Ombre rosse - Film (1939)

Ombre rosse
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Titolo originale: Stagecoach
Anno: 1939
Genere: western (colore)
Regia: John Ford
Note: Il film è basato sul racconto di "Ernest Haycox: Stage to Lordsburg", a sua volta molto parzialmente ispirato a "Boule de Suif" di Maupassant.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/05/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 1/05/07 14:28 - 3015 commenti

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Diligenza in viaggio verso la città di Lordsburg, ma bisogna attraversare il deserto dove scorrazzano gli Apaches. Per la strada si unisce alla comitiva Ringo, un ricercato. IL western per antonomasia, il film che fece diventare il genere "adulto", John Wayne un attore, John Ford un Autore (tutte cose che "erano" già da prima, ma si sa come va il mondo). Ispirato a Maupassant, un mega-classico che non tramonta anche se chi scrive preferisce altri Ford. Ruolo della vita per John Carradine. Mito.

Homesick 6/10/07 18:46 - 5737 commenti

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Western storico con il classico scontro tra i bianchi (ma si tratta di personaggi emarginati dal pregiudizo altrui: elemento non di poco conto) e i pellerossa, e un pistolero (Ringo: un nome, un futuro), in cerca di vendetta ma anche di affetto e pace. La prima parte, piuttosto lenta, è vivacizzata da magistrali caratterizzazioni (su tutte, l'alcolizzato Mitchell), mentre nella seconda si introducono inseguimenti e sparatorie. Imprescindibile, anche per l'evoluzione del western nostrano.

Lovejoy 19/12/07 18:26 - 1823 commenti

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Il Western per eccellenza, quello con la W maiuscola. Splendida lezione di cinema del grande John Ford. Ritratto di personaggi costretti insieme in una diligenza, con gli indiani che li inseguono senza dare loro tregua. È anche il film che lanciò dalla porta principale il Duca Wayne, in una scena entrata per sempre nella storia. C'è anche l'assalto alla diligenza più famoso della storia del cinema. Splendidi personaggi e attori: oltre a Wayne, splendidi Mitchell, Carrandine, Trevor e Bancroft.
MEMORABILE: Il saluto di Doc alla lega della moralità; l'entrata in scena di Ringo; l'assalto alla diligenza; il duello finale; il finale.

Tomslick 1/01/08 16:48 - 205 commenti

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Il western elevato a Mito. Ma è già stato detto, vero? E allora di più. Imprescindibile, al di là di ogni genere ed epoca, immortale, registicamente magnifico, paesaggisticamente meraviglioso, con caraterizzazioni dei personaggi che già dopo un nanosecondo dall'entrata in scena diventano dei classici, questo film è un tipico esempio di cinema che si eleva a settima Arte. Se non fosse mai esistito ed uscisse oggi così come sta, darebbe comunque la polvere al 90% del pattume che ci tocca sorbirci. Storia del cinema allo stato puro.

Mfisk 14/02/08 13:36 - 127 commenti

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Secondo certa teoria (che peraltro mi vede tiepido), il vero cinema è il western. E sicuramente il vero western è Stagecoach, cui fra l'altro la distribuzione italiana ha (eccezionalmente) regalato un titolo migliore dell'originale. Ombre rosse sarebbe quindi il cinema? Forse è eccessivo affermarlo, ma certo ancor oggi il film ha una forza di fascinazione eccezionale grazie ai bravissimi attori ma soprattutto a una regia sempre perfetta. Arrivati al THE END, il tempo sembra essere volato.

Caesars 9/06/08 16:18 - 3773 commenti

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Una tappa fondamentale per il genere western che mantiene intatto il suo fascino anche a 70 anni di distanza. John Ford ci consegna qui forse il più famoso dei suoi titoli e anche John Wayne resterà per sempre impresso nella memoria per il suo ruolo in questo film. Notevolissima la scena dell'assalto alla diligenza ad opera degli indiani Apache. Un pezzo fondamentale nella storia del cinema.

Cotola 12/07/08 14:36 - 8998 commenti

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Leggendario film western tra i più belli e famosi della storia del cinema. La storia è semplicissima e ciononostante trasmette sempre emozioni ogni volta che la si vede. I personaggi entrano nella memoria già alla prima visione e vi si imprimono in maniera assolutamente indelebile. Celebratissimo, citato ed imitato da uno stuolo di registi e altre pellicole. Naturalmente con risultati il più delle volte risibili. In definitiva un film che chi ama il cinema non può perdere e deve aver visto almeno una volta nella vita.

