L'ora più buia - Film (2017)

L'ora più buia
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

1940: la Seconda Guerra Mondiale infuria. Hitler, dopo aver assoggettato la Polonia, marcia verso Parigi; gli inglesi, minacciati dall'inarrestabile rullo compressore nazista, non sanno come reagire. Destituito Neville Chamberlain, primo ministro che con le sue politiche fallimentari stava conducendo il paese alla rovina, il Regno Unito si affida alle "cure" di Winston Churchill (Oldman), unico candidato che l'opposizione accetta. Con alle spalle il fallimento di Gallipoli e una parte del potere che non crede affatto nelle sue capacità, Churchill diventa primo ministro e subito affronta il problema della ritirata da Dunkerque e Calais, strettamente collegato a una possibile negoziazione con Hitler...Leggi tutto favorita da Mussolini. Un trattato di pace che avrebbe tutta l'aria della resa e che Churchill non sembra voler accettare a nessun costo. In un clima cupo, con lo spettro nazista che non viene mai visualizzato se non attraverso qualche giornale o notiziario, la figura di Churchill domina la scena e in definitiva il film (totalmente al servizio del suo mattatore): Oldman, irriconoscibile sotto un trucco straordinario, dà il volto e la fondamentale estrosità a un personaggio controverso e a suo modo bizzarro, che utilizzando un'ironia non sempre “volontaria” sdrammatizza suo malgrado la situazione con interventi che talvolta fan quasi pensare a un guitto. Eppure l'uomo ha un forte piglio decisionista, la capacità di trasformare ogni titubanza (che pur non manca) in forza d'animo e coinvolgimento emotivo. Sotto quest'aspetto - e grazie alla magistrale performance di Oldman giustamente premiata con l'Oscar (e a cui il nostro De Sando rende un buon servizio doppiando bene le infinite variazioni di tono e i biascicamenti) - il film può dirsi indubbiamente riuscito. E' lo svolgimento che invece non sempre convince, perché l'individuazione di pochi momenti chiave porta tutto a proseguire ribadendo senza sosta gli stessi concetti. Non che ci si potesse esimere da una retorica inevitabilmente al traino del momento storico in analisi, ma le pause non sempre giustificate, un corollario di personaggi che in nessun caso si avvicinano al carisma del protagonista, faticano a reggere il peso di un film in cui l'azione non esiste e che dura due ore senza offrire granché, a livello di elaborazione di strategie militari. Tutto ruota attorno all'accettazione o meno della negoziazione italo-tedesca e alla ritirata da Calais e Dunkerque. Non resta quindi che fermarsi ad assistere il bel disegno di un personaggio da noi poco noto, che ne sottolinea le eccentricità e la solitudine (uniche confidenti la moglie e, in modo diverso, la segretaria). Ricostruzione storica valida ma limitata: si resta per la gran parte in interni e la percezione della guerra è filtrata dagli spessi muri delle camere del potere. Anche per questo (ma non solo) ricorda per alcuni versi il recente DIPLOMACY.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/01/18 DAL BENEMERITO 124C POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/06/18
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Belfagor 29/01/18 20:19 - 2689 commenti

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Ricorda Il discorso del re questo resoconto dei giorni più travagliati della vita di Churchill, fra l'avanzata tedesca e i dissapori interni al partito. Questa volta, però, manca un contorno solido a reggere la pur eccellente prova da protagonista di Oldman; anche se i comprimari sono di gran livello (in particolare Dillane, molto convincente) la storia procede in modo meccanico e poco approfondito, cadendo nel didascalico e nel ridondante, soprattutto nel finale ingolfato di discorsi.

124c 22/01/18 16:13 - 2911 commenti

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Un irriconoscibile Gary Oldman veste i panni di Winston Churchill, primo ministro inglese ai tempi della Seconda Guerra Mondiale; qui è agli inizi del suo mandato, in rotta con i suoi colleghi di partito per via dei nazisti che stanno per invadere l'Inghilterra. Bravissimo Oldman che fa del noto politico fuma-sigari un uomo umano e vulnerabile, non dimenticandosi dei suoi tic e del noto gesto della "V per vittoria". Da ricordare il colloquio con re Giorgio VI a casa Curchill e la scena in metropolitana fra gli inglesi comuni.

