Dopo un furto di diamanti col morto i tre complici fuggono verso un isolato casolare. Già nel tragitto sorgono difficoltà... Noir di Regnoli con reminiscenze di James Cain e della produzione RKO, ossia la serie B di lusso americana. Non siamo a quei livelli, benchè non manchi l'impegno (e Trasatti con la fotografia faccia un buon lavoro), ma il racconto è un po' tirato via, e il cast non proprio scintillante. Comunque guardabile.
Noir con tendenze spiritistiche che mette a confronto i caratteri di due rapinatori con quello di un'avvenente ballerina. Atmosfera buia, inquieta e ritmo lievemente lento; tuttavia lo sviluppo narrativo è discreto e il colpo di scena finale è nell'aria. Impressionante la scena delle sabbie mobili.
Non del tutto riuscito, ma senza dubbio interessante questo noir italiano in anticipo sui tempi. Ritmo non proprio freschissimo, ma riscattato da quell'affascinante mescolanza di registri (poliziesco, melodramma, thriller) che si ritrova frequentemente in questi pochi precursori autarchici di generi non ancora massicciamente definiti. Regnoli vale più come sceneggiatore che come regista: l'impossibilità di riscatto viene qui inghiottita dal buio di una palude che sembra uscita dalle pagine di Faulkner.
Piuttosto debole. Debole è la trama - scarna e prevedibile, almeno agli occhi dello spettatore di oggi - e debole soprattutto la regia di Regnoli, statica tanto nelle poche scene d'azione quanto nei momenti dialettici da Kammerspiel che occupano buona parte della vicenda. Qualche risorsa comunque c'è ed è investita bene: lo spingersi oltre i confini del noir sino a lambire il thriller gotico, il bianco e nero profondo della fotografia di Tresatti e la guest-star John Drew Barrymore, che disegna il suo criminale prepotente e violento con tutta la serietà del professionista americano.
MEMORABILE: I "messaggi" di Sam; La caduta nelle sabbie mobili.
Un noir che finge di essere americano ma che svela la sua realtà italica ogni volta che si scorge qualche esterno. L'idea di fondo è anche abbastanza buona (la fuga di tre complici molto diversi tra loro dopo una rapina) ma i dettagli sono spesso surreali: il continuo avanti-indietro di due personaggi dalla città a un casolare che dovrebbe essere abbandonato, Serato che si procura un alibi ma poi fugge insieme ai complici. Ottima però la fotografia di Trasatti, fortemente calcata la recitazione di un John Drew Barrymore veramente cattivissimo.
MEMORABILE: La faccia di Nino Vingelli, vestito come Fred Buscaglione.
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Ciavazzaro ebbe a dire: Se trovo il film volentieri !
Fabbiu ebbe a dire: Spiacente Dandi, questo mi manca!!
Lo si trova facilmente sui noti canali, ogni tanto pure Mediaset lo passa (io l'ho rivisto oggi su Iris). Purtroppo io se sento una voce inconfondibile come Amendola, Albertini, Nando Gazzolo, Pino Locchi, Barbetti, li riconosco, ma oltre non vado. :)