Galbo 10/10/08 05:50 - 12372 commenti

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Capolavoro di John Ford, affronta uno degli archetipi del western, il viaggio di una diligenza attraverso i territori del Nuovo Messico con una serie di personaggi (il giocatore, il medico, la prostituta) anch'essi veri classici narrativi del genere. Girato con impeccabile ritmo e sapiente uso del montaggio, il film si segnala per alcune scene d'azione diventate ormai classiche e una colonna sonora che sottolinea efficacemente l'andamento della storia. Ottima la prova dei protagonisti.

Stefania 3/10/10 16:15 - 1599 commenti

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Epico viaggio della speranza: nove individui, diversi tra loro, ognuno fugge da qualcosa, ognuno ha una sua meta, ma sono tutti sulla stessa... diligenza! Diligenza che è un piccolo palcoscenico che ha per sfondo una scenario immane: la verità dei personaggi si impone, al di là dei loro ruoli, via via che il loro obiettivo diventa uno solo, comune: sopravvivere agli Apaches! E, fuori, i paesaggi rocciosi, gli orizzonti aperti, la polvere, i tramonti: l'iconografia del selvaggio West. Film che fissa i canoni e i dogmi del western, imperdibile!

Pigro 2/05/10 10:37 - 9623 commenti

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La diligenza che deve attraversare la prateria infestata dagli indiani è diventata, nella lettura di Ford, un vero e proprio archetipo del cinema americano. Difficile sintetizzare la quantità mostruosa di suggestioni che questo film offre: il viaggio che trasforma le persone; il rapporto tra spazio claustrofobico e deserto sconfinato; la caratterizzazione simbolica (umana a anche sociale) dei personaggi; il gioco con gli stereotipi e i continui ribaltamenti... Il tutto in un'opera costruita alla perfezione. Sopravvalutato ma imprescindibile.

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Belfagor 2/07/10 17:19 - 2689 commenti

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Non solo un western: un vero e proprio affresco, una pietra miliare. Ford bilancia un'ottima caratterizzazione dei personaggi con delle scene d'azione superbamente realizzate. Wayne guadagnò giustamente la popolarità grazie ad una delle sue migliori interpretazioni, ma anche il resto del cast è eccellente (uno su tutti: Mitchell). Pochi film hanno definito il proprio genere quanto Ombre Rosse, tuttora spettacolare e memorabile come pochi. Cinema con la C maiuscola.
MEMORABILE: Il celeberrimo assalto alla diligenza.

Puppigallo 3/07/10 13:40 - 5250 commenti

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Se si vuole fare un ripasso di tutto ciò che si poteva trovare nel vecchio west (indiani, cowboys, cavalleria, diligenza, eroi, banditi, donne di carattere, ubriaconi e uomini tutti d'un pezzo), questa pellicola è l'ideale. Ma c'è dell'altro; si possono infatti anche apprezzare buone caratterizzazioni, tanto che finiscono per non avere particolare importanza le situazioni, quanto gli uomini che le determinano. Il tempo l'ha quasi trasformato in un documento storico. Nonostante qualche scivolata nel melodrammatico, resta un film notevole, con un Wayne in parte...e non solo lui.
MEMORABILE: Il "gentiluomo", che spara alle spalle; La diligenza è inseguita dagli indiani e lo sceriffo, per far correre più veloci i cavalli, gli tira i sassi.

Saintgifts 6/07/10 22:37 - 4098 commenti

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La tesa del cappello di Ringo che si piega in su per la velocità della diligenza, mi fa morire. Stagecoach è un grande film per tanti motivi e quando ci si ragiona sopra se ne trovano anche altri, altri motivi che nemmeno chi lo ha fatto (il film) si è reso conto di creare. E questo succede per tutte le opere d'arte, di qualsiasi arte. Al di là delle tecniche di ripresa, notevolissime, quello che vale sono i personaggi, tutti protagonisti, tutti con un senso e tutti a rappresentare un'umanità in bilico tra la violenza e le buone maniere.

