuare la scia degli enigmi da risolvere; diversi i twist, abbastanza prevedibili; il superomismo di Willis non è fastidioso quanto dovrebbe; antesignano dei film Marvel. Sommato tutto il miglior capitolo di questa sfilacciata saga, finora.
Torna l'agente sbagliato nel posto giusto; questa volta ha però una vera e propria spalla (Jackson) che lo supporterà, ma soprattutto sopporterà a malapena. Certo, per l'eroe strafottente e sprezzante del pericolo il terzo capitolo ha più l'aria di un'operazione esclusivamente commerciale e tutto sembra un po' già visto, nonostante Irons sia un accettabile mezzo psicopatico e l'azione riesca a dare il suo perché alla pellicola. Nel complesso non è male, anche se il finale non entrerà certo nella lista di quelli nemorabili.
MEMORABILE: Gli scambi Willis-Jackson; Willis a Harlem; Wiliis dà più volte del mentecatto a Irons.
Probabilmente il miglior sequel della collana, in cui oltre a Willis rigorosamente in canotta spunta un partner "di fortuna" qual è Jackson, rigattiere alla "black lives matter" anni '90. Tutto torna rispetto agli esordi, anche la regia, ma per non rischiare il mero replay ci si sfianca ovunque nella metropoli abusando nella confisca di vetture prêt-à-porter, nostalgiche cabine telefoniche, indovinelli e bombe chimiche. Il duetto protagonista vince in simpatia, ma l'eccesso insorge e l'elastico del finale è troppo teso. "Less is more": il motto forse avrebbe giovato. Tieni duro Bruce.
MEMORABILE: "Sei un camionista?" - "No un parrucchiere!".
Tornata nelle mani del regista originlale, la pellicola risulta un godibilissimo terzo capitolo, anche se non del tutto convincente. La pellicola parte come un intrigante thriller per poi entrare nell'azione pura, ricadendo in molte banalità e rifacendosi (per rendere il tutto più coinvolgente) ai soliti luoghi comuni ormai stravisti. Degni di nota alcuni siparietti tra Willis e Jackson, ma non bastano le solite (seppur tecnicamente ben girate) gigantesche esplosioni e sparatorie varie per rendere la pellicola un buon prodotto. Per appassionati.
Dopo il primo potabile sequel, la saga McClane offre un terzo capitolo di tutto rispetto. Che trasforma la storia dell'eroe solitario in buddy, affiancandogli un Jackson fresco del successo di immagine di Pulp fiction e determinato nel consolidarlo. E tornando a caratterizzare un villain autentico, con Irons, il fratello di Hans Gruber che presta al suo personaggio una flemma british aumentando così la follia dell'insieme. Fantasmagorico e adrenalinico, grazie alla regia di McTiernan, capace di rendere la narrazione ottima e abbondante. Uno dei migliori action di tutti i tempi.
MEMORABILE: L'esplosione iniziale; L'indovinello: "Mentre andavo nelle Ardenne..."; Il mal di testa "formato famiglia" di McClane; "Ehi, mentecatto!"
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HomevideoXtron • 6/02/12 15:52 Servizio caffè - 2233 interventi
Io ho il dvd Cecchi Gori contenuto nel cofanetto "Die hard - La trilogia"
Del cast fa parte l'attrice Birdie M. Hale, nei panni di un'anziana signora di Harlem.
MusicheNoncha17 • 1/08/16 02:26 Pulizia ai piani - 1066 interventi
Mentre John McClane (a bordo del camion) sta cercando di non essere inondato dall'acqua che lo segue, è possibile sentire il famoso tema musicale di Cantando sotto la pioggia.
HomevideoZender • 1/08/24 17:45 Capo scrivano - 48949 interventi
Direi di no. la durata di Imdb è a 24 fps, quella del dvd 25 fps, quindi è normale che duri 5 minuti in meno (anzi, mi sembrano quasi pochi 5 in meno).
Direi di no. la durata di Imdb è a 24 fps, quella del dvd 25 fps, quindi è normale che duri 5 minuti in meno (anzi, mi sembrano quasi pochi 5 in meno).
Grazie per la delucidazione. Quindi questa scena non esisterebbe.
HomevideoZender • 2/08/24 08:34 Capo scrivano - 48949 interventi
No, un attimo, non ho detto che non esiste; colpa mia, mi sono spiegato male. Io se la tua copia sia cut non lo so, volevo solo dire che la durata è compatibile perché è una cosa che abbiamo verificato molte volte la discrepanza tra durata del dvd e la durata "ufficiale", poi se è stata tagliata una "scena" di pochi secondi è chiaro che non lo puoi capire solo confrontando durate che per loro natura non sono precise al secondo.