Dal celebre romanzo di Shirley Jackson "The Haunting of Hill House” era già stato tratto, a opera dell'ottimo Robert Wise, l’indimenticabile GLI INVASATI (il cui titolo originale era appunto THE HAUNTING). Era il 1963. Trentasei anni dopo il regista Jan De Bont porta la sua esperienza nel campo dei film a super-effetti speciali (suoi SPEED e TWISTER) nel remake, e tutto quello che nel capolavoro di Wise si immaginava solamente qui viene ampiamente mostrato. L'idea...Leggi tutto poteva anche essere buona, specie perché le scenografie barocche e molto curate creano l'ambiente ideale, ma la realizzazione è pedestre, assolutamente non paragonabile al suggestivo originale in bianco e nero. Il cast (e dispiace per il bravo Liam Neeson) è inadeguato, male assortito e la nuova Eleanor interpretata da Lili Taylor non fa che proporre mille volte la medesima espressione attonita. La coppia di contorno composta dalla coreografica quanto fuori luogo Catherine Zeta-Jones e l'insonne, iperattivo (ma scialbo) Owen Wilson accompagna degnamente la squallida protagonista, mentre Neeson prova a convincere di più senza riuscirvi; anche perché gli tocca di interpretare la scena più incongruente e assurda del film, quella sulla scala a chiocciola sospesa (uno dei punti di forza dell’originale di Wise), in cui si sfiora il ridicolo. Gli effetti digitali sono a volte ottimi altre volte visibilmente artificiali, in ogni caso restano l'unico motivo che può spingervi ad assistere a un film dallo scarsissimo spessore. Spaventare coi fantasmi significa saper creare la giusta atmosfera, cosa che De Bont non è proprio in grado di fare. Lui è regista d’azione, roboante e fracassone. Cosa ci fa qui? Piccola parte per Bruce Dern.
In linea di massima partiva già sconfitto, come remake de Gli invasati. Ciò non toglie che potesse comunque essere almeno un buon film, anche solo creando la metà della tensione dell’originale. E invece qui troviamo un gruppo di attori più o meno decenti (passabile la protagonista, di figura la Zeta Jones), che si barcamenano tra effetti sonori che funzionano (c’erano già nel primo) e computer grafica che, in questo caso, invece di aiutare rende tutto esagerato, piuttosto fasullo e assai poco spaventevole. Perdibile e decisamente inutile.
MEMORABILE: La corda dello strumento salta e colpisce all'occhio la donna.
Oltre a trattarsi di un remake, si tratta anche della solita casa sulla collina, usata in un milione di film del genere. Ciò nonostante la storia è interessante e si dipana con saldo frenetismo e una ragionevole dose di suspance. Gli attori all'altezza tendono il giusto filo di tensione e si rapportano congruamente al massiccio uso di effetti speciali. Piacevolmente da brivido il film aggancia lo spettatore e non lo abbandona fino alla fine. Direi riuscito, anche se pur sempre la solita casa sulla collina.
Un gruppo di persone, affette da problemi di insonnia, partecipa ad un esperimento. I protagonisti vengono rinchiusi all'interno di un'insolita dimora... Rifacimento di un classico riuscito solo a metà, grazie ad una prima parte molto suggerita ed implicita. Quando appaiono gli spettri dei "bambini" e del malefico proprietario della dimora, il film diventa ne più ne meno che una baracconata stile Casper. La Zeta Jones, oltrechè poco simpatica, è pure meno bella del solito... Liam Neeson sembra di plastica... Infecondo.
Film di fantasmi, remake de Gli Invasati assai poco intrigante. Gli attori non convincono più di tant (Catherine Zeta Jones in testa), l'uso abbondante di effetti grafici by computer rovina la classica atmosfera che si dovrebbe creare in un film del genere. Pochi spaventi, tutti artificiali. Assai evitabile.
Horror ad ampio budget che punta prima di tutto sulla notorietà dei suoi interpreti. Grossi nomi del cinema sprecati, effetti speciali ridondanti e una storia che non convince, apparendo abbastanza abbozzata. Decisamente fuori posto Neeson. Deludente.
