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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ebrei, nazisti, esoterismo, voci dall'aldilà, antichi ponti dedicati a sacrifici umani, donne scomparse, scale musicali greche, pittori maledetti, intrighi politici... C'è talmente tanta carne al fuoco in questa serie tv Rai che riprende le atmosfere del celeberrimo IL SEGNO DEL COMANDO (anche quello in cinque puntate, anche se solo di un’ora ciascuna) da lasciare stupefatti. Pupi Avati l'ha scritta e sceneggiata e a lui va attribuito l'intero merito di un'opera cerebralmente complessissima da costruire in cui mille dettagli s’incastrano con mirabile raffinatezza. L’ha diretta Fabrizio...Leggi tutto Laurenti, è vero, ma la forza della serie non sta certo nella regia. Né nel variegato cast, in cui attori anche discreti come Massimo Bonetti (il commissario) e il futuro fiction-specialist Lorenzo Flaherty (l'amico di Giacomo) condividono il set con qualche altro attore meno all’altezza (ah, in piccole parti ci sono pure Stefania Rocca e Stefano Accorsi). Si parte dall’omicidio di un giovane trovato morto nel Tevere e si sviluppano due indagini parallele, una in Italia (Bonetti) e l'altra negli USA (Jason Roberts III). Una trama che si fa presto intricatissima senza mai scadere nello scontato e che troverà nello scomparso esoterista Norberto Sinisgalli il nuovo Buono Legnani o il nuovo Zeder, ovvero la figura maledetta attorno a cui tutto ruota. Nonostante gli evidenti limiti televisivi la serie procede affascinando sempre di più, cedendo tuttavia nel finale affrettato che lascia ahinoi l'amaro in bocca. Ci voleva un'altra puntata, per concludere degnamente!

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/06/07 DAL DAVINOTTI
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Homesick 28/07/07 11:57 - 5737 commenti

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Diretto da Laurenti, è in realtà scritto da Pupi Avati e declina tutte le caratteristiche tipiche del suo cinema fantastico-orrorifico: personaggi misteriosi legati al mondo dell’occulto, vecchie inferme ed omertose, arcani rituali, fantasmi, contatti con l’Aldilà. La vicenda, sempre più intricata secondo un doppio binario (l’uno politico, l’altro esoterico), non si dipana neppure nell’ambiguo finale, che anzi infittisce l’inquietudine sui tanti interrogativi rimasti in sospeso. Opera affascinante, ennesima conferma di Avati come maestro supremo della paura made in Italy.
MEMORABILE: Le telefonate; il silfio e il garum; «Sei Lucia?» la stanza chiusa; i vecchi giornali con i calcoli; la segreteria telefonica della setta.

Brainiac 10/02/09 12:52 - 1083 commenti

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Ipnotica serie scritta da Avati. Il ritmo lento e compassato delle fiction nostrane, per una volta, è un vantaggio per una storia fatta di telefonate dall'aldilà, piante misteriose, riti sacrificali. Musiche suggestive e attori simpatici (su tutti un'imbranato Scorzoni) fanno il resto. Mi è piaciuta veramente tantissimo, la consiglio a tutti quelli che hanno amato le atmosfere di Zeder e L'arcano incantatore. I temi cari ad Avati quali l'esoterismo, l'aldilà e l'immancabile vecchina inquietante ci sono tutti, mescolati con un raffinato approccio erudito.
MEMORABILE: Le telefonate di Giacomo dopo la sua morte; La casa dell'anziana piena di corone floreali; I semi estinti ritrovati nel corpo.

Undying 26/11/09 19:16 - 3807 commenti

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Interessante esempio di fiction calata, con sapiende gradazione narrativa, nel mistero, opera di un regista che già, per Avati, aveva diretto il modesto La stanza accanto e, per Massaccesi, il più interessante La casa 4. Voci notturne è uno degli ultimi (purtroppo) esempi di sceneggiato intelligente, in parte collocabile sulla scia di famose serie Anni Settanta o esemplari opere TV dirette da Daniele D'Anza. Il cast, eterogeneo, se la cava decorosamente, ma il valore dell'opera sta nella sceneggiatura, opera di Pupi Avati, di nuovo alle prese con tematiche simboliche e perturbanti. ***

Manowar79 9/03/10 16:43 - 309 commenti

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Avvincente prodotto televisivo che un ispiratissimo Avati consegna al buon Laurenti (già regista de La stanza accanto e dell'ottimo La Casa 4). Una sceneggiatura totalmente immersa nel mistero e nelle suggestioni, in cui la mano di Avati recupera la carica narrativa che porterà, l'anno successivo, alla realizzazione de L'Arcano incantatore. Tra reminiscenze storiche ed esoterismo, tra giallo e noir, tra fantasmi e attualità, "Voci Notturne" è da considerarsi a tutti gli effetti uno spettacolo imperdibile.

