Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Lo stile di Antonioni si affina e trova nella straordinaria ricerca estetica una sponda perfetta per le elucubrazioni tortuose di personaggi femminili (Vitti e Massari) che sembrano infischiarsene delle dinamiche classiche per spiazzare con risposte spesso non consequenziali o silenzi eloquenti. Ben diverso l'approccio dell'unico vero protagonista maschile (Ferzetti), più asservito a un comportamento lineare e financo prevedibile. Insieme, Anna (Massari), Claudia (Vitti) e Sandro (Ferzetti), fidanzato della prima, partono da Roma per le Eolie dove li aspetta un sparuto gruppo di amici con cui affitteranno una barca. Il tutto tagliato da un'ellisse che dalla Capitale ci porta al mare sintetizzando l'intero...Leggi tutto viaggio in una folle corsa in auto di pochi secondi. Al largo, in vista di una piccola isola di roccia emersa, il gruppo fa il bagno riposandosi poco dopo sull'isola. Tra Anna e Sandro qualche screzio bonario, che non sembra affatto preludere a ciò che avverrà poco dopo: la giovane scompare nel nulla. Su un isolotto da coprire per intero in pochi minuti sembra impossibile, e invece... Passata la giornata a cercarla vanamente e la notte in una catapecchia per risvegliarsi all'alba con più dubbi di prima, Sandro mostra intanto un'insospettabile attrazione per Claudia. A dramma ancora in corso. La ricerca prosegue sulla terraferma, inseguendo le voci di chi dice di aver visto proprio lei, la ragazza la cui foto è stata pubblicata sui giornali, in una farmacia di un paese vicino. L'avventura in Sicilia diventa allora quella di Sandro e Claudia, che col passare dei minuti stabiliscono una relazione fatta di avvicinamenti e naturale ritrosia (da parte di lei, perché le mire di lui sembran chiare e figlie di ragionamenti facilmente intuibili). Antonioni apre con la Vitti un sodalizio che diventerà parte della nostra storia, individuando nella brava attrice romana la personificazione ideale di quel concetto di incomunicabilità attorno al quale ruoterà la poetica del suo cinema. Che potrà lasciare delusi, insoddisfatti come gli stessi personaggi dei film (avvolti in una tristezza ineludibile), ma anche arricchiti da una esplicitazione diversa, avanguardistica e affascinante della psicologia umana. Attraverso l'uso inedito di spazi aperti semiabbandonati ripresi con superbo senso artistico (la panoramica che apre d'improvviso dalle campane sulla piazza di Noto toglie il fiato) Antonioni fissa su pellicola momenti destinati a stamparsi nella memoria. Con più difficoltà gestisce la storia, che si sfalda lenta dopo averci già abbondantemente presi in giro con un approccio da mystery pronto a infrangersi contro una barriera di mancate risposte che si fanno gioco di ogni meccanismo di genere. La ricerca è introspettiva, la vera barriera è interna; non così impenetrabile come si potrebbe credere, però. Esiste una chiara logica che sottende al comportamento di Claudia, lo spaesamento è dovuto a fattori contingenti e apparentemente inevitabile. Smarrito tuttavia il clima di opprimente angoscia che regnava sull'isola si rischia lentamente di avvertire ripetitività e prevedibilità nel soggetto, che affida ai dialoghi e alla ricerca estetica l'aggancio necessario a una vitalità che tende a dissolversi minuto dopo minuto.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/05/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 9/05/20
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Il Gobbo 12/05/07 12:37 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Gruppo di amici fa un viaggio in barca al largo della Sicilia: su un'isola Anna, fidanzata di Sandro, scompare senza lasciar traccia... Lo spunto è da thriller, ma ad Antonioni non interessa: la sparizione di Anna è solo l'innesco di una peregrinazione di persone in crisi, incapaci di comunicare, forse di provare sentimenti. Figurativamente splendido, rarefatto e misterioso (anche se qua e là i dialoghi sono imbarazzanti), è uno dei capolavori di Antonioni, e il primo con la sua musa Vitti.

Homesick 27/04/08 17:58 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Antonioni affronta uno dei suoi temi più cari, quello dell’incomunicabilità, focalizzando l’attenzione soprattutto sulla volubilità e l’incostanza dei sentimenti. I protagonisti (Ferzetti e le sensuali Vitti, Massari e Blanchar) si impegnano in sobrie ed efficaci interpretazioni entro la cornice dell’arido e roccioso paesaggio siciliano, anch’esso vero e proprio protagonista.

