Killer vs. killers - Film (1985)

Killer vs. killers
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1985
Genere: gangster/noir (colore)
Note: Aka "Killers vs Killers", "Killer vs killers", "Commando di morte", "Killer contro killers".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L’ultimo film del grande Fernando Di Leo è un ritorno al noir, con tanto di Henry Silva (alla sua quinta prova col regista, indimenticabile ne IL BOSS) nel suo ruolo ideale di killer professionista. Purtroppo il budget è ridottissimo (basti vedere l'esplosione dello yacht, in cui l'utilizzo di un modellino è ridicolmente evidente) e la scelta - per la parte del coprotagonista - del futuro sosia televisivo di D'Alema Alberto Colajanni (la somiglianza è già qui clamorosa) rende il tutto ancora meno interessante. Nonostante questi e altri difetti tuttavia (la poca incisività di molti dialoghi e la loro saltuaria ingenuità, per esempio), il film...Leggi tutto non è completamente da buttare. A una prima parte piuttosto banale, che si riallaccia all'idea originaria di Di Leo di cimentarsi in una sorta di remake di GIUNGLA D’ASFALTO (il personaggio di Silva si chiama Sterling, come l’attore Sterling Hayden protagonista del film di Huston), fa seguito una seconda meno prevedibile e con qualche bel momento. La preparazione del colpo, coi quattro professionisti (Colajanni l'autista, Silva il tiratore scelto, Dalila Di Lazzaro il grimaldello sessuale e Fernando Cerulli lo scassinacassaforti) e l'attuazione del colpo stesso per conto del potentissimo boss Edmund Purdom (il mediatore è Franco Diogene) servono più o meno gli standard, poi la mano del regista comincia a sentirsi di più; specialmente nei duetti tra Silva, Purdom o Diogene, le le tre “star”. Azione scadente, però vedere Silva frantumare uomini a colpi di bazooka mirati è una bella soddisfazione. Il film, in italia, è rimasto inedito per vent'anni!

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Homesick 13/05/07 09:44 - 5737 commenti

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Ispirato a Giungla d'asfalto. Seppur marginale, l'ultima fatica di Di Leo è comunque piacevole ed avventurosa, con qualche momento degno dei suoi migliori noir. Sequenze d'azione come sempre ben dirette, dalla lunga e divertente scazzottata tra Colajanni e i teppisti che importunano la Di Lazzaro alla movimentata sparatoria finale nello zoo di Silva. Buono anche il montaggio, durante la fase di simulazione del colpo. Tipicamente anni'80 le acconciature, la location monegasca, le musiche.

Almayer 18/09/07 17:40 - 169 commenti

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Per me sicuramente il peggior Di Leo, tra quelli che ho visto. Mezzi risibili, sceneggiatura colabrodo e improbabile, musiche atroci, attori da ultima spiaggia. Si salvano appena Silva e Purdom. Capisco che la Raro abbia abbinato il dvd a Il Boss, visto che altrimenti non avrebbe venduto granché.

Lovejoy 9/12/07 23:19 - 1823 commenti

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L'ultimo film diretto da Di Leo non è granché, sopratutto nella prima parte. Ma poi si riscatta nel finale. È una specie di Giungla D'Asfalto made in Italy ma senza la mano di Huston, un copione di quel calibro e attori di carisma. Tolti infatti Silva e un inedito Franco Diogene in versione seria, anche se apprezzabile, gli altri (a partire da Colajanni, la DiLazzaro e Purdom) non sono credibili nei loro rispettivi personaggi. Pessimo.

Cotola 1/01/08 20:44 - 9009 commenti

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Ultimo film di Di Leo in cui il regista dimostra di essere arrivato al capolinea sotto tutti i punti di vista. La storia, infatti, è piuttosto risaputa, gli interpreti sono penosi (e tra l'altro il personaggio di Henry Silva ricorda troppo da vicino quello de Il boss) e stavolta non c'è nemmeno il "mestiere" del regista o delle belle scene d'azione (girate stavolta davvero male) a salvare almeno parzialmente la baracca. Insomma evitatelo con cura.

