The human centipede 2 (full sequence) - Film (2011)

The human centipede 2 (full sequence)
Locandina The human centipede 2 (full sequence) - Film (2011)
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The human centipede 2 (full sequence)
Anno: 2011
Genere: horror (bianco e nero)
Regia: Tom Six

Cast completo di The human centipede 2 (full sequence)

Note: Sequel di "The human centipede" (2009).

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La nostra recensione di The human centipede 2 (full sequence)

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Girato in un bianco e nero che più d'ogni altra cosa contribuisce a immergere il film in un clima cupissimo e laido, il sequel di uno dei più singolari horror dell'ultima decade sposta le coordinate in direzione di un cinema più personale e ambizioso. Laddove il primo capitolo si inseriva sui binari standard del torture porn limitandosi ad aggiungervi la folgorante idea del centipede umano (un mad doctor quindi con un obiettivo ben chiaro da perseguire), qui si ricama con abilità sulla figura del pazzo, che...Leggi tutto non è più un medico in possesso del background necessario a ideare l'operazione ma un semplice ritardato, violentato in gioventù dal padre e ridotto a una larva praticamente senza cervello. Ispirato dalla visione del film, deciderà di mettere in pratica rozzamente ciò che non era riuscito del tutto al suo predecessore. Una svolta metacinematografica che si gioca la carta dell'iperrealismo allungando le mani verso il Lynch di ERASERHEAD (va detto che il bianco e nero è di qualità straordinaria). Pochissimi i dialoghi, feroce la seconda parte, in cui Six decide di mostrare ciò che il pubblico voleva, ovvero la visualizzuazione estrema dell'atto chiave: il passaggio del cibo da elemento a elemento. Soddisfacente dal punto di vista tecnico e nel disegno del maniaco (molto meno "tipico" del previsto), il film denota tuttavia i limiti del genere cui appartiene, rischiando quindi di deludere chi s'aspettasse il guizzo in grado di elevarlo nettamente al di sopra della media.

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Tutti i commenti e le recensioni di The human centipede 2 (full sequence)

TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/11/11 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/12/11
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Puppigallo 12/11/11 18:42 - 5503 commenti

I gusti di Puppigallo

Manca l'originalità; e in film come questi è importante. Nel primo l'idea colpiva, affascinava e disgustava. Qui, con la scusa dell'emulo, viene riproposto lo stesso delirio realizzato però da un goffo e maldestro omuncolo traumatizzato, con problemi mentali e "grande oratore", che tenterà di battere un nuovo record, sia dal punto di vista numerico, che dello schifo (la problematica evacuazione e non solo). Detto ciò, qua e là ribrezzo lo fa di sicuro (dai tagli, alle martellate, alle cuciture, al parto), ma vive un po' troppo della luce riflessa dell'originale. Comunque, non male.
MEMORABILE: Il vicino fa irruzione e dà della cagna alla madre e del nano deforme al figlio (la pagherà); Il fesso psicologo; L'epilogo con l'imbuto.

Schramm 15/11/11 14:45 - 4046 commenti

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Non ci son storie, Six/Sick è un astuto facitore di atmosfere catramose, sordide, agghiaccianti, avallate da un alienato deiettato da un girone dantesco, da un canto di Maldoror o dal giardino dei supplizi, un keatoniano ceffo che si accolla tutto il marciume semantico con un'aderenza da fare impallidire Stanislawski e Zito. Per Six il cinema è suppurata eidesis, straniamento ipnagogico/ipnopompico. Come se Lynch coi suoi 5 minuti e il più scellerato Zeno facessero a botte. Come il più catabasico Castellucci totalmente fuori controllo dopo un Kargl di troppo, o Ciprì e Maresco ebbri di PCP. A vostro insindacabile rischio.
MEMORABILE: Il palumbiano bimbo di colore fa sudare ghiaccioli; il parto nel taxi è traumatizzante, i brutalissimi 30' finali sono un durissimo fruire.