Remake senz'anima di un celebre film degli anni '60, Haunting è stato realizzato pensando troppo agli effetti speciali (molto curati ma anche eccessivi, perlomeno quelli visivi) e poco al contenuto del film; la pellicola funziona nella prima parte, tesa a creare la tensione e si sgonfia nella seconda dove prevale l'effetto digitale (per l'appunto esagerato) a cui non riesce a contrapporsi la prova (opaca) del cast con particolare riferimento a Neeson (in genere ottimo attore) e alla Zeta-Jones.
Pessima versione dello splendido romanzo di Matheson "Casa d'inferno" che riesce a risultare davvero terrificante nel senso peggiore del termine: regia sciatta e leccata, sceneggiatura piuttosto banale ed a tratti ridicola (di spaventi e tensione neanche a parlarne), attori che, purtroppo, naufragano in questa "putrescente brodaglia" senza possibilità di scampo. Da evitare assolutamente e soprattutto da coloro che hanno amato il libro (un capolavoro) e quel bellissimo film che fu Dopo la vita di cui questo è un fiacchissimo remake.
Tanti soldi in più e tanta suspense in meno per questo mediocre remake de Gli invasati. Questo era stato un mirabile horror che con pochissimi mezzi riusciva a creare una reale sensazione di paura (ricordate i colpi sulla porta chiusa?), qui invece, soprattutto nella seconda parte, si ricorre massicciamente ad effetti speciali che finiscono per trasformare la casa in una attrazione da luna-park. Mediocre anche il livello della recitazione, con attori svogliati o fuori parte.
Jan De Bont ha dimostrato di essere un buon regista di film di azione (e anche un buon direttore di fotografia), ma con questo horror ha mostrato tutti i suoi limiti. La storia si può dire noiosa fino alla morte di uno dei protagonisti. La "squadra" di attori è di buon livello, ma si ha la sensazione che non fossero proprio fatti per questo film. Mediocre.
Fiacca storia horror che inizia bene ma continua male nello sviluppo. Si arriva ad un interessante finale con un bel po' di noia evitabile. Il cast è buono e si mette molto a disposizione, ma come detto è la storia che non prende più di tanto. Film poco più che insufficiente.
Quando la somma degli addendi è pari al valore assoluto di zero: l’opulenta magione in puro art decò disneyano tracima promesse non mantenute; gli SFX digitalizzati non spaventano i ridicolissimi personaggi, figuriamoci i basiti spettatori… Jan De Bont, che aveva dimostrato qualche abilità con le scene d’azione, qui è colto da inspiegabile approssimazione motoria; dialoghi da sciopero del buon senso. Attori in passerella. Sarebbe il remake (dichiarato) de Gli Invasati di Robert Wise, ma non si nota. Shirley Jackson neppure. Uno degli horror più brutti e involuti di sempre.
Mediocre remake dello spaventoso Gli invasati. Questo Haunting, pur se insaporito da un cast rilevante (Madsen, Zeta Jones, Neeson e l'isterica vecchietta Marian Seldes) non riesce a convincere: parte bene e con un'ottima atmosfera ma poi la tensione va penosamente in calando senza creare una, dico una, scena inquietante in tutto il film. Le possibilità di impaurire c'erano davvero tutte (si veda anche la scenografia), la colpa è della regia, inadatta per una ghost-story. Il finale è pieno d'action e fuori luogo. Davvero una gran delusione.
MEMORABILE: Una corda dell'arpa si tende fino a saltare, frustando in pieno il volto di una donna.
Ha tutte le caratteristiche degli horror moderni, buoni nella fattura ma deboli in tutti gli altri campi. In questo caso il problema è la trama, un po' tanto assurda... Il film comunque recupera con un cast professionale e l'ottima regia di De Bont. A migliorare ulteriormente la situazione intervengono ottimi effetti speciali e un inizio promettente.
Tronfio e fracassone, ridicolo e noioso. Il peggior "haunting movie" mai girato, dove De Bont piazza effettoni alla Twister in un horror che dovrebbe vivere di sussurri e atmosfere. Sfiora il comico involontario, che lo apparenta a Scary movie 2 (vedere per credere), con putti dalla faccia incazzosa e presenze ectoplasmatiche tra le più esilaranti mai apparse sullo schermo. Una buona scenografia e qualche effetto sonoro non salvano il filmaccio (a un passo dalla vaccata). Pachidermico, tonitruante e senza un briciolo di fascino.
