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Curiosità su Il cacciatore - Film (1978)

CURIOSITÀ

4 post
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  • Buiomega71 • 6/12/18 19:27
    Consigliere - 27411 interventi
    * Il fatto che Michael Cimino mostri gli americani come vittime suscitò un vespaio di polemiche in Europa, e al film venne rimproverato di essere fascista e patriottico. La controversia sul presunto razzismo del film (che Cimino riaffronterà con la comunità cinese nell'Anno del dragone) esplose al festival di Berlino 1978, quando prima l'Unione Sovietica, poi tutti i paesi dell'est europa orientale, ritirarono per protesta i propri film.

    * Alla fine delle riprese Robert De Niro affermò che l'interpretazione di Michael fu quella più impegnativa, sia fisicamente che psicologicamente, di tutta la sua carriera.

    Fonte: I migliori film degli anni 70, pagina 285, scheda di Il Cacciatore. Taschen edizioni
  • Pessoa • 10/09/22 21:56
    Segretario - 416 interventi
    Tante le curiosità su questo celebre film. Fra le più intriganti:

    * I produttori, temendo una lunghezza finale eccessiva, tagliavano quotidianamente parti del film che puntualmente Cimino, novello Penelope, ripristinava di notte.

    * Durante le riprese in Thailandia successe di tutto, compreso un colpo di Stato con i ribelli che comunque garantirono lo svolgimento delle riprese assegnando una guardia armata per ogni 3 persone della troupe.

    * John Cazale era malato di cancro ai polmoni in fase terminale e nessuna compagnia assicurativa voleva coprirne la presenza sul set temendo che morisse durante le riprese (cosa che puntualmente avvenne). Fu solo la solidarietà della sua compagna Meryl Streep (anche lei del cast) e soprattutto di Robert De Niro (che pagò di tasca sua l'intera copertura assicurativa) che permisero la presenza dell'attore nel film. Per questa ragione tutte le scene che prevedevano la presenza di Cazale furono girate prima delle altre.

    * De Niro, come spesso gli accadeva, volle visitare personalmente un'acciaieria per entrare meglio nel ruolo e vi si recò in compagnia di Cimino, che lo presentò come Bob, un suo amico. Nessuno degli operai lo riconobbe.

    * Gli schiaffi che De Niro riceve sulla faccia durante la prima roulette russa sono veri, per volontà di Cimino. Furono provati diversi attori locali senza risultati convincenti fino a quando una collaboratrice locale trovò un Thailandese animato da forti sentimenti antiamericani che riuscì ad assestare gli schiaffi con la giusta efficacia.

    * Durante la cerimonia degli Oscar De Niro, ansioso per le controversie che avevano caratterizzato il film, chiese di seguire la cerimonia nel backstage. Al rifiuto dei responsabili dell#Academy decise di restare a casa.

    * Per il ruolo di Michael Vronsky fu inizialmente scelto Roy Scheider, che lasciò il progetto a due settimane dal ciak per "divergenze creative". All'ultimo momento la produzione fu costretta ad assoldare De Niro che accettò subito il ruolo.

    Fonte: IMDb
  • Apoffaldin • 29/06/25 09:36
    Magazziniere - 336 interventi
    IL RITIRO DEI PAESI DELL'EST DAL FESTIVAL

    Le delegazioni e i film dell'URSS, dell'Ungheria, della Cecoslovacchia, di Cuba e della Repubblica Democratica Tedesca furono ritirate dal festival di Berlino del 1979.
    Lasciarono anche la regista cecoslovacca Vera Chytilová e il regista ungherese Pál Gabór, membri della giuria.
    Motivo: l'imminente proiezione di questo film nel quale i vietnamiti, secondo i componenti delle nazioni protestatarie, venivano rappresentati come "scimmie gialle" e, per lo più, sanguinarie.
    Per lo stesso motivo la delegazione sovietica aveva già protestato al festival di Belgrado. In quel caso soltanto verbalmente.

    FONTI: Callisto Cosulich, Si ritirano dal festival tutti i paesi dell'Est, in Paese Sera. Edizione nazionale del mattino, 23 febbraio 1979, pag.15.

    Leonardo Autera, Ecco il film che ha cacciato russi & c., in Corriere della Sera, 24 febbraio 1979, pag. 21.
  • Apoffaldin • 29/06/25 09:42
    Magazziniere - 336 interventi
    I TRAGICI EPIGONI

    Un gioielliere romano, iniziali E. D'A., volle imitare Robert De Niro inserendo una pallottola nella sua pistola Smith and Wesson calibro 38 e puntandosi l'arma alla testa.
    Era un appassionato di armi e si era entusiasmato guardando il film che aveva poi rivisto a distanza di pochi giorni.
    All'interno del suo negozio aveva tolto tutti i proiettili, tranne uno, dalla sua pistola e poi l'aveva offerta a uno dei suoi dipendenti perché, stando alla successiva testimonianza di quest'ultimo, "provasse".
    Lui logicamente aveva rifiutato. Allora il titolare aveva personalmente impugnato l'arma dicendo: "Io non ho paura".
    Purtroppo il colpo nel tamburo che E. D'A. fece scattare sulla sua tempia era carico e il gioielliere morì quattro ore dopo all'ospedale San Giovanni di Roma.

    FONTI: Mario Cianca, Vede il film "Il cacciatore" e si spara alla roulette russa, in Corriere della Sera, 25 aprile 1979, pag.7.

    Tragica roulette russa per imitare De Niro, in Corriere d'informazione, 25 aprile 1979, pag.1.

    P.S. Questo purtroppo fu soltanto il primo ma non l'ultimo dei casi di tragici epigoni. Avrei potuto aggiungere link di quotidiani liberamente consultabili con nome e cognome completo del suicida. Ho preferito evitare.