Pol 19/11/11 15:35 - 589 commenti

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Ad una prima parte "Lynchiana" segue un delirio di carne, sangue e feci che rimarrà negli annali dell'estremo. Tom Six ha un'obiettivo molto chiaro in testa: girare il film più pesante mai realizzato. Su 90 minuti scarsi di pellicola è difficile trovarne uno in cui non ci sia qualcosa di sporco, malato, disgustoso ed è questa la fortuna di un'opera che sotto quest'aspetto non delude certo le aspettative. A mente fredda è evidente che l'operazione sia nulla più che un gioco, ma nel suo genere è un gran film.
MEMORABILE: "100% medically inaccurate".

Mickes2 23/11/11 19:54 - 1672 commenti

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Un altro pazzoide si aggira nel panorama horror indie, il suo nome è Tom Six. Le ossessioni nella mente del protagonista vengono tradotte a suon di atmosfere luride, ributtanti, claustrofobiche, violente. Un delirio in piena regola, tecnicamente di tutto rispetto, offuscato, ma anche esaltato da una fotografia in b/n torbida e sporca in cui Six è abile a disseminare di colpi bassi la sua pellicola. Dieter Laser era ipnotico e calamitico; martin è apatico e impulsivo. Forse si completano a vicenda. Angst e Schramm ne rimarrebbero affascinati.
MEMORABILE: Il bambino partorito alla velocità della luce; La donna che schiaccia l'acceleratore dell'automobile.

Deepred89 28/11/11 23:09 - 3875 commenti

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Film piuttosto mediocre ma non privo di spunti di interesse, a partire da un protagonista allo stesso tempo curioso e repellente, memorabile in fisico, mimica e gestualità. Anche la prima parte, con il suddetto attore inserito in un contesto alla Eraserhead non è malaccio, nonostante gli evidenti limiti tecnici. Poi nella seconda metà l'atmosfera lascia il posto ad una sequela di torture tutt'altro che esaltante, che punta all'eccesso portando sbadigli e qualche involontaria risata nelle parti più esagerate. L'appassionato dovrebbe gradire.

Jofielias 14/12/11 09:07 - 170 commenti

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Non c'è dubbio che Six sappia mettere in scena il disgusto con paradossale eleganza. Tuttavia il film parte dalle viscere e non raggiunge mai il cuore né la testa, per cui non diviene mai orrore: resta nausea. Se nel primo capitolo il mattatore era un genio, in questo è un minorato mentale, cosicché stavolta la materia rimane al livello più degradato possibile. Genialmente la congiunzione tra il secondo capitolo e il primo (ritenuto qui solo un film di finzione) avviene come con le cavie centipedali: l'escrezione del primo nutre il successivo.

Raremirko 30/09/12 00:14 - 578 commenti

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Grande esempio di horror recente, elegante ed interpretato superbamente. Non ho davvero nulla da rimproverare al talentuoso Six: cura formale, tecnica, originalità, sapienza, atmosfera, mistero, bianco e nero stupendo, debiti a Hitchcock e Lynch. Superiore al precedente, risulta anch'esso vincente nella scelta del protagonista e delle location. Un realistico delirio iperviolento metacinematografico ed autoreferenziale che dovrebbe dare il meglio o il peggio di sè in versione Vod uncut. Altro che i torture porn...
MEMORABILE: Il finale; Il risveglio della donna incinta; Il momento delle defecazioni; Lo stupro al centipede.

Mco 5/03/13 23:19 - 2414 commenti

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Epitome del crudelitatem adhibere inflitto su schermo allo spettatore. Questi si trova obtorto collo dinnanzi a un florilegio di derive scatologico-sessuali (in quanto l'essenza ultima è il gaudio orgasmico) in preda alla turbata mens di un povero cristo. Gioco ad incastro e metafilmico del furbo Six che cavalca l'onda del successo schock del primo episodio iniettando di purulenza un locus che già gronda abiezioni da ogni poro. Scandagliarne la ratio è arduo, fruirne la portata oltre misura è d'obbligo per chiunque ami l'eccesso.
MEMORABILE: La mancata reazione di Martin all'accanimento fisico del palestrato tatuato reo di aver alzato troppo il volume...