Luckyboy65 5/09/10 22:51 - 143 commenti

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Vero capolavoro del western in b/n (per il colore si può forse preferire Sentieri Selvaggi della stessa imprescindibile coppia Ford/Wayne). Una delle cose che stupiscono è come una volta in 100 minuti si riusciva a fare cinema d'azione, approfondimento psicologico di tutti i personaggi principali e pure una bella trama con tempi anche troppo dilatati (ma è questo che trasforma l'arte in Mito). Menzione speciale per il doppiaggio italiano: molte voci hanno lo stesso timbro di quelle originali.
MEMORABILE: Esempio di cinema per sottrazione: Dallas che arriva davanti a casa e, da una finestra illuminata, lo spettatore deve intuire tutto il non detto.

Nando 7/09/10 00:22 - 3806 commenti

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Il western per antonomasia che Ford realizza con valida maestria. Un viaggio di una diligenza che ospita individui di diversa estrazione e psicologia che subisce un attacco Apache. Un bianco e nero antologico che è diventato storia cinematografica. Grande analisi dei personaggi da parte del regista.

Paruzzo 21/11/10 17:59 - 140 commenti

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Una lezione di regia da parte di John Ford che costruisce uno dei film più importanti nella storia del cinema, un punto centrale nello sviluppo di quel grande genere che è il western. Una pellicola che dopo più di 70 anni mantiene intatto il suo fascino, con una serie di personaggi che in un'ora e mezza vengono tutti perfettamente caratterizzati, con un cast eccellente. Per i cultori del genere la visione è obbligatoria.

Mickes2 2/12/11 17:03 - 1670 commenti

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A bordo di una diligenza, un gruppo eterogeneo di persone intraprende un viaggio attraverso le praterie del Nuovo Messico per giungere a Lordsburg. La diligenza come specchio dei rapporti umani, un piccolo-grande spaccato di società e pensieri a confronto. L'epica del racconto si compenetra alle splendide immagini caratterizzate da fascinose radure e supportate da una fotografia avvolgente. I personaggi raccontati da Ford lasciano un solco profondo per tratteggio, valori e personalità trasmessi. Grandissimo.

.luke. 17/03/12 20:14 - 89 commenti

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Il capolavoro western per eccellenza, che contiene al suo interno quella che forse è la scena più famosa in tutta la cinematografia del genere: l'emozionante assalto alla diligenza. Ma il film non si riduce solo a questo; si assiste al confronto tra diversi personaggi, ognuno con il proprio ritratto psicologico che il regista riesce a far emergere nonostante la relativamente breve durata della pellicola. Un classico senza tempo, che consacrò John Wayne.
MEMORABILE: Tre settimane fa ho estratto un proiettile a un tale che era stato ferito da un gentiluomo. Il proiettile era nella schiena.

Gaussiana 14/04/12 12:21 - 121 commenti

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La sublime resa dei meravigliosi paesaggi tramite un sapiente e ricercato uso del b/n è solo la perfetta cornice per questo capolavoro dove la diligenza diventa temporaneo luogo d'incontro tra personaggi così diversi tra loro: la prostituta, il dottore alcolista, il gentiluomo, la borghese moglie del capitano, socialmente ben differenti e invisibilmente divisi tra derelitti e “gente perbene”, ma tutti accomunati dall'ignota minaccia. Nel breve tempo del film John Ford c'insegna cos'è il western. Ammirazione totale per un film di 70 anni fa!
MEMORABILE: Il dottore che smaltisce la sbornia a suon di caffè.

Hackett 22/05/12 21:01 - 1865 commenti

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Film che è diventato un mito, anzi il simbolo del cinema western mondiale. La scena dell'assalto alla diligenza è probabilmente una delle più sfruttate a livello mediatico della storia eppure la bellezza dell'opera sta da altre parti. Quello che rende la pellicola davvero speciale sono i personaggi, la loro eterogeneità, i loro pregiudizi e il cambiamento dei loro rapporti in seguito ai pericoli affrontati insieme. Un film corale, dove tutti i protagonisti sono ben delineati e importanti.

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Rambo90 25/05/12 16:45 - 7661 commenti

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Il primo vero grande western con John Wayne, ancora oggi uno dei migliori del genere e fra quelli diretti dal maestro John Ford. Più che l'azione (che comunque non manca, anzi l'assalto alla diligenza fa ancora oggi la sua figura), il regista si sofferma sul contrasto fra i personaggi, descritti tutti in maniera eccellente. Bravissimi, oltre a Wayne, Carradine e Mitchell, caratteristi insuperabili.