Giapo 9/04/08 15:15 - 243 commenti

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Di nessuno spessore l'ultimo lavoro di Di Leo, che svolge una storia piatta e prevedibile con svogliata fattura televisiva. A parte la presenza di Henry Silva, che si diletta a polverizzare gli avversari a colpi di bazooka, non rimane molto altro: il film tutto sommato è anche gradevole (a parte le musiche tremende), ma si fatica a digerire la superficialità di una sceneggiatura a dir poco ingenua, che rende irriconoscibile lo stile sanguigno di un regista che si era distinto per intensità e crudezza.

Ghostship 3/05/08 13:35 - 394 commenti

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Pellicola dimenticabile del buon Di Leo che non lesina quanto a ritmo e trovate (il Dario Argento di Opera avrà preso da qui l'idea per l'assassinio della Nicolodi?), ma patisce l'assenza di mezzi ed un cast male assortito. Scorre fluido fino al finale, intrattenendo, ma finita la visione lo spettatore non può dirsi soddisfatto.

Tomastich 7/03/09 10:37 - 1255 commenti

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Genio Di Leo. Con dialoghi risibili e attori un po' stanchi è riuscito a disegnare una classica storia Anni Settanta made in italy entro un contesto completamente Anmi Ottanta (dal simpatico motivo synth-pop strumentale alla patetica prova canora della Di Lazzaro, dalle scenografie di Montecarlo al taglio della fotografia fumosa e patinata). Solo un grande del cinema italiano poteva ricorrere a questo connubio (e solo Argento in Tenebre seppe mescolare gli Anni Ottanta con un classic thriller seventies).
MEMORABILE: Henry Silva al minuto 8 con il bazooka.

Renato 13/03/09 20:30 - 1648 commenti

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Anche sforzandosi, è davvero difficile trovare qualcosa di buono in quest'ultimo, triste film di Fernando Di Leo. Va bene essere particolarmente lègati ad un regista o autore, ma qui tra regìa, attori e messinscena non c'è davvero niente da salvare, e mi parrebbe quasi di mancare di rispetto al compianto regista pugliese se indulgessi in una critica benevola: del resto, come disse lo stesso Di Leo, "Io vivo una vita, non una biografia". Detto tutto, mi pare.

Bruce 4/05/09 11:45 - 1007 commenti

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Di Leo con il suo ultimo lavoro ritorna, con qualche nostalgica autocitazione, al noir. Lontano anni luce dalla gloria delle sue opere migliori, il film è meno peggio di quel che m'aspettassi, un soggetto semplice e svelto, salvato da un buon ritmo e dall'esperienza del regista. Da dimenticare i modellini in plastica fatti esplodere, la performance della Di Lazzaro (anche cantante!) e il ridicolo baffetto Colajanni nel ruolo di coprotagonista. Da ricordare invece il granitico Henry Silva col bazooka che polverizza uno ad uno gli avversari.

Daidae 24/05/09 05:24 - 3168 commenti

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Di Leo regista che ci regalò perle come Milano calibro 9 e La mala ordina termina la sua carriera con questo orrido film. Cast orripilante, pessimo il baffetto e la Di Lazzaro, inguardabile Purdmon neppure il granitico e monocorde Silva salva la baracca. Il personaggio di quest'ultimo poi ricorda un po' troppo quello del Boss ma non siamo neppure a 1/10 di quell'opera. Insomma per dirla alla Fantozzi: una cagata pazzesca.

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Undying 12/05/10 23:35 - 3807 commenti

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Partito come remake di Giungla d'asfalto, è un film costretto - per ristrettezze economiche - a limitarsi alla semplice citazione, nome per nome, dei protagonisti presenti nel film di Houston. La sceneggiatura è discreta, gli intrerpretri capaci, ma la sostanza messa a disposizione dalla produzione è davvero poca, al punto che il regista si vede costretto ad inserire un tono ironico alla pellicola, che stona rispetto agli altri indimenticabili suoi lavori. L'inizio si distingue per la presenza di consuete - ma non brillanti - scene acrobatiche realizzate con auto e moto.