Redeyes 5/06/14 17:32 - 2500 commenti

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Tom, forte della trovata del primo episodio, spinge sull'accelatore al massimo, ma finisce fuori pista in una concimaia. Dopo il nazi doctor ecco il ritardato, deforme e abusato, succube e drogato del suo stesso "creatore". L'autocitazionista Six utilizza un azzeccato bianco e nero, affina l'ars registica ma pecca in originalità finendo per accostarsi al peggiore Vogel, al più bieco fake snuff movie, amplificando fino a stuccare l'atmosfera malata saturandola di torture e svilendola di senso. Tristemente insensato.
MEMORABILE: La proposta della madre di suicidarsi insieme; La fisicità del protagonista; Il terapeuta.

Lythops 29/01/15 13:01 - 1021 commenti

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Difficilmente classificabile, con un bianco e nero normalissimo quasi a dire "a colori sarebbe troppo" oppure a imitare una telecamera di sorveglianza. La storia è un puro delirio, disgustosa a sufficienza e assurda, ma l'interprete principale è semplicemente perfetto. Certo, occorre in diversi casi sorvolare sulla logica, come quante probabilità ci siano di fare centro con l'imbuto... eppure il film un suo fascino perverso e di buona fattura ce l'ha. Difficilmente lo si vedrà una seconda volta.

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Doosee 29/12/14 02:23 - 8 commenti

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L'atroce declino nei meandri più oscuri e alienanti del dolore, della violenza e del cattivo gusto. Siamo di fronte a una pietra miliare del cinema horror contemporaneo, uno splatter sovversivo, cupo, grottesco, quasi kafkiano, un film difficile da rivedere e da dimenticare ma che merita la definizione di cult. Laurence Harvey in una delle migliori interpretazioni del decennio, paragonabile a mio avviso solo al Lorre di M, nei suoi timidi e costanti silenzi, nei suoi gemiti folli e disperati che turbano e si dipanano in un copione di poche righe.
MEMORABILE: Le inquietanti "gag" con la madre.

Pinhead80 2/08/16 15:02 - 5473 commenti

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Se nel primo capitolo l'atmosfera era malata ma al contempo asettica, qui invece siamo a un livello di marciume difficilmente riscontrabile in qualsiasi altra pellicola da me visionata. Un vero e proprio martirio per gli occhi e per la mente gettarsi a capofitto in questo incubo fatto di sangue e feci che si mescolano a grida soffocate di dolore. Sia che si indaghi nel passato del protagonista per darsi una spiegazione, sia che si osservino le figure che ruotano attorno a lui nel presente, si rimane senza una briciola di fiducia nell'uomo.

Giapo 7/08/17 15:01 - 248 commenti

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Six asta l'asticella e realizza un sequel ancora più malato della famigerata first sequence. In un documentaristico e malsano bianco e nero di chiara ispirazione lynchiana, questa full sequence trasuda perversione fin dalla prima sordida inquadratura dello sconvolgente Harvey, nauseante bamboccione ritardato, abusato da una carrellata di personaggi a loro volta bizzarri e disgustosi. Un potpourri di oscenità e nefandezze di carattere forse un po' sensazionalistico, ma dannatamente efficace. Roba da psicoanalisi.
MEMORABILE: La recitazione di Harvey.

Corinne 19/11/17 00:05 - 422 commenti

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Martin è un villain difficile da dimenticare: un ometto disturbato che non dice una parola, remissivo nella vita quotidiana ma anche killer spietato, ossessionato dal "centipede umano" del film precedente, che realizzerà in maniera goffa e raffazzonata. Il film lo regge lui, col suo sguardo allucinato, in un crescendo di nefandezze che culminerà in un delirio di sangue e feci mitigato dal b/n. Una storia semplice e prevedibile ma ben raccontata, con la giusta atmosfera.