Josephtura 23/01/18 14:59 - 188 commenti

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Nel suo genere una pietra miliare. Siamo nell'ambito del film storico non solo per l'ambientazione ma anche per la sceneggiatura, ricavata da un'opera di valore scientifico che trae origine da verbali delle riunioni del Gabinetto di guerra conservati presso i National Archives di Londra e recentemente resi pubblici. Film eccellente e di grande spessore che non cede molto alla facile visione e che può quindi in parte annoiare.
MEMORABILE: Il breve momento di intimità tra Giorgio VI e Churchill: "Mio padre era come un Dio, sempre occupato altrove".

Hiphop 24/01/18 11:57 - 63 commenti

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Il grande, in tutti i sensi, Churchill in una fase particolarissima della sua vita/carriera politica. Sontuosa interpretazione di Gary Oldman, brava e bella la moglie Scott Thomas, invecchiata ad arte. Il film racconta anche il Churchill privato, sicuramente un alcolizzato ma capace di inaspettate tenerezze e guizzi da vecchia volpe della politica. Da vedere anche per una descrizione notevolissima dell'Inghilterra dell'epoca, per alcuni momenti di british humor fulminanti e per scoprire una nuova versione dell'English Breakfast!

Rambo90 26/01/18 01:35 - 7661 commenti

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Cinema di ampio respiro, che sa intrecciare abilmente la biografia di un uomo particolare con uno dei periodi più neri della storia mondiale. I discorsi di Churchill sembrano in parte attuali ancora oggi e così il film sa farsi "ascoltare" dallo spettatore moderno. Regia ottima, bella ricostruzione storica, colonna sonora che fa da importante commento alle immagini. E Oldman in quella che è forse la sua interpretazione più sorprendente. Qualche lentezza, ma raramente un film storico è stato anche così appassionante.

Puppigallo 27/01/18 00:56 - 5251 commenti

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Davanti a una simile interpretazione non si può che applaudire. Ed è proprio questo a determinare la salvezza, ma anche il ridimensionamento di una pellicola che, con un così carismatico fulcro, finisce per far sembrare banale contorno tutto ciò che ruota attorno al vulcanico e imprevedibile protagonista. E in effetti le caratterizzazioni degli altri personaggi, seppur dignitose, non lasciano il segno. La regia non va oltre il mestiere e si ha la netta sensazione che una buona manciata di talento in più l’avrebbe trasformato in qualcosa di speciale. Merita però la visione.
MEMORABILE: Alla dattilografa; "Lui odia lo spazio singolo"; L'incontro con il Re; "Posso occuparmi solo di una cacca alla volta"; L'effetto che gli fa Hitler.

Beffardo57 27/01/18 18:31 - 262 commenti

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Grande film storico, focalizzato sugli eventi del maggio 1940: mentre la Francia crolla, Churchill, figura sino ad allora molto controversa, travolge i sostenitori dell'appeasement e guida gli inglesi a una resistenza solitaria, incitandoli con toni shakespeariani. Opera molto curata, patriottica senza enfasi, ironica anche quando narra storie drammatiche, con più di un momento di commozione. Molto British.

Manrico 29/01/18 10:56 - 95 commenti

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I patemi (ben giustificati, data la gravità della situazione bellica che si trovò a gestire) del non-più-giovane Churchill, trovano nel film di Wright un impianto solido ed efficace, che coinvolge e convince. Spicca ovviamente la grande prova attoriale di Gary Oldman, che ci restituisce un Churchill borbottante e vulnerabile, ma tutto il lavoro, immerso in un'efficace cupezza claustrofobica, ha il pregio di raccontare bene l'angosciosa condizione interiore che le sfide più ardue comportano. Davvero bello.
MEMORABILE: L'incontro con il Re nell'appartamento.