Deepred89 15/01/09 12:57 - 3701 commenti

I gusti di Deepred89

Uno dei film più celebri del regista e probabilmente uno dei suoi migliori. Modernissimo dal punto di vista della regia, qui meno compiaciuta del solito e molto interessante a livello di narrazione, con una prima ora quasi da giallo che lascia poi il posto il ritratto psicologico dei due personaggi principali. Grandioso il primo tempo, intenso e suggestivo, anche grazie alla stupenda ambientazione sull'isola. Grande cast e buona colonna sonora di Giovanni Fusco, che purtroppo si sente poco.

Saintgifts 19/05/09 00:10 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Anna in crociera con amici scompare misteriosamente su una piccola isola selvaggia delle Eolie. Il suo fidanzato Sandro, già durante le ricerche, tenta di conquistare Claudia amica di Anna. Le ricerche proseguiranno in una Sicilia dove i paesi si sconvolgono ancora per la presenza di una donna straniera sola e dove Sandro e Claudia staranno assieme. Tutti i personaggi in un qualche modo sono dei falliti e Sandro più di tutti. Antonioni fa girare la macchina da presa tra i luoghi e le persone cercando di scoprire le mura e gli animi. Notevole.
MEMORABILE: La scena d'amore tra Sandro e Claudia nel paese fantasma vicino a Noto.

B. Legnani 19/02/10 13:17 - 5519 commenti

I gusti di B. Legnani

La mezza età porta a perdere il senso del dovere, quando esso comporta azioni pesanti o che rubano tempo a quanto più piace. Porta anche ad una sorda invidia verso i giovani di talento, che hanno davanti a sé un orizzonte temporale superiore. E ci si rifugia nel cinico piacere del piacere effimero. Antonioni rende magistralmente il tutto, regalandoci anche una parte stupenda, quasi da thriller, alle Isole Eolie. Poi serve pazienza, ma non c’è nulla fuori posto: la Vitti che indossa la veste della Massari, la frase della suora, l’edificio in rovina in un finale di rara perfezione... Grandissimi Ferzetti e la Vitti.
MEMORABILE: "Tutto sta diventando maledettamente facile. Perfino privarsi di un dolore."

Stefania 4/05/10 14:29 - 1599 commenti

I gusti di Stefania

L'impervio paesaggio isolano sovrasta i personaggi, loro sono piccoli, quasi fantasmatici, come Anna che è scomparsa, ma si fatica a credere che ci sia mai stata, in mezzo a loro. La scomparsa di Anna è una provocazione che cade nel vuoto, un sasso contro un muro di gomma. Con fluide sequenze, Antonioni esplora la prigione a cielo aperto che è la vita senza passioni di Sandro e dei suoi amici, una prigione in cui il pianto finale di Sandro è momento di consapevolezza forse inutile, un grido senza eco. Modernamente decadente senza compiacimenti.

Belfagor 27/06/11 23:25 - 2689 commenti

I gusti di Belfagor

Durante un viaggio al largo della Sicilia, Anna si allontana dal suo gruppo di amici e scompare nel nulla. Per Antonioni il mistero è un semplice spunto per concentrarsi sull'incomunicabilità, il fulcro attorno al quale ruotano le vite infelici ed effimere dei protagonisti, intrappolati in quell'aspra isola delle Eolie. La narrazione è rarefatta, dilatata, per mostrare in pieno la decadenza e il fallimento esistenziale, evidenziati anche dai dialoghi intensi e da un finale suggestivo e disperato. Senza dubbio il capolavoro di Antonioni.

Luchi78 1/09/11 14:51 - 1521 commenti

I gusti di Luchi78

È noto che la regia di Antonioni è supportata spesso da una fotografia eccelsa, tanto che sarei propenso a concordare con la maggior parte della critica premiando però il buon Aldo Scavarda (fotografia anche in Grazie zia di Samperi), che in questo film ha avuto l'opportunità di spaziare dal triste paesaggio iniziale di una Roma in costruzione, al profilo lunare e roccioso delle Eolie, alla maestosità provinciale delle chiese barocche di Noto. Il merito è tutto suo, anche perché altrimenti il film denota una pesantezza non indifferente.