Taxius 22/06/19 15:50 - 1656 commenti

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Della trilogia del centipede umano questo è sicuramente il capitolo migliore. Girato tutto in bianco e nero, con pochissimi dialoghi e un disgustoso disadattato sovrappeso come protagonista, il film risulta essere anche il più inquietante e stomachevole dei tre. Per tutta la visione si respira un'atmosfera di marciume e degrado, in totale opposizione con quella del primo film, che era fredda e asettica. Per stomaci forti!

Ryo 11/09/19 19:48 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Molto più malsano del primo capitolo (e ce ne vuole). L'attore principale riesce a ottenere una performance attoriale superlativa: profondità, sfumature, espressioni... e tutto senza dire una sola parola per tutto il film. Forse il bianco e nero è la scelta migliore: col senno di poi vedere certe scene a colori sarebbe stata un'esperienza ancora più disgustosa e stomachevole. Difficile trovare qualcosa di più malato e vomitevole. Nel senso buono.

Fedeerra 2/12/19 05:27 - 769 commenti

I gusti di Fedeerra

Tom Six è ufficialmente uno dei registi Underground più importanti del periodo. L’impianto narrativo di questo secondo capitolo si oppone letteralmente al primo; il disagio e il disgusto questa volta non hanno filtri (o meglio li hanno nella splendida fotografia in bianco e nero) e l’orrore viene sciorinato senza alcun freno. Laurence R. Harvey regala un’interpretazione scioccante, col suo disorientamento emotivo, il suo malessere fisico e la sua sconvolgente crudeltà. Tutto trascende il buon gusto e il sudiciume si tramuta in arte. Unico.

Anthonyvm 10/04/20 18:40 - 6595 commenti

I gusti di Anthonyvm

Con questo meta-sequel, Six sbriglia del tutto la propria folle creatività: abbandona gli stilemi da film di genere che facevano apparire il primo capitolo come una parodia "seria", gettandosi nell'autorialità (a partire dall'indovinatissimo b/w à la Eraserhead) senza rinunciare al suo surreale ultra-dark humour. La violenza grafica è talmente assurda ed esplicita da lasciar basiti, ma la vera forza risiede nel volto (e nel corpo) di Harvey, fra i più laidi e indimenticabili psicopatici del cinema. Grottesco, squallido, rivoltante. Capolavoro.
MEMORABILE: Masturbazione con carta vetrata; Una fuggitiva partorisce in auto e premendo sull'acceleratore spiaccica la testa del neonato; Scolopendra nell'ano.

Giùan 26/04/20 14:11 - 4955 commenti

I gusti di Giùan

Al secondo giro della vite "centipedesca", il discorso metacinematografico del mad cinephile Tom Six si palesa ulteriormente, dotandosi di una complessità forse non originale ma dotata di una eversiva carica dialettica. Così la semantica metalinguistica (il b/n, il personaggio deviato e il suo incomprensibile agire indisturbato, i provini di Tarantino) e la dinamica dell'injoke estremizzata fin allo stordimento (la "fissa" del nano per la first sequence, il recupero della Yennie) diventano disturbanti esplicitando la contraddittoria catarsi del genere horror.
MEMORABILE: Il lassativo; In macchina con la Yennie.

Bubobubo 6/06/20 13:50 - 1847 commenti

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Diffidate delle periferie londinesi: tutti i loro effluvi maligni si incarnano nella silhouette spaventosa del bulboso bacarozzo Martin (Harvey), reietto definitivo (obeso, occhialuto, mutacico, asmatico, con un passato di abusi familiari...) ossessionato dal primo capitolo della trilogia di Six e determinato a portare a compimento il progetto chirurgico originario (ma senza alcuna preparazione medica). Pur senza lesinare sprazzi di dark humour, questa seconda installazione è radicalmente sudicia, sadica, violenta e urticante nelle situazioni e nella loro rappresentazione. Potente.
MEMORABILE: Cena con la madre; Somministrazione del lassativo.

