Il cosmo sul comò - Film (2008)

Il cosmo sul comò
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2008
Genere: commedia (colore)
Regia: [4e] Marcello Cesena
Note: Titoli degli episodi: "Milano beach", "L'autobus del peccato", "Falsi prigionieri", "Temperatura basale". Con Aldo, Giovanni e Giacomo.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Pessimo ritorno, per Aldo, Giovanni & Giacomo, che affidatisi alla regia di Marcello Cesena si ritrovano interpreti di un sorprendentemente lento e mesto film a episodi legato da un prologo (con i tre vestiti da mistici orientali che pontificano sul nulla) che fungerà poi da raccordo tra i diversi segmenti. Il primo episodio, “Milano beach”, è quello che ancora è più simile a ciò che il gruppo ci aveva fatto vedere finora, con Giovanni in un ruolo che ricorda molto il Furio di BIANCO, ROSSO E VERDONE filtrato da un atteggiamento vacanziero degno di Clark Griswold...Leggi tutto. Parte in auto con la famiglia per il mare (non si dice dove, ma pare per tutti una meta assai poco invitante) assieme alle famiglie di Aldo e Giacomo, con cui ha un appuntamento di mattina prestissimo. Spunti della vecchia, gloriosa comicità del trio si incontrano, ma già si intuisce che qualcosa non funziona: poca verve, regia stanca, una tendenza alle urla inconsulte che infastidisce, gag ripetute seguendo una sceneggiatura povera di spunti. Con “L’autobus del peccato” si abbandona ancora di più la risata per avvicinarsi a una sorta di neorealismo alla AG&G che però aveva dato frutti ben più consistenti nel microepisodio di Aieie Brazov in TRE UOMINI E UNA GAMBA. Qui, con Giacomo parroco, Giovanni sagrestano e Aldo parrocchiano, si anima una storiellina di rara inconsistenza che con l’entrata in scena della solita valigia misteriosa zeppa di euro rasenta l’insopportabile. Trovate patetiche (vedi la gag del giovane che passa sempre per confessarsi), un approccio che si vorrebbe più serioso ma che lascia solo capire quanto per i tre sarebbe meglio tornare a ciò che meglio sanno fare. Tutti spaesati alle prese con un soggetto decisamente insulso. Inspiegabilmente si tratta pure del segmento più lungo. Con “Falsi prigionieri” abbiamo la perfetta idea di come uno spunto simpatico non possa supportare degnamente, se non è sviluppato con un minimo di inventiva, nemmeno un episodio molto breve come questo: i tre sono i soggetti di quadri celebri non autentici e si muovono all’interno delle proprie cornici. Divertente sulla carta noiosissimo nella realizzazione. Colpa anche qui di una sceneggiatura infelice, cui manca quasi completamente l’umorismo che aveva fatto dei film precedenti del trio opere magari semplici ma spassose e ampiamente godibili. La chiusura è con “Temperatura basale”, ennesima variazione sul tema del marito che non riesce a “fecondare” la moglie causa spermatozoi pigri. Un classico della nostra commedia (rivisto recentemente anche in MANUALE D’AMORE 2) al quale Giacomo (soprattutto, visto che il protagonista è lui) non aggiunge nulla: la solita trafila di specialisti più o meno credibili, le solite corse per accoppiarsi quando (nei momenti meno opportuni, ovvio) la temperatura basale della moglie dovrebbe facilitare la fecondazione degli ovuli. Desolante constatare quanto il trio abbia abbandonato il filone di successo in favore di episodi tanto sciatti e privi di nerbo. Perché anche con le scene di raccordo dei tre mistici non si va certo meglio, sia chiaro...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/12/08 DAL BENEMERITO DEEPRED89 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/01/09
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Deepred89 24/12/08 00:38 - 3706 commenti

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Deludente commedia ad episodi che sfrutta male le discrete potenzialità (sfruttate molto meglio in alcuni film precedenti) di Aldo Giovanni e Giacomo. Decisamente mediocre il primo episodio, banale e praticamente mai divertente; un po' meglio il secondo, nonostante troppe cose non funzionino; dello stesso livello il terzo, anche se lo spunto di partenza è curioso; raggiunge la sufficienza invece il quarto, piuttosto divertente; inutile la cornice. Passabile la colonna sonora, regia spesso piatta. Nel complesso non funziona.