Enzus79 21/10/11 20:32 - 2864 commenti

I gusti di Enzus79

Il cosiddetto primo capitolo della trilogia dedicata all'incomunicabilità. Il film si anima dalla sparizione di Anna in poi, con i caratteri dei due protagonisti che si evidenziano sempre di più e i paesaggi siciliani a fare da sottofondo. Monica Vitti attrice perfetta per Antonioni.

Pigro 28/02/12 11:17 - 9623 commenti

I gusti di Pigro

La ragazza scompare e il fidanzato si consola con l’amica di lei. Il film scardina il nesso di causalità: non c’è ragione “logica” della scomparsa e neanche dell’amore, semmai impera una radicale insoddisfazione esistenziale, che porta allo smarrimento e allo slabbramento delle proprie azioni e volontà. Alla magnifica prima parte marina e simbolica ne segue una seconda dall’andatura quasi ubriaca (e a rischio noia): in entrambe, una stupenda sensibilità visiva che si coniuga bene con gli scorci siciliani che entrano da protagonisti nell’opera.

Lea Massari HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Una vita difficileSpazio vuotoLocandina Made in ItalySpazio vuotoLocandina L'uomo che non seppe tacereSpazio vuotoLocandina La prima notte di quiete

Mickes2 27/02/12 18:09 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Nel bel mezzo di una soave vacanza tra amici su un’isola della Sicilia, Anna scompare senza lasciare indizi. Ritratto psicologico rarefatto di persone in crisi. L’incomunicabilità permea ogni dissapore, relazione, tentativo di approccio; la forza e l’inconsistenza dei sentimenti, la necessità di trovare un rifugio dell’anima per provare a dimenticare o ricominciare. Antonioni tratteggia le debolezze dell’essere umano con grande purezza ma pecca nell’intensità del racconto, che fa vibrare solo a fasi alterne, una di queste è il bellissimo finale.

Nancy 14/04/12 17:46 - 774 commenti

I gusti di Nancy

Antonioni fa sparire una ragazza e la fa comunque sentire vicina per tutto il film, perché è lei a tenere le fila dell'Avventura, quella di Claudia e Sandro, è lei lì in mezzo anche se non si vede: è nascosta nel paesaggio siciliano nel quale è scomparsa: onnipresente, sovrastante. Bellissima fotografia e storia toccante, anche se richiede un minimo di sforzo comprensivo. Ogni inquadratura è un capolavoro e il fermo immagine lo conferma. Bellissima e bravissima Monica Vitti, vera regina del film. Bellissimo.
MEMORABILE: Claudia che si guarda allo specchio facendo facce strane, per combattere un insistente presentimento...

Roger 28/07/12 19:01 - 143 commenti

I gusti di Roger

Antonioni, dopo Il grido, continua la sua analisi di ciò che dovrebbe più di tutto legare due esseri umani, ovvero i sentimenti, per portarne alla luce la volubilità, quasi la cieca meccanicità. Quando Anna scompare, Sergio transla il proprio sentimento su un'altro "oggetto", ovvero Claudia, con una casualità di cui lei stessa non riesce a farsene una ragione (più volte chiede conferma di un amore che sente fragile). E a ben vedere tutti i comprimari del film vivono questa situazione. Grande eleganza visiva, con inquadrature mai casuali.
MEMORABILE: L'nquadratura finale, con lo schermo diviso tra un muro e l'infinito.

Paulaster 5/03/14 10:26 - 4375 commenti

I gusti di Paulaster

Antonioni ribalta le regole della tensione per rappresentare il vuoto morale della buona borghesia. Inquadrature con distese marittime o di storici palazzi terreni per dare sfondo alla minuscola impronta umana, colta spesso di spalle. Sembra un quadro di De Chirico che annulla il tempo. Negli scarni dialoghi si evidenziano i pregi delle posture, che esprimono gli stati d’animo. Fotografia nitida eccellente.
MEMORABILE: Lo humor di Luttazzi sulla barca; Il rovesciamento del calamaio; L’immagine che descrive la terra di mezzo dei protagonisti tra un muro e l’orizzonte.

