Diplomacy - Una notte per salvare Parigi - Film (2014)

Diplomacy - Una notte per salvare Parigi
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Diplomatie
Anno: 2014
Genere: drammatico (colore)
Note: Presentato al 32° Torino Film Festival nella sezione "Torino incontra Berlino".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/11/14 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/03/16
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Cotola 23/11/14 09:38 - 9043 commenti

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Mai fine fu più nota. Eppure Schlöndorff compie il miracolo di rendere sempre teso ed interessante fino alla fine questo dramma da camera, facendone quasi un vero e proprio thriller. E lo fa riflettendo in maniera non nuova ma mai banale sulla Storia e le sue responsabilità e sui personaggi che la animano. All'inizio sembra tutto chiaro e torti e ragioni sembrano stare tutti da una parte, ma poi alcuni "colpi di scena", svelano nuovi particolari sulla vicenda e gettano una nuova luce sui personaggi. Splendidi i due interpreti. Una scommessa vinta. Da vedere!
MEMORABILE: Il generale tedesco al console svedese (ma in pratica anche allo spettatore): "Lei cosa farebbe al mio posto?".

Erreesse 17/12/14 18:46 - 63 commenti

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Una notte in cui la grande storia passò attraverso il confronto fra due uomini. Film da camera con qualche esterno e sobri inserti di filmati d'epoca, rivela come Parigi fu salvata da una distruzione inimmaginabile; ma l'attendibilità storica della pièce teatrale d'origine è discussa. Girato con impeccabile eleganza, bella sceneggiatura, stupenda prova dei due interpreti, impegnati in una schermaglia che ha più d'una terribile posta in gioco. Avvincente come un thriller, anche se il finale è noto. Fa riflettere.
MEMORABILE: I guanti e il cappello del diplomatico; Il generale in veste da camera, che si staglia sulla finestra illuminata.

Daniela 31/12/14 09:39 - 12660 commenti

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Nella notte fra il 24 e il 25 agosto 1944, il console svedese Nordling cerca di dissuadere il generale von Choltitz dal mettere in atto la distruzione di Parigi, in esecuzione dell'ordine del Fuhrer... Girato quasi interamente all'interno di una camera d'albergo con rari esterni - alcuni dei quali da spezzoni d'epoca - un film che riesce ad appassionare grazie alla serrata partita a scacchi verbale giocata fra i due uomini, interpretati da attori finissimi e di consumata esperienza. "Invisibile" ma impeccabile la regia del tedesco Schlöndorff per un'opera di impianto teatrale di gran classe.

Galbo 28/06/15 19:57 - 12392 commenti

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Un episodio chiave della seconda guerra mondiale in un dramma da camera tratto da un testo teatrale. La capacità del testo è quella di riportare fedelmente il clima e la tensione della guerra in un colloquio tra due personaggi che si muovono come pedine in una scacchiera in un gioco che svela gradualmente le sue carte. Bella sceneggiatura, regia che mantiene alta la tensione e una grande interpretazione dei due protagonisti, fedelmente "serviti" da un doppiaggio all'altezza. Da vedere.

Tarabas 5/07/15 19:46 - 1878 commenti

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Quella del 25/8/1944 è stata la notte più lunga di Parigi all'insaputa di tutti tranne due uomini: il governatore militare tedesco e il consule svedese. In gioco la violazione dell'ordine di Hitler di distruggere la capitale francese prima della ritirata. Teatro filmato con due attori eccellenti, una ricostruzione storica largamente romanzata e un'efficace tensione nonostante l'intero film si svolga in una stanza. Il generale sa che l'ordine ricevuto è folle e inutile. Il diplomatico fa leva sul suo senso dell'onore. Il match è pari e Parigi è salva.

Lou 20/11/15 00:16 - 1121 commenti

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Si racconta di come venne sventata in estremis la distruzione di Parigi ordinata da Hitler nell'agosto del 44, quando ormai gli alleati stavano entrando nella capitale francese, grazie all'abile intervento diplomatico del console svedese. Tratto da un testo teatrale, il film di Schlöndorff pone in risalto, con accenti molto romanzati, il rapporto dialettico e umano che si instaura, nell'arco di una drammatica notte, tra il console svedese e il Generale tedesco, virtuosismo che sembra stridere con l'enormità della posta in gioco.

Capannelle 8/12/15 00:15 - 4411 commenti

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Il fatto storico, un racconto teatrale e la trasposizione filmica. Alla resa dei conti l'ambiente tipicamente teatrale limita un po' le potenzialità del racconto anche se esalta la bravura dei due interpreti (Dussolier e Arestrup) e della loro schermaglia dialettica. La durata è giusta, scene di azione forse erano inutili ma sembra che qualcosa manchi.

Saintgifts 11/01/16 11:21 - 4098 commenti

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Buona opera teatrale riportata in maniera eccellente sullo schermo. Protagonisti sono senz'altro il testo, le parole, i dialoghi tra i due interpreti che, sullo sfondo di una decisione difficile e molto importante, arrivano a scoprire se stessi; specialmente il generale tedesco, governatore di Parigi, veterano di guerra, disilluso da tutto, diviso tra dovere militare e amore per la famiglia; l'ambasciatore svedese è più indecifrabile, difficile capire se tiene più alla ville lumière o ai suoi abitanti. Gli interpreti si equivalgono in bravura.

Caesars 20/01/21 10:31 - 3790 commenti

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Buona pellicola, chiaramente di origine teatrale, che si svolge quasi unicamente in un solo ambiente con due protagonisti a confronto. Pur ben sapendo l'esito del "conflitto" fra i due, il film ha il grande merito di creare una buona suspense e di lasciare lo spettatore con la curiosità di sapere il "come" si raggiungerà la soluzione finale. Ottimi gli interpreti, cui spetta il gravoso compito di reggere praticamente tutto il lavoro sulle loro spalle; buona la regia (giustamente assai "trasparente") di Schlöndorff. Una pagina storica, debitamente romanzata, ben riproposta.

Gottardi 22/06/21 11:57 - 396 commenti

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Alla vigilia della fuga da Parigi i nazisti pensano di radere al suolo la città per vendetta e in un inutile tentativo di rallentare l’avanzata degli Alleati. Il console svedese si reca dal generale nazista che regge la città per dissuaderlo e lo affronta in un drammatico duello verbale. Formalmente ineccepibile e con attori adeguati, risente però di dialoghi a tratti scolastici e qualche convenzionalità, ribadita, nonostante la durata di 84’, in eccessive ripetizioni. Non è mai facile reggere la tensione in un film da camera, ma l’impressione è che si potesse far meglio.

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  • Discussione Erreesse • 7/07/15 17:09
    Galoppino - 63 interventi
    Doppiaggio:

    Stefano De Sando
    : André Dussollier (Raoul Nordling)
    Gianni Giuliano: Niels Arestrup (gen. von Choltitz)

    fonte: antoniogenna.net