G.enriquez 27/12/08 02:15 - 121 commenti

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Film ad episodi tenuti insieme da un'inutile cornice, totalmente slegata dagli episodi stessi. Si parte malissimo con "Milano Beach", storiella che ha come tema gli italiani in vacanza, scarsa sotto tutti i punti di vista. Le cose per fortuna migliorano con il secondo episodio, "L'autobus del peccato", non del tutto risolto soprattutto a livello di sceneggiatura, ma godibile. Riusciti invece gli ultimi due, "Falsi prigionieri", bizzarro e con ottimi effetti speciali e "Temperatura basale", forse il momento più felice di tutto il film.

Pstarvaggi 30/12/08 13:46 - 80 commenti

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Un film deliziosamente inutile. AG&G sono sempre i soliti e "Milano beach" (che riprende vecchi schemi del trio) ce lo conferma. Toni da commedia all'italiana ne "L'autobus del peccato", mentre "Falsi prigionieri" si apprezza solo per gli effetti speciali. "Temperatura basale" alza decisamente il livello e apre ai tre le prospettive per una comicità più matura, da sviluppare in futuro. Bravini gli attori di contorno (la Finocchiaro su tutti). Senza troppi spunti la regia di Cesena, presente in un riconoscibilissimo cameo.

Fabbiu 21/01/09 19:51 - 2145 commenti

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Ahia... Siamo molto lontani dalle ricette quasi sempre vincenti del trio, non c'è per nulla quella accuratezza nell'umorismo proposto; si tende a riciclare situazioni convenzionali con gag peraltro già viste (Il solito Aldo che urla o Giovanni ancora pignolo); non bastano citazioni ad Harry Potter (con l'episodio sui quadri) o sprazzi di umorismo fantozziano (i tre poveretti prima ingessati e poi nuovamente travolti da causalità esterna); il difetto maggiore è nei personaggi appena abbozzati e in situazioni improbabili anche per una commedia.

TomasMilia 28/01/09 00:58 - 157 commenti

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Ma che è? Dal trio milanese mi aspetto e pretendo molto di più. Non un'idea originale, non una risata, non una battuta degna di nota. 4 episodi uno più inconcludente dell'altro. Nel primo per quale motivo dovrei ridere? Il secondo ha una storia abbastanza simpatica, da commedia italiana vecchio stile. Il terzo... non ho parole per descriverlo. Sembra un gioco tra i tre protagonisti nel quale si divertono solo loro. L'ultimo ricorda un episodio di Manuale d'amore 2 e come quello ne condivide la quasi totale assenza di risate.

G.Godardi 18/04/09 17:28 - 950 commenti

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Il cinema di AG&G è sempre stato interessante. Sono uno dei pochi esempi di comici tv passati al cinema apprezzati da pubblico e critica, tuttavia han sempre sofferto di un vizio di forma, ovvero lo scontro non risolto tra il linguaggio teatrale (statico) e quello cinematografico (dinamico). Un escamotage poteva appunto essere la struttura a sketches come qui. Purtroppo l'occasione è mal sfruttata; non che sia un film disprezzabile (la confezione è egregia), ma si ride davvero poco. Conclusione: se guardo il cosmo da un comò... mi annoio un po'!

Ciavazzaro 27/04/09 16:09 - 4770 commenti

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Non troppo divertente. Ci sono alcuni apprezzabili caratteristi (compreso il ritorno sullo schermo di Luciana Turina) e il cameo di Marcello Cesena è carino, ma gli episodi sono altalenanti. Il migliore direi che è quello con la Finocchiaro. Molto scarso rispetto alle aspettattive.