Nancy 26/08/12 18:21 - 774 commenti

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Pietra miliare del cinema western girata da un "avamposto di ferro" del cinema americano come John Ford. Un sapiente intreccio d'azione e sentimenti (dati anche dalla composizione umana molto vasta dei personaggi, dal reverendo al dottore ubriacone, alla moglie del soldato, alla prostituta, a Ringo) concentrati in 90 minuti soltanto, che si fanno amare fin dalle prime battute. Un atto d'amore verso gli emarginati, Wayne e Trevor, una dialettica tra paesaggio sconfinato e personaggi chiusi in una carrozza profonda e rara all'epoca. Classico.

Jdelarge 2/04/14 23:54 - 1000 commenti

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Titolo imprescindibile per gli amanti del western e del cinema in generale. Qui Ford crea gli archetipi che hanno fatto grande un genere servendosi di un cast di attori formidabile; su tutti, oltre al pilastro Wayne, spicca Mitchell, dottore ubriacone in grado di conferire drammaticità e allo stesso tempo ironia alla pellicola. La scena dell'assalto alla diligenza, insieme allo scontro finale e all'accurata messinscena dei personaggi, rappresenta un esempio di magistrale regia.

Graf 11/12/14 01:01 - 708 commenti

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Considerato da Andrè Bazin il vertice del western classico, Ombre Rosse è un film che racconta il rischioso tragitto in diligenza di otto personaggi nel deserto del west sotto la minaccia di un attacco degli Apache. Il viaggio come sfida contro un pericolo incombente, come esodo biblico verso una terra promessa lungamente agognata, la diligenza come piccolo spaccato di una società rigida, alquanto ipocrita eppure profondamente morale nelle scelte fondamentali (matrimonio tra Ringo e Dallas). Regia ariosa di Ford, stile limpido. Film un po’ invecchiato.
MEMORABILE: L'attacco degli indiani è un esempio magistrale di tecnica cinematografica.

Piero68 21/04/15 11:21 - 2955 commenti

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Il western per antonomasia; capolavoro di genere; il titolo che più di ogni altro è evocativo di un'epopea non solo cinematografica costruita mattone per mattone dal duo Ford-Wayne, che hanno saputo inventarsi prima - e modellare poi - un genere che ancora oggi vanta innumerevoli tentativi di imitazione. Tante le scene memorabili e i dialoghi che, come succedeva quasi sempre all'epoca, non sono semplici riempitivi o necessità didascaliche ma vere e proprie parti integranti dell'opera, sinergicamente imprescindibili. Regge ancora il confronto col tempo.

Liv 17/09/15 17:41 - 237 commenti

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Il film western per eccellenza: epico, benedetto dall'essere nato nell'epoca d'oro del cinema e con la grande freschezza che ogni epoca classica (l'equivalente della prima gioventù) porta con sé. Vi sono tutti gli ingredienti migliori dosati con mano felice, senza forzature, barocchismi, citazioni, «messaggi» o altre sciocchezze inutili. Il genere, che da bambino mi entusiasmava, mi ha stancato da molto, ma questo film continuo a rivederlo.
MEMORABILE: I vari personaggi e il loro comportamento con il variare delle situazioni lungo il percorso da compiere.

Parsifal68 11/01/16 10:55 - 607 commenti

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Ombre rosse sta al western come Via col vento sta al dramma, cioè ne rappresenta l'archetipo, l'opera di riferimento spesso pericolosamente imitata. La trama, benché semplice (ma siamo nel 1939), contiene tutti i simboli classici del film di genere, con una diligenza che attraversa lande desolate e affascinanti, attaccata dai "cattivi" indiani e con dentro un dottore ubriacone, una prostituta, una donna incinta, uno sceriffo, un uomo d'affari corrotto e l'eroe per eccellenza, un mitico John Wayne. Ovviamente il bene trionferà. Monumentale!