Daniela 31/01/18 23:18 - 12606 commenti

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Per il Regno Unito, l'ora più buia è quella del maggio 1940, con l'esercito bloccato sulla costa francese e le armate naziste dilaganti in mezza Europa. Wright imbastisce una lezione di storia illustrata con un piglio fortemente teatrale e non evitando la retorica, anzi esaltandola a fini didascalici. Se il film avvince e convince lo si deve a Oldman che, annullandosi fisionomicamente nel personaggio, ci restituisce un Churchill monumentale, reso più forte proprio dalle sue umane debolezze. Prova attoriale formidabile, rispetto alla quale però il resto del film non risulta sempre all'altezza.
MEMORABILE: "Ma cosa è successo?" "Ha mandato in guerra la lingua inglese"

Gordon 7/02/18 17:33 - 260 commenti

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Un ottimo film storico che riesce anche ad appassionare grazie anche a un Gary Oldman perfetto nella sua parte: delinea Churchill con la sua verve teatrale e i suoi tic. Per il resto il film scorre senza intoppi anche se ci si potrebbe aspettare una maggiore caratterizzazione dei "nemici" di Churchill. La regia di Wright è solida e il patriottismo è moderato per lasciare spazio alla veridicità storica. Tra i migliori nel suo genere, da vedere.
MEMORABILE: Il colloquio tra il re e Churchill nell'appartamento; "Non si può ragionare con una tigre quando la tua testa è nella sua bocca!"

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Myvincent 19/02/18 08:31 - 3722 commenti

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Non un semplice, banale biopic, ma lo spaccato di uno dei momenti più bui della storia dell'Europa, quando alla tracotante violenza di Hitler si contrappose il muscolare coraggio britannico. Un personaggio, quello di Churchill, descritto fin dentro alle sue più minute particelle, sorretto da un'interpretazione straordinaria come quella di Gary Oldman. Il filo conduttore della segretaria-stenografa è del tutto superfluo e scompare dentro all'istrionismo sfaccettato del protagonista.

Lou 11/02/18 12:24 - 1119 commenti

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Gary Oldman offre una efficace interpretazione di Churchill, ritratto nel momento della drammatica scelta di opporsi all’avanzata tedesca quando tutto sembra perduto. Il regista Wright sceglie di raccontare il dietro le quinte dello storico salvataggio dei soldati inglesi da Dunkirk, recentemente mostrato nei cinema da Nolan, concentrandosi sulla figura del grande politico inglese, ritratto anche nelle sue debolezze. Film teatrale ed enfatico, ma ben fatto.

Tarabas 13/02/18 10:50 - 1878 commenti

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Sangue, fatica, lacrime e sudore. La celeberrima sintesi dello sforzo bellico britannico è uno dei climax del film, solidissimo dramma storico che abbina un impianto tradizionale a un ritratto poco convenzionale del protagonista della politica inglese dell'epoca. Sono noti i molti vizi di Churchill, ma il film non ce li risparmia, incarnati nella mostruosa prestazione di Oldman, contornato da un cast all'altezza. A chi parla di retorica ricorderei sommessamente che grazie a quella retorica possiamo scegliere da soli il colore delle nostre camicie.

Capannelle 13/02/18 00:43 - 4394 commenti

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Oltre alla prova di un bravissimo Oldman c'è anche una regia degna, capace di dare ritmo a una storia fatta di tanti dialoghi e personaggi, dove l'azione e la retorica stanno fuori dalla porta. Peccato che quella scena in metropolitana, romanzata e da libro Cuore, rovini in parte l'atmosfera di tensione creata fino a quel momento e l'accuratezza della sceneggiatura. Ma si tratta dell'unico frangente in cui gli autori firmano la resa di fronte al nemico.
MEMORABILE: "I can only deal with one shit at a time".