Galbo 10/05/09 08:00 - 12392 commenti

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In piena china artisticamente discendente (nonostante gli ottimi incassi ottenuti), Aldo, Giovanni & Giacomo "toppano" clamorosamente con questo film che tenta di sfruttare il nuovo ripescato filone del film a episodi in voga nel cinema italiano ultimamente. Purtroppo per loro il risultato è veramente scarso. Le sceneggiature sono quantomai banali, prive di guizzi creativi e spunti davvero divertenti e la stessa recitazione sembra seguire i soliti binari non aggiungendo nulla di nuovo e degno di nota.

Caesars 20/07/09 09:09 - 3790 commenti

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Finora i film con i tre comici milanesi in veste di protagonisti erano stati sempre di una certa qualità (anche se non sempre elevatissima); quest'ultima opera invece fa cadere letteralmente le braccia. È con un certo dispiacere che si stronca il film, ma è innegabile che questa volta non si reisca a raggiungere l'obbiettivo di divertire lo spettatore anche se qua e là qualche (rarissimo) sprazzo della comicità che rese famoso il trio si può trovare. La stuttura ad episodi non aiuta la sceneggiatura e nessuno dei 4 (più raccordo) è riuscito.

Puppigallo 9/11/09 22:37 - 5275 commenti

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Prodotto filmicomico quasi interamente scadente (a essere magnanimi). Ed è un peccato, perchè quando si hanno a disposizione tre comici dalle indiscusse capacità come Aldo Giovanni e Giacomo, è un delitto farli naufragare con una simile sceneggiatura di rara pochezza umoristica, arrancante, noiosa, che peggiora sempre più (il colpo di grazia lo si subisce con l'inutilmente lunga e idiota scena dei quadri, con maldestro e puerile utilizzo della comicità surreale. Dopodichè la delusione è tale che il resto è più che altro pellicola che separa dalla fine. Filmaccio.
MEMORABILE: La Turina: "Bere caldo fa sentire freschi". E Aldo: "Ma chi te le dice tutte queste minchiate?"; "Ma quanti cani hai?". Risposta: "Un tot".

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Pinhead80 9/11/09 23:53 - 4760 commenti

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Aldo, Giovanni e Giacomo ci avevano abituato bene, questa voltà però si sono rivelati una delusione. Questo perché il film fatto di episodi, collegati tra loro da una parodia di Primavera, estate, autunno, inverno e ancora primavera, non decolla mai e le risate escono dallo spettatore più per il ricordo dei loro vecchi film che per le gag presentate. Peccato perché il trend comico del trio pare stia un po' svanendo. Si salva il secondo episodio.

Magnetti 11/11/09 10:05 - 1103 commenti

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Se un film che dovrebbe divertire non fa neanche sorridere e, a tratti, annoia tremendamente non si può che assegnare una insufficienza piena. Fatta salva la mia simpatia e stima per i tre comici non riesco proprio a trovare elementi validi per Il cosmo sul como. Fin imbarazzanti gli intermezzi con l'eremita asceta. Regia e scrittura latitano (con Massimo Venier le cose andavano diversamente, eccome) e, diciamolo, per far funzionare il trio non è che serva arrampicarsi sugli specchi.

Daniela 22/12/09 16:02 - 12662 commenti

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Come giocarsi il credito residuo con un film moscio come il Mocio Vileda, che, quando riesce a strappare a fatica un sorriso, lo fa in virtù di memorie legate a momenti più felici del trio e non per virtù intrinseche, considerate la pochezza della sceneggiatura, l'avarizia nelle battute, il logorio delle situazioni. Tutti gli episodi risultano di imbarazzante approssimazione. Si salva un pò "Falsi prigionieri", ma solo come spunto di partenza. La vivacità della colonna sonora fa risaltare ancora di più la stanchezza degli interpreti,

Belfagor 24/12/09 11:13 - 2690 commenti

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Film discontinuo nei risultati. "Milano Beach" è la parte migliore, "Falsi prigionieri" e "L'autobus del peccato" sono carini ma si poteva fare di più, "Temperatura basale" è l'anello debole della catena. Gli intermezzi con i monaci zen non sono molto divertenti, ma ricoprono poco spazio. La comicità e la simpatia del trio, comunque, salvano l'operazione. Due pallini, in attesa di tempi migliori.