Rebis 16/07/16 17:12 - 2331 commenti

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Western pionieristico, nutrito di buona letteratura e da una teatralità nella messa in scena in efficace dialettica con la vastità della Monument Valley. Le dinamiche relazionali culminano nello spazio angusto della carovana dove i personaggi si fanno specchio dei conflitti di classe di una società già segnata dalla colpa e dalla logica del profitto, in cui solo i reietti conservano il sogno di un mondo migliore. La sequenza dell'assalto alla diligenza ha un senso del ritmo esemplare e rimane uno sbalorditivo esercizio di riprese e montaggio. John Wayne entra in scena con l'allure del mito.

Pessoa 27/06/17 12:46 - 2476 commenti

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Ford realizza un grandissimo film sulla libertà in ambiente western, mostrando a tutti che con coraggio e buoni sentimenti il sogno americano è sempre possibile. Incastra tutti i topoi di un genere ormai in declino in una trama chiusa, dove nella convivenza forzata viene fuori un micromondo che non era poi tanto diverso dall'America vera. Tutti inseguono la loro nemesi come in un meccanismo a orologeria. Qualche ingenuità, grandi scene acrobatiche, cast perfetto con Mitchell strepitoso. Una pietra miliare del cinema, visione obbligatoria.

Pesten 16/07/18 08:59 - 785 commenti

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E' raro che un western sia così completo da spingere ad essere rivisto tante volte nel corso degli anni. "Ombre Rosse" lo è in quanto capolavoro del cinema. Una caratterizzazione forte e importante dei personaggi, grandi ruoli nella storia, ottime scene d'azione, le location con la Monument Valley portata a livello di protagonista. Ford crea un film enorme che è base di tutto quello che verrà dopo ma che raramente verrà raggiunto a livello qualitativo.

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Faggi 8/08/19 18:20 - 1548 commenti

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Splendidamente si percepisce l'estetica dell'epoca del muto, eppure il film è fitto di dialoghi. Immagini scientifiche, ma ad alta intensità emozionale; inquadrature che sorprendono; fulgore del bianco e nero; espressività in ogni anfratto; dettagli incisivi; attori formidabili; invenzioni sparse qua e là; codificazione di genere in atto e infine puro cinema che prescinde il genere di appartenenza e è sempre qualcosa d'altro rispetto a se stesso. Dramma antico, dove complice indispensabile è il paesaggio potente e unificante.

Lebannen9_ 3/06/20 23:49 - 40 commenti

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Esordio del magnifico duo Ford-Wayne. Nove personaggi costretti a confrontarsi con la morte... e la vita! "Ombre rosse" mostra per la prima volta, nel genere western, il ritratto di uomini e donne (non di macchiette) che devono confrontarsi con la società e i veleni che essa produce, prima che con gli indiani. Scivoloni nella sceneggiatura non mancano, data l'età, ma la strabiliante regia di Ford tiene incollati allo schermo sia per le interazioni tra personaggi (Mitchell!) che per le scene d'azione da storia del cinema.  Una perla del genere e manifesto del cinema americano. Imprescindibile.
MEMORABILE: Il signor Peacock; L'attacco degli indiani alla diligenza; La prima apparizione su schermo della Monument Valley!

B. Legnani 20/08/20 21:54 - 5519 commenti

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Dev'essere sterminata la sequela di film che a questo possono essere collegati, o per ispirazione di trama, o per un carattere, o per una situazione, o per un semplice gesto. Film celebre e celebrato che, se deve la notorietà principalmente alla fase dell'attacco alla diligenza, però eccelle nella descrizione dei personaggi (non solo di prima fila), nella resa figurativa degli stessi (su tutti il giocatore di professione, disegnato dall'aguzzo John Carradine), oltre che, ovvio, nei formidabili esterni attraversati dalla diligenza. Meno brillante, invece, la resa dei conti  finale.
MEMORABILE: "Forse vi piacerebbe accompagnarlo per un tratto...".

Daniela 24/08/20 17:19 - 12606 commenti

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Un gruppo di persone deve andare dal punto A al punto B e, per farlo, attraversare un territorio pieno di insidie: trama basica, riproposta innumerevoli volte ma raramente con tanta abilità nell'assemblare i personaggi e nel dosare i tempi. Si possono magari considerare superiori altri film diretti da Ford, come i più complessi Sfida infernale e Sentieri selvaggi, ma da Ombre rosse non si può prescindere: per viaggiare nel cinema western si deve salire salire su una diligenza guidata da un fuorilegge e sedersi accanto a una prostituta, un giocatore d'azzardo e un medico ubriacone.

