Lo trovi su

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La sensazione è che Zemeckis abbia preso spunto dalla storia vera di Mark Hogancamp per potersi divertire con l'animazione lasciando a Steve Carell l'incombenza di dare forma e spessore al protagonista. Colpito ripetutamente al volto durante una rissa al bar, Mark perde parzialmente la memoria e molte altre facoltà rifugiandosi in una realtà alternativa allestita nel giardino di casa, dove ricostruisce in miniatura l'immaginaria città belga di Marwen. Abitata dal capitano Hogie (il suo alter ego) e dalle belle ragazze che lo proteggono dalle insidie naziste, è un luogo fantastico tanto ben ricreato che Mark si diverte a fotografarlo ponendo al centro delle immagini i suoi bambolotti. Disegnatore...Leggi tutto di talento prima dell'incidente, sa scattare fotografie giudicate meritorie che gli fanno guadagnare la possibilità di esporle. Zemeckis racconta la vita alienata di Mark dimostrando lo stesso amore per i meno fortunati che aveva reso a suo modo grande FORREST GUMP, film a cui in questo caso guarda molto più che all'apertamente citato RITORNO AL FUTURO (la jeep trasformata in DeLorean è un omaggio decisamente posticcio). I suoi incontri nel quotidiano con la donna che si occupa di lui, con la collega al bar dove lavora, con la commessa al negozio di giocattoli o la nuova vicina Nicol (Mann), destinata a incarnare l'amore, danno lo spunto per introdurre nuove bambole a Marwen animando scenette che si fanno reali, nell'immaginazione del protagonista. Ed è all'interno di queste, appartenenti di fatto a una sorta di film parallelo, che Zemeckis lascia sfogare la sua anima più fanciullesca. Modellate sui volti dei veri attori, le bambole mostrano volutamente la loro natura artificiale: il gioco sta infatti nel lavorare in una via di mezzo tra reale e finzione animando professionalmente figurine che devono comunque mantenere il loro carattere di bambole. In questo modo il regista può abbondare con gli effetti speciali e una volta di più dilettarsi a innestare nella “realtà” elementi ad essa palesemente estranei. Nulla di particolarmente innovativo, a dire il vero, tanto che dopo un po' la cosa stanca e finisce col rendere estremamente ripetitivo il film, agganciato a sterili scenette di battaglia con il gruppo di ragazze che spara all'impazzata e il capitano Hogie a combattere con loro i nazisti. Sarebbe più interessante conoscere i rapporti di Mark col mondo che lo circonda, ridotti a rapporti elementari e scontati anche con la donna che più gli si avvicina al cuore, la bella Nicol. Carell è un ottimo attore ma qui fatica, a esprimere le sfumature del suo personaggio, lasciando che il film non vada oltre un bozzettismo di maniera affiancato all'ennesima rilettura del disadattato che cura i propri problemi spostandosi volontariamente in un universo parallelo dove può ingenuamente ergersi ad eroe. Ben girato, come sempre, tenero e istruttivo come da contempo ma nel contempo stucchevole e superfluo.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/01/19 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/06/19
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Digital 12/01/19 11:42 - 1257 commenti

I gusti di Digital

Un uomo di mezza età che ha subito un pestaggio, per dimenticarsi del fattaccio si rifugia in un mondo tutto suo fatto di soldatini, che utilizza per creare formidabili storie. Film che alterna sapientemente computer grafica (davvero ben fatta) a personaggi in carne e ossa. Quel che ne esce è una gioia per gli occhi e il cuore, con una storia che, per quanto semplice, induce a riflettere su più temi: dal bullismo alla dipendenza patologica dai farmaci, passando per l’elaborazione del lutto. Regia meravigliosa, superbo Carell.

