(BABY VINTAGE COLLECTION) Finalmente un thriller "commerciale" originale e imprevedibile! Già, perché dopo valanghe di Harrison Ford, Tommy Lee Jones, Gene Hackman banali e stereotipati arrivano Alec Baldwin e Bill Pullman (assieme a una conturbante e non ancora inflazionata Nicole Kidman): il primo è uno specialista in lavori a grosso impatto pubblicitario, ma la vera sorpresa è il secondo. Benché dotato di un'espressione non troppo profonda, recita con grande fervore e trasporto, donando a MALICE quella marcia in più che gli permette di diventare una piacevolissima opera ad alto contenuto spettacolare. E' un film che coinvolge, spiazza, appassiona...Leggi tutto fino alla soluzione finale. Non un film d'autore, no di certo: la fotografia è troppo convenzionale, la regia spesso anonima, ma è piacevole perdersi nel diabolico intreccio, nei continui capovolgimenti d'azione, nelle truffe e - perché no? - nelle curve della Kidman. Insomma, pur restando ancorato a limitazioni tipiche del cinema che “fa cassetta", MALICE ne esce bene, regalandoci un’ora e trequarti di emozioni nuove e colpi di scena. Chi cerca un vero thriller "anni '90" farà bene a tener conto di MALICE, produzione relativamente lussuosa (belle le musiche di Jerry Goldsmith) che bisogna in ogni caso seguire attentamente se non si vuole travisare la complessa trama. Ottime anche alcune caratterizzazioni di contorno. E occhio: non fatevi raccontare la conclusione!
Molto brava la Kidman (il suo non era un personaggio facile). Persino Pullman (il marito), con quella faccia se la cava bene (nel ruolo del boccalone di turno dà il massimo. Sembra nato per la parte). E’ una sorta di tortura psicologica: un’escalation di sospetti e situazioni ambigue che si prestano a più chiavi di lettura, almeno nella prima metà. Buon livello di tensione, con qua e là qualche colpo di scena. Non tutto funziona (la sparata di Baldwin sull’onnipotenza è eccessiva) e ogni tanto rallenta un po’, ma resta una buona pellicola.
MEMORABILE: I glutei della Kidman in penombra. Dalla madre di lei. Al bar con rottura del bicchiere in mano.
Dopo un thriller molto efficace come Seduzione Pericolosa, il regista Walter Becker riprende il genere con Malice ma l'operazione in questo caso non si può dire altrettanto riuscita. Le premesse (serial killer di studentesse in un college) non sono originalissime e il film è decisamente "infarcito" di eventi (troppi) che confondono più che inquietare lo spettatore come era probabilmente nelle intenzioni degli autori e tolgono al film ogni credibilità. Kidman e Pullman bravi, mentre Baldwin ha una recitazione sopra le righe che innervosisce.
Notevole thriller che non perde mai ritmo e sfida ogni conclusione scontata. Senza bisogno di effettacci, eroi sovrumani o trovate illogiche. Regia solida, fotografia migliorabile. Ottima la Kidman e la conversione del suo personaggio. Pullman è scelto bene per la parte e direi anche Baldwin che di solito non è granchè. Dialoghi e situazioni sono curate e il regista sa dosare con bravura momenti e pathos diversi, sottolineati da buone musiche. Come inquadrare la fase del serial killer? Rimane sullo sfondo, ma anch'essa serve a creare tensione.
MEMORABILE: I glutei della controfigura della Kidman. Lo scoppio del bicchiere.
Deludentissimo thriller che paga lo scotto di una sceneggiatura troppo confusionaria che mescola mille piste (che c'entra la storia dell'assassino seriale?) e che somministra allo spettatore colpi di scena in eccesso, alcuni dei quali per giunta poco riusciti (oltre che proporre situazioni abbastanza prevedibili). Il classico esempio che non basta una confezione professionale a fare un bel film. Insomma, niente di nuovo sotto il sole.