Nando 2/08/10 01:00 - 3810 commenti

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L'ultima opera del regista pugliese che ritorna al noir con risultati alterni. Le ambientazioni sono raccogliticce ed artefatte e la narrazione semplicistica. I personaggi sono appena abbozzati ed alcuni interpreti poco credibili, vedi Colajanni. Tuttavia la vena creativa non manca ma i mezzi sono quelli che sono.

Tarabas 29/09/10 09:18 - 1878 commenti

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Il modellino di un film di gangster: ecco cos'è questo film, la cui tragicomica povertà di mezzi esplode già dalla prima sequenza, dove l'auto dei banditi è una Lada Niva, nientemeno, e la guida il futuro sosia di D'Alema al Bagaglino, nientemenissimo. Un tizio accrocchia una banda di super (!) rapinatori in cui c'è la Di Lazzaro e la mummia di Henry Silva, che già da vivo non era granchè. Raffazzonato, tirato via, girato malissimo (le esplosioni sembrano fatte con le miccette) e con un cast oratoriale. Triste epilogo di una carriera onorata.
MEMORABILE: Le scazzottate alla Bud Spencer del finto D'Alema; silva che spara col bazooka e il bersaglio letteralmente si vaporizza dopo l'esplosione.

B. Legnani 4/02/12 13:45 - 5523 commenti

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Imbarazzante. Al di là delle ristrettezze produttive (vari presunti luoghi monegaschi paion Pomezia), troppe cose sono di incredibile sciatteria e troppe volte la trama è improntata a semplicistica faciloneria (a partire dagli pseudo-Mondrian nello studio di Purdom). Pare, in molti momenti, una parodia del noir. A tale effetto contribuiscono i tentativi, mancati sistematicamente, di umorismo (e questa caratteristica, per quanto possa parere considerazione irrispettosa, è l'unica traccia del cinema di Di Leo). Il cast (o mediocrissimo o tragicamente fuori ruolo) contribuisce al disastro.

Rambo90 21/08/15 20:08 - 7675 commenti

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Di Leo in chiusura di carriera, penalizzato più che altro da mezzi scarsissimi perché il ritmo è veloce e con un po' di cura in più poteva essere una pellicola godibile. Silva rifà il personaggio del Boss, Purdom è un villain discreto ma il resto del cast è davvero imbarazzante, così come alcune scene tirate via (le macchine che esplodono con un paio di colpi di pistola) o involontariamente ridicole (le scazzottate alla Bud Spencer). Qua e là affiorano sprazzi della bravura del regista, ma la confezione rende il film penoso da guardare.

Maik271 11/09/16 12:16 - 436 commenti

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Di Leo gira una pellicola con un'atmosfera anni ottanta che fa perdere pathos a tutto l'insieme. Il cast vede il solito Silva nel ruolo di un killer che prende parte a un colpo in una centrale chimica per rubarne i segreti industriali. Di mezzo una gang di petrolieri che vuole eliminare la banda di cui si è servita. Tante uccisioni, alcune divertenti con il bazooka, ma ormai sono finiti i tempi per questo genere di pellicole.

Azione70 20/08/16 00:50 - 167 commenti

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Quattro delinquenti "professionisti" vengono pagati per un furto con destrezza (e incendio!), ma dopo il colpo diventano "scomodi" e da eliminare. Buona l'idea, pessima purtroppo la realizzazione, non a causa dell'ottimo Di Leo (che salva quel che può) ma per il budget ridotto. Alcune scene sono a tratti imbarazzanti (vedi esplosione del motoscafo), persino le vetture - mascherate da auto monegasche con targhe enormi - finiscono per essere ridicole. Anche il cast non brilla per espressività, in particolare il co-protagonista Colajanni.
MEMORABILE: Colajanni (Ferrari) che ha la medesima espressione per tutto il film (quando spara, guida, gli uccidono la donna..): meglio di Silva!

