Note: Il soggetto del film è liberamente tratto dal romanzo breve "Mio caro nemico" (Enemy Mine) dello scrittore statunitense Barry Longyear, pubblicato nel 1979 e vincitore dei due più importanti premi nell'ambito della letteratura di fantascienza: Hugo e Nebula.
Reduce dal successo de LA STORIA INFINITA, il regista Wolfgang Petersen si dedica a una commovente favola spaziale sull'amicizia la cui prima parte non può non ricordare la storia di Robinson Crusoe (già portata nella fantascienza da S.O.S. NAUFRAGIO NELLO SPAZIO molti anni prima). A precipitare su un pianeta deserto è Dennis Quaid (molto sentita, la sua interpretazione), che vi finisce assieme a un superstite del popolo con cui la Terra è in guerra, un draconiano di nome Jerry. Dapprima il loro rapporto, contraddistinto da un'ovvia...Leggi tutto incompatibilità linguistica, è di dispettosa ostilità, ma col tempo - complice anche una condizione comune infelice - i due cominceranno a capirsi e a fare amicizia. Dovranno difendersi dalle piogge di meteoriti e dalla pericolosa fauna locale finendo per solidarizzare e scambiarsi la propria cultura. Almeno finché Jerry partorirà (senza aver dovuto copulare con Quaid, per fortuna) incontrando la morte e lasciando il figlio nelle mani del nuovo amico. Petersen mette in scena buoni effetti speciali (spendendo molto senza rientrare dei costi), dà ai draconiani l'aspetto di lucertole più o meno antropomorfe facendoli parlare con curiosi suoni gutturali, dirige con discreto mestiere ma fatica a trovare il ritmo per una sceneggiatura troppo povera. E quando l'arrivo del piccolo draconiano potrebbe far cambiare passo al film, le cose peggiorano ulteriormente, con un'ultima parte banale e all'insegna di uno scontato buonismo, condita da scontri inutili e umani scontatamente crudeli (Brion James). Restano i bei paesaggi alieni.
Peculiare film di fantascienza che riesce ad essere nello stesso tempo spettacolare (grazie ai mezzi dispendiosi con i quali è stato realizzato) ma anche intimista in quanto porta avanti con molta convinzione i temi dell'amicizia e della tolleranza nei confronti del diverso. La sceneggiatura è discreta (ma non priva di difetti). Buona la regia del tedesco Petersen e l'intepretazione dei due attori principali.
Quando due nemici, come in questo caso, si combattono, di solito il film ne giova, ma quando ahime (e capita praticamente subito), finiscono per schiantarsi sullo stesso pianeta, essendo così costretti ad andare pure d’accordo, le cose cambiano, in peggio. E si parte coi discorsi di razza, di provenienza (le usanze), anche se all’inizio, almeno, tentano per un po’ di accopparsi. Finale inaspettato che risolleva (di poco) il tutto. Effetti accettabili (l’alieno è decente, il fumoso pianeta un po’ meno). Mediocre.
Tedioso film di fantascienza che ha buone intenzioni e che sembra orientato a ricordarci che la necessità, sovente, annulla le differenze di razza e pensiero. Non è poco, è vero, e ricorda il celebre (e storico) discorso d'un Presidente americano sul fatto che la "guerra fredda" avrebbe avuto termine qual'ora il nemico provenisse dagli abissi siderali. Ma sul piano del puro intrattenimento il flop è glaciale e i pochi (pur ben realizzati) effetti speciali vengono "assorbiti, ingeriti, inglobati" dal buco nero del non-sense...
Piccolo film di fantascienza con annesso messaggio, un po' troppo facile e scontato, pacifista e buonista sulla "diversità". A mancare non è solo la regia che è non poco scialba ma soprattutto la sceneggiatura, scarsamente accattivante e per nulla avvincente. C'è di peggio ma anche di molto meglio.
Un uomo e un alieno sullo stesso pianeta con tante differenze trasformano il rancore nutrito in inaspettata concordia e rispetto. L'inizio annoia (specie nel momento successivo all'arrivo sul pianeta sconosciuto), poi meno. Anche se ripetitiva, si mostra abbastanza "morale", questa pellicola con buoni attori e un discreto finale.