Thriller scontato e risaputo dalla prima all'ultima sequenza, con risvolti improbabili e personaggi incolori. Becker in cabina di regia non sa dosare né il ritmo né i colpi di scena, che risultano perciò ampiamente prevedibili. Attori, a parte la Bancroft, da dimenticare. In una parola, noioso.
Ad un certo punto nel film si verificano alcuni omicidi, per cui uno dei personaggi, per allontanare i sospetti, deve sottoporsi ad un esame medico, decisivo per imprimere alla storia "vera" una svolta. Dato che i delitti e il serial killer non c'entrano un tubo con la suddetta storia, non era proprio possibile trovare un altro pretesto? Forse negli USA ci si fa un'analisi solo se indagati? Questa cosa rimane sul gozzo, tanto che i colpi di scena finali... beh, risultano indigesti. Comunque curata la confezione, in parte il cast.
Una coppia senza figli, un chirurgo che sbaglia un'operazione, e poi la scoperta di un incredibile complotto. Una trama che sarebbe stata perfetta per Hitchcock, con un plot intricato, che inizia con dei delitti che poi non hanno nulla a che vedere con il succo della vicenda, che invece procede nella seconda parte con una raffica di rivelazioni e colpi di scena. Un buon thriller, anche se Becker non è Hitchcock e quindi non va al di là della semplice messa in visione della storia. Convincenti i tre protagonistii.
Peculiarità cinematografica che mescola lo slasher ad una trama dal sapor complottistico e noir. Ciò che sembrava essere il fulcro della pellicola (chi ha ucciso le ragazze della scuola) passa in secondo piano da metà metraggio in avanti, concentrandosi sulla diabolica Kidman (che non mostra granché se si eccettuano un fondoschiena da brivido in penombra e un malizioso "footsie" al marito nel finale) e le sue strategie. Avvincente proprio per la sua natura polimorfa.
Trascinato da una trama poco equilibrata e contorta, questo è un film che mi ha sempre lasciata fredda: se puro meccanismo deve essere, almeno che sia ben congegnato! Qui, molti incastri sono forzati. E la regia non si impegna a regalare fascino alla storia. Non buono.
MEMORABILE: Il figlio della vicina, che la madre lascia solo e fa passeggiate notturne. Però poi...
Gran bel thriller, forse il miglior film di un regista "inesploso" quale Becker. La sceneggiatura a piramide funziona, l'evoluzione della storia è sorprendente ma allo stesso tempo credibile, perfetti i personaggi principali. Forse si conclude in maniera un po' troppo veloce e semplicistica; un maggiore coraggio avrebbe sicuramente dato all'opera un valore in più.
Un thriller avvincente, ben congegnato e ricco di colpi di scena, il cui unico torto è forse quello di voler mettere troppa carne al fuoco (eccessiva la disinvoltura con cui si passa dalle gesta di un serial killer al complotto ordito da due amanti diabolici). Baldwin a suo agio nei panni del medico egocentirco e donnaiolo, Pullman credibile nei panni del fesso (fino a un certo, a dire il vero...), semplicemente perfetta la Kidman. Belle le musiche di Jerry Goldsmith.
Un thriller come tanti, con un buona trama di base che non credo sia stata sfruttata in tutto il suo potenziale. Non riesce ad avvincere lo spettatore, forse a causa del cast, forse a causa dei ritmi troppo blandi. Lo stesso colpo di scena, che in effetti è tale, non eccita davvero il pubblico come dovrebbe e questioni secondarie (lo stupratore) sono lì per allungare il brodo e restare morte. La regia talvolta si mostra inesperta. Insomma, film vedibile ma non più di una volta.
Riuscito a metà. La sua forza dovrebbe essere nel colpo di scena, che ribalta una trama che sembrava imperniata su altro, ma quando questo arriva il film si affloscia e finisce anche piuttosto banalmente. Funziona quindi nella prima parte, creando una buona tensione e incuriosendo lo spettatore, con due vicende parallele che non si capisce dove confluiranno.
