U-Boot 96 - Film (1981)

U-Boot 96
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Das Boot
Anno: 1981
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "U boot 96". Soggetto tratto dal romanzo omonimo dello scrittore tedesco Lothar-Günther Buchheim, pubblicato nel 1973.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Primo vero kolossal tedesco del dopoguerra, DAS BOOT racconta, con grande dispiego di mezzi ed energie, l'avventura di uno dei tanti sommergibili nazisti che infestavano l'Atlantico durante la Seconda Guerra Mondiale. Capitanato dal bravo Jürgen Prochnow, sguardo di pietra e grande decisionista, l'U-boot 96 si imbatte in convogli nemici e dovrà mettere a dura prova la propria resistenza subacquea. Con abbondanza di suggestivi piani-sequenza che percorrono in tutta la sua lunghezza l’angusto sommergibile, con un buon senso dello spettacolo e della tensione, con stile sporco riflesso in una fotografia quasi Settantiana, U-BOOT 96 si rivela come un originale film di guerra dominato dall’inevitabile...Leggi tutto terrore claustrofobico che non potrebbe non regnare in un sommergibile. Lo spazio occupato dalle azioni di battaglia è minimo se confrontato con quello (forse eccessivo) lasciato allo scavo psicologico dei caratteri, ma l'impressione, seguendo la narrazione, non è questa. Si avverte invece tutta la precarietà della situazione sempre sull'orlo della crisi, con momenti di euforia alternati ad altri di panico generalizzato. Comunque sia l'idea è sviluppata correttamente dalla regista - nonché sceneggiatore unico - Wolfgang Petersen, e vivere per una volta la guerra dalla parte dei tedeschi (senza doverne necessariamente condividere le intenzioni), in mezzo a un cast autenticamente tedesco, è una sensazione nuova e fresca. Musiche eroiche lontanissime dagli stereotipi hollywoodiani, montaggio non stravolgente e un feeling del tutto europeo, mai volto alla sterile ricerca dello spettacolo a ogni costo. Finale inatteso e spietato, in controtendenza rispetto a ogni epica eroica.

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Mfisk 6/12/07 09:12 - 127 commenti

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Film di sommergibili che non si allontana molto dallo stereotipo di genere, se non per la lunghezza francamente eccessiva, Das Boot è anche un film profondamente tedesco: ciò significa spesso profondità (che è bene) e talora eccessiva profondità (che è male). I personaggi sono sì approfonditi, ma l'ambientazione claustrofobica li rende un po' come i gatti di Kant, che di notte sono tutti bigi; e il riflesso psicologico del mancato salvamento degli uomini della cisterna non doveva passare così sotto silenzio. Comunque non male, in fondo.

Ammiraglio 31/12/08 13:47 - 150 commenti

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La versione "uncut" (detta anche televisiva) di Das Boot è sicuramente la migliore. Con una durata complessiva di quasi 300 minuti vengono approfonditi notevolmente i personaggi e viene reso in maniera maggiore il senso di alienazione. Sicuramente un ottima opera con il pregio di mostrare i tedeschi della Seconda guerra mondiale non come i classici nazisti perfidi ma bensì come uomini. Difficile non provare un senso di compassione guardandoli, pur sapendo per chi e cosa stavano combattendo.

Blsabbath 3/11/09 11:08 - 46 commenti

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Ottimo lavoro di Petersen, autocritico e ben bilanciato, che completa la scarna collezione cinematografica sulla wehrmacht (assieme a La croce di ferro e Stalingrad). Claustrofobico, ansiogeno e forse un po' lunghetto (nonostante i già pesanti tagli, visto che in origine era una serie tv); notevoli gli attori, fotografia e musiche buone. Finale straordinario, palesemente non hollywoodiano.
MEMORABILE: Il mancato soccorso dell'equipaggio nemico.

Galbo 2/03/10 07:24 - 12380 commenti

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Buon film bellico e grande successo commerciale (aprì le porte del cinema americano al suo regista, il tedesco Petersen), U-Boot 96 fa parte del filone delle (non molte) opere che hanno per protagoniste le unità di sommergibili. Teso e claustrofobico, il film porta diritto nei meandri meno gloriosi e più sordidi della guerra, con il regista che riesce a fare montare progressivamente ed inesorabilmente la tensione. Ottima la prova del cast.

Pigro 12/03/10 10:21 - 9635 commenti

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Missione di un sottomarino tedesco (vista la versione di 200 minuti). Buon film di guerra che alla pura azione e alla spettacolarità bellica antepone il racconto, reso con asciuttezza e energia, della tensione psicologica nell'ambiente claustrofobico dell'U-Boot (ottime riprese). Quindi, una buona caratterizzazione non tanto dei singoli (tra i quali emerge il capitano, mentre il giornalista ha l'aria sempre fissa da baccalà) quanto dell'insieme che giorno dopo giorno con la barba sempre più incolta attraversa le insidie del mare.