Cangaceiro 28/12/09 11:46 - 982 commenti

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I tre non mi hanno mai entusiasmato fin dall'esordio al cinema e stavolta li ho aspettati al varco con un po' di sadismo pronto a massacrare. Non posso farlo, perché se AGG non sono mai stati dei fenomeni c'è da dire che non si sono affatto ridotti a schiappe senza arte né parte. La baracca regge ancora grazie all'umile formula a episodi utile a evitare il fiato corto. Milano beach e L'autobus del peccato, seppur mal scritti e sbrigativi, sono apprezzabili, originale ma niente più Falsi prigionieri, pessimi Temperatura basale e le scene zen di raccordo.

Domino86 1/05/10 11:58 - 607 commenti

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Veramente pessimo questo film del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. La cosa peggiore per dei comici è non riuscire a far ridere... ed è ciò che accade qui, di conseguenza il film risulta pesante e noioso. Forse sarebbe meglio per loro prendersi una pausa.

Jcvd 27/12/10 21:26 - 258 commenti

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Il più brutto film del trio. Delusione totale e non era facile, addirittura più brutto di quanto ci si poteva attendere vedendo il trailer. Commedia a episodi inutile, sconnessa e con gag per nulla divertenti se non per un nanosecondo qua e là. Imbarazzanti gli spezzoni con i monaci, così come è patetico l'episodio dei quadri. Un film bocciato sotto ogni aspetto, oltre che noiosissimo.

B. Legnani 14/04/12 15:18 - 5532 commenti

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Deludentissimo (*½). Non convince il primo episodio (Milano Beach: **), che risulterà essere il migliore, specie per il personaggio di Giovanni, che richiama un po' troppo il noto Furio. Terribile il secondo (L'autobus del peccato: *½, largheggiando), in cui si continua a copiare: il super-confessato è presente ovunque (pure in Fulci!). Banale il terzo (Falsi progionieri: *½), che parte pottereggiando e non è certo salvato dal citare Arcimboldo o Leonardo. L'ultimo (Temperatura basale: *½) è il più trito, visto pure in De Sica e Germi. La cornice (*) è tremenda.
MEMORABILE: "Saturnino era il nome del nonno". "Se il nonno si chiamava Nosferatu, lo chiamavano Nosferatu?".

Gabrius79 2/09/13 18:43 - 1427 commenti

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Film a episodi tutto sommato non disprezzabile che ci regala un episodio molto riuscito ("Temperatura basale") con lo strepitoso cameo di Angela Finocchiaro. Gli altri episodi sono appena passabili a eccezione di quello intitolato "Falsi prigionieri", quasi da sbadiglio. Piacevole rentrèè di Luciana Turina.

Nando 7/11/13 11:42 - 3814 commenti

I gusti di Nando

Dopo qualche successo cinematografico il trio inizia la propria decadenza che questa pellicola evidenzia marcatamente. Quattro episodi fiacchi e privi di mordente che non strappano nemmeno la semplice risata. Personaggi ripetitivi e ritmo che latita. Accettabile il primo episodio, slegato e confuso il secondo, agghiacciante il terzo con le tele animate, forse uno dei punti più bassi del cinema italiano dell'ultimo decennio, scadente il quarto con un'odiosa Finocchiaro. Sui monaci evito commenti.

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Ultimo 13/12/14 15:36 - 1655 commenti

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Dopo diversi film di successo capita di fare un buco nell'acqua. Questa credo sia la sintesi migliore di questa pellicola del trio, estremamente vuota di contenuti e di momenti divertenti. Pessima la parte iniziale; forse si salva qualcosa nell'episodio in cui Giovanni fa il sagrestano e poco altro... Lontano anni luce dai primi tre gioielli.