Gli anni 90 hanno prodotto thriller poco soddisfacenti. Nel genere, i migliori invecchiano male e i peggiori, riguardati oggi, risultano farseschi. Malice si salva, ma lo ricordavo meno artificioso. Non mi dispiace l’intreccio delle storie, mi dispiace invece che si usi come pretesto un serial killer per giustificare il colpo di scena che ne consegue. Troppo forzato. Come il personaggio della Bancroft, esasperato. Comunque. Il film scorre molto bene e gli attori sono in parte, anche alla luce del fatto che dei tre protagonisti non impazzisco per nessuno.
Il film scorre senza annoiare e si segue volentieri, ma se ci si sofferma a riflettere sulla struttura del plot, sembra di essere presi in giro. Pretesti narrativi che portano a poco o nulla se ne vedono tanti al cinema, ma addirittura il sub-plot di un serial killer stupratore? No, non è così che funziona lo storytelling. Peccato, perché la trama principale è invece contorta e intrigante al punto giusto e i colpi di scena sono ben piazzati. I personaggi non sono particolarmente interessanti, ma il cast funziona. Godibile, tuttavia squilibrato.
MEMORABILE: Il cadavere della Paltrow; Uno sprecato Tobin Bell pre-Saw; La visita alla madre alcolizzata; Il finale a sorpresa in stile I falchi della notte.
Se la sceneggiatura non avesse disseminato la scrittura di indizi evidenti che già da metà film fanno capire l'inghippo, sarebbe stato davvero un ottimo thriller e soprattutto ben montato. Peccato che l'inutilità di alcuni intrecci e il finale poco a sorpresa ne sviliscono di molto il risultato complessivo. Meno male che almeno Pullman ci regala forse la sua migliore interpretazione di sempre e Baldwin segue con uguale intensità. Meno incisiva invece la Kidman. Apprezzabili i camei di famosi e futuri tali: Bancroft, Scott, Paltrow e Bell.
Tra i migliori thriller anni '90. Praticamente uno Psyco al contrario (con un po' de I diabolici). Parte come una caccia al serial killer, ma poi questa è solo un pretesto per mettere in crisi un tutt'altro intreccio truffaldino altrimenti perfetto. Molti lo troveranno confusionario, ma è invece originale, solido, scorrevole e ben confezionato. Da notare, oltre al trio protagonista, Anne “Mrs Robinson” Bancroft, Bebe Neuwirth, Tobin Bell e Gwyneth Paltrow.
MEMORABILE: La sorpresa finale sul piccolo vicino di casa: farina del sacco di William Goldman (qui consulente)?
Aveva tutte le carte per diventare un buon thriller e invece Becker sforna un guazzabuglio inverosimile che disorienta lo spettatore e nel finale lo lascia alquanto deluso. Buono invece il cast, anche se la Kidman ha spesso la faccia da pesce lesso e Pullman è mono-espressivo, ma il film sembra un motore ingolfato che non riesce proprio a mettersi in moto. Piccola parte ma grande interpretazione per la divina Bancroft.
Un college. Una ragazzina assalita e viva per miracolo. Sembra questa essere la trama essenziale del film. All'improvviso però si vira quasi a 360 gradi, parlando di una coppia apparentemente affiatata. Questo finché non arriva in città un medico che si stabilisce proprio da loro. Lei si ricovera e qui inizia il calvario dei due, con un intrigo in tipico stile noir. Nicole Kidman è efficace e conturbante, Bill Pullman (doppiato da Carlo Valli) se la cava, così come Alec Baldwin, ma la sorpresa è Anne Bancroft. Rimane un film da vedere, anche se non si capisce il cambio di trama.
MEMORABILE: Il nudo di spalle di Tracy; I dialoghi tra Andy e la suocera.
Thriller che intrattiene pur non avendo un filo logico né linearità nella trama. Confezionato discretamente, è purtroppo la sostanza appunto che non convince. La suspense davvero latita e la regia di Harold Becker è poco efficace. Alec Baldwin, più di una spanna sopra gli altri, offre un'interpretazione più che convincente. Discreta la colonna sonora. Per certi versi consigliabile.