Storia di fantascienza diretto bene da Wes Petesern. Coinvolgente e commovente raffronto fra due soldati di mondi di razze distinte e separate in guerra fra loro. Si ritrovano, dopo uno scontro spaziale, su un pianeta inespolarato e deserto. Prima si sfideranno, poi ci sarà l'intesa. Il messaggio di pace è evidente e non si tratta del solito buonismo. Anche se le due parti sono in discordia, basterebbe solo un pretesto e scatterebbe la volontà di collaborare. Bel cast. Sceneggiatura non impeccabile.
Buon film, nonostante la storia sia scontata e perciò già vista, ma sotto altri contorni. Due nemici diventano poi amici e l'essere umano si ricrederà. Dennis Quaid interpreta bene il personaggio e ci sono anche buoni effetti speciali. Forse il finale è un po' troppo buonista e macchia in parte il film.
Una chicca per gli amanti della fantascienza. Petersen riscrive in chiave fantascientifica una storia già raccontata nel filone bellico interpretato da Marvin e Mifune su una dispersa isola del pacifico. La storia è incentrata sull'analisi psicologica dei due nemici e sull'evoluzione dei loro rapporti nella lotta per la soppravvivenza. Inaspettato il finale. Discreto il cast e messaggio pacifista che non guasta.
Apologo sull'accettazione dell'altro e sull'amicizia che travalica i confini, in parte ispirato al precedente Duello nel Pacifico ma totalmente diverso nello sviluppo. Petersen coniuga spettacolo e riflessione, ma ogni tanto rischia di scadere nel ridicolo, soprattutto per il curioso aspetto androgino degli alieni e per il loro linguaggio. Tuttavia il film funziona, soprattutto grazie alle buone prove di Quaid e Gossett Jr. (in qualche modo riconoscibile) e al concitato finale. Buono.
Finiti su un pianeta alieno per entrambi, un terrestre ed un drachiano, nemici dichiarati, dovranno imparare a cooperare per sopravvivere... Il messaggio è chiaro: un invito alla fratellanza che passa attraverso la conoscenza reciproca, superando barriere e pregiudizi. Ed il film, che racchiude un cuore intimista fra un testa-coda avventuroso e spettacolare, riesce a veicolarlo, sia pure a prezzo di non poche forzature e di una certa faciloneria narrativa. Nel cast, Quaid si impegna parecchio ma la fatica maggiore deve averla fatta Gossett Jr bardato da rettiliano.
Favola fantascientifica come non se ne fanno più. A parte quei begli effetti speciali fatti di pupazzi meccanici e poliuretano che hanno sempre un loro fascino immortale, la storia è coinvolgente sin dall'inizio e, tramite una splendida avventura sf che non lascia spazio a momenti di noia, tratta argomenti quali odio, amicizia, famiglia, formazione e razzismo. Dennis Quaid qui è nel suo "magnetico prime", mentre meravigliosa è anche la prova di Gossett Jr nei panni del draconiano. Film tra i più sottovalutati, da riscoprire. Lasciate perdere i blockbuster tutti CGI: questo è cinema.
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Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 22 settembre 1989) di Il mio nemico:
Questo film l'ho sempre visto la notte su Rete 4, tra gli anni 90 e primi anni 2000. Alcune scene non sono mai state doppiate, non ho mai scoperto il motivo. Ho dato un super-voto a questo film anche per un valore personale che ho nei suoi confronti, consapevole che non si tratta di un capolavoro, ma colpito per la splendida prova di Quaid e Gossett Jr.. Forse perché non lo davano quasi mai per TV, se non la notte, aveva ed ha, anche rivedendolo oggi, un'aurea mistica e favolosa.
Allora, purtroppo è passato molto tempo e io ho una memoria perfida, ma mi sembra di ricordare che non fossero sottotitolati, semplicemente trasmesse in lingua originale. Ora è su Prime(la versione che ho visto oggi altrove, diciamo così, ha lo stesso difetto) ma a pagamento o noleggio, non so li come sia messo, magari qualcuno che ha modo potrebbe dargli un'occhiata.