MEMORABILE: Il lettone che imprigiona la Taylor con tentacoli tipo meccanici; Wilson decapitato; Le smorfie "imbronciate" degli angioletti.
Jan De Bont è un regista più adatto al genere action; qui infatti è riuscito a dare una buona confezione al tutto, ottimi effetti speciali ma una trama poco chiara, con scarsa tensione e soprattutto nemmeno un briciolo di paura. Il cast è buono ma interagisce male con la vicenda: la Taylor è troppo sopra le righe, Wilson spaesato, Neeson abbastanza apatico, mentre la migliore è la Zeta-Jones. Mediocre, come tanti altri prodotti analoghi.
Per l'ennesima volta c'è una casa dannata. Solo che qui non c'è horror né splatter; e nonostante i presupposti per creare un ottimo film, alla fine sembra di assistere a una favola-dark produzione Walt-Disney. Già, perchè gli effetti non solo non incutono un minimo di terrore ma sembrano appartenere più ad un cartoon che ad un film. Anche il cast, buono in partenza, recita male e si vede che è svogliato. Colpa di De Bont, perchè da una parte Neeson, Z-jones e Owen non sono mai in parte, dall'altra la Tylor calca troppo la mano.
Come realizzare un remake di pessimo gusto: prendere un film di rara sottigliezza, buttarne alle ortiche gli elementi chiave e declinare il tutto in una chiassosa baracconata. L'affascinante ambiguità e l'orrore suggerito sono qui sostituiti da effetti speciali terribilmente piatti e da una tensione pressoché assente. Neeson non sembra nemmeno impegnarsi, la Zeta-Jones invece esagera. Del tutto inadatto De Bont alla regia. Da salvare giusto le scenografie, anche se non "partecipano" agli eventi come nell'originale.
L'unica cosa buona del film è il palazzo in cui si svolge la vicenda... Per il resto suspance zero, paura zero, tensione zero, recitazione zero, effetti speciali pessimi. Da vedere solo per provare la propria resistenza ad arrivare in fondo...
Risulta evidentissimo l'intento di basare il film sulla spettacolarità degli ambienti e degli effetti speciali. Peccato che tolti questi non rimanga nulla; con il risultato che, dopo i primi minuti, non si apprezzano più, anzi arrivano a infastidire più che terrorizzare o semplicemente creare tensione. Ridicoli i comportamenti che la sceneggiatura impone ai quattro protagonisti, attori non proprio tra gli ultimi arrivati. Bocciatissimo.
Tipico esempio di storia al servizio degli effetti speciali quando dovrebbe essere esattamente il contrario; il ricorso continuo agli stessi finisce col mortificare il potenziale che almeno in partenza sembrava esserci, ovvero quello rappresentato dal romanzo ("The Haunting of Hill House" di Shirley Jackson) da cui trae ispirazione il film. Curiose le scenografie barocche dell’argentino Eugenio Zanetti, mentre tra gli interpreti la Tomlin emerge facilmente in un cast alquanto discutibile.
Grande location castellana e grandi scenografie d'interni, che restano sprecati e risultano pure eccessivi per una vicenda che è poca cosa. Poteva avere delle potenzialità, il soggetto sullo studio della paura nel maniero magico, ma tutto è girato con scarso mordente e attori non tutti adeguati al contesto. Risvolti della trama pessimi e resi ancora più scadenti da alcuni effetti speciali (come i fantasmi dei bambini).
MEMORABILE: La statua nella serra che vomita sangue; I ritratti antichi.
De Bont si dimostra un pessimo regista horror confezionando un prodotto senza sostanza, con una trama che fa presagire chissà cosa e che sfocia invece in un nulla di fatto, annoiando lo spettatore che si trova disorientato, non capendo quali siano le scene da brivido (sfido a trovarne una...). Del cast poco da dire: tutti buoni attori altamente sprecati. Evitabile.
Un film horror che mostra parecchi limiti. L'inizio fa ben sperare, poi la trama lascia spazio agli effetti speciali dimenticandosi che la tensione non è data solo da "giochi computeristici". Manca completamente una reale suspense. Ci fossero almeno scene splatter a far sobbalzare! Un'occasione sprecata. Attori senza infamia e senza lode.