Noncha17 18/01/19 17:16 - 87 commenti

I gusti di Noncha17

Una sorta di "tecnica mista" a corrente alternata, quella proposta in questa pellicola, in cui veniamo invitati a vivere un'avventura in un mondo chiamato Marwen (dall'unione del nome del protagonista e della sua "quasi-sposa" Wendy). La storia raccontata nell'immaginario villaggio belga del 1944 è quella che - nella realtà - viene rappresentata dal "personaggio" interpretato dall'immerso(?) Steve Carell tramite modellini. Ogni volta che ritira le foto che fa e le guarda è un'emozione anche per noi... Pur essendo infantile, almeno lì riesce ad apparirci come un eroe che conquista!
MEMORABILE: Le scarpe "spente" sul fango; La lattaia; "Devo ancora consumare bene le gomme!"; Il Kurt nazista; Bombardamento in tribunale; Il volo dal campanile.

124c 14/01/19 01:42 - 2911 commenti

I gusti di 124c

Robert Zemeckis gira il suo personale Small soldiers presentando Mark Hogankamp, un disegnatore diventato fotografo che, per dimenticare d'essere stato vittima di un pestaggio violento, crea in casa un villaggio mignon della Seconda Guerra Mondiale assediato dai nazisti e da una strega, ma difeso da cinque belle bambole in tacchi a spillo armate di mitra. Ottima la prova di Steve Carell, che si sdoppia anche in eroico soldatino sfregiato e ironico. Geniali i rimandi mignon a Ritorno al futuro, sempre di Zemeckis. Da una storia vera.
MEMORABILE: L'ossessione: i tacchi alti dell'etero Mark; La tenera storia d'amore con Nicol; Gli alter-ego umani delle bambole guerriere; L'identità della strega.

Xamini 15/01/19 21:35 - 1244 commenti

I gusti di Xamini

Il famigerato bollino "tratto da una storia vera" pare assai difficile da apporre a premessa di questo film ma tant'è. Zemeckis compie un gran lavoro registico nell'esplorare in modo piuttosto fantasioso il retroscena psicologico di una vicenda tutto sommato semplice. Il mondo immaginario di Mark Hogancamp è vivido, ricco, intrigante e si intreccia in maniera superba con quello reale in un continuo andirivieni che gioca con la percezione dello spettatore. E a questo redivivo Roger Rabbit concederemo volentieri la sospensione dell'incredulità.

Ryo 21/01/19 00:59 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Zemeckis continua a non sbagliare un colpo. Prende una storia vera e ne ricama su un film dalla sceneggiatura ben gestita e una regia che coniuga in maniera ottima avventura, commedia e dramma. Impressionante trasformazione psicologica di Steve Carrel (ma come fa a migliorare di film in film?). Bellissimi gli effetti visivi, il passaggio da giocattoli a esseri umani è davvero grandioso. Tenerissimo e commovente.
MEMORABILE: La macchina con i personaggi che Mark si porta sempre in giro.

Daniela 4/04/19 21:51 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Perduta la memoria a seguito di un brutale pestaggio, un ex disegnatore di fumetti costruisce un villaggio in miniatura, teatro di avventure al tempo della seconda guerra mondiale che trasfigurano la sua vita reale... Zemeckis riversa le sue precedenti esperienze in campo di motion capture per raccontare la storia di un sopravvissuto: il risultato, visivamente fascinoso, non convince del tutto per una sceneggiatura poco pregnante in cui la commozione talvolta scade nel patetismo ricattatorio. Da elogiare la prestazione di Carell, convincente in un ruolo in bilico fra commedia e dramma.
MEMORABILE: La citazione di ritorno al futuro

Puppigallo 30/03/19 20:26 - 5250 commenti

I gusti di Puppigallo

Il sunto potrebbe essere: sono tutti dispiaciuti per lui, tranne lui. Ma per fortuna, nella pellicola c'è di più. La mente del protagonista, infatti, sembra usare, come anticorpi contro la carognata che ha dovuto subire, una realtà costruita su misura, dove il disagio viene rielaborato sotto forma di spietati soldati tedeschi, o di una strega belga "allontanatutte". La pellicola risulta riuscita, seppur un po' scolastica nei vari passaggi e senza particolari guizzi registici. Alla fine, comunque, lo scopo è raggiunto e l'empatia col protagonista diventa quasi inevitabile.
MEMORABILE: Realtà e immaginazione si fondono (la proposta di matrimonio); "Mi aggredirono alle spalle, togliendomi dalla testa a calci tutti i miei ricordi".

