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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Mix curioso di noir, poliziesco e giudiziario, THE ONION FIELD è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Joseph Wambaugh, che personalmente curò la sceneggiatura. Il campo di cipolle del titolo è il teatro dell'omicidio-cardine attorno al quale ruota il film. Dopo che il regista Harold Baker si era fin lì dilettato a descrivere alternativamente la vita d’una coppia di rapinatori (James Woods e Franklin Scales) e d’una coppia di poliziotti (Ted Danson e John Savage), mette finalmente in scena l'incontro casuale che avvia il meccanismo destinato a portare all'uccisione di uno dei due poliziotti. Da quel momento il film cambia registro (ma non ritmo, che purtroppo rimane decisamente...Leggi tutto lento e meditativo) raccontando le conseguenze giudiziarie dello scontro. I due criminali verranno presi e processati, il poliziotto superstite (Savage) attraverserà lunghe crisi depressive. Il film ha l'ambizione di non fermarsi all'immediato abbracciando i sette anni successivi all'evento che ha cambiato la vita ai tre protagonisti, ma fatica a rendersi realmente interessante. Le performance di Woods e Savage sono indubbiamente convincenti, ma è proprio la regia di Becker (che pure a tratti trova alcuni spunti notevoli) a rivelarsi eccessivamente piatta. Si intuisce, dietro, la presenza di una storia “forte”, ma andava seguita focalizzando meglio l'intreccio, senza perdersi (specialmente nella prima parte) in episodi marginali e dialoghi che spesso lasciano il tempo che trovano. Un paio di inquadrature per Christopher Lloyd (uno dei carcerati), colonna sonora poco presente. Ottimo Ronny Cox sbirro “comprensivo”.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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B. Legnani 5/05/07 15:47 - 5523 commenti

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Interessante, riflessivo. Non un capolavoro (forse la regìa non cura con la massima attenzione ogni particolare), ma un prodotto che ha una certa originalità e che si avvale di interpretazioni interessanti, senza contare che la faccia di James Woods, che già non si dimentica di suo, qui è perfetta, magari lombrosiana, ma perfetta.

Cotola 16/11/15 22:35 - 9009 commenti

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Interessante noir-poliziesco-drammatico che parte bene cercando di dare ampio spazio all'approfondimento psicologico dei personaggi, piuttosto che al lato "adrenalinico" e di puro intrattenimento. E per la prima ora fa il suo lavoro sotto i vari punti di vista. Poi inizia la parte legale-processuale in cui il film si impantana per troppo tempo, togliendo mordente ad un film per il resto buono che con una trentina di minuti in meno sarebbe stato migliore. Seguire i percorsi dei personaggi è comunque interessante, ma si arriva alla fine con un ritmo che si prende qualche pausa di troppo.

Rigoletto 8/07/19 10:15 - 1785 commenti

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Becker presenta un film dalle due facce: il crimine in azione e la parte processuale. L'idea, arcinota e super-abusata, fa sempre presa se condotta con piglio ferreo. Invece non si decolla mai veramente e le pur buone prove degli attori (Woods in primis) non assolvono il film da un finale horror che getta alle ortiche le cose belle fatte precedentemente.

Daniela 4/08/21 22:19 - 12625 commenti

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Fermati casualmente da una pattuglia di polizia, due criminali di mezza tacca sequestrano gli agenti e, dopo averli portati in un campo, ne uccidono uno mentre l'altro riesce a fuggire... Ispirato ad un fatto di cronaca, un film si concentra sulle conseguenze del delitto sia a livello giudiziario che personale, soffermandosi in particolare sui sensi di colpa e sulla deriva psicologica del poliziotto superstite. Una prospettiva originale ed interessante, purtroppo compromessa da una narrazione incerta, poco incisiva e inutilmente prolissa. Buona prova di Savage, ottimo Woods.

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  • Discussione Schramm • 20/11/07 02:27
    Scrivano - 7694 interventi
    Il doppiatore del ragazzino che alla fine suona la cornamusa è Marco Guadagno, lo stesso che dava la voce a Anthony in Candy Candy, anch'egli suonatore di cornamusa. Quando si dice l'ironia della sorte!
    Ultima modifica: 19/02/21 11:10 da Schramm
  • Curiosità Zender • 14/04/13 14:59
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Curiosità Daniela • 4/08/21 22:05
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Il personaggio interpretato da James Wood fa riferimento più volte alla "legge Lindbergh".
    Si tratta del Federal Kidnapping Act emanato sull'onda del grande clamore suscitato da un caso di cronaca avvenuto nel 1932: il rapimento e la morte del figlio di appena 20 mesi di Charles Lindbergh e della moglie Anne Morrow Lindbergh.
    La legge in questione aveva reso reato federale il trasporto illegale di persone da un Stato all'altro e questo si era concretizzato in vari Stati in un aggravamento delle pene previste in caso di rapimento.
    Ulteriori informazioni qui (inglese).