Rambo90 20/12/14 16:46 - 7697 commenti

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Film piuttosto scialbo e noioso, con una struttura a episodi che non giova affatto al trio. Si aggiunga il fatto che in realtà nessuno dei segmenti è particolarmente originale o divertente e la frittata è fatta. Rimangono la bravura e l'affiatamento del trio, qualche battuta sporadica e una regia discreta che regala almeno una confezione dignitosa. Mediocre.

Lou 1/04/16 00:43 - 1121 commenti

I gusti di Lou

Certamente non all'altezza degli atri film del trio, comunque certe gag sono molto divertenti e rimangono impresse. Dei quattro episodi, tenuti insieme da un'inutile cornice orientale, il più riuscito è probabilmente l'ultimo ("Temperatura basale"), che anche se non brilla per originalità ha nel siparietto con la ginecologa Gastani Frinzi, interpretata dalla Finocchiaro, momenti spassosi. Per il resto, sceneggiature deboli e tanto già visto, ma la simpatia di AG&G resta intatta.

Redeyes 6/03/17 08:06 - 2449 commenti

I gusti di Redeyes

Che il Trio sia più alla frutta di Arcimboldo lo dimostrano le ultime uscite, sempre più scariche e scialbette. La suddivisione a episodi non riesce a dare sprint e infatti già l'incipit/copertina è veramente fiacco. Dei quattro episodi regge giusto "Milano Beach", con una parabola che tocca il fondo con il potteriano "Falsi prigionieri". Gli si riconosce giustamente un'eleganza che non li ha mai fatti decadere nel triviale, ma credo che il loro momento sia definitivamente trapassato.

Paulaster 11/09/18 11:19 - 4419 commenti

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Non avendo un'idea vincente per una sceneggiatura il trio di comici si affida a un quadruplice episodio. I primi due non sono originalissimi ma si fanno seguire. Il terzo coi dipinti è inguardabile perché non ha la minima trama (un piccolo aiuto viene dalla Cabello). L'ultimo con il desiderio di un figlio è il migliore ma poteva essere sfruttato all'interno di una storia più ampia. Il collante è fiacco e poteva essere evitato del tutto. Poco aiuto dai comprimari.
MEMORABILE: La lezione di kendo.

Aco 28/04/22 10:55 - 215 commenti

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Quattro storie brillanti che tuttavia non fanno un film. L’opera infatti si presenta fortemente slegata, nonostante i tentativi di unirla mediante il fil rouge del maestro orientale che dispensa pillole di saggezza e bastonate ai suoi discepoli. Comunque sia le singole storie meritano di essere viste perché sono tutt’oggi divertenti, seppure di diverso livello qualitativo.
MEMORABILE: Il santone indiano.

Enzus79 12/01/23 22:16 - 2896 commenti

I gusti di Enzus79

Film suddiviso in quattro episodi che purtroppo risultano fiacchi e soporiferi. Hanno pochissimo brio, divertono poco e le banalità non mancano mai. Forse sono state scritti con superficialità estrema, pensando più al botteghino che ad altro, altrimenti non se ne spiega il perché. Perdipiù i personaggi (di ogni singolo episodio) sono più che stereotipati. Da dimenticare.

Gottardi 2/02/23 12:13 - 396 commenti

I gusti di Gottardi

Film a episodi del tutto slegati tra loro inframmezzati da scenette in cui dialogano tre santoni che dovrebbero fare da collante. In realtà tutto si riduce a loffie rappresentazioni tirate innanzi per i capelli, in cui al variare degli episodi non varia minimamente il livello, ahimè, bassino anzichenò. Spiace dirlo di tre comici così bravi e apprezzati, ma malserviti da soggetti e sceneggiature dappoco; è difficile distinguere se siano più logori gli attori, gli episodi, o più patetiche le scenette di mezzo. Sta di fatto che anche per i fans più affezionati è dura non rimanere delusi.