Trivex 18/08/10 21:05 - 1740 commenti

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Pesante, anche per la sua lunghezza (la director's cut dura 199 minuti) e sorprendente. La prospettiva tedesca è inquietante: si tratta pur sempre di un sommergibile, il cui comandante prende ordini da Hitler. Direttamente, eseguendo le sue disposizioni, massacra un manipolo di naufraghi nemici, inerti e disarmati, che chiedevano di essere salvati. Tecnicamente e umanamente cupo, scorretto come la guerra e nevrotico. E chi non lo sarebbe, tra le lamiere e sott'acqua, con le bombe di profondità che ti sfiorano. Comunque, si tiene per le bombe, naturalmente.

Jurgen77 22/11/12 08:51 - 629 commenti

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Un capolavoro nel genere. Petersen ci fa vivere un'avventura tra i puzzolenti ambienti di un sommergibile tedesco in piena Seconda Guerra Mondiale. Soffriamo, durante tutto il film, con l'equipaggio: spiccano il fanatico, il lupo di mare, il codardo, il romantico, il cinico... Da vedere l'edizione in "director's cut". Sicuramente lungo, ma non stanca.
MEMORABILE: La faccia di Jurgen Prochnow.

Rigoletto 24/01/19 19:19 - 1785 commenti

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Tra i film bellici si impone come drammone ben costruito e bilanciato, eccessivo forse nella durata, ma la cui presa sullo spettatore è ferrea. L'ambientazione, già claustrofobica di suo, non lascia scampo e il nutrito gruppo di attori (fra i quali spicca ovviamente Prochnow) riesce a trasmettere tutta la pena per quell'immane follia chiamata guerra, orribile per qualunque schieramento, con cani ed eroi disseminati sia fra i vincitori che fra i vinti. Petersen trova il suo trampolino di lancio e lo sfrutta con bravura.

Ryo 20/07/19 01:45 - 2169 commenti

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Film girato con ottima maestria ed eccelso nella ricostruzione scenografica e claustrofobica del sottomarino. Il punto dolente è proprio che è ambientato quasi completamente all'interno di un sottomarino e non a tutti possono interessare l'argomento o la tematica. Si spera per tutta la durata in un qualche colpo di scena o situazione memorabile che non arriva mai. Non bastano le vicende di vita "quotidiana" che coinvolgono l'equipaggio... Si arriva con fatica alla fine.

Myvincent 22/02/23 03:02 - 3727 commenti

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Ispirato a una storia vera, il film racconta le eroiche gesta dell’equipaggio di un sottomarino tedesco alle prese con le continue insidie lanciate dagli alleati durante il Secondo conflitto mondiale. A prescindere da quale sia la parte giusta, l’opera ha il pregio di descrivere realisticamente gli stati d’animo e le reazioni di chi si trova ad affrontare una guerra, guardando in faccia ognuno il proprio fato tra sforzi disumani, sudore, gesti eroici e… barbe incolte. Ottimo Jürgen Prochnow nel ruolo di capitano di ferro. Il kolossal dei submarine movies, senza ombra di dubbio.
MEMORABILE: L’invasione delle “piattole” portate a bordo dalla Francia da un soldato poco accorto.

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Muttl19741 24/06/23 22:27 - 163 commenti

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Film epico, recitato quasi esclusivamente con gli sguardi, che narrano una tensione praticamente continua e veicolano con maestria un senso di imminente pericolo di morte. Storia della Seconda guerra mondiale, di uomini abbandonati al nemico e al loro destino, storia di eroi, di lupi di mare, di militari capaci e preparati. Attori di enorme talento con volti espressivi e carica drammatica elevata. Lo spettatore entra dentro al sommergibile, nella sua claustrofobica essenza, in un viaggio in continua apnea da non perdere per nessun motivo.
MEMORABILE: La festa orgiastica niziale; La notizia della nuova rotta verso La Spezia.
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  • Musiche Orsobalzo • 9/09/11 19:41
    Pulizia ai piani - 1100 interventi
    Ottima colonna sonora di Klaus Doldinger.
    Di rimarchevole anche la bella canzone, edita nel 1938, J'attendrai, interpretata da Rina Ketty, nome d'arte della cantante italo-francese Cesarina Picchetto. J'attendrai era comunque una versione dell'italiana Tornerai, di Dino Olivieri.
    http://www.youtube.com/watch?v=KyPYxTmSHCk

    La canzone compare, oltre che in U-Boot 96, nei film La segunda mujer (1953), I sette della gloria (1968), Mica scema la ragazza! (1972), Un'ottima annata (2006) e Le 13 rose (2007) (fonte Wikipedia).
    Ultima modifica: 11/09/11 10:30 da Zender
  • Homevideo Daniela • 6/03/20 12:54
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Del film esistono varie versioni, più o meno estese nella lunghezza. In occasione dell'uscita della Director's cut della durata di 209 minuti fu necessario procedere ad un nuovo audio in quanto l'originale era andato perduto e tutti gli attori furono chiamati a ridoppiare se stessi.

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/U-Boot_96

    Il film ha avuto un sequel, sempre tratto da romanzi di Buchheim, sotto forma di miniserie tv in 8 episodi: si tratta della tedesca Das Boot prodotta da Sky e mandata in onda in Italia nel 2019.
    Nella serie ritroviamo gli stessi personaggi ad un anno di distanza dagli eventi finali del film.
    Ultima modifica: 6/03/20 18:20 da Zender