La vicenda è ambientata nell'antica Roma, al tempo dell'imperatore Nerone. E' la storia del patrizio Marco Vinicio che tornato dalla Gallia, si innamora della cristiana Licia e si converte. Monumentale kolossal hollywoodiano realizzato nella romana cinecittà, Quo vadis? è apprezzabile per la ricostruzione storica e per alcune scene imponenti (vedi il rogo di Roma ad opera di Nerone). Il film è più limitato per quello che riguarda la caratterizzazione dei personaggi ma rappresenta tuttavia uno spettacolo molto godibile.
Quando Hollywood era sulla riva del Tevere...Trasposizione non priva di spettacolarità (grazie anche alle musiche imponenti di Rosza e alla sontuosa fotografia) ma prolissa e pomposa. Inamidato Taylor, che mantiene la sua aria impettita in qualsiasi circostanza, ed anche Deborah Kerr, solitamente attrice sensibile, appare spaesata. Chi invece nel suo ruolo ci sguazza a meraviglia è Peter Ustinov, un Nerone infantilmente bizzoso, gigione ogni oltre limite. E'la sua prestazione a rendere tuttora gradevole questa pellicola, unitamente allo sfarzo della messa in scena.
La valutazione di sufficienza da parte della critica sta stretta a questo buon kolossal dal miscuglio storico-drammatico-religioso, che racchiude quanto di meglio era possibile realizzare in quegli anni. Tra i suoi pregi vi è quello (non di poco conto) di riuscire a non far perdere interesse e a non diventare monotono strada facendo, cosa che diverse volte accade nella seconda parte a film di lunga durata. Qui invece solo nella prima parte c’è qualche dialogo di troppo, ma poi emerge tutta l’imponenza degna dei filmoni di rilievo. ***!
Kolossal d'altri tempi, nel bene e nel male: storicamente inattendibile, retorico ed ingenuo in certe soluzioni narrative ma ancora affascinante e spettacolare nonostante l'età. Buona la prova del cast in cui brillano un grande Peter Ustinov, un folle e crudelissimo Nerone (tratteggiato un po' ingenuamente dagli sceneggiatori come semplice pazzo incendiario, ma del resto così tutti lo immaginiamo!). In sostanza sicuramente un buon film...
Monumentale produzione hollywoodiana di stanza a Cinecittà, è un kolossal quanto mai inattendibile dal punto di vista storico ma comunque dotato di scenografie sontuose e sequenze di grande impatto visivo (una per tutte l'incendio di Roma). La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto superficiale, ma rimane memorabile l'interpretazione di Ustinov nei panni di un Nerone istrionico, folle ed incendiario. Lungo e retorico, ma comunque interessante.
Film molto convenzionale nel mostrarci il solito Nerone pazzo, i soliti cristiani perseguitati e via dicendo. Tuttavia questo peplum è sicuramente tra i migliori mai prodotti. Taylor è più convincente da menefreghista che da innamorato, la parta del leone la fa un Peter Ustinov strepitoso come non mai nel ruolo del folle e pusillanime imperatore (almeno così è dipinto il principe giulio-claudio). Molto buona anche l'interpretazione di Leo Genn che ci offre un perfetto Petronio Arbitro.
MEMORABILE: La reazione di Nerone alla lettura del testamento di Petronio.
Kolossal mastodontico, sia in termini di durata che per dispiegamento di mezzi, girato a Cinecittà da LeRoy avvalendosi di un'opulenza scenica di prim'ordine. Grande contributo viene dagli attori, soprattutto da uno splendido Peter Ustinov e da un quasi pari Leo Genn. Ottimo come kolossal, risulta meno curato nella parte religiosa che, dati i fatti storici rappresentati, avrebbe dovuto essere approfondita meglio. Eccellenti le musiche di Miklos Rosza, che ricerca suoni antichi (realizzate con ottoni e percussioni) per marce e fanfare. ****
MEMORABILE: La predicazione di San Pietro sul colle Vaticano; La lettera di Petronio a Nerone.
Racconta la Roma di Nerone e le persecuzioni ai primi cristiani (come da cliché), con una durata considerevole e un uso di gradi mezzi al punto da ricordare certi film del muto. Molto affascinante nelle scenografie e nei costumi, senza badare a spese (anche se girato a Cinecittà). Perde un po' nella trama e nei personaggi: su tutti Nerone, che viene ritratto come un bambinone irresponsabile (anche se poteva esserlo), mentre i cristiani sono esageratamente buoni e non violenti.
Una storia d'amore sullo sfondo dell'ultimo Nerone, ormai alle sue battute finali. Peplum interessante e ben diretto, complice un ottimo Robert Taylor, forte di una sceneggiatura ben scritta e di un soggetto solido. Belle le scene all'interno dell'anfiteatro e buon climax nel finale. Anche le musiche accompagnano egregiamente le scene. Un buon film.
Molto più apprezzato dal pubblico che dalla critica, il primo kolossal hollywoodiano girato a Cinecittà va indubbiamente preso con le molle per quanto riguarda l'attendibilità storica, ma lo sfarzo produttivo si traduce in una messa in scena tanto ricca quanto curata e la trama, dopo un inizio abbastanza ampolloso, diventa sempre più appassionante a dispetto delle quasi tre ore di durata. Bravi tutti gli attori, ma è Peter Ustinov a ritagliarsi il posto d'onore con il suo Nerone follemente fanciullesco. Adeguate le musiche di Miklos Rozsa.
MEMORABILE: L'incendio di Roma; L'ultima lettera di Petronio; L'inseguimento con le bighe; Lo scontro nell'arena; Il finale.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
Segnalo la recente uscita di una buona edizione in dvd (doppio disco) e BR con interessanti extra: un commento audio di uno storico del cinema e un bel documentario sulla genesi del film.
DiscussioneZender • 17/03/09 07:49 Pianificazione e progetti - 46939 interventi
Galbo ebbe a dire nella sezione homevideo: Segnalo la recente uscita di una buona edizione in dvd (doppio disco) e BR con interessanti extra: un commento audio di uno storico del cinema e un bel documentario sulla genesi del film. Curiosità mia, Galbo: visto che stai molto attento alla qualità dei dvd, segnali il top disc di Af ecc. Volevo chiederti: tu sei già passato al blue ray?