Sul collaudato filone delle analisi finali un convinto thriller con belli hollywoodiani più o meno nascenti come la giovane Kidman, la giovanissima Paltrow e il prestante Baldwin impomatato a dovere. Ma qui più dell'estetica vale l'architettura, volutamente distratta da indagine parallela quanto ingegnata su un piano a dir poco mefistofelico che trova in Pullman la vittima ideale. Sono infatti sul filo dell'ottimo tutte le prestazioni e lo sviluppo da fegato ingrossato contribuisce a rendere la macchinazione odiosa al punto da crogiolarsi nel, sebbene classicheggiante, finale.
MEMORABILE: La Kidman "seduta" su Pullman disteso sul letto...; Il monologo di Baldwin sulla sua "onnipotenza"; Il fallito "piedino" della Kidman al bar.
Buon thriller anni '90, con una confezione televisiva ma per nulla noioso, riuscito grazie alla buona prova dei tre protagonisti. La vicenda è più complessa del previsto e nella seconda parte riserva diversi colpi di scena. Numerosi i momenti di tensione durante i quali potrebbe scappare anche qualche brivido. Da segnalare poi una giovane e bellissima Nicole Kidman, vera colonna portante della vicenda. Sicuramente consigliato.
MEMORABILE: L'arrivo di Bill Pullman alla casa sulla scogliera, con super colpo di scena...
Un onesto vicepreside e sua moglie vivono una vita serena. Incroceranno la strada di un chirurgo brillante che gli cambierà l'esistenza venendo a vivere in affitto nella loro casa. Thriller interessante che sembra in un primo momento sviluppare la sua trama attorno a un maniaco seriale e che poi sposta la sua attenzione sugli intrighi familiari della coppia. Lasciate da parte alcune incongruenze della sceneggiatura, che salta di punto in bianco da una situazione all'altra, il film risulta piacevole e si lascia vedere volentieri. Baldwin, Pullman e la Kidman se la cavano alla grande.
Notevole (e sottovalutato) giallo anni Novanta tra psycho-thriller, noir e legal-thriller; peccato per la regia un po' troppo "televisiva" del buon artigiano Becker: con un regista più "visionario" il risultato sarebbe stato un capolavoro, ai livelli di Hitchcock. Ottimo cast (su tutti Nicole Kidman e una grandissima Bancroft, ma anche un Bill Pullman tanto sorprendente quanto inaspettato) e apprezzabile la rinuncia agli "effettacci" in favore dell'intrigo e dei numerosi colpi di scena. Da riscoprire assolutamente: gli amanti del thriller apprezzeranno e non poco.
Thriller tipicamente anni '90 con un ottimo cast, un tessuto narrativo intricato, a tratti eccessivamente, come nel caso della storia del killer giustapposta come specchietto per le allodole. C'è un'ottima atmosfera, complice la buona fotografia, con molte scene scure e sicuramente la buona prova di Baldwin e della Kidman contribuisce alla riuscita del lavoro. Non mancano i colpi di scena ai limiti del twist, che possono sorprendere, mentre la tematica è molto legata alla moda dei '90, quindi denaro, tradimenti eccetera. Valido.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneNicola81 • 3/01/15 12:46 Contratto a progetto - 693 interventi
DOPPIAGGIO
Nicole Kidman Antonella Rendina
Alec Baldwin Paolo Buglioni
Bill Pullman Carlo Valli
Anne Bancroft Maria Fiore
Peter Gallagher Oreste Baldini
Gwyneth Paltrow Antonella Baldini
Bebe Neuwirth Cinzia De Carolis
George C. Scott Mico Cundari
Josef Sommer Michele Kalamera
Finalmente sta per uscire un blu-ray qualitativamente ottimo (ricordo che il dvd - ora fuori catalogo - del Cecco fa pietà). Il blu-ray - import - (marca kino lorber) è comunque privo di doppiaggio italiano (che aggiungerò manualmente).