Pessoa 8/06/17 11:26 - 2476 commenti

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Di Leo confeziona con pochi soldi un gangster-movie alla sua maniera, benché piuttosto lontano dai suoi standard migliori (cui pure questo film in parte si rifà). Ma la storia la conosciamo bene e sulla sceneggiatura è meglio stendere un velo pietoso. Gli attori, a parte Silva e la Di Lazzaro (qui davvero brava), si limitano al minimo sindacale e a salvare parzialmente il film rimane la mano di Di Leo, che concede alcuni momenti di buon cinema. Forse troppo poco per la sufficienza, ma soddisferà gli appetiti dei fondamentalisti del genere.
MEMORABILE: La Di Lazzaro che salta nuda sul tappeto elastico per distrarre le guardie.

Berto88fi 3/04/19 16:47 - 216 commenti

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Dispiace stroncare una pellicola diretta da un caposaldo del noir italiano come Di Leo, ma è davvero arduo salvare qualcosa; per una sceneggiatura non malvagia il resto è da dimenticare: messa in scena modesta e trascurata, prova del cast apatica (tranne il buon Silva, granitico ma impetuoso), scene action scadenti. Indegna chiusura di una notevole carriera, sconsigliato.

Alex1988 4/05/18 17:57 - 728 commenti

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Ultima fatica cinematografica del Don Siegel italiano, Fernando Di Leo. Purtroppo l'appellativo sopracitato, negli ultimi film diretti, viene sempre meno. Film dotato di buona sceneggiatura, ma altamente penalizzato dallo scarso budget: i modellini usati per le varie esplosioni sembrano fatti da un bambino. Occasione sprecata, specie per il suo autore. Peccato.

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Gmriccard 26/07/18 20:09 - 121 commenti

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Il peggiore Di Leo di sempre in un film a lungo (e avvedutamente) difficile da recuperare sul mercato italiano. Le svolte narrative sono pretestuose e le attitudini noir vengono buttate in vacca, dicesi per esigenze di bilancio, fregandosene altamente delle aspirazioni dello spettatore. Henry Silva in contesti del genere fa tristezza quasi come visitare un familiare malato e sofferente.
MEMORABILE: Lo stratagemma scult operato dalla Di Lazzaro per distrarre i custodi.

Il Dandi 16/05/19 17:55 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Chiusura sottotono di una carriera illustre, con DiLeo costretto dal budget a sciatterie da telefilm (una Montecarlo laziale e modellini che esplodono). Trama da anni '60 (il supergruppo assemblato per la super-rapina) con musichette e prestazioni attoriali da soft-porno coevo (il Cerulli contemplativo e il baffuto Janni spacciato per bello). La mano d'autore si riconosce solo nel pessimismo del soggetto, che anticipa il (prevedibile) colpo di scena a metà trasformando un caper movie in un action di vendetta. Malinconico, ma suo malgrado.
MEMORABILE: La discoteca e l'assalto finale alla villa, che richiamano al confronto (purtroppo impietoso) con le scene analoghe di Milano calibro 9.

Wulfgar 22/02/22 20:30 - 47 commenti

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Tristissimo epilogo per il valido Di Leo, costretto a girare con due lire; ma la sciatteria avvilente della confezione, le scene d'azione inadeguaute, gli interpreti qui sotto il livello di guardia (Silva sembra mummificato, si salvano solo Purdom ed in parte Diogene) mettono davvero malinconia. Tra modellini imbarazzanti e scazzottate non degne nemmeno dei film di Simone e Matteo, si può almeno apprezzare il piglio della sparatoria finale; Di Leo rimane un grande, questo è uno dei suoi film sbagliati. Tremende le musiche.
MEMORABILE: Gli scagnozzi volatilizzati a colpi di bazooka; Le sopracciglia di Crisafulli che paiono prendere vita propria quando parla.

Reeves 2/05/23 13:01 - 2172 commenti

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Sfortunato ultimo film del grande Fernando di Leo, che deve fare i conti con problemi produttivi che si ripercuotono in modo inesorabile sulla storia. Si tratta di un noir con qualche spunto divertente, ma non supportato da quasi tutti gli attori e massacrato da effetti speciali decisamente ridicoli, come l'incendio della fabbrica o la distruzione della barca. Qua e là la bravura del regista fa comunque capolino.

