E' tratto da un fumetto, quindi inutile farsi troppe domande su gente che devia le pallottole col pensiero o telai magici che trasmettono messaggi in codice. Accettiamo tutto e godiamoci le frastornanti e numerose scene d'azione (in alcuni casi, come quella del treno, girate in modo pregevolissimo) godendoci l'intelligente uso del ralenti e le spettacolari immagini "in volo". Effetti di buon impatto scelti con attenzione e realizzati a regola d'arte innegabilmente colpiscono, e lo fanno fin da subito. Poi però c'è anche il resto, in un film, e allora ci si accorge della stucchevolezza d'insieme, della quantità di scene inutili (troppe quelle ai fanghi "rigeneranti", per dire), di una sceneggiatura...Leggi tutto che pare a prima vista scritta bene mentre invece è densa di banalità e sciocchezze assortite. Si procede per accumulo, mescolando il solito tirocinio dell’eletto (anche qui la messa in scena è comunque eccellente) ai grandi capi che non rispondono mai a una domanda una limitandosi a fissare il protagonista con sguardi penetranti (o magnetici, nel caso della stupenda Jolie, che quando è in scena calamita l’attenzione in modo imbarazzante). Tutto già visto e già sentito insomma, pure se l’impressione non è subito questa per merito della qualità di una regia di qualità non comune. Chi sarà mai lo sfigatello (James McAvoy) che da un giorno all’altro passa dall’essere l’uomo più insignificante sulla faccia della terra a protetto di una Confraternita che vede in lui poco meno del nuovo Messia? Non lo sa nemmeno lui, e infatti per un bel po’ lo pigliano a calci e pugni come in ogni corso per eletti che si rispetti. Poi zac... d’improvviso gli occhi della tigre e tutto cambia. Gli allenamenti proposti (sempre senza dire una parola o quasi) dalla Jolie diventano acqua fresca, i pugni del “riparatore” possono essere evitati, gli attacchi all’arma bianca del macellaio sostenuti senza batter ciglio. E visto che ci siamo ma sì, intercettiamo pure la navetta del telaio con la mano mentre passa velocissima sotto a una fitta rete di fili: è il segno che tutti aspettavamo, il segno che il corso è superato a pieni voti. Lo sfigatello è pronto per diventare un serial killer al servizio del... Fato! D’accordo, vogliamo crederci. Come detto non è questo il punto. I problemi sono altri, e sono quelli che dopo un’ora di film cominciano a lasciarti l’amaro in bocca, la sensazione che quella che stai vedendo è in fondo una boiata vera e propria... Meglio non pensarci: meglio lasciarsi trascinare dall’azione fino al buon epilogo (l’avete vista la pallottola con la scritta “Goodbye”?). Nel genere s’è visto di molto peggio, altroché!
Action movie fumettistico che si vede tutto d'un fiato. Non ci sono praticamente pause. Ovviamente, qui il contenitore vale più del contenuto, che però non è disprezzabile (i tessitori). Ci sono ottime scene d'azione, pochi dialoghi, più che sopportabili (i commenti alla propria vita del protagonista) e gli attori se la cavano bene (la Jolie è bella e brava), mentre il protagonista interpreta dignitosamente il proprio ruolo di pesce fuor d'acqua (all'inizio). Ci sarà persino un colpo di scena. La giusta dose d'ironia fa di questa pellicola un buon prodotto, supportato ovviamente dall'azione.
MEMORABILE: Il killer che si lancia contro una finestra chiusa, con i pezzi di vetro che gli restano in faccia. La scena del treno sul ponte. Gli inseguimenti.
Un film d'azione strepitoso che non ti lascia respirare fin dall'inizio, belle sequenze altamente adrenaliniche, ottime trovate alcune anche molto comiche, colpi di scena e gore a iosa e omaggi a varie pellicole, in primis Matrix a cui il film deve moltissimo (se non quasi tutto). Bravi gli attori soprattutto la Jolie, praticamente da bava alla bocca. Insomma in poche parole veramente un divertimento, garantito.