Ryo 15/02/18 12:18 - 2169 commenti

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Ottimo come spin-off chiarificatore di Dunkirk, per chi non conosce la storia. Quello che salta all'occhio è la superlativa trasformazione di Gary Oldman, che unita alla sua eccellente recitazione lo lanciano come uno dei favoriti agli Oscar 2018. Notevole anche la fotografia; regia molto ritmata in alcuni punti e talvolta anche frenetica, difficile da ottenere per un film basato per lo più sui dialoghi e su eventi che non vengono mai mostrati ma solo raccontati.

Bruce 19/02/18 18:15 - 1007 commenti

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Non è un film biografico su Winston Churchill quanto la descrizione storica di quel che accadde in Inghilterra nel maggio del 1940, quando il paese si trovò a un passo dall'essere invaso dall'esercito tedesco dilagante in tutta Europa. Grazie a una regia di impronta teatrale eppure dinamica e la grande interpretazione di Oldman nei panni del politico inglese, il film riesce ad appassionare ed emozionare. Singolare la coincidenza temporale con l'uscita di Dunkirk, che tratta la stessa fase storica ma sul fronte, al di là della Manica. Da vedere.

Cotola 25/02/18 22:37 - 8998 commenti

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Il film vive della gigantesca prova attoriale di un Oldman che prenota l'oscar e dell'interesse per un personaggio tra i più celebri del Novecento e non certo, o almeno non solo, per la sua iconicità. Il merito principale della pellicola è infatti quello di mostrare, ancora una volta, il potere della parola che diventa invincibile quando si fa retorica nel senso più alto del termine. Buone anche regia e sceneggiatura che riescono a creare "tensione" laddove tutti sanno quale sarà l'epilogo. Un po' puerile ma perdonabile la scena in metropolitana. Buono.
MEMORABILE: La "v" di "vittoria; Le lacrime ed il sangue.

Galbo 12/06/18 06:36 - 12372 commenti

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Elemento decisivo per la riuscita del film è legato alla camaleontica caratterizzazione di Gary Oldman, credibilissimo protagonista che si eleva al di sopra le altre interpretazioni (per la verità non sempre impeccabili, come nel caso della moglie dello statista), in un film in cui il regista riesce (con un evidente filo di retorica) a valorizzare i momenti topici legati alla storia oltre che al personaggio. Per il resto, una bella lezione di storia dall’impostazione teatrale, giustamente sottolineata da una colonna sonora ad hoc.

Didda23 14/07/18 12:39 - 2424 commenti

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Probabilmente il miglior film di Joe Wright. La sceneggiatura solidissima, poggiandosi su dialoghi densi di significato e mai banali, permette allo spettatore di immergersi senza alcuna difficoltà in un periodo storico preciso nella storia del Regno Unito. La regia di stampo classico non spreca un fotogramma ed è valorizzata dall'abile fotografia del francese Delbonnel. Ricostruzione degli ambienti impeccabile con un uso prodigioso delle scenografie. Bravissimo Oldman nei panni di Churchill (anche se in alcune movenze ricorda il Tony Clifton di Jim Carrey).
MEMORABILE: L'ossessione per lo spazio doppio; Il sacrificio di Calais; Le battaglie intestine del partito conservatore; In metropolitana.

Xamini 19/07/18 10:36 - 1244 commenti

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Apologetico sin dai primi minuti, questo ritratto di Churchill nel suo momento più difficile (e probabilmente di maggior gloria), ne esalta il piglio, a dispetto delle difficoltà e delle esitazioni connaturate a un tale fardello. Il film è tutto sulle spalle di un magnifico Oldman, che compie un lavoro superlativo (e viene peraltro premiato) e nonostante il basso livello di dinamismo riesce a farsi avvincente. Fotografia cupa, fatta di chiaroscuri, al punto che ripensandolo lo direi quasi in bianco e nero.