Rambo90 2/04/19 16:27 - 7659 commenti

I gusti di Rambo90

La fantasia come rifugio da una vita andata in pezzi e solitaria, raccontato con l'ottimo occhio di Zemeckis, affascinante soprattutto quando si tratta di muoversi tra le battaglie delle bambole di Marwen. Anche se alcuni momenti sono un po' statici, il film cattura ed è ben girato, con un'intepretazione molto sentita di Carell. Begli effetti speciali, sceneggiatura non sempre fluida ma nel complesso buono.

Smoker85 2/04/19 12:23 - 487 commenti

I gusti di Smoker85

Interessante caso di cronaca, opportunamente romanzato da Zemeckis, che narra la storia di un fumettista vittima di un'aggressione omofoba, tema particolarmente attuale nel nostro Paese. Prova molto positiva per Carrell nelle vesti dello stralunato protagonista e del suo alter ego senza macchia e senza paura, abbastanza anonimo il rimanente cast. Ottimi effetti speciali, ma la magia riesce solo a metà: la trama appare, in alcuni punti, troppo confusionaria e finisce coll'annoiare. Deludente rispetto lo spettacolare trailer.
MEMORABILE: La dichiarazione d'amore del protagonista e tutto quel che viene dopo; Lo "battaglia finale" di "Hogan".

Alf62 1/05/19 10:32 - 64 commenti

I gusti di Alf62

Come gestire le paure provocate da un trauma violento? Ci si può rifugiare nella chimica e in una realtà fantastica in cui sconfiggerle, ma una strega subdola e spietata che rappresenta gli psicofarmaci le riporterà sempre in vita. Oppure tramite l'affetto di chi ci circonda e l'amore per una donna capire che l'unico modo è reagire, affrontarle e non farci annientare. "Le donne salveranno il mondo" e un "io odio i nazisti dell'Illinois" come rifiuto a tutte le sopraffazioni. Attualissimo.

Leslie Mann HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Il rompiscatoleSpazio vuotoLocandina George re della giungla...?Spazio vuotoLocandina 110 e frodeSpazio vuotoLocandina 40 anni vergine

Kinodrop 1/05/19 18:08 - 2908 commenti

I gusti di Kinodrop

Al di là del dramma personale del protagonista, vittima di un'infame aggressione e ridotto quasi allo stato vegetativo e senza memoria, la trasposizione che Zemeckis ne dà in chiave "terapeutico-favolistica" lascia piuttosto perplessi. Affascina certamente l'apparato teatrale di transfert attraverso il quale Mark ricostruisce il suo vissuto con l'ausilio di un micro-mondo di action figures, ma il racconto è afflitto da una sceneggiatura lenta e didascalica non poco, che non lega bene con il doppio registro su cui si muove. Carell ha fatto di meglio.

Didda23 5/05/19 20:10 - 2424 commenti

I gusti di Didda23

Visivamente inappuntabile; una regia mirabolante alterna con estrema grazia la vita reale con il meraviglioso mondo inventato, anche se qua e là si avverte un fastidioso autocompiacimento (l'autocitazione di Ritorno al futuro è stucchevole). La sceneggiatura imprime i giusti dialoghi soprattutto in ottica mainstream e di intrattenimento, peccato che il dolore e la dipendenza da psicofarmaci siano una parte quasi secondaria. Carell conferma un ecclettismo inviadibile, mentre il resto del cast pare molto sottotono (compresa una - brava altrove - Leslie Mann).
MEMORABILE: Il giorno delle polpetta; Le avventure contro i nazisti in quel di Marwen; La fuga dal processo.