Daniela 12/08/16 17:11 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Durante una gita in barca alle isole Eolie, una donna scompare misteriosamente. Si mettono alla cerca il fidanzato architetto e la migliore amica di lei, e da cosa nasce cosa... Come altre sue opere, questo film del cantore nostrano dell'incomunicabilità mi ricorda le caramelle polo: un buco con la menta attorno. La menta è costituita dalle ambientazioni, la colonna sonora, le inquadrature raffinate esaltate dal bel bn. Il "buco" è la trama dato che per le crisi esistenziali di questo "gruppo di borghesi in un esterno" mi è difficile provare il minimo interesse. Loro si annoiano, io pure.
MEMORABILE: "Io le isole non le ho mai capite... con tutto questo mare attorno, poverine"; Le lacrime di Ferzetti (ma va là, coccodrillone)

Almicione 13/03/17 01:21 - 764 commenti

I gusti di Almicione

Saggio sulla psicologia della donna, quindi saggio sulla società. Antonioni audace, intellettuale, dirige in modo smaliziato questa pellicola che stride con l'ingenuità del tempo. Il ceto benestante assume le caratteristiche di uomo moderno e soffre di incomunicabilità, di nichilismo, di irrequietezza: la morale, giusta o sbagliata, si decompone e viene superata. La pellicola intriga soprattutto nella prima parte, ma quando si lascia l'isola inizia a presentare sequenze meno coinvolgenti. Significativi i dialoghi. Brava la Vitti.

Magi94 23/08/17 19:23 - 944 commenti

I gusti di Magi94

Il tocco da maestro c'è, nelle riprese di luoghi desolati che esprimono solitudine e smarrimento, negli sguardi di ogni attore, perfino nel dosaggio dei tempi, lentissimi sì, ma funzionali. Eppure è difficile seguire il film in tutta la sua durata oceanica, perché l'incomunicabilità di cui Antonioni vuole parlare diventa incomunicabilità tra regista e pubblico: è difficile provare interesse per le vicende di questi altiborghesi, arroccati in incomprensibili castelli sentimentali e quel che il film lascia è più che altro un velo di freddezza.

Alex75 2/11/17 13:51 - 876 commenti

I gusti di Alex75

Primo capitolo della trilogia dell’incomunicabilità e del sodalizio Antonioni-Vitti. I paesaggi siciliani, con i loro vuoti e la loro staticità (valorizzati dalla curatissima fotografia) fanno da cassa di risonanza del vuoto interiore di un gruppo di borghesi annoiati (e noiosi) che nemmeno la misteriosa scomparsa di uno di loro riesce davvero a smuovere (nemmeno i due più inquieti, su cui si focalizza l’attenzione del regista, che avrebbe affinato la sua impegnativa indagine con i due lavori successivi).
MEMORABILE: Lo scavo nei sentimenti contrastanti di Claudia dopo la scomparsa dell’amica; Gli sguardi degli uomini su Claudia davanti alla Locanda Trinacria.

Rambo90 29/04/18 16:57 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

Inizia come un giallo, poi diventa qualcosa di più profondo. Pur non raccontando una vera storia Antonioni riesce a farci identificare nei due personaggi protagonisti, nella loro storia d'amore volatile e dettata probabilmente dalla solitudine. La regia è ottima, ma i tempi lunghi e i tanti silenzi possono far apparire il film più datato di quanto non sia. Prima parte molto scorrevole, qualche intoppo nella seconda. Molto brava la Vitti, alla sua prima grande prova autoriale, funzionale Ferzetti.

Cotola 2/07/18 16:30 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

Celebratissimo capolavoro di Antonioni in cui il maestro ferrarese dà vita a quello che sarà il suo stile inconfondibile: silenzi, ritmi dilatati (ma qui non più di tanto), uso funzionale del (meraviglioso) paesaggio. A colpire sono anche le splendide ed elegantissime inquadrature, la magnifica fotografia di Scavarda, la bellezza della Vitti e non solo la sua. I temi sono seri ed importanti (c'è anche qualche piccolo, ma significativo, "alleggerimento") e vengono trattati in modo sobrio e riuscito. Buoni anche i dialoghi che non risentono, come tutta la pellicola, del peso degli anni.
MEMORABILE: Claudia (la Vitti) a Sandro (Ferzetti): "Tutto sta diventando maledettamente facile. Perfino privarsi di un dolore.".