Nicola81 22/09/10 09:46 - 2831 commenti

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Affascinante fiction purtroppo trasmessa da Rai1 nel disinteresse generale. Buone la regia e la prova del cast (Bonetti e Arnaldo Ninchi i migliori), ma il vero punto di forza è la sceneggiatura di Pupi Avati, che costruisce una trama intricatissima e ricca di contenuti, in cui l'esoterismo e il paranormale si mescolano alla persecuzione degli ebrei e alla corruzione politica. Purtroppo il finale non è all'altezza e troppi interrogativi rimangono senza risposta, ma merita comunque la visione. Belle musiche di Ugo Laurenti, fratello del regista.

Manfrin 26/12/10 11:29 - 391 commenti

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Oltre sette ore che non lasciano vuoti di tensione per un'avvincente e complicata vicenda che si snoda parallelamente tra Italia e USA e ricca di tutte quelle componenti che Avati ama particolarmente (magia, esoterismo, sette segrete ed anche un po' di orrore). Ben recitata dai protagonisti anche se Flaherty ha sempre la stessa faccia; visto anche Dario Ballantini. La cosa più difficile, e si è visto, era trovare un finale adeguato.

Ikomari 23/02/12 15:28 - 2 commenti

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Sceneggiatura, location, personaggi davvero notevoli. Poche ciance e la storia va subito al sodo senza perdersi in microstorie parallele che poi prendono il sopravvento. Ogni puntata lascia sempre la curiosità per quello che accadrà in seguito e, anche se il finale lascia ancora più curiosi, non si può che ammirare questo piccolo gioiello e prenderlo ad esempio (ma accadrà mai) per storie simili.

Furetto60 12/08/13 11:50 - 1192 commenti

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Con una trama che scorre su due binari paralleli, a Roma e negli Usa, è un’opera particolare, intrisa di un’atmosfera sospesa, quasi sognante, misteriosa, indefinita e, anche per questo, inquietante. Con riferimenti ad antiche pratiche esoteriche e nefandezze nazi-fasciste, Avati riesce a tenere viva la tensione per tutta la durata delle puntate fino ad arrivare a un finale irrisolto, come spesso accade nelle vicissitudini umane. Menzione speciale per la sigla d’apertura, affascinante introduzione, quasi un marchio di fabbrica. Grande Bonetti.
MEMORABILE: L’incontro con il disabile e la voce dall’aldilà di Giacomo; L’appartamento misterioso.

Edecubo 18/08/14 05:36 - 48 commenti

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Credo che sia la fiction più interessante prodotta dalla Rai in questo ultimo ventennio. A parte che il maestro Avati ha scritto la sceneggiatura e il cast si salva anche se non supera il livello della telenovela, è interessante la vena soprannaturale trasportata nel tempo dell'antica Roma e il parallelismo della storia con avvenimenti in tempo reale raccontati per non stancare lo spettatore. A volte diventa noioso, ma ad esempio le musiche rimarranno credo nella vostra compilation di film brivido. Da riscoprire.
MEMORABILE: Accorsi con gli occhiali nel ruolo del poliziotto: ci sarebbe da fare una commedia stile Linda e il brigadiere...

B. Legnani 14/08/16 14:30 - 5519 commenti

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Detto che è uno sceneggiato fatto bene, la delusione si annida nella coda, perché il finale spiega alcune cose, altre le fa capire/ipotizzare, ma altre ancora si perdono nel nulla, il che crea sconcerto, e non poco. Recitato molto bene da Ninchi, Barbetti e Corazzari, discretamente da Bonetti, maluccio dagli statunitensi, contiene una certa dose di magìa. Alla fine si accetterebbe pure - come ammonisce Borges - che il magico possa scadere in un finale risolutivo che sa di trucco da prestigiatore, ma il problema è che non arriva neppure quello.
MEMORABILE: I semi di silfio.

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Rufus68 31/03/18 00:03 - 3819 commenti

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Nonostante un budget all'osso e la scarsa qualità di alcuni protagonisti (gli incespicamenti e i bofonchiamenti nella dizione sono strazianti), Avati riesce a sorprendere regalandoci l'ultimo lampo della grande tradizione fantastica televisiva. Senza spaventi mediocri, attingendo al patrimonio storico e paesaggistico italiano, ricrea una attraente atmosfera di minaccia e complotto. Peccato che il racconto si sfilacci proprio all'ultimo. Efficaci le musiche. Pleonastica la vicenda americana.

Myvincent 2/01/19 08:22 - 3722 commenti

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Uno sceneggiato a puntate di valore, incentrato sul contrasto tra l'elemento razionale (quello delle forze dell'ordine) e quello esoterico-sovrannaturale, inconciliabile, attorno al misterioso delitto di un giovane ritrovato nel Tevere. Il racconto si sviluppa in più direzioni, lasciando insolute tante piste che solo l'interpretazione "magica" può contemplare, chiudendo un cerchio in realtà solo apparentemente, lasciando lo spettatore piacevolmente spiazzato. La cultura e il genio di Pupi Avati sono evidenti nella riuscita globale del progetto.
MEMORABILE: La recitazione incolore ma ipnotica di Lorenzo Flaherty.