Magi94 23/12/20 11:37 - 944 commenti

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Western reso immortale innanzitutto dal tema principale della colonna sonora, che rimane scolpito nell'immaginario collettivo della frontiera, ma tutti gli altri aspetti non sono da meno: la splendida regia di Ford traghetta la storia con un ritmo strepitoso; geniali e modernissime le scene d'azione, con un lavoro degli stuntmen da brividi. Il fiore all'occhiello sono poi gli intramontabili personaggi: non tanto Ringo e Dallas, a tratti ingenui, ma tutti quelli "secondari" e ancor più perfetti: l'allegro nichilista Josiah, il pezzo di pane Buck, il banchiere borghesotto Gatewood.

Giufox 8/05/21 08:42 - 324 commenti

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Le distese desertiche entrate nell'immaginario collettivo e loro alternanza a interni angusti. I conflitti di classe appartenenti a un continente oramai lontano e i gesti solidali fondatori del nuovo mondo. Un'utilizzazione dello spazio filmico e del racconto chirurgica; che il montaggio eleva nell'Olimpo del cinema lanciandosi in epici inseguimenti a 40 miglia orarie e piegandosi contestualmente in raffinati giochi di campo/controcampo negli spazi stretti. Il punto zero del western, tra dentro e fuori, tra diligenze, Apache e Monument Valley, e quell'icona chiamata John Wayne.
MEMORABILE: L'assalto degli indiani alla diligenza; La sequenza del pasto e gli sguardi tra Dallas e Lucy; Il dottore sempre brillo; Wayne che carica il fucile.

Minitina80 13/10/21 19:15 - 2976 commenti

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La fama lo precede e l’ombra che getta attorno a sé non ha nulla da invidiare a nessuno. In parte è impossibile disconoscere l’impatto di alcune sequenze che, traslate nel tempo, mantengono ancora tutto il loro splendore. Resta da digerire quell’impronta narrativa non proprio eccelsa che nasconde una seconda faccia della medaglia, evidente nella caratterizzazione dei personaggi. I nativi americani, manco a dirlo, nemmeno vengono presi in considerazione e restano un qualcosa di indefinito, inferiore e biasimabile per partito preso.

Aco 21/02/22 10:49 - 213 commenti

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Film fortemente allegorico, la diligenza come l’America della Depressione, che imbarca i reietti della società simbolo di una America rooseveltiana, e insieme appartenente ai lungometraggi caratterizzati dalla compresenza di più personaggi in un luogo chiuso. Elemento classico del genere è l’attacco alla diligenza, propizio al last minute rescue, tema già presente in Griffith, come il tema dell’ultima pallottola. Lo stile di Ford è semplice e rigoroso con campi lunghi e lunghissimi, profondità di campo e decoupage essenziale che descrive i personaggi.

Giùan 2/07/22 10:01 - 4528 commenti

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Monumentale e iconico sono aggettivi cinematograficamente perfino superflui: ciò che toglie il fiato nella visione, a dispetto della classicità talora polverosa di tanto Ford, è la straripante modernità di un'opera che galoppa inesorabile attraverso i decenni della storia della settima arte. La rappresentatività sociologica esemplare di questa diligenza (da segnalare lo script di Nichols) e l'attenzione asciutta ma eloquentemente affettuosa di Ford per gli ultimi e i reietti commuovono, come le ragioni e lo spazio regalati ad ognuno. Di troppo il solo redde rationem di Ringo.
MEMORABILE: Ringo/Wayne; Hatfield/Carradine; Trevor/Dallas; Mitchell/Doc; Platt/Mrs Lucy; Divine/Buck; Meek/Peacock; Churchill/Gatewood; Bancroft/Marshal.

Noodles 4/03/23 20:18 - 2196 commenti

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Più che la trama western, per la verità estremamente esigua, a fare di "Ombre rosse" un film bellissimo è la perfezione delle caratterizzazioni dei personaggi. John Ford riesce a descriverci l'umanità e a criticare certa morale riuscendo a mettere quasi sullo sfondo la minaccia indiana, non per niente ridotta ad ombre come dice il titolo. L'occhio sarà comunque soddisfatto dagli splendidi scenari della Monument Valley, anche se questi rendono sempre meglio in Technicolor. Bello il finale consolatorio e ottimo il cast, con un giovane John Wayne. Un classico da vedere.

