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Curiosità su Il Casanova di Federico Fellini - Film (1976)

CURIOSITÀ

7 post
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  • Gugly • 17/04/08 19:32
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Curiosità sparse sul film che ho appreso grazie anche alla bella biografia di Fellini scritta da Tullio Kezich ( ed. Feltrinelli) che consiglio a chiunque voglia conoscere il Maestro ed i suoi film:

    -la parte di Casanova prima di essere assegnata a Sutherland fu "provinata" da vari attori: Alberto Sordi ( esistono delle foto che furono pubblicate su un settimanale qualche anno fa), il sempre amico Marcello Mastroianni, Gianmaria Volontè, che però irritava non poco Fellini perchè voleva mettere bocca su tutto, Proietti che poi avrebbe dato la voce propose un'autocandidatura ( ricordata in varie interviste).

    - il film è stato girato interamente a Cinecittà, con una ricostruzione fantastica di Venezia volutamente non conforme all'originale.
  • Gugly • 11/06/09 19:41
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    A proposito di Proietti, anche l'attore rileva come nel trucco di Sutherland rimandi a lui una sensibile somiglianza.
  • Gugly • 18/10/09 21:34
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Durante le riprese Sutherland, che fu bistrattato non poco da Fellini, venne soprannominato dal regista "Donaldino".
  • Lucius • 4/09/10 01:11
    Scrivano - 9053 interventi
    Giacomo Casanova fu cabalista, informatore dell’Inquisizione, mago e guaritore, giocatore professionista e abile baro, diplomatico, uomo di teatro e di corte presso Federico il Grande e Caterina II di Russia; Seppe, nelle alterne fortune della sua vita, adeguarsi a vivere nel lusso e nell’indigenza, con ladri imbroglioni e prostitute, ma anche con aristocratici e uomini di corte e di cultura.Il personaggio di Giacomo Casanova ha ispirato circa dieci film, più o meno riusciti.
  • Marciozero • 23/05/11 17:54
    Disoccupato - 12 interventi
    Tra le comparse dei film di Federico Fellini spesso riusciva a "inserirsi" un ancora misconosciuto Renato Zero! In questo film ha "il ruolo" di uno degli organisti nella scena dove - successivamente - Casanova incontra e rimane ammaliato dalla "donna-meccanica". Renato Zero ha poi ottenuto altre scritture, per altrettanti insignificanti ruoli, in altri 2 film del Maestro: "Roma" e "Satyricon".
  • Apoffaldin • 18/05/25 09:51
    Magazziniere - 319 interventi
    L'ARTICOLO SQUALIFICATIVO

    Fellini annunciò che il film si sarebbe intitolato Il Casanova, con l'aggiunta dell'articolo, per indicare la sua posizione critica nei confronti del personaggio: l'italiano tipico rimasto allo stato infantile. Il regista aveva anche coniato un soprannome per il suo Casanova: lo spaghettaro del sesso.

    L'ANDROGINO CHE NON CI FU

    In un primo momento Fellini aveva pensato di dare una parte a Patty Pravo, che avrebbe dovuto vestire panni maschili traendo in inganno tutti tranne Casanova.
    Tuttavia, al momento dell'incontro con la giornalista Musiani, Fellini sembrava parlare già al passato di quell'ipotesi.
    "Mi attirava, con quel fascino androgino, un po' misterioso, non si sa se è un paggio o una donna".

    FONTE: Ivana Musiani, Lo spaghettaro del sesso, in Paese Sera. Edizione nazionale del mattino, 19 luglio 1975, pag.13.
  • Apoffaldin • 18/05/25 09:57
    Magazziniere - 319 interventi
    LA SCENA DEL 12 AGOSTO 1975

    IL 12 agosto 1975 fu dedicato alla realizzazione della scena in cui Casanova (Donald Sutherland), la signora Charpillon (Carmen Scarpitta) e sua figlia (Diane Kurys) attraversano in carrozza il ponte sul Tamigi (dopo 1 ora e 10 minuti circa dall'inizio del film).

    La scena fu girata al teatro 15 di Cinecittà.

    Il materiale usato per il ponte, il piano stradale e i due parapetti alti fu "polistirolo espanso, lavorato e colorato con un trattamento particolare".
    Il direttore della fotografia Giuseppe Rotunno spiegò che l'effetto nebbia presente nelle inquadrature si otteneva "vaporizzando olio di vasellina bruciato che lentamente, con il calore delle luci, si modifica fino ad arrivare all'intensità voluta".

    FONTE: Alessandro Feroldi, Effetto nebbia, in Paese Sera. Edizione nazionale del mattino, 17 agosto 1975, pag.17.

    Curiosamente questa fu una delle ultime scene, se non l'ultima in assoluto, realizzata prime che le pizze di questo film, insieme a quelle di altri, fossero rubate nei giorni immediatamente successivi al Ferragosto 1975 dagli stabilimenti della Technicolor di via Tiburtina.
    In un primo momento venne chiesto un forte riscatto per la riconsegna, poi, non si sa a quali condizioni, vennero restituite all'inizio del maggio del 1976 (verificabile, a esempio, qui).