Gabigol 5/05/19 07:24 - 569 commenti

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Misconosciuta serie scritta da un Avati ipnotizzato dalle indagini esoteriche a sfondo storico (ponti romani, nazisti ed ebrei, ricerche archeologiche di ampia portata). Il cast vive di fasi alterne e l'intera vicenda viene proposta con inquadrature televisive, poco ispirate; quello che fa la differenza è la sceneggiatura stratificata e complessa, meritevole di foraggiare la suggestione della spettatore con atmosfere perturbanti e tese (la musica aiuta molto). Deludente il finale, reo di lasciare aperte quasi tutte le piste fin lì battute.
MEMORABILE: Le chiamate agghiaccianti di Giacomo Fiorenza; La vecchia alla pensione; I semi di silfio; Maria Valover e Norberto Sinisgalli.

Noodles 19/12/19 12:51 - 2196 commenti

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Pupi Avati scrive questo sceneggiato (forse il canto del cigno di questo genere televisivo), ma la sua influenza è dappertutto, con i pregi e i difetti tipici del regista bolognese. Le atmosfere sono torbide e inquietanti, realizzate magistralmente. L'intreccio è appassionante e incolla alla sedia. Il problema è che forse è stata messa un po' troppa carne al fuoco e il finale piuttosto ambiguo non era adatto. La recitazione difetta spesso di credibilità, ma resta un grande lavoro.

Max dembo 30/04/23 10:39 - 427 commenti

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Tra capistruttura Rai ancora si parla di "Voci notturne" come epocale flop di "ascolti" e programmazione in prima serata, tanto che venne poi rimaneggiata prima della messa in onda finale. E non ci sarebbe da stupirsi più del dovuto visto il micidiale ritmo narrativo da fare sembrare Ritratto di donna velata una produzione Tony Scott e di una sceneggiatura piatta. Per tacere dei protagonisti e della recitazione, del tutto inadeguati, della povertà e sciatteria di scenografie e fotografia.
MEMORABILE: Tutto l'assurdamente tirato per le lunghe e nullo finale, terribile, in una delle ambientazioni americane più ridicole di sempre.

Lythops 10/11/23 07:55 - 1019 commenti

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Interessantissimo lavoro avatiano, per quanto con regia non sua, passato quasi inosservato alla sua uscita e sabotato dalla stessa Rai, rivalutato anni dopo. Non tutte le tracce, i personaggi e gli ambienti proposti alla fine si riannodano (e infatti il finale è "aperto"). Dopo 430 minuti restiamo con la soddisfazione di aver visto un'opera personalissima del Maestro che firma una sceneggiatura eccellente, anche se si esprimono riserve su alcuni attori. Buone le musiche.
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  • Discussione Zender • 28/08/19 18:05
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Grazie Mco, peccato. Ho visto che su Youtube qualcuno ha messo la versione migliore insertandola cone le scene tagliate. Chissà che la cosa si riesca a fare anche a livello "ufficiale" e meglio.
  • Discussione Mco • 28/08/19 23:51
    Risorse umane - 9970 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Grazie Mco, peccato. Ho visto che su Youtube qualcuno ha messo la versione migliore insertandola cone le scene tagliate. Chissà che la cosa si riesca a fare anche a livello "ufficiale" e meglio.

    Ci spero anch'io ma, al momento, mi tengo le vecchie puntate, bruttarelle esteticamente ma perlomeno integre. ;-)
  • Discussione Lorenz1990 • 31/08/19 14:03
    Galoppino - 82 interventi
    Mco ebbe a dire:


    Sempre tagliate, Mauro.


    Purtroppo sì, tra l'altro la messa in onda originale della quarta puntata si concludeva proprio con un fermo immagine della famigerata targa "Theosofical Society for the Return of the Original Spirit", nei successivi passaggi rimossa e sostituita dai credits della terza puntata.
    Ultima modifica: 5/10/19 09:41 da Lorenz1990
  • Discussione Zender • 3/05/22 18:02
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Scusa Allan, ma si trova la versione in HD di Voci notturne?
  • Discussione Allan • 3/05/22 18:20
    Disoccupato - 1325 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Scusa Allan, ma si trova la versione in HD di Voci notturne?
    L'hanno passato un paio di volte su Rai1 in HD negli ultimi anni. Purtroppo sono riuscito a registrarlo solo parzialmente.

  • Discussione Zender • 3/05/22 18:23
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Aaah ok, grazie, pensavo fosse passato su Raiplay.
  • Discussione Allan • 3/05/22 18:27
    Disoccupato - 1325 interventi
    Su Raiplay, se non sbaglio, tengono una puntata per volta e per un paio di giorni massimo.
  • Discussione Zender • 3/05/22 18:30
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ah quest onon lo sapevo... Ma ormai ho perso il treno purtroppo...
  • Discussione Allan • 7/01/24 19:32
    Disoccupato - 1325 interventi
    Ora disponibili su Raiplay tutte le puntate.
    https://www.raiplay.it/programmi/vocinotturne
  • Discussione Zender • 8/01/24 07:45
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, abbiamo i bollini apposta per le segnalazioni, come vedo hai fatto (anche se forse già Panza l'aveva segnalata). Purtroppo è sempre la versione cut, peccato.