Dopo avere vampirizzato Jonathan Harker, Dracula salpa alla volta dell'inghilterra alla ricerca della fidanzata dell'uomo, che assomiglia moltissimo al suo perduto amore. Venti anni prima della versione di Coppola, Dan Curtis, regista e produttore televisivo, mise in scena una versione di Dracula piùromantica, dolorosa, sofferta, che horror. Meno gore e più dramma, verso un uomo destinato a perdere tutto. Grande cast, con Palance su tutti. Bella colonna sonora.
MEMORABILE: Dracula torna alla tomba del suo amore ma lei non risponderà. Lo scontro finale tra Dracula, Holmwood e Van Helsing.
Bella versione cinematografica-televisiva del classico di Stoker. Realizzato per la tv può contare su una buona e professionale regia di Dan Curtis, sulla sceneggiatura scritta da Matheson e su una lussuosa confezione tra cui spiccano la fotografia e gli ambienti. Palance fornisce una prestazione attoriale di tutto rispetto. Per essere un prodotto tv è davvero ben fatto e raggiunge risultati superiori alla media.
Dignitosa versione del libro di Stoker, che può vantare una buona e tetra ambientazione (gli esterni bui, con e senza nebbia, creano l'atmosfera giusta), ma che non convince fino in fondo a causa del protagonista principale. Palance, nei panni di Dracula, è eccessivamente freddo e monoespressivo anche per un non morto; ha sempre la stessa faccia, tra il sofferente e la paresi. Comunque, la narrazione procede senza troppe pause e il finale si anima con uccisioni e l'epilogo che tutti conosciamo. Nota di merito per Van Helsing, ben interpretato e per il lupo, chiamato a fare il lavoro sporco.
MEMORABILE: Van Helsing: "Se quello che affligge la vostra amata è ciò che penso, il serpente più velenoso del mondo diventa un trastullo da fanciulli".
Molto lineare, semplice nella trama e nella ricostruzione degli ambienti ed ottime location. Jack Palance ha il volto vampirico, l'abito da conte gli sta bene e in più, in questo adattamento, è Dracula il protagonista assoluto della vicenda, tanto da far apparire cattivo Van Helsing (sarà la sceneggiatura di Matheson, che risente del suo più famoso capolavoro). Il vampiro appare più sofferente e ci sono alcuni riferimenti storici alla sua figura da vivo, nel medioevo, minori o assenti nei suoi illustri predecessori cinematografici.
MEMORABILE: Dracula trova le sue bare distrutte ed emette un urlo simile a quello di Godzilla.
Preziosa versione del cinematograficamente vampirizzatissimo personaggio di Stoker, alle cui pagine Dan Curtis (e il fervido Matheson) hanno il merito e l'ambizione di restar fedeli (come farà ben più tardi Coppola). L'ambientazione brumosa crea un'atmosfera di sospesa rarefazione (fondamentale l'apporto della fotografia di Morris), mentre memorabile è il controverso Dracula di Palance (pur se le sue fauci spalancate strappan un sorriso, per quanto inquieto). Davenport è un pugnace Van Helsing, un po' smorto (ooops!) invece il cast femminile. Languido.
MEMORABILE: Palance che scruta bramoso nell'oscurità le finestre della casa; Palance che fa abbeverare l'amata al suo petto; Le tende strappate col sole che entra.
La versione cho ho meno gradito del classico di Stoker. Van Helsing e Harker molto spenti, assai meglio Davenport che recita molto bene, ottimo Palance (bella l'idea di un Dracula sofferente, più umano). Il film però risulta troppo veloce, senza una minima introspezione psicologica dei personaggi di contorno, con un ritmo troppo asciutto per i miei gusti, alcune buone inquadrature notturne un paio di idee azzeccate nel finale (scontro con Harker e la mano di Mina), ma che arrivano fuori tempo massimo.
MEMORABILE: Dracula fuori di notte aspettando che Lucy, esatta copia della sua amante, esca per raggiungerlo.
Adattamento tra i meno conosciuti del romanzo di Stoker, forse perché si tratta in realtà di una versione televisiva, anche se non si nota troppo. Le premesse per fare bene ci sono tutte e la pellicola mantiene le aspettative. Le scenografie, i costumi, gli oggetti di scena sono sontuosi e adatti al contesto lugubre e macabro. Palance ha un volto sofferto e tormentato, che delinea un conte freddo e irrequieto. Tuttavia è proprio la sua performance la pietra angolare, perché non ha mezze misure.
Ennesima rilettura del mito di Dracula, ricalcata sul modello originale al punto che appare insolito essere stata scritta dal grande Matheson. Di impianto televisivo (destinazione originale del prodotto) spreca il talento di Dan Curtis dietro una brutta fotografia che penalizza e minimizza il buon lavoro fatto in scenografia. Palance, attore col physique du rôle, purtroppo non ha grandi doti recitative e il suo continuo broncio/cipiglio talvolta evoca il riso più della paura. Peccato, perché l'intera operazione poteva riuscire molto meglio.