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Myvincent 27/04/23 03:55 - 3722 commenti

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La diligenza come simbolo della vita. Un manipolo di personaggi quasi tutti negativi percorre un lungo tratto di strada verso una meta che pare irraggiungibile. John Ford dà risalto agli antieroi (un ubriacone, una prostituta, un evaso) e consegna loro le sorti di un film che diventerà leggendario nella storia del cinema di tutti i tempi. Pur nella esasperazione nella rappresentazione dei personaggi, resta un’opera ancora oggi di grande presa emotiva, anche per gli sconfinati paesaggi desertici di sfondo.

Kami 28/02/24 23:22 - 98 commenti

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Western sin troppo famoso (John Ford farà di meglio e John Wayne pure) e di cui il titolo italiano mette in risalto la parte peggiore, cioè l'improbabile e maldestro assalto da parte degli Apache "cattivi" ai danni dei bianchi "buoni", con tanto di cavalleria spuntata dal nulla a suon di trombetta. Davvero notevole è invece ciò che si svolge all'interno della diligenza, dove a farla da padrone non è tanto il protagonista, che fornisce un'interpretazione modesta, quanto i caratteristi. Il film ha avuto un remake, poi un altro, ma il seguito ideale sta nella diligenza di Hombre.
MEMORABILE: Il rappresentante di alcolici alle prese col medico ubriacone.
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  • Discussione Daniela • 23/08/20 01:00
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Niente però può battere Luigi Fortebraccio... ;o)

    Restiamo allora in attesa dei chiarimenti da parte di Caesars sulle Ombre rosse italiche,
    Ultima modifica: 23/08/20 01:03 da Daniela
  • Discussione Caesars • 23/08/20 22:35
    Scrivano - 16796 interventi

    Daniela ebbe a dire:
    Niente però può battere Luigi Fortebraccio... ;o)

    Restiamo allora in attesa dei chiarimenti da parte di Caesars sulle Ombre rosse italiche,

    No Dani, per ora non ho nulla da aggiungere sulla faccenda. Forse Buono riuscirà a scoprire qualcosa se riuscirà ad andare in biblioteca...

  • Discussione B. Legnani • 24/08/20 12:37
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Caesars ebbe a dire:

    Daniela ebbe a dire:
    Niente però può battere Luigi Fortebraccio... ;o)

    Restiamo allora in attesa dei chiarimenti da parte di Caesars sulle Ombre rosse italiche,

    No Dani, per ora non ho nulla da aggiungere sulla faccenda. Forse Buono riuscirà a scoprire qualcosa se riuscirà ad andare in biblioteca...


    Sono andato in Biblioteca ma, causa COVID, non ho potuto consultare tutti i libri che, ipoteticamente,potevano contenere l'informazione. Ne ho consultato solo uno, senza esito.
    Però, attenzione. Ho riletto con attenzione il testo di wikipedia: "Nel 1950 il film fu riproposto nella sale italiane con un nuovo doppiaggio eseguito dalla C.D.C. e utilizzato in tutte le successive occasioni. In questa versione furono cambiati i nomi di alcuni personaggi ecc.". Esso non dice, in realtà, se il doppiaggio del 1939 avesse mantenuto i nomi originali. Dice solo che quello del 1950 cambia i nomi originali, senza escludere che la cosa potrebbe essere già avvenuta nell'edizione precedente.
    Nel frattempo ho ricontattato qualcun altro, ma ho l'impressione che il doppiaggio originale sia andato perso e di fatto e nella memoria. 
  • Discussione Daniela • 24/08/20 17:02
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Grazie Caesars, io nel frattempo ho spulciato in rete ma senza esito. Per capire quando è stato fatto il "battesimo", forse bisognerebbe trovare il testo di qualche recensione scritta al momento dell'uscita del film (IMDB indica il 2 November 1940 come data di uscita in Italia) o comunque prima del rilascio della versione con il nuovo doppiaggio.

    Questa discussione mi ha spinto a rivedere il film, anche se la memoria non aveva certo bisogno di rinfresco mi garbava risentire e voci e qui sono coinvolte alcune delle migliori tra quelle dei nostri doppiatori: Cigoli, Lattanzi, Carlo Romano, Gualtiero De Angelis....

