Divertentissimo western che si incentra per lo più su una partita di poker (che si allunga notevolemente causa diversi imprevisti) e che riesce a coinvolgere in maniera davvero notevole per tutta la sua durata grazie ad un bel ritmo narrativo. Il cast è di altissimo livello. Consigliato anche a chi non ama il genere poiché non si tratta certo di un western allo stato puro.
Si tratta di un western solo fino a un certo punto, nel senso che l'ambientazione è quella mentre la storia ha ben poco a che fare con gli schemi tipici del genere. Ottimamente scritto e ben recitato da un pugno di attori di prima categoria, si fa seguire con piacere fino al beffardo finale, e non mancano dei momenti molto divertenti soprattutto grazie al personaggio di Jason Robards.
Il film prende veramente il via quando al tavolo verde si siede la moglie di Fonda (la Woodward), infatti il titolo originale è "A big hand for the little Lady", una Lady che tutto è fuorchè piccola. A Dodge City una volta l'anno si gioca una grossa partita a poker tra ricconi nell'hotel di Sam e tutto il paese è in subbuglio. Questa volta qualcosa però cambia e il piatto importante sale di molto. Film molto divertente e originale, western solo perché il posto e l'epoca sono quelli, ma non ci sono né banditi né indiani, solo furbi personaggi.
MEMORABILE: La passeggiata dei giocatori per recarsi nella banca di fronte all'hotel.
Difficile concepirlo come western, di cui ha solo l’ambientazione scenografica. È invece una commedia con un soggetto ben concepito che intrattiene con un’apprensione basata sul doppio filo della tensione umoristica, con piccola sorpresa finale nella trama. Nonostante sia un film da camera, il perfetto montaggio contribuisce a dargli un ritmo elevato. Gli attori recitano con grinta interpretativa, anche se con qualche (perdonabile) enfasi caricaturale negli atteggiamenti di certi personaggi. ***!
Commedia western incentrata su una partita di poker. Film gradevole e divertente, con una regia che mantiene un ritmo sempre elevato. I personaggi sono ben caratterizzati e la vicenda scorre piacevolmente con un'impennata di interesse finale. Ottima la prova del cast. Buono il doppiaggio italiano.
Scaltra commedia western, quasi tutta ambientata in una stanza, dai dialoghi vivaci e i personaggi simpatici, che non stanca e anzi "rilancia" verso la fine con alcuni riusciti colpi di scena. Il cast è grandioso: Fonda e la Woodward si danno la staffetta come ottimi protagonisti, circondati da comprimari e caratteristi di primo livello. Il ritmo non langue e l'ambientazione western aiuta a creare un'atmosfera non indifferente. Notevole.
Del western ha soltanto l'ambientazione, quindi chi si aspetta il classico film di cowboy, indiani e sparatorie farà bene a stargli alla larga. Si tratta, invece, di una gustosa commedia brillante incentrata su una partita a poker dagli sviluppi imprevedibili e che, nonostante l'impostazione teatrale, riesce a mantenere un buon ritmo, che si impenna quando diventa protagonista una bravissima Woodward. Personaggi e dialoghi piuttosto divertenti, bravi attori e una sorpresa finale che oggi, forse, non sorprenderà più di tanto.
Buon western semiserio, che basa tutto sulla partita, dove la posta in gioco è altissima. Attenzione però, perchè nella vita si può bluffare anche al di fuori del gioco. L'ironia non manca, i personaggi anche, soprattutto chi siede al tavolo, che sa di giocarsi molto, se non tutto; e la parte dove viene spiegato il poker alla "quasi vedova", con conseguenze inaspettate e colpi di scena, fa sì che lo si segua la vicenda, senza particolari problemi, fino all'epilogo, anch'esso in linea con quella che si può definire una commedia western riuscita.
MEMORABILE: Al dottore, sull'infartato "Sarà in grado di finire la mano?"; Il padre dice della figlia "Brutta come una mela secca e velenosa come sua madre".