Il titolo è fuorviante, poiché trattasi di un film su Dracula che segue il romanzo classico, ma con molte variazioni sul tema. Jack Palance dà inaspettatamente anima al signore dei vampiri, col suo volto segnato e irregolare su una corporatura massiccia. Belle le ambientazioni sia esterne che interne, che inseriscono il film nel filone tradizionale gotico, con sfumature drammatiche negli sviluppi narrativi.
MEMORABILE: La disperazione del Barone alla visione della sua amata impalata.
Superflua riduzione televisiva del mito vampirico. Le musiche e gli effetti sonori situano il contesto più dalle parti di Cabot Cove che in un luogo ammalorato da una presenza maledetta. Curtis denota una prosaica impotenza a contatto con la materia fantastica tradizionale. Gli attori, specie i giovani, sono scialbotti (né scialbi né assai scialbi: di uno scialbo trascurabile); Palance, invece, pare soffrire di qualche disturbo di stomaco (e quando addenta è sul punto di sternutire).
Il Dracula di Curtis è un film di valore. Lo si vede dalla concezione dell'opera, dall'attenzione ai particolari, dalla cura per l'ambientazione capace, da sola, di smuovere lo spettatore. Di horror in sé c'è poco, forse perché la storia è ben conosciuta e non può fare più breccia, ma il Conte interpretato da Palance ha un suo perché e l'espressività monofacciale dell'attore gioca un ruolo da non sottovalutare, quasi a sottolineare che a prescindere dagli eventi la volontà del vampiro non è soggetta a mutamenti, neanche dopo secoli. Un classico dimenticato per troppo tempo.
La scelta di Jack Palance per interpretare Dracula è da jackpot, e anche l'opera è a largo respiro, spostandosi di ambientazione (almeno nelle intenzioni del regista!) e risuonando dalla concretezza e praticità assoluta di certi personaggi (in primis Van Helsing) all'astrazione più totale dei cocchieri di Dracula. Anche i dipinti raffiguranti la vita del soldato Vlad non lasciano certo a desiderare... magari manca la lungimiranza e la visionarietà del nostro sommo Dario, anche se prima di lui Dan Curtis trasforma cani da guardia in cani da offesa. Sicuramente brillante.
MEMORABILE: La mano ustionata; La scena allo zoo di Scarborough.
Richard Matheson riscrive e umanizza la creatura di Stoker ritornando alle sue origini storiche e rimuovendo la dimensione sovrannaturale e proteiforme. L'inversione di ruoli tra Lucy e Mina (derivata da Sangster?) genera diverse incongruenze nella seconda parte. Palance riprende il modello di Lugosi, ma ne prosciuga l'erotismo per dare corpo a un Dracula terrigno e sofferente, cui mal si accordano le languide parentesi sentimentali. In una sontuosa rievocazione storica, Curtis costruisce il film per macro sequenze e inquadrature d'impatto, ma il ritmo è inesorabilmente catatonico.
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DiscussioneZender • 28/03/18 16:44 Capo scrivano - 49110 interventi
Sì, si parla di 10 anni fa in effetti, quando ancora credevo lo fosse. E' stata corretta la cosa, secoli fa...
Il titolo originale da IMDB è semplicemente Dracula, l'altro andrebbe messo negli Aka.
DiscussioneZender • 9/01/19 07:26 Capo scrivano - 49110 interventi
Al di là di Imdb (che come sappiamo per i titioli italiani non fa necessariamente testo) io questo film l'ho sempre sentito chimare "Il demone nero", come da locandine.
Sicuramente migliore il video dell'edizione Sinister rispetto alla vecchia Golem. Il dvd Sinister contiene anche due (brevissime) interviste a Jack Palance e a Dan Curtis. Ecco una comparazione:
Golem (formato 4:3 - quindi versione per la TV). Fotogramma a 1h 14' 38"
Film che non posso recensire perchè visto un'enormità di anni fa. Mi pare che in Italia abbia circolato anche nei cinema. Ne ho comunque un buonissimo ricordo, uno dei migliori Dracula portati sugli schermi. Mi piacerebbe rivederlo.
Film che non posso recensire perchè visto un'enormità di anni fa. Mi pare che in Italia abbia circolato anche nei cinema. Ne ho comunque un buonissimo ricordo, uno dei migliori Dracula portati sugli schermi. Mi piacerebbe rivederlo.
lo trovi completo (in inglese) su YT
Ti ringrazio della segnalazione, Blondie. Comunque da quando scrissi il mio post ho, nel frattempo, acquistato il dvd del film. Però ancora non l'ho visto.