Panza 25/09/23 22:32 - 1842 commenti

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Abbandonato il terreno su cui si muovevano i film anni '90 e 2000, il trio si rifugia in un tipo di commedia più facilona in cui scompare ogni riferimento sentimentale e drammatico (flebili quelli dell'ultimo episodio). Quattro episodi tirati per le lunghe in cui la verve di Aldo, Giovanni e Giacomo sembra assopita, venendo abbandonata la naturalezza del passato. Nel primo e quarto episodio c'è qualche battuta che va a segno; terribili lo sketch dei quadri e la cornice dei monaci. Un risultato sufficiente lo portano a casa, però la retromarcia rispetto al passato è sensibile.
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  • Discussione Zender • 11/11/09 11:11
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Beh dai, almeno stavolta hai portato a termine l'impresa, Magnetti.

    Non sono però troppo d'accordo con gli stroncamenti ad Al John e Jack, che comunque conteneva buoni momenti, aveva ottime scenografie, personaggi simpatici, una regia almeno più vivace, aveva insomma il suo perché. Questo è tutt'altra cosa: vorrebbe avere più pretese, ma è proprio mal scritto e mal diretto.
  • Discussione Magnetti • 11/11/09 11:39
    Call center Davinotti - 210 interventi
    Concordo con Zender. La leggenda di Al John e Jack lo si vedeva volentieri.
  • Discussione Harrys • 11/11/09 14:02
    Fotocopista - 649 interventi
    Io credo che l'influenza stilistica di Marcello Cesena nei confronti del trio abbia fatto solamente che del male. La comicità del regista/autore/attore, infatti, poco si confà col grande schermo, a mio avviso... Al contrario, sul piccolo, funziona magnificamente (Sensualità a corte).
  • Discussione Zender • 11/11/09 15:03
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Vero, infatti anche MARI DEL SUD, con Abatantuono, è deboluccio assai...
  • Discussione Kelly§òkel • 12/11/09 12:28
    Galoppino - 18 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Non sono però troppo d'accordo con gli stroncamenti ad Al John e Jack, che comunque conteneva buoni momenti, aveva ottime scenografie, personaggi simpatici, una regia almeno più vivace, aveva insomma il suo perché.

    Nessuno ha stroncato "La leggenda di Al....", anzi mi è piaciuto molto e le risate sono state incontenibili...rammento le scene dei dadi ed Aldo in equilibrio sul nome dell'hotel, pazzescho! Ritornando a prima, ho solo detto che questo film (Al, John,Jack), nonostante tutto, non ha avuto un enorme successo quanto "Tre uomini e...." e "Chiedimi se sono felice"....
    ...infine, il mio commento di ieri era un "menzionare" .... ho scritto soltanto la scesa del trio nel cinema con vari similitudini.
    Ultima modifica: 12/11/09 12:30 da Kelly§òkel
  • Discussione Zender • 12/11/09 14:00
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Beh, scrivevi "Sono passati più di 10 anni e dopo alti (Chiedimi se sono felice) e bassi (La storia di Al, John e Jack)". Pensavo che quel "bassi" fosse riferito a un giudizio che condividevi.
  • Homevideo Gestarsh99 • 3/11/11 12:08
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Medusa Video:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano
    * Sottotitoli Italiano NU
    * Extra Making of
    Speciale
    Web Backstage
    Ciak sbagliati
    Interviste
    Scene tagliate
    Trailer
  • Curiosità Mauro • 30/11/15 09:53
    Disoccupato - 11983 interventi
    Nel primo episodio (Milano Beach) con Aldo, Giovanni e Giacomo hanno recitato loro parenti, diretti e indiretti. La moglie di Aldo è interpretata dalla vera moglie di Aldo, Silvana Fallisi. Le figlie di Giovanni sono le vere figlie di Giovanni, Clara e Mara. Infine, la moglie di Giacomo è Cinzia Massironi, cugina della sua ex moglie Marina Massironi.
  • Musiche Mauro • 17/09/17 20:10
    Disoccupato - 11983 interventi
    La canzone che si sente sui titoli di coda è Born to Be Alive del cantautore francese Patrick Hernandez.
    Ultima modifica: 18/09/17 08:50 da Zender