MEMORABILE: La tastiera che spaccandosi sul muso forma la parola fuck you!
Sbaglierebbe chi pensasse ad un esordio americano del russo Bekmambetov che, prima dei guardiani della notte e del giorno, campioni d'incasso in patria, si è formato alla Corman Factory (ha diretto The Arena ed Escape from Afghanistan). E si vede! Anche nel suo primo blockbuster in quel di Hollywood, ad emergere è la natura artigianale di molti fx, unita ad un sapiente uso della CG. Certo, la vicenda è quella che è: improbabile (ma è tratta da un fumetto), fracassona, risibile nel tentativo di critica sociale. Se vi accontentate, ci si diverte.
MEMORABILE: L'assassinio sulle note di Con te partirò, cantata da Andrea Bocelli.
Action movie fracassone e sostanzialmente tamarro, che con un profluvio di effetti speciali e sequenze ad alta velocità prova a raccontare un mondo in balia di fede e violenza, dove la mancanza di dubbi e riflessioni genera mostri. Bekmembatov, oltre alla tecnica, dimostra personalità ed eleganza e riesce persino a gestire interessanti elementi di sottotesto. Attori nella media.
Come film d'azione dell'anno non c'è che dire: sicuramente è validissimo. Moltissime e divertentissime scene d'azione, magnificamente orchestrate e girate. Protagonisti ben calzati nei ruoli, specie il protagonista impacciato che poi si tira fuori, eccome... Non mi sono piaciute la metafora a cui si riduce tutto (la faccenda della tessitura e dei filatori, insomma...) e la conclusione. Voto medio-alto.
Action movie adrenalinico tratto da un fumetto omonimo dal quale pare si distacchi abbastanza per scegliere una via più personale. Il film è godibile e ben fatto a patto di stare al gioco ed abbandonare ovviamente qualunque pretesa di verosimiglianza ed accettare le innumerevoli citazioni da film dello stesso genere più o meno recenti (da Matrix a Minority Report). Buono il cast con Morgan Freeman su tutti. Godibile.
Discreto action fracassone liberamente ispirato ad una miniserie di fumetti del celebre autore Mark Millar. Buonissime le scene più movimentate, girate in modo impeccabile e con estrema tamarraggine dal russo Bekmambetov. Quel che non fa aumentare il pallinaggio è una trama che non appassiona a sufficienza, troppo abbozzata e non approfondita come avrebbe meritato (i tessitori, il ruolo del fato, tutti spunti interessanti). Buoni gli interpreti, con una Jolie bella e letale. Solo per serate all'insegna della cafoneria più spinta.
Film divertente e adrenalinico che regala quanto promesso senza ingannare lo spettatore. Certo la storia non è delle più elabotrate ma la pellicola è un giocattolo per il divertimanto e a questo si attiene alla perfezione. Bravo McAvoy nel doppio ruolo del nerd che diventa eroe, bella come sempre la Jolie ma abbastanza imbalsamata.
MEMORABILE: La bellissima scena dell'ato che "raccoglie" McAvoy dalla strada.
Un film esteticamente godibile. Plastico: azione costante, ritmo incessante, bella la Jolie anche se sostanzialmente monoespressiva. Il protagonista è un po' legato. Il film si lascia vedere, ma già all'uscita dal cinema bisogna fare notevoli sforzi per ricordare la trama. Un po' pochino... Sotto il vestito (digitale) niente.
Film che aveva tutti i requisiti per piacermi: ironia, ipetrofismo, soluzioni visive particolari, un bel cast. Invece ha finito con l'annoiarmi. Sarà perché argomenti del genere sono già stati trattati con più convizione e spudoratezza in film come Shoot em Up e Crank, che qui sembrano solo una pallida e furbesca riproposizione dei medesimi. Insomma manca di genuinità. La Jolie è ormai l'icona di sè stessa tanto che la sua entrata in scena segna fortemente il film come un'iconoclastia. Divertente, volendo.