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Giùan 30/08/18 14:52 - 4528 commenti

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Due ore di potente eloquenza cinematografica a omaggiare uno dei Giganti dell'oratoria nella storia contemporanea. Wright sfodera una brillantezza che potrà (giustamente) far storcer il naso agli storiografi ma non può non coinvolgere esteti della visione ed emotivi della pellicola. La incessante dialettica tra la prosa di Churchill e la sintassi cinematografica del regista di Espiazione è il motore che avvolge l'intero film relegando ai margini (colpevolmente? probabilmente) tutto il resto: famiglia, Corona, oppositori, popolo. Trasudante (buona) retorica.
MEMORABILE: Le due scene al Parlamento inglese; Il maquillage di Gary Oldman; Il borbottio di Churchill.

Piero68 3/12/18 08:41 - 2955 commenti

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Magnifica la recitazione di Oldman, così come quella di Dillane nei panni di Halifax e grande confezione; il problema è che la pellicola trasuda retorica e ruffianeria dalla prima all'ultima scena. Personaggi che sembrano usciti dalla matita di un vignettista satirico e le solite forzature/errori storici appannaggio della propaganda. Dopo Il discorso del re (che lo ricorda molto) e Dunkirk, il terzo film nel giro di pochi anni che ci parla degli stessi episodi e dello stesso periodo storico seppur da angolazioni diverse. Male la Scott Thomas.
MEMORABILE: Il primo segno della V fatto al contrario che invece di Victory significa Fuck you.

Friedrich 3/09/18 12:11 - 6 commenti

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Praticamente Dunkirk di Nolan, però visto dai palazzi di Londra. La regia è ineccepibile e va oltre il classico biopic, salvo certi momenti leggermente agiografici. A colpire sono senza dubbio l'interpretazione di Oldman, che dà veramente forma a un personaggio più reale del reale e l'atmosfera tesa che, se anche sappiamo come va a finire (se abbiamo studiato un po' di storia), ci pone di fronte a dubbi non da poco (cos'avremmo fatto al posto di Churchill?). Non un solo minuto noioso, ottima confezione, al di sopra dei soliti biopic storici.
MEMORABILE: "Come fa a bere anche la mattina?" "Allenamento".

Paulaster 21/11/18 10:18 - 4375 commenti

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Churchill deve decidere se proporre condizioni di pace ai nazisti. Film storico che per essere credibile si affida alla confezione: ambienti, fotografia e protagonista di caratura. Goldman incarna al meglio la mimica (a volte è troppo vispo) e lo humor inglese dello statista. Prima parte più fluida e corale, la conclusione punta solo al fatidico discorso. Qualche informazione bellica in più sarebbe convenuta, invece si è puntato sul lato umano con il ruolo della segretaria che risulta poco interessante.
MEMORABILE: I bombardamenti dall'alto; Il Parlamento euforico; I cappelli al muro.

B. Legnani 3/12/18 02:45 - 5519 commenti

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Non si riesce a capire come in un film nel quale tutto il resto gira o benissimo, o bene, o benino, si sia potuto commettere uno scivolone come quella della pessima scena in metropolitana. Tolto il dente, vanno sottolineate l'ottima prova del protagonista, la gradevole trovata dei carrelli laterali che ci mettono nella soggettiva dello statista, le discrete prestazioni dei ruoli secondari che sono buon corollario. Due ore che passano in fretta, ritmate bene e condite da momenti di piacevole umorismo. Un bel film.
MEMORABILE: Churchill parla a Re Giorgio dei propri genitori (molto "libera" lei, molto distante lui): l'altro non può evitare di sorridere.

Bubobubo 16/03/19 23:26 - 1847 commenti

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La costruzione narrativa è perfetta, ma non scopriamo oggi il puro talento formale di Joe Wright; e se "solido" è l'aggettivo migliore che attribuibile a un biopic, per quanto romanzato sia, questa sua prova lo merita. Nelle vene del suo Churchill (un Oldman istrionico) Wright infonde, forse non sempre a proposito, un sovratono di umanità (leggi: emozione, indecisione, collera) che raggiunge il suo picco nella scena ambientata nel vagone della metropolitana, retoricamente potente ma assai grossolana: l'arringa finale fa il resto. "Solo" buono.