Fielder Cook HA DIRETTO ANCHE...
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Questo film potrebbe essere considerato una "strana" curiosità nell'ambito del doppiaggio, anche se chi non se ne intende farà fatica a capirne il perchè. Infatti, fra il 1966 e il 1967 il famoso doppiatore Emilio Cigoli lasciò la celebre cooperativa C.D.C., ma prima di passare alla S.A.S. ebbe, diciamo, un periodo di interregno (ovvero, gli capitò né più né meno quanto era accaduto, esattamente dieci anni prima, a Stefano Sibaldi) durante il quale fece lavori come questo: qui, infatti, Cigoli doppia Henry Fonda, ma le voci di contorno sembrano inconsuete se accostate alla sua (per esempio, c'è Angiolina Quinterno che doppia la Woodward). In effetti, la compagnia che curò il doppiaggio di questo film dovrebbe essere (difficile stabilirlo con certezza) la C.I.D. o la A.R.S. o addirittura la SINC Cinematografica di Mimmo Palmara (che fu fondata nel 1967, quindi occorrerebbe stabilire con certezza "quando" esattamente questo film uscì in Italia). E per chi è abituato ad ascoltare Cigoli o "circondato" dalla classiche voci della C.D.C. o da quelle della S.A.S. o SincroVox, beh, fa uno strano effetto sentirlo in questo contesto...
Scusate... era proprio una curiosità da iper-specialisti, da conoscitori sfegatati del mondo del doppiaggio italiano. Agli "altri" non importerà davvero nulla...
DiscussioneZender • 28/08/09 16:35 Capo scrivano - 46913 interventi
R.f.e. ebbe a dire nella sezione curiosità: Questo film potrebbe essere considerato una "strana" curiosità nell'ambito del doppiaggio, anche se chi non se ne intende farà fatica a capirne il perchè. Infatti, fra il 1966 e il 1967 il famoso doppiatore Emilio Cigoli lasciò la celebre cooperativa C.D.C., ma prima di passare alla S.A.S. ebbe, diciamo, un periodo di interregno (ovvero, gli capitò né più né meno quanto era accaduto, esattamente dieci anni prima, a Stefano Sibaldi) durante il quale fece lavori come questo: qui, infatti, Cigoli doppia Henry Fonda, ma le voci di contorno sembrano inconsuete se accostate alla sua (per esempio, c'è Angiolina Quinterno che doppia la Woodward). In effetti, la compagnia che curò il doppiaggio di questo film dovrebbe essere (difficile stabilirlo con certezza) la C.I.D. o la A.R.S. E per chi è abituato ad ascoltare Cigoli o "circondato" dalla classiche voci della C.D.C. o da quelle della S.A.S. o SincroVox, beh, fa uno strano effetto sentirlo in questo contesto...
Scusate... era proprio una curiosità da iper-specialisti, da conoscitori sfegatati del mondo del doppiaggio italiano. Agli "altri" non importerà davvero nulla... Sicuramente per capire a fondo le implicazioni legate a una curiosità simile c'è da essere fortemente appassionati di doppiaggio, ma io me la son letta divertendomi a pensare cosa si cela a volte dietro un doppiaggio. E dire che fino a pochi mesi era già tanto se conoscevo Ferruccio Vernellone... D'accordo, adesso sto esagerando, ma certo la mia conoscenza in materia mi accorgo fosse altamente, drammaticamente deficitaria.
DiscussioneUndying • 28/08/09 16:36 Controllo di gestione - 7578 interventi
R.f.e. ebbe a dire nella sezione CURIOSITA': (...)
Scusate... era proprio una curiosità da iper-specialisti, da conoscitori sfegatati del mondo del doppiaggio italiano. Agli "altri" non importerà davvero nulla...
Scusate?
Spero tu stia scherzando...
E' un bel piacere leggere notizie specifiche, anche se particolarmente tematiche come questa.
Grazie R.f.e., per il continuo contributo che dai alla sezione delle curiosità...