Michelangelo Antonioni HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina I tre voltiSpazio vuotoLocandina Blow-upSpazio vuotoLocandina Zabriskie PointSpazio vuotoLocandina Il grido

Noodles 25/04/20 18:19 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

Pur non essendo tra i titoli di Michelangelo Antonioni più sbandierati, è tra quelli in cui l'incomunicabilità è più presente. I protagonisti in barca sono come le isole che stanno attraversando, non c'è nessun legame vero tra loro se non la noia. E tutti i personaggi del film sono sconfitti in partenza. Come sempre un grande Antonioni, abile come pochi altri nel cogliere le emozioni dei personaggi nei loro volti. Merito anche di un cast splendido. Da vedere.

Zampanò 29/06/21 20:42 - 381 commenti

I gusti di Zampanò

A parità di "alienazione", rispetto all'intera filmografia Antonioni qui spilla il capolavoro assoluto perché s'avvale dell'attributo vivo e non solo mentale della scomparsa. Il passepartout del fantasma spinge al grande salto dall'Io penso del regista, talvolta indecifrabile, alla "res extensa" del mondo concreto (di mare e terra) in un dentro-fuori dei personaggi cinico e perciò erotico, di superba seduzione, tutto sommato mai più ripetuto (neanche da altri cineasti). Nel turbine, Ferzetti e la Vitti sembrano persino non accorgersi di quanta grandezza stiano producendo.
MEMORABILE: L'ultimo discorso tra e Anna sull'isola; Gli sguardi dei paesani su Claudia.

Myvincent 19/05/23 14:14 - 3722 commenti

I gusti di Myvincent

La scomparsa improvvisa di una donna su un’isola delle Eolie fa nascere, altrettanto inaspettatamente, un nuovo amore, con tutti i sensi di colpa che ne conseguono. Se la prima parte si delinea misteriosa ed enigmatica, la seconda sembra affidata a un registro quasi improvvisato, per la narrazione fuori dagli schemi; ma dopotutto c’è tutto il mondo di Antonioni, nella predilezione degli stati d’animo e delle pause, lasciate solo alla capacità espressiva degli attori (due ottimi Ferzetti/Vitti). Il fascino di Lea Massari mai così ammaliante. Finale decisamente ottimistico.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Musiche Lucius • 9/12/11 22:09
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, uno dei 45 giri italiani e uno di quelli giapponesi, entrambi dell'epoca.



    La particolarità di entrambi è che hanno sul lato B un brano dalla soundtrack de La ragazza con la valigia. Canta Fidenco accompagnato da Ennio Morricone con la sua orchestra.

    Ultima modifica: 17/03/12 09:31 da Zender
  • Musiche Roger • 28/07/12 17:53
    Fotocopista - 2923 interventi
    Il tema conduttore di Giovanni Fusco
    http://www.youtube.com/watch?v=dER6bZNbLpo
  • Musiche Lucius • 5/06/21 09:30
    Scrivano - 9063 interventi
    Sempre direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, l'EP originale:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/lavven.jpg[/img]
    Ultima modifica: 5/06/21 09:43 da Zender
  • Discussione Roger • 7/06/21 21:26
    Fotocopista - 2923 interventi
    Bravissimo Herbie per aver trovato la farmacia!
    Ultima modifica: 8/06/21 08:18 da Zender
  • Discussione Herbie • 8/06/21 00:33
    Disoccupato - 1988 interventi
    Grazie Roger :)
    Per dire dei "depistaggi"....on line si trovano ancora in vari siti indicazioni che per la scena della farmacia parlano chiaramente e quasi univocamente di Casalvecchio Siculo, in provincia di Messina.
    Ne ho ritrovato uno che all'epoca mi aveva fatto cercare a vuoto:
    https://www.universome.eu/2018/11/07/lavventura-nel-viale-san-martino-sulle-tracce-di-michelangelo-antonioni/
  • Curiosità Herbie • 8/06/21 00:51
    Disoccupato - 1988 interventi
    I vari quadri dipinti da Goffredo (Petrucci), che mostra a Giulia (Blanchar) per sedurla nella sua camera, opere che a prima vista paiono tutt'altro che dilettantesche e influenzate da Picasso, sono in realtà opera della pittrice principessa Dorothy De Poliolo che nel film interpreta Gloria, l'attrice con cui Sandro tradisce Claudia nelle scene finali del film. Questo quadro in particolare, che la Vitti osserva nella camera di Goffredo, l'ho notato in alcune foto d'epoca che ritraggono la principessa (che ha interpretato a quanto pare solo questo film) nel suo studio.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/avie1.jpg[/img]