Pigro 6/09/19 09:05 - 9623 commenti

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La cura degli inglesi nel ricostruire passaggi nodali della loro storia, spiando nell’intimità dei loro potenti, è esemplare. Si conferma in questa eccellente rievocazione del sofferto avvento di Winston Churchill al potere, con lo scontro politico interno e l’imminente disfatta di fronte all’esercito nazista. Un notevolissimo Oldman porta alla luce le ambiguità, i dubbi, i vizi e le sorprendenti virtù del premier, perfettamente incastonato in una sceneggiatura e una regia impeccabili e di intensa suggestione.

Magi94 28/07/20 22:36 - 944 commenti

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Come c'era d'aspettarsi, un Churchill-macchietta fin dalle prime scene, con scontata presentazione del personaggio tramite ragazzina innocente, nuova dattilografa alle prime armi che si avvicina al politico con rispetto e terrore. Bisogna però dire che la regia gioca le sue carte con abilità e dimostra mestiere, mantenendo la storia interessante e il ritmo adeguato a una vicenda che proprio nei risvolti storici e nei dibattiti tra i salotti londinesi risulta intrigante. Orrenda e ridicola invece la scena in metropolitana, da propaganda del XXI secolo, al limite del falso storico.

Caesars 21/09/22 15:06 - 3773 commenti

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Buona pellicola che vanta un'interpretazione davvero impressionante da parte di Gary Oldman, affiancato da un cast secondario di tutto rispetto. Wright padroneggia la narrazione con uno stile esemplare e riesce a farci partecipi di una storia che non presenta in effetti grandi evoluzioni (tutto si limita sul fatto di patteggiare o meno la pace con la Germania). Purtroppo almeno mezzo pallino viene decurtato a causa di una singola sequenza (quella della metropolitana) che stona con il resto della pellicola, risultando eccessivamente "falsa". Film comunque da vedere.

Magerehein 23/09/22 15:25 - 977 commenti

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Film simili non sono mai "facili"; non si può inventare molto, e chiunque conosca i fatti veri saprà già come tutto finirà. E siccome quest'opera narra una fase limitata del governo di Churchill, per riempire le oltre due ore di durata la trama viene stiracchiata un po'. Eppure, nonostante tra l'altro gli attori di contorno non abbiano certo il carisma di Oldman (giustamente premiatissimo), il film è nel complesso buono poiché consente di apprezzare sfumature "nascoste" del celebre statista, incluso il sempre gradevole humour inglese. Retorico quanto si vuole, ma da vedere.
MEMORABILE: "La vuole smettere di interrompermi mentre la sto interrompendo io?!"; Il viaggio in metropolitana (simpatico ma assai poco attendibile).

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Jandileida 28/08/23 22:59 - 1558 commenti

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Superata la sorpresa per la fiabesca trasformazione del Leone Ruggente in un nonnetto tremolante e anche un po' rimbambito, questo biopic su Sir Winston ha comunque qualche buona freccia al proprio arco: d'altronde gli eventi narrati possedevano già nel loro svolgersi un pathos difficilmente eguaglliabile a tavolino. Wright ha il merito di mantenersi sul classico senza però diventare elefantiaco, riuscendo anche a gestire il notevole carico retorico (tranne quando va in metro). Oldman chiaramente, e fortunatamente, al centro di tutto finisce per fagocitare il resto. Godibile.

Aco 12/01/24 08:09 - 213 commenti

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Accurata e coinvolgente ricostruzione di uno dei momenti più drammatici della storia della Gran Bretagna a cominciare del personaggio di Winston Churchill, tale da far meritare l’Oscar a Gary Oldman come miglior attore (un altro Oscar è andato a David Malinowski, Lucy Sibbick e Kazuhiro Tsuji per il miglior trucco) e poi Londra, con le sue strade, piazze, palazzi, metropolitane e abitanti, ricostruita con grande attenzione. Una cura, maniacale, che si ritrova anche nel montaggio delle inquadrature, su tutte le immagini di Churchill dentro l’ascensore e nella scena finale del film.
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  • Discussione Tarabas • 15/02/18 11:17
    Segretario - 2069 interventi
    In realtà, Churchill era noto per vagabondare per Londra senza che nessuno sapesse dove fosse e cosa facesse (il che, dato il suo ruolo, era piuttosto bizzarro e testimonia che davvero parliamo di un'altra epoca).