Capannelle 11/05/19 15:49 - 4394 commenti

I gusti di Capannelle

La storia vera di Mark Hogancamp appassiona di più. Vuol dire che la chiave narrativa di Zemeckis non ha funzionato, che quel mondo parallelo fatto di pupazzi ha appesantito il racconto invece che esaltarlo, che passaggi ripetitivi e autocitazioni hanno preso il sopravvento su quanto di buono si poteva imbastire su questa vicenda. Carell bravino, ma alla fine pure di lui non rimane un gran ricordo.

Giùan 16/06/19 07:51 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Dopo aver conturbantemente rivisitato la coppia divistica e il film di spionaggio, Zemeckis ri-sposta lo sguardo del suo cinema "seduttivo" sul versante un po' stucchevole della "esemplarità" con la storia di questo "gemello" minore di Forrest Gump, rispetto al quale perde in tipicità guadagnando certamente in malinconica simpatia. Se il personaggio di Hogenkamp (reso con bel sentimento d'attore da Carell) ha tratti d'angosciante attualità e la tecnica rifulge come sempre dolcemente, cinematograficamente resta il vizio d'una succedanea ripetitività.
MEMORABILE: Le ragazze di Marwen.

Nando 10/10/19 12:49 - 3806 commenti

I gusti di Nando

Il geniale Zemeckis realizza un film che regala qualche momento di valido cinema miscelando il dramma con il genere fantastico e ispirandosi a una storia vera offre una doppia vicenda. Carell è appropriato per la parte e ben coadiuvato dalle protagoniste femminili. Talvolta le vicende animate appaiono lievemente stucchevoli ma scenograficamente sono impeccabili.

Galbo 13/09/20 19:48 - 12372 commenti

I gusti di Galbo

Una delle storie più toccanti riguardanti le modalità di elaborazione di un trauma è quella di Mark Hogancamp raccontata da in uno dei film più originali di Zemeckis. La qualità visiva del film e i suoi effetti, per un regista che ci ha abituato ai prodigi tecnici dei suoi film, è straordinaria. Non altrettanto si può dire di una sceneggiatura che approfondisce poco i problemi emotivi e post traumatici del protagonista e si rifugia troppo spesso nel patetico, peraltro rafforzato da un'interpretazione di Carell poco soddisfacente. Vedibile ma nel complesso occasione sprecata. 

Il ferrini 5/10/20 22:26 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

Occasione "da Dio" per Carell, che può portare in scena un personaggio molto interessante: un disegnatore che a causa di una sua stravaganza (indossare scarpe femminili) viene pestato violentemente da neonazisti fino a rimanerne mentalmente traumatizzato. Sconfinare nel cattivo gusto era facile, invece Zemeckis dirige con sobrietà ed eleganza, anche le bislacche parti animate (Mark crea degli stop motion con bambole anti naziste). Buono il resto del cast, nel quale c'è anche la moglie del regista (Leslie Zemeckis) nei panni dell'attrice porno preferita del protagonista. Buon film.
MEMORABILE: Il rifiuto di Nicol alla proposta di matrimonio.

Minitina80 2/12/20 20:49 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Al termine della visione si sente la mancanza di un po’ di sostanza, che non viene compensata dalla realizzazione delle animazioni dei pupazzi. Ne consegue che le due ore risultano troppe per quello che Zemeckis si prefissa di raccontare. Manca, infatti, un approfondimento psicologico serio e un tratteggio adeguato per un personaggio per certi versi complesso da portare sullo schermo. Valica, in alcuni momenti, il confine con il macchiettistico, quando in realtà si tratta del resoconto del dramma di un uomo che ha subito un trauma. Con mezz’ora in meno sarebbe stato più gradevole.

Enzus79 7/04/22 21:03 - 2863 commenti

I gusti di Enzus79

Tratto da un fatto realmente accaduto. Robert Zemeckis ha addolcito a suo modo una storia al dir poco drammatica (la perdita della memoria dopo aver subito un pestaggio) rendendola emozionante e mai banale. Si cade un po' troppo nel sentimentalismo, ma questa ormai è una regola fissa di certi film hollywoodiani. Steve Carell più che convincente. Discreta la colonna sonora.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.