Survoltato fin dall'inizio, con qualche ottima scena d'azione e strizzate d'occhio divertenti (es: il bancomat dialogante), interpretato dalle facce giuste (e dai corpi giusti, nel caso di Jolie in versione Lara Croft), compreso il protagonista, perfetto come giovane sfigato e anche come pugiball umano. In definitiva uno dei film del genere più godibili degli ultimi tempi, a patto di non prendere sul serio la filosofia della confraternita sull'omicidio preventivo, che non ricorda solo Minority report, ma anche la teoria della guerra preventiva.
MEMORABILE: Le lettere della tastiera del PC che, esplodendo, compongono una scritta in volo; l'assassinio al volo del tizio che viaggia in macchina.
Pur cercando di giustificare dicendo che il film è tratto da un fumetto tamarro (con tanto di alterazioni delle basilari leggi della fisica) e pur tentando di ricordare esclusivamente le scene d'azione (quella del treno, ammetto degna di nota), alcune trovate stilistiche e qualche scena iniziale non riesco a mandare giù la grandissima boiata che ne risulta in sintesi. Nessuno spessore, personaggi appena abbozzati, trama appena sufficiente ad evitare la totale confusione. Da non rivedere.
Parola d'ordine: esagerazione. Scaraventando una gragnola di ingegnose soluzioni figurative e di termodinamiche situazioni oltre i limiti dell'iperbole e dell'ipercinesi Bekmambetov serve su un vassoio di piombo e plastico due ore circa di indiavolatissime montagne russe senza barra protettiva. Mai dimenticare che si è davanti alla traduzione di un fumetto e dei suoi codici o l'accondiscendenza e il divertimento se ne vanno per funghi. Se invece si sta al gioco senza recalcitrare davanti all'eccesso, si vola alto a fiato mozzato. Tosto.
Action non deve significare necessariamente sceneggiatura scarna, mancanza di spiegazioni o che. Wanted vive di alterne fortune: da un lato alcune scene action che osano davvero ai limiti e che - perbacco! - ci stanno, eccome; dall'altro un abuso di alcuni effetti (la deformazione dell'ambiente, ad esempio) o la mancanza di giustificazioni per alcune trovate. Più in generale, la sceneggiatura soffre in più di una circostanza, arrivando a rendersi ridicola persino nello sviluppo della pur buona idea centrale (il telaio del Fato; qualcuno di voi ha mai giocato a Loom?).
MEMORABILE: Il modo in cui uccide la vittima sull'auto e i piccoli spunti ironici, come la scritta "FUCK YOU" che salta fuori dalla tastiera rotta...
Uno degli action migliori (e, a mio avviso, più "intelligenti") degli ultimi anni, soprattutto esteticamente. A ciò va aggiunto un ritmo serrato, effetti speciali ad hoc, la bellissima Jolie molto più credibile qui che in quella cretinata girata insieme al marito. Concordo con chi afferma che però occorre una "sospensione dell'incredulità", bisogna stare al gioco fumettistico e iperrealistico del regista, altrimenti il film non regge (ma quante altre pellicole che amiamo reggerebbero a un'analisi spietata che ne criticasse ogni incongruenza?).
Realizzato abbastanza bene in stile fumettoso (chi cerca verosimiglianza rimarrà deluso ma in questo il film è trasparente sin dall'avvincente prologo), con una Jolie graffiante e alcune sequenze spettacolari/bizzarre che colpiscono. Poteva fare meglio nella parte centrale, quella del training che di solito è un tema ben svolto. Nota: sbagliata la traduzione di "I'm sooorry" in "Mi scuuusi" perché suona del tutto differente.