    Naturalmente quella scena è inventata e può suonare eccessiva, ma sono 5 minuti in un film di due ore.
  • Discussione Daniela • 15/02/18 19:42
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Tarabas ebbe a dire:

    Naturalmente quella scena è inventata e può suonare eccessiva, ma sono 5 minuti in un film di due ore.


    Hai ragione, sono solo una manciata di minuti, però, a mio giudizio, risultano proprio stonati con il resto della pellicola.
  • Discussione Capannelle • 15/02/18 20:16
    Scrivano - 3473 interventi
    Avete entrambi ragione nel senso che la scena della metropolitana è pessima, da vomito intellettuale e sarebbe da pallinaggio negativo. Ma dura poco e tutto il resto del film è notevole.

    Perchè pessima?
    SPOILER MA NEMMENO TANTO
    Churchill in metropolitana indottrina un gruppetto etnicamente corretto (c'è il nero sorridente, il timidone incredulo, le donne) e grazie alle sue parole si trasformano tutti all'unisono in intrepidi guerrieri decisi a vendere cara la pelle senza alcun dubbio sulle conseguenze.
    FINE SPOILER

    Una scena da musical hollywoodiano, senza alcuna giustificazione storica, inserita a forza in un racconto che segue ben altri stilemi.
    Ultima modifica: 15/02/18 20:21 da Capannelle
  • Curiosità Cotola • 5/03/18 02:26
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Oscar a Gary Oldman per il miglior attore e per il miglior trucco.
  • Discussione Piero68 • 3/12/18 13:58
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Senza nessuna polemica, ma ho letto un commento che indica questo film come una sorta di ripasso di storia. E sarei anche d'accordo. Se non fosse per il non trascurabile fatto che, tanto per cambiare, la sceneggiatura ha piegato (o distorto, come meglio preferite) la verità a proprio uso.
    E sto usando un modo elegante per dire che ci sono errori storici voluti (ma guarda un pò?!) per girare la frittata a scopo propagandistico.

    Di errori macroscopici ce ne sono due che mi hanno colpito in modo particolare.

    Il primo (e secondo me anche il più grave) è che nel film fanno intendere che a maggio del '40, in maniera improvvisa e vigliaccamente, la Germania nazista dichiara guerra a Francia-Inghilterra e invade i territori neutrali di Belgio, Olanda e Lussemburgo.
    La realtà è ben diversa: all'indomani dell'invasione della Polonia, 3 settembre 1939, furono la Francia e l'Inghilterra a dichiarare guerra alla Germania, non il contrario e per di più nel 40. L'imperdonabile impreparazione dell'esercito inglese è il motivo delle dimissioni di Chamberlain (cosa di cui non si parla minimamente nel film altrimenti avrebbero dovuto scoprire gli altarini), il quale non solo spingeva per una soluzione pacifica con la Germania tramite la mediazione di Mussolini, ma riteneva Hitler un bluff, nel senso che riteneva che la Germania non avrebbe mai attaccato nè la Francia nè l'Impero Britannico.
    L'altro errore è ritenere l'Operazione Dynamo (Dunkirk per intenderci), come sempre ormai capita da quasi 80 anni a questa parte, un successo per l'Inghilterra.
    La verità è che, nella speranza di una risoluzione pacifica e anche perchè in quei giorni l'Inghilterra fece intendere che voleva avere un abboccamento, Hitler trattenne Luftwaffe e Kriegsmarine, consentendo ai 300.000 soldati anglo francesi di imbarcarsi e di giungere salvi sulle coste inglesi.
    Se solo avesse voluto, la Germania, avrebbe potuto fare una vera e propria carneficina visto che in quel momento controllava in maniera incontrastata terra, cielo e acqua in quel tratto di Mondo.

