Gli sceneggiatori di A quiet place scrivono e dirigono questo slasher/survival che prende a piene mani dalla cinematografia del genere recente e non; dalla location (una casa degli orrori/escape room con trabocchetti) fino ai killer mascherati, tutto ricorda cose recenti come Hell fest e 31 ma anche The strangers: Prey at night e affini. L'originalità è quindi nulla e i protagonisti (buoni e cattivi) senza personalità, tuttavia la regia è corretta e nel secondo tempo c'è qualche buon momento e un po' di splatter, ma è teen-horror usa e getta.
Sera di Halloween: differentemente da Hell fest e Blood fest, i teenager non visitano un enorme parco horror ma vanno alla ricerca della casa più spaventosa allestita per l'occasione (come nel mockumentary Halloween night); ne trovano una un po' troppo... reale. La confezione è impeccabile, la sceneggiatura si barcamena tra i trabocchetti della casa e i figuranti mascherati (che sono davvero malintenzionati) e, a differenza di film affini, dietro la maschera non si nasconde un'apparente quotidianità ma qualcosa di più inquietante. Intrattenimento da birra e junk food ma efficace.
Per festeggiare Halloween un gruppo di ragazzi decide prima di andare a una festa e in seguito di partecipare a una sorta di escape room in una casa del terrore. Discreto teen horror a tinte rosso sangue che ha il pregio di non lesinare momenti di suspense, nonostante a un certo punto si decida di virare verso il più classico dei torture porn. I cattivi hanno la faccia/maschera giusta e la loro presenza non è mai superflua o banale. La sceneggiatura, come spesso accade, è invece da prendere alla leggera e tende a mettere troppo in risalto la stupidità dei personaggi.
E’ il centesimo ticket per il baraccone a tema Halloween, ma fortunatamente siamo più dalle parti di Escape room (e seminalmente di Saw) che da quelle pseudo ludiche dell’accoppiata Hell/Blood feast: splatter a piene mani, torture perfide, buon ritmo e qualche tentativo di svecchiamento registico. Se il finale la spara grossa e induce un forte effetto lassativo tipo confetto Falqui della notte, almeno tra i vari villains c’è qualcuno che ricorda il Captain Howdy del dimenticato Strangeland: nostalgico, ma è un merito. L’originalità si dà alla macchia, lo spasso per fortuna resta.
Ennesimo prodotto che affronta case e parchi a tema horror, ormai un vero nuovo sottogenere del cinema horror USA (vedi Halloween Night, che è appena superiore). Prima parte preparatoria efficace nel mostrare le "attrazioni" della casa, seconda terrificante con splatter a profusione. Inquietanti i mostri umani, più spaventosi quando si tolgono la maschera (in particolare quello con la maschera da diavolo e con enormi piercing). Debitore di Rob Zombie e anche dello zio Tobe (Hooper), ma con parecchie trovate e una buona atmosfera. Peccato per lo sciocco finale.
MEMORABILE: L'insegna luminosa; L'inquietante clown all'ingresso; La strega e il ferro rovente; Il tipo sotto la maschera da fantasma; La cameretta e il fucile.
Teen horror che sa di già visto ma che può contare su una gustosa escalation della violenza: tra stanze, trabocchetti e trappole, la seconda parte è infatti ghiotta per gli appassionati dello splatter. Al netto di personaggi poco simpatici e di una prima parte un po' lenta infatti, dalla metà in poi ci si comincia a divertire, sorvolando sulle tante situazioni già viste ed entrando finalmente nel vivo. Non male la fotografia e le location, così come la strana fissazione dei cattivi nel deturparsi il viso.
Ancora Halloween, ancora una casa del terrore, ancora un gruppo di ragazzini pronti a farsi massacrare dal solito gruppo di folli sanguinari. Perché? Sembra la solita solfa, vero? Ma qualche innesto alla Saw e un occhio alla moda delle escape room lo rende un po' più potabile della media. La sceneggiatura sa mantenere viva una tensione accettabile e la fiammella di interesse per ciò che accade sullo schermo: se non altro per il movente del tutto. Discreta anche la confezione. Nulla di che, ovviamente, ma il risultato finale è quanto meno accettabile.
La messa in scena è curata e il cast di giovani attori mostra di impegnarsi; per il resto Beck e Woods ricorrono a una sequela interminabile di jumpscares che vengono a noia dopo pochi minuti, intramezzati da qualche spruzzata di gore, senza offrire un attimo di suspense. Quanto alla trama, nulla di nuovo sotto il sole, dato che di attrazioni gestite da psicopatici (deformi e non) se ne sono viste a bizzeffe; improponibile poi il finale, più plausibile forse in un film sulla giustizia privata...
MEMORABILE: Cellulari nel microonde; Il meccanismo che aziona il fucile con annesso motivetto musicale; Il finale.
C'è ancora necessità dei soliti teen horror movie? Sì, soprattutto se tutti i cliché del genere vengono rigorosamente rispettati e si spruzza il tutto con un po' di derivazioni da altre pellicole come Saw . Jump scare a profusione, splatter non esasperato, qualche trovata banale ma ben messa in scena e si ottiene un prodotto tutto sommato edibile. Classico film per ragazzi che si lascia guardare, preferibilmente la sera di Halloween.
Beck e Woods, già coautori dello script di A quiet place, qui in proprio con la supervisione produttiva di Eli Roth, confezionano su una trama abbastanza banale (ragazzi in visita a una funny horror house che si rivela set di un realistico grand guignol) un film ben sostenuto da un crescendo di atmosfera claustrofobica e colpi di scena. Ma soprattutto dall'insensatezza della violenza che viene rappresentata. Che non è demoniaca, ma profondamente umana e per questo spaventa. Come in Strangers e altri lavori analoghi. Epilogo all'altezza delle premesse. Promosso.
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DiscussioneAnthonyvm • 10/09/20 21:50 Vice capo scrivano - 829 interventi
Disponibile sulla piattaforma Chili col titolo "La casa del terrore".
HomevideoPumpkh75 • 28/12/20 15:12 Archivista in seconda - 438 interventi