E va bene, è tratto da un fumetto, quindi la sospensione dell'incredulità s'impone. Però ci sono altri difetti da mettere in conto: una morale che pare tratta da un Nietzsche slavato in trentaduesimo e uno svolgimento visivo che, fra ralenti, deformazioni e zoomate continue, dopo un po' infastidisce. Personaggi principali con poco spessore, anche se ben interpretati dal trio di protagonisti. La Jolie fa faville in tutti i sensi.
Come trasformare un bassotto sfigato in un mix tra Van Damme e James Bond! Il film è gradevole, senza dubbio irrealistico ma guardabile. Le scene d'azione sono buone mentre senza dubbio eccessivi gli inseguimenti in auto, piuttosto che l'auto che entra dentro il treno o scemenze simili... Bei colpi di scena e finale azzeccato. Poteva essere fatto meglio, peccato.
Punti di forza di questo scatenato action-fantasy sono il ritmo serrato e l'assunto abbastanza originale della trama (tratta da un fumetto). Film di pura evasione, alla fine, ma sicuramente più intelligente e curato della media di genere, con un finale apprezzabile per la relativa imprevedibilità. Attori assolutamente in parte ed effetti speciali all'altezza. Tutto qua, ma è abbastanza per godere di un intrattenimento di classe.
Grande prima ora ad altissima velocità, con una costruzione della storia che riesce ad essere originale per spunti registici, personaggi azzeccati e una sana dose d'ironia. Tra l'altro l'addestramento del novizio è uno dei più riusciti e divertenti che ricordi: per capirci siamo sui livelli, ancora inarrivabili, dell'allenamento russo di Rocky IV. Come un quattrocentista partito a tutta il film arriva con il fiato corto all'arrivo, tra monologhi ridicoli di Freeman ed alcuni effetti abusati oltre il lecito (lo spazio deformato). Brava Angelina.
MEMORABILE: I tasti della tastiera erogonimica ed altri pezzi corporei che formano un fantastico "fuck you".
Bum bum bum e ci si ritrova nel bel mezzo di questa lotta all'ultima pallottola dalla traiettoria fumettistica. Il ritmo non manca, il cast regge bene l'urto (sebbene Freeman pare un po' ingessato) e il plot passa quasi in secondo piano di fronte a questa serie di poste mortali, per il volere supremo di una sorta di confraternita di eletti. La Jolie, ça va sans dire, toglie il fiato, da qualsiasi visuale la si osservi. Pellicola ideale per un venerdì sera pigro, da poltrona e copertina...
Partirei dalla fabbrica di tessuti e dal telaio "computer" che "decide" chi deve sparire dalla faccia della terra per mantenere l'equilibrio delle cose. L'idea, anche se balzana, per questo genere di film, funziona. La realizzazione delle azioni poi non si discute e lì sta il vero spettacolo, con un profluvio di tecnologia sparata senza ritegno e con una certa fantasia. Ce n'è pure per i tanti vessati nella vita, che hanno nel protagonista il loro eroe. Un buon intrattenimento con qualche pretesa di morale. Diabolicamente bella Angelina.
Discreto film di azione che devo dire mi ha quasi sorpreso visto anche quello che offre di solito oggigiorno il cinema d'azione americano. Molte le scene intressanti, molto ben utilizzati e alcuni davvero super gli effetti speciali (di alcuni non ci si spiega il come gli abbiano fatti). Certo altrettante cose non mi sono piaciute, ma va bene così. Ottimo e ben amalgamato il cast a partire dal giovane Mc Avoy passando per un superbo Freeman e una brava e supersexy Jolie. Si può vedere.
MEMORABILE: La scena del treno sul ponte; La scritta "fuck you" che esce dalla tastiera rotta; La riemersione della Jolie.
Un incipit da commedia e un prosieguo da videogame da un lato avvincono da subito lo spettatore, dall'altro denunciano le origini comiche di questo adrenalinico film. Diretta con stile abbastanza personale dal regista russo Bekmambetov, che qui ha a disposizione un badget elevato e dimostra di saperlo spendere bene, la pellicola si avvale di un cast dignitoso (stupenda la Jolie, un po' sottotono Freeman) e, soprattutto, di un team di stuntmen e coreografi al top. Suggestivo rimando mitologico al Fato rappresentato come un telaio.