Myvincent 30/05/23 22:03 - 3726 commenti

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Girato tra Montecarlo, l’EUR e Ariccia (come fosse un continuum ), il film è uno degli ultimi titoli del glorioso genere a cui Di Leo ci ha abbondantemente abituati in passato. Facce note da caratteristi, il mitico Silva e la stupenda Di Lazzaro si avvicendano in una sordida storia in cui il solito boss miliardario prima assolda, poi non si fa scrupoli a eliminare. La mano del regista non è più quella, eppure fa piacere ritrovare un alito di passione misto a quel professionismo artigianale che tanto lo contraddistinse in precedenza. Finale ad alto tasso di bazooka e di drammaticità…
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  • Discussione Il Dandi • 16/05/19 15:36
    Segretario - 1488 interventi
    Wikipedia e IMDb lo datano 1985: non necessariamente hanno ragione, servirebbe un approfondimento.
    Ultima modifica: 16/05/19 15:37 da Il Dandi
  • Discussione Zender • 16/05/19 18:29
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Già, e anche Imdb. E' probabile che sia così, bisognerebbe capire se è uscito nel 1984 da qualche parte... Ma è uscito alcinema, questo? Perché mi pareva di no.
  • Discussione Il Dandi • 16/05/19 21:42
    Segretario - 1488 interventi
    Non so.
    Italia taglia nemmeno lo annovera nella filmografia di Di Leo.

    Il che è strano perché pure se fosse uno straight to video (e non è detto) un visto censura dovrebbe averlo ugualmente.
  • Discussione Zender • 17/05/19 07:28
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Sarebbe da capire da dove viene la datazione in effetti...
  • Discussione Noncha17 • 19/05/19 12:58
    Magazziniere - 1068 interventi
    Ho il Nocturno Dossier, intitolato Calibro 9, sul cinema di Fernando di Leo.

    E, qui si dice: "L'ultimo di Leo resterà ignoto ai più, non avendo il film ottenuto la cittadinanza italiana ed essendo circolato solo all'estero o in videocassetta."

    Per facilitare il confronto di chi altro ce l'ha > ultima pagina (66) - scheda di KILLER VS. KILLERS

    Italia, 1985 - sg & sc: Fernando di Leo ft: Roberto Gerardi ms: Franco Campanino mt: Amedeo Giomini pr: Robur Film cast: Henry Silva, Edmund Purdom, Dalila Di Lazzaro, Albert Janni, Franco Diogene, Carlo Greco, Cinzia De Pont, Raoul Lo Vecchio hv: Cinelux (vhs)
  • Discussione Zender • 19/05/19 13:39
    Capo scrivano - 47727 interventi
    E quando è uscito la prima volta all'estero o in vhs?
  • Discussione Noncha17 • 23/05/19 16:15
    Magazziniere - 1068 interventi
    Zender ebbe a dire:
    E quando è uscito la prima volta all'estero o in vhs?

    Non lo dice..mi spiace!
  • Discussione Il Dandi • 23/05/19 16:36
    Segretario - 1488 interventi
    Non dice il giorno e l'ora, ma se la scheda l'hai copiata da lì indicano anche loro come anno il 1985.

    Siamo noi gli unici a indicare l'84.
  • Discussione Noncha17 • 23/05/19 16:45
    Magazziniere - 1068 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Non dice il giorno e l'ora...

    Bé, quello è chiaro. ;)


    Il Dandi ebbe a dire:
    ...ma se la scheda l'hai copiata da lì indicano anche loro come anno il 1985.

    Infatti.. :)


    Il Dandi ebbe a dire:
    Siamo noi gli unici a indicare l'84.

    Sì, ma penso che Zender volesse avere più informazioni..se c'erano!
  • Discussione Zender • 23/05/19 16:55
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Sì, teoricamente mi interessava capire quando fosse uscito il film in vhs, o dvd, o l'anno della prima proiezione pubblica estera, mentre quel 1985 mi sa che è desunto forse dai titoli di coda. Ad ogni modo comunque per il momento mettiamo 1985.