    Detto questo, possono raccontarci di tutto visto che comunque è un prodotto di "fantasia". Possono persino farci intendere che Churchill considerasse Mussolini un incapace ed un imbecille. Strano! Dal momento che il loro carteggio, durato per quasi tutto il periodo della guerra, fu così fitto e compromettente che, non solo costò la vita anzitempo a Mussolini e la Petacci, ma costrinse lo stesso Churchill a sguinzagliare i servizi segreti affinché il carteggio non cadesse in mani "sbagliate".
  • Discussione B. Legnani • 3/12/18 14:36
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Piero68 ebbe a dire:


    Detto questo, possono raccontarci di tutto visto che comunque è un prodotto di "fantasia". Possono persino farci intendere che Churchill considerasse Mussolini un incapace ed un imbecille.


    Anche io ho notato questa chiara diversione dalla realtà storica.
    Resta, comunque, un buon film. Non ottimo: buono.
    Ultima modifica: 3/12/18 14:39 da B. Legnani
  • Discussione Zender • 3/12/18 14:42
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, è sempre implicito che i film possano prendersi (e spesso si prendono) ampie licenze dalla realtà, altrimenti sarebbero documentari. Ciò non toglie che possano comunque servire a inquadrare a grandi linee un momento storico riportandone alla mente alcune fasi chiave.
  • Discussione Capannelle • 4/12/18 13:52
    Scrivano - 3473 interventi
    Lato storico dico anch'io che il primo sarebbe in effetti l'unico errore da rimproverare.
    Che Dunkirk sia entrata nella storia inglese come esempio di eroismo e partecipazione popolare, enfatizzandone le luci e tacendo le ombre, ci sta e penso accada per ogni popolo, buddhista o longobardo che sia.
    Su Mussolini: la vulgata britannica non ha mai avuto gran considerazione degli italiani e sarebbe scomodo nel 2018 ammettere che Mussolini fosse considerato un interlocutore valido. Anche qui me lo aspetto, in ogni film di guerra il nemico è brutto, sporco e cretino.

    Lato filmico però non concordo col tuo giudizio che sarebbe propagandistico dalla prima all'ultima scena. Per me lo sono alcune sequenze, di cui una terribile in metropolitana, ma non l'intero film che comunque non sottace divisioni interne e problemi caratteriali di Winston.
  • Discussione Piero68 • 7/12/18 13:10
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Capannelle ebbe a dire:


    Lato filmico però non concordo col tuo giudizio che sarebbe propagandistico dalla prima all'ultima scena. Per me lo sono alcune sequenze, di cui una terribile in metropolitana, ma non l'intero film che comunque non sottace divisioni interne e problemi caratteriali di Winston.


    Forse hai ragione tu! Però sono davvero tante, troppe, le licenze storiche che si sono presi. Anche sul fronte interno.
    Tanto così, per citarne una. Non è vero che i rapporti tra Re Giorgio e Churchill erano così tesi così come non è vero che Churchill era favorevole al matrimonio di Edoardo con Wallis Simpson (nel film fanno passare che il Re ce l'avesse con Churchill in quanto aveva appoggiato il matrimonio "scandaloso"). In realtà Churchill premette per far rimandare il matrimonio nella speranza che l'infatuazione di Edoardo per la Simpson scemasse.

    Concordo comunque sull'ottima confezione del film
  • Discussione Raremirko • 11/11/19 01:55
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Ennesimo filmone nel quale Oldman,mostro sacro, si è finalmente aggiudicato un Oscar; lo stile di Roth è il solito, curato, ricercato, inconfondibile.

    Tanti i momenti da ricordare, ma una sequenza vale tutto il film: il primo ministro sul metrò, cosa che in Italia, ahinoi, ancora non si è verificata.

    Ne esce fuori un tipo un pò lunatico e bizzarro, ma che di sicuro aveva a cuore la nazione e la gente.

    Ottimo e buona la spalla della Scott Thomas.