Il setup non è male, sembrerebbe persino rispettoso nei confronti dell'originale, ma appena esploriamo Hill House, fra barocchismi estetici surreali, corridoi allagati e altre eccentricità, capiamo di trovarci di fronte a uno di quei remake "rimodernati" alla 13 spettri. Qui tutti i punti di forza (suggestione, mistero, ambiguità) del film di Wise vengono stravolti e annientati, sostituiti da brutti effetti speciali digitali e tocchi di sentimentalismo fantasy. Qualche scena inquietante c'è, ma è troppo poco. Non pessimo, ma molto sciapo.
MEMORABILE: Il racconto di Neeson, piuttosto efficace; Le prime apparizioni dei bambini; Il finale trash.
Mediocre remake del classico di Wise il cui maggiore torto non deriva tanto dal cast (bravi Neeson e la Zeta Jones, passabili gli altri) quanto dal fatto che gli effetti speciali (buoni comunque) si mangino la storia. Non mancano scene intriganti come quella dello specchio e del camino, ma tutto sa di blockbuster alla buona. Si può vedere ma non di più.
MEMORABILE: Il camino e la corda del pianoforte.
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Non mi è mai piaciuto.
Visto molte volte da bambino, e già all'epoca quando ero meno critico non mi piacque per niente.
Rivisto qualche anno fa il giudizio non cambiò.
Effetti speciali brutti, concordo anche su Wilson, anche il resto del cast brilla assai poco.
Preferisco assai la parodia in Scary movie 2 !
DiscussioneRaremirko • 12/01/16 00:41 Call center Davinotti - 3863 interventi
Ciavazzaro ebbe a dire: Non mi è mai piaciuto.
Visto molte volte da bambino, e già all'epoca quando ero meno critico non mi piacque per niente.
Rivisto qualche anno fa il giudizio non cambiò.
Effetti speciali brutti, concordo anche su Wilson, anche il resto del cast brilla assai poco.
Preferisco assai la parodia in Scary movie 2 !
Si, pare un ragazzino tra adulti; la Jones è proprio bona però.
A me invece è sempre discretamente piaciuto, ho il film e lo rivedo con piacere, certo non e il massimo di horror, ma per una serata senza pretese può andare più che bene, la cosa peggiore è il finale, veramente buttato li.
Un mezzo abominio. De Bont non conosce affatto il meccanismo per dar vita ad un "haunting movie", crede ancora di essere sul set di Twister o di Speed, ingnorando totalmente che film del genere vivono di sussurri e atmosfere, non di baracconate, effetti sonori pompatissimi e mega pagliacciate
Le espressioni dei putti incazzosi, poi, sono la quintessenza dell'horror comico!
Forse uno dei più brutti horror mai girati che io ricordi.
DiscussioneRaremirko • 12/01/16 23:53 Call center Davinotti - 3863 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Un mezzo abominio. De Bont non conosce affatto il meccanismo per dar vita ad un "haunting movie", crede ancora di essere sul set di Twister o di Speed, ingnorando totalmente che film del genere vivono di sussurri e atmosfere, non di baracconate, effetti sonori pompatissimi e mega pagliacciate
Le espressioni dei putti incazzosi, poi, sono la quintessenza dell'horror comico!
Forse uno dei più brutti horror mai girati che io ricordi.
Dai, almeno la prima parte non è fracassona, e difatti rende bene.
Raremirko ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Un mezzo abominio. De Bont non conosce affatto il meccanismo per dar vita ad un "haunting movie", crede ancora di essere sul set di Twister o di Speed, ingnorando totalmente che film del genere vivono di sussurri e atmosfere, non di baracconate, effetti sonori pompatissimi e mega pagliacciate
Le espressioni dei putti incazzosi, poi, sono la quintessenza dell'horror comico!
Forse uno dei più brutti horror mai girati che io ricordi.
Dai, almeno la prima parte non è fracassona, e difatti rende bene.
Per me rimane una baracconata senza arte ne parte
Tutto quello che NON dovrebbe avere un "haunting movie" e il tronfio De Bont ce l'ho ficca dentro senza remora alcuna. Convinto di stare ancora sui set dei suoi fracassoni action movie. Lo rimpiango come mago della luce per Paul Verhoeven, quello sì.