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Luras 18/09/20 15:03 - 147 commenti

I gusti di Luras

Per il secondo capitolo della saga Six osa l'inosabile, mettendo in scena la violenza e il disgusto oltre ogni limite. Il raccapriccio è mostrato in maniera dettagliata, in stile documentario. Anche l'atmosfera non è più da sala chirurgica come nel primo capitolo ma lurida che peggio non si potrebbe. Stesso discorso per il protagonista Harvey, un orribile ometto che non parla mai, più sporco dello stesso magazzino in cui sevizia le vittime. Se doveva sconvolgere e stomacare ha centrato in pieno gli obiettivi. Ecco perché, usando un ossimoro, si può ben definire un immondo capolavoro.
MEMORABILE: La masturbazione e lo stupro con il filo di ferro.

Magerehein 9/04/22 21:05 - 1247 commenti

I gusti di Magerehein

Sequel decisamente più putrido e folle dell'antenato (specialmente se visto nella versione a colori del 2015). Scopriamo che il dr. Heiter è solo finzione, ma un miserevole disagiato (Harvey, decisamente bravo nel suo mutismo colmo di rabbia repressa) intende replicarne e ingrandirne l'opera con mezzi di fortuna... I personaggi sono mera carne da macello e le loro urla fan da colonna sonora; sangue, sozzura e violenza imperano senza censure o compromessi... Ce n'è da far invidia a un girone infernale. Malsano e ai limiti del nauseante, eppure (o forse è proprio per questo?) attrae.
MEMORABILE: La madre con la testa fracassata; Lo psichiatra, mentre subisce una fellatio, afferma che preferirebbe farsi Martin; Il risveglio della donna incinta.

Teddy 29/04/23 19:46 - 1128 commenti

I gusti di Teddy

La decenza qui non è di casa. Lo sa bene Tom Six, che per il secondo capitolo dedicato al centopiedi umano si spinge verso il feticismo più malato, con una sorta di auto-parodia dark che devasta l’individuo attraverso l’ossessione emulativa. Contraddistinto da un’esibizionismo truce e di scarsa lucidità, è uno degli horror underground più maledetti degli anni 2000. Disagiato e disagiante Laurence R. Harvey.

Buiomega71 2/06/25 01:18 - 3117 commenti

I gusti di Buiomega71

La raffinata morbosità del primo capitolo va a farsi benedire e il talento figurativo di Six viene offuscato da una marea di liquami organici (diarrea, succhi vaginali, saliva e sozzure varie), autoerotismo deviato (la masturbazione con la carta vetrata), dalla componente eccessivamente splatter (denti spaccati a martellate, tendini del ginocchio recisi, lingue strappate, natiche aperte) e pagliacciate (il lassativo, l'imbuto rettale sadiano). Sudicia l'atmosfera putrida, geniale il metacinema post craveniano e il rapporto psychosissimo con mammà. Ma il troppo "extreme" stroppia.
MEMORABILE: L'orinata al sangue; Il pasto famelico della scolopendra; Il faldone che contiene i ritagli del primo film; L'inganno in nome di Quentin Tarantino.
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  • Discussione Gugly • 16/09/13 00:06
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Il teaser è già impressionante di suo, mi ricorda qualcosa dei video di The Ring.
  • Discussione Raremirko • 16/09/13 15:27
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Boh, a me 'sta cosa di Roberts mi fa strano...

    Il fratello di Julia Roberts (!) in una produzione del genere?

    Incredibile...(però effettivamente c'era anche in Wolves of Wall street, produzione indipendente di David DeCoteau, di stampo infinitamente meno violento però)


    Sarebbe come trovarsi Chris Penn (R.I.P.) in August underground 4...


    Non so se rendo l'idea...