    Ultima modifica: 24/08/20 17:06 da Daniela
  • Discussione B. Legnani • 24/08/20 17:32
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Grazie Caesars, io nel frattempo ho spulciato in rete ma senza esito. Per capire quando è stato fatto il "battesimo", forse bisognerebbe trovare il testo di qualche recensione scritta al momento dell'uscita del film (IMDB indica il 2 November 1940 come data di uscita in Italia) o comunque prima del rilascio della versione con il nuovo doppiaggio.

    .

    Ho cercato sull'archivio on line de LA STAMPA, ma ho trovato solo l'annuncio della proiezione. Non credo che all'epoca i quotidiani recensissero i film. Bisognerebbe cerca su Bianco e Nero. Ad averlo...

  • Discussione B. Legnani • 24/08/20 17:45
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Daniela ebbe a dire:
    Grazie Caesars, io nel frattempo ho spulciato in rete ma senza esito. Per capire quando è stato fatto il "battesimo", forse bisognerebbe trovare il testo di qualche recensione scritta al momento dell'uscita del film (IMDB indica il 2 November 1940 come data di uscita in Italia) o comunque prima del rilascio della versione con il nuovo doppiaggio.

    .

    Ho cercato sull'archivio on line de LA STAMPA, ma ho trovato solo l'annuncio della proiezione. Non credo che all'epoca i quotidiani recensissero i film. Bisognerebbe cerca su Bianco e Nero. Ad averlo...


    Fedemelis mi ha passato un link prezioso. Mo cerco.
  • Discussione Daniela • 24/08/20 18:02
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    x Legnani 
    Infatti pensavo proprio a Bianco e Nero.
    E' questo il link? guarda qui.
    Avevo iniziato a dare un'occhiata ma l'assenza di una indicizzazione rende la ricerca piuttosto ardua. Se trovi qualcosa fammelo sapere - io ho dovuto interrompere per una faccenda che ha a che fare con l'altra mia passione ;o)
  • Discussione B. Legnani • 24/08/20 18:06
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Daniela ebbe a dire:
    Grazie Caesars, io nel frattempo ho spulciato in rete ma senza esito. Per capire quando è stato fatto il "battesimo", forse bisognerebbe trovare il testo di qualche recensione scritta al momento dell'uscita del film (IMDB indica il 2 November 1940 come data di uscita in Italia) o comunque prima del rilascio della versione con il nuovo doppiaggio.

    .

    Ho cercato sull'archivio on line de LA STAMPA, ma ho trovato solo l'annuncio della proiezione. Non credo che all'epoca i quotidiani recensissero i film. Bisognerebbe cerca su Bianco e Nero. Ad averlo...


    Fedemelis mi ha passato un link prezioso. Mo cerco.
    Non trovo quanto volevo. La rivista è - in ogni caso - di una bellezza sconcertante. Dicono che OMBRE ROSSE è il più bel film uscito in Italia nel 1940, ma non trovo articoli abbastanza lunghi che citino i nomi dei personaggi.

  • Discussione B. Legnani • 24/08/20 18:19
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    x Legnani
    Infatti pensavo proprio a Bianco e Nero.
    E' questo il link? guarda qui.
    Avevo iniziato a dare un'occhiata ma l'assenza di una indicizzazione rende la ricerca piuttosto ardua. Se trovi qualcosa fammelo sapere - io ho dovuto interrompere per una faccenda che ha a che fare con l'altra mia passione ;o)
    Sì, proprio quello.
    Grandissimi nomi fra i collaboratori, molti poi rimasti a galla a Fascismo caduto. Ma non è una novità.
    Le riviste culturali dell'epoca sono state una palestra importante, uno dei pochi spazi in cui si tollerava una sorta di dissenso. Cosa nota.
    Segnalo, visto che si parlava di permissività in tema di nudo, che all'epoca era più ampia rispetto alla censura democristiana, un articolo che critica le stroncature delle Segnalazioni Cattoliche solo perché nel fim si vede una tetta...

  • Discussione Pessoa • 25/08/20 21:05
    Formatore stagisti - 417 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Segnalo, visto che si parlava di permissività in tema di nudo, che all'epoca era più ampia rispetto alla censura democristiana, un articolo che critica le stroncature delle Segnalazioni Cattoliche solo perché nel fim si vede una tetta...

    "Solo una sana e consapevole libidine..."

    Adelmo Fornaciari santo subito!