Nonostante il rovesciamento di ruoli fosse costantemente dietro l'angolo, il film non mi è dispiaciuto. Le scene d'azione sono ottimamente strutturate e gli effetti speciali creati con maestria. Ho apprezzato la regia e il taglio dato dal ritmo; peccato che i grandi nomi (Jolie e Freeman) risultino troppo neutrali e non coinvolti appieno.
MEMORABILE: Il primo inseguimento in macchina; "Mi scusi"; "E voi, che cazzo avete fatto ultimamente?"
Credo che il bello di andare ad attingere dai fumetti, per un regista, consista nel non preoccuparsi affatto di non superare mai i confini della logica elementare. Il film ha tutte le caratteristiche del prodotto per multisala invaso da ragazzini divoratori di pop corn maxi, patatine e Coca Cola. Senza chiedersi il perché di nulla, senza andare oltre istinti immediati che non si sa da dove vengano, ma solo dove vanno a sfociare. Tipico film da luna park.
Imbarazzante è poco. I tre protagonisti facevano ben sperare e invece la trama si mostra di una banalità unica (tanto che dopo due secondi si capisce chi sono i veri cattivi). Caratterizzazioni completamente assenti si sommano a scene che ti farebbero spaccare in due la TV. Il personaggio interpretato da McAvoy infatti ha un'aria da finto-figo che attira antipatia: sembra un po' l'Hitman dei poveri e come se non bastasse fa una caterva di urletti alla "Adriana!". Irritante!
MEMORABILE: Il dialogo tra il protagonista e la sua principale (quanti di noi lo vorrebbero fare!); Il "proiettile a cerchio" sparato dalla Jolie.
Action straripante azione e violenza, entrambe perennemente sopra le righe e a più riprese oltre le leggi della fisica. Quando l'effetto Matrix supera l'effetto Kill Bill diventa difficile non storcere il naso, eppure il ritmo elevatissimo impedisce di soffermarsi troppo su tali dettagli. Quasi due ore di montagne russe senza tregua, riuscito esempio di spasso assoluto senza troppe rifiniture a livello estetico né ricercatezze a livello di scrittura, corretta sebbene poco più che un compendio di idee già viste altrove. Del trio di protagonisti, McAvoy è quello che incide di meno.
Inverosimile dal principio alla fine, la pellicola racconta una storia particolare nella quale sicuramente non mancano i colpi di scena ma che nel concreto non lascia proprio niente se non il ricordo di un’Angelina Jolie in splendida forma. Scene abbastanza cruente, non tanto per quello che si vede (ormai è un classico ovunque), ma per il concetto che vi sta dietro, che fa da filo conduttore alla pellicola.
Tratto dall'omonima serie a fumetti. Non male dopotutto. Ritmi più che alti, adrenalinico, nonostante la storia verso la fine perda un po' di brio. Le scene d'azione sono girate egregiamente da Bekmambetov. Mediocre la colonna sonora. La Jolie apprezzabile nel ruolo della killer fredda e selvatica. James McAvoy sopra le righe, come forse poche volte lo si è visto.
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HomevideoZender • 9/12/08 09:50 Capo scrivano - 48839 interventi
Esce l'11 dicembre 2008 per la Universal la Special Edition a 2 Dvd in Confezione Metallica (Edizione con speciale packaging in Steelbook) con una valanga di extra.
Audio: Ita.5.1
Video: 16:9/2.35:1
Extra: La realizzazione del film + In giro per il Set + Scena estesa + Cast e personaggi + Stunt sulla metropolitana + Effetti Speciali, L'arte dell'impossibile + L'inimitabile stile di regia di Timur Bekmambetov + Come portare in vita un fumetto + Video musicale Mash Up di 'THE LITTLE THING + Il Making Of di Wanted + Il gioco