    Poi proprio Bree Olson dovevan mettere, una delle pochissime pornodive che proprio non mi eccitano XD XD XD
  • Discussione Schramm • 16/09/13 16:01
    Scrivano - 7818 interventi
    roberts è confermato e come già detto veste il ruolo di un governatore. quindi non è nemmeno detto che sia implicato nelle scene peggiori. ma anche fosse non vedo dove starebbe lo strano né come si possano mettere sullo stesso piano six (che ha un'idea ben precisa e financo raffinata di cinema) e quel fetente di vogel (che il cinema manco sa dove sta di casa)

    immagino che la presenza di una pornodiva garantisca assenza di f/x nei momenti più tosti ed evidentemente la olson è stata l'unica ad accettare di girare certe cose. ma può essere anche il contrario, che non verrà confinata in situazioni ai limiti dell'hard, non sarebbe la prima volta che una pornodiva viene usata come semplice comprimaria.

    una cosa è certa, saremo di fronte a un film che le davinottiane tavole della legge ritengono incommentabile. già con questo si è andati molto vicini.
    Ultima modifica: 16/09/13 16:03 da Schramm
  • Discussione Raremirko • 16/09/13 23:48
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    vero, però si tratta, sia per Vogel che per Six, di cinema iperviolento, volevo solo dire questo.

    per il resto sono d'accordo
  • Discussione Schramm • 17/09/13 12:12
    Scrivano - 7818 interventi
    sì certo, ma non sono quasi più casi limite. nello stesso serbian film i protagonisti sono attori mainstream: todorovic oltre a essere attore-feticcio di alcune famose serie-tv serbe, ha pure lavorato con kusturica. ovvio che un roberts ha una risonanza più internazionale e fa più colpo. però è anche un attore abbastanza di nicchia, che si è poco visto e quasi sempre in ruoli ben poco positivi...
  • Discussione Raremirko • 17/09/13 16:20
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    sì certo, ma non sono quasi più casi limite. nello stesso serbian film i protagonisti sono attori mainstream: todorovic oltre a essere attore-feticcio di alcune famose serie-tv serbe, ha pure lavorato con kusturica. ovvio che un roberts ha una risonanza più internazionale e fa più colpo. però è anche un attore abbastanza di nicchia, che si è poco visto e quasi sempre in ruoli ben poco positivi...



    Si, buon accostamento, la storia su A serbian film la sapevo anche io.

    Roberts è comunque bravissimo; un suo ruolo positivo e ironico sai qual'è (e per lo più da protagonista)?

    Quello nell'orrido Miss Cast away!!!
  • Discussione Schramm • 11/12/13 09:57
    Scrivano - 7818 interventi
    in attesa di nuovi rumors (che non dovrebbero tardare, l'uscita è stimata per marzo), ecco il primo possibile poster:

    http://i40.tinypic.com/2mh9ztc.jpg
  • Homevideo Buiomega71 • 14/10/24 15:05
    Consigliere - 27259 interventi
    Il box in blu ray dell' inglese Bounty film, che contiene la trilogia , è provvisto dei sottotitoli in italiano

    https://www.amazon.it/Human-Centipede-Blu-ray/dp/B0C2Q8535P
    Ultima modifica: 14/10/24 20:29 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 2/06/25 10:02
    Consigliere - 27259 interventi
    Quello che temevo contenesse il primo, lo contiene in toto il secondo.

    Probabilmente è uno mio problema, ma il cosidetto cinema estremo, perlopiù, mi crea assuefazione, mi annoia, non mi emoziona, mi lascia totalmente indifferente, tra inedia e monotonia.

    La raffinata morbosità del primo capitolo va a farsi benedire e il talento figurativo di Six viene offuscato (tranne qualche momento ben assestato) da una marea olezzosa di liquami organici (diarrea, succhi vaginali, sangue, saliva sputacchiante e sozzure varie), autoerotismo deviato (la masturbazione con la carta vetrata alla Albert Fish), dalla componente eccessivamente ultrasplatter (denti spaccati a martellate, tendini del ginocchio recisi, lingue strappate, gole squarciate, natiche asportate con conseguente emoraggia, bocche graffettate malamente e rudemente sul sedere, devastazioni orali ) e da un'atmosfera troppo sudicia, laida e degradata che sembra studiata a tavolino giusto per rincarare la dose di perversione e depravazione, solitudine, marciume  e alienazione mentale (amplificata dall'ottimo bianco e nero).

    Six calca la mano fino alle estreme conseguenze (e questo è il suo difetto principale), lasciando fuori quanto di sorprendente c'era nel primo, andando giù pesante , senza remore, con parafilie di ogni risma (onanismo, sodomia, abusi sessuali genitoriali, fellatio di prostitute a esseri abbietti) che alla lunga diventano stucchevoli, così come l'ultima parte nel capannone degli orrori (senza dialoghi ma solo con la sonorità dei lamenti delle vittime ridotte a un grottesco millepiedi fai da te), troppo dilatata e insisitita sul sex and violence fine a se stesso, che più che impressionare o disgustare, ottiene l'effetto contrario  e cioè monotonia e indifferenza (che ti viene da affermare: "Si, ok Tom, ma anche meno"), dove dandoci dentro, Six, si impantana addirittura nel ridicolo involontario e nella pagliacciata sguaiata (il lassativo che nemmeno il Gian Burrasca di Pingitore-mancava solo il coretto "Urrà, urrà, urrà"-, l'imbuto rettale sadiano dove finisce la scolopendra e la donna incinta che fugge, nuda, sprizzando sangue tra le gambe, per poi partorire in auto, maddai!).

    In mezzo a cotanto fracasso carnoso esagerato, Six mette a segno alcune idee geniali, come il meta cinema post craveniano (l'ossessione morbosa di Martin per The Human centipede, tanto da custodire gelosamente un faldone con i ritagli del film, che si guarda sul PC fino allo spasimo, mandandolo avanti e indietro, soffermadosi su alcune scene, studiandone i minimi dettagli, così come la passione malsana per l'attrice del film, Ashlynn Yennie, attirata con l'inganno pensando di lavorare per Quentin Tarantinoche spiega a Martin come sul set di The human centipede gli attori si dovevano fare la doccia prima di girare la scena del millepiedi umano, visto che la bocca sfiorava il sedereevitando così spiacevoli inconvenienti maleodoranti) e il rapporto psychosissimo con mammà, totalmente impazzita, che da il via a un folle rapporto edipico che sfocia in isteria e teste sfondate come nel miglior Herschell Gordon Lewis.

    Parafrasando uno dei signorotti del Salò pasoliniano (che qui Six amplifica a dismisura) "tutto lè bello quando lè eccessivo", ma in questo caso il troppo "extreme" stroppia.

    Nettamente inferiore, sotto tutti i punti di vista, al gioiellino che lo precede.
    Ultima modifica: 2/06/25 18:20 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 2/06/25 10:11
    Consigliere - 27259 interventi
    Il blu ray inglese della Bounty film presenta i tre capitoli  come se fosse un unico film (quindi senza titoli di coda, ma collegati direttamente l'uno all'atro), come li aveva concepiti Tom Six (che cura personalmente l'edizione).

    Il box contiene due dischi, il primo i tre film (in versione rigorosamente integrale e con i sottotitoli italiani opzionabili), il secondo una marea di extra, più un mini booklet scritto dallo stesso Six, con speciale dedica alla sorella Ilona.

    Nel secondo disco, che contiene gli extra, si può opzionare la versione a colori di The human centipede 2, che si presenta nella sua versione totalmente uncut, sia l'originale in bianco e nero che quella colorizzata (a differenza del dvd cut della Monster), che reintegra i momenti "incriminati" dalla censura (le sequenze esplicite di onanismo alla Albert Fish, la sodomia all'ultima vittima in coda al millepiedi umano e il pene barzotto di Martin avvolto nel filo spinato).
    Ultima modifica